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Autore: Tellie    19/08/2012    1 recensioni
«Ragazzi,ho avuto un'idea» annunciò Harry,nel bel mezzo della cena.
«Spara» lo incitò Zayn.
«Visto che tra ventuno giorni parto,potrei elencare delle cose da fare,ma che non abbiamo mai fatto.Confesso che quest'idea mi frulla in testa già da qualche giorno,quindi ho già iniziato a metterci qualche punto» propose il riccio,addentando la sua pizza.
«Mi sembra sensato» commentò Louis.
«Mi piace come cosa» aggiunse Liam,versando dell'acqua nel bicchiere.
«Allora è deciso,stanotte finisco la lista e domani pomeriggio ci troviamo qua davanti e vi dico il primo punto in cosa consiste» concluse Harry,elettrizzato alla sola idea.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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crediti a @paynesrules:)


Ero tranquillamente sdraiata sul divano a non far niente -il mio passatempo preferito- quando Harry mi chiamò alle sei del pomeriggio,dicendomi di andare a casa sua perchè doveva dirmi una cosa.
Il suo tono di voce mi sembrò molto preoccupato,perciò mi affrettai a prepararmi.
Indossai una maglietta bianca,dei pantaloncini corti neri e le converse dell'america alte,poi presi le chiavi del motorino e partii,girando per le strade di Holmes Chapel verso casa del riccio.
Parcheggiai nel vialetto,stando attenta a non scivolare e a non far cadere il motorino a terra.
Suonai il campanello,mi venne ad aprire Louis.
«Hey Hel» mi salutò Louis,facendomi entrare.
«Ciao ragazzi» entrai,appoggiando il casco nell'ingresso.
«Ecco Helen» urlò Charlotte,non appena mi distesi sul divano.
«Come mai sei così in anticipo Charlie?» le chiesi,di solito era in ritardo perenne.
«Simpatica» mi fece una linguaccia.
Louis sprofondò sulla poltrona accanto a Charlotte,Niall si sedette di fianco a me con un pacchetto di patatine,ed Harry si mise a sedere sul tavolino al centro del salotto.
«Insomma,la notizia?» ero in ansia per ciò che ci doveva dire Harry.
«Eh,fino a che non arrivano tutti non la posso dire» rispose prontamente,guardando la porta.
«Tutti?E chi manca,Zayn?» domandai,aspettando una risposta che non arrivò.
Si guardavano tutti con aria strana,come se mi avessero nascosto qualcosa e si sentivano in colpa.Mi si accese una lampadina in testa.
«Non ditemi che viene anche lui..» iniziai,preoccupata.
«Scusami Hel se non te l'ho detto..» si affrettò a dire Harry,prendendomi una mano.
«Se sapevi che c'era non saresti mai venuta» commentò Louis,girandosi i pollici.
«In fondo,fa anche lui parte del gruppo» puntualizzò Niall,accartocciando il pacchetto di patatine ormai vuoto.
«Vi chiedo solo un favore:non mi lasciate da sola con lui» li pregai,avevo i brividi al solo pensiero.
Sentimmo il rombo di due motorini arrivare e fermarsi davanti casa,poi il campanello suonò.
Il terrore mi stava invadendo,letteralmente.
Volevo scappare,via da quella casa,pur di non vedere la sua faccia.Non vedevo Liam da quando mi aveva lasciato,esattamente sei mesi fa.
Mi aveva scritto un messaggio,dicendo che non potevamo più stare insieme e che voleva che rimanessimo amici.
Stronzate,proprio come tutte quelle che mi ha detto quando stavamo insieme!
Abbiamo passato quasi sei mesi insieme più due anni passati a frequentarci e a vederci di nascosto,e se ne viene fuori con quel fottutissimo messaggio.Ogni volta che leggevo o udivo per sbaglio il suo nome,mi prendeva una fitta al cuore,mi sentivo morire.I ragazzi hanno sempre cercato di non farci mai vedere in questi mesi,dato che io ci sono stata malissimo,e mi sono ripresa -quasi- un po' di tempo fa,ma fa ancora male;ero riuscita a togliere il suo nome dalla mia testa.
E ora mi vengono a dire che Liam è qua!?
Io non lo posso sopportare,il mio povero cuore è stato già distrutto una volta,rivederlo mi farebbe soltanto male.
Mi venne un'improvvisa ondata di caldo,le mani presero a sudare,cominciai ad arricciarmi una ciocca -già riccia- di capelli,segno di nervosismo.
«Calmati» provò a rassicurarmi Charlotte,prendendomi la mano libera,visto che mi aveva visto in quello stato.
Già,calmati,come se fosse semplice.Dillo te al mio cervello di calmarsi e al mio cuore di andare più piano.
«Ciao Zayn» lo salutò Harry battendogli un cinque «Ciao Liam»
Il moro entrò salutandoci con un cenno della mano,mettendosi accanto a Niall,poi arrivò il turno dell'altro ragazzo,visto che di motorini ne erano arrivati due.
«Ciao Harry,ciao ragazzi» entrò Liam,poggiando a sua volta il casco a terra e guardandoci tutti,poi fissò me per quella che mi parse un'eternità.
''Sorpreso di vedermi qui,brutto stronzo?'' pensai,distolsi immediatamente lo sguardo da lui e presi a fissare le mie converse.
Passò davanti al divano su cui eravamo seduti noi e si andò a sedere nell'unica poltrona libera rimasta,proprio quella che riuscivo a vedere meglio - la sfiga.
I suoi boxer azzurri si vedevano lontano un miglio,i jeans erano calati sotto il sedere,abitudine che non ha perso.
«Allora ragazzi,adesso che ci siamo tutti,devo dirvi questa cosa» cominciò il riccio,grattandosi la testa.
«Ecco,bravo Harry,mi hai fatto stare in pensiero da quando mi hai chiamato» balbettai,adesso c'erano due cose che mi preoccupavano: l'annuncio di Harry,e Liam.
«Sì..ecco..allora..come posso dire..» Harry prese coraggio «i miei vogliono che mi trasferisca con loro in America»
«Cosa?!» urlai,poi mi accorsi che Liam aveva gridato con me.
«Tu in America?Dimmi che scherzi!» disse Charlotte sorpresa.
«Magari scherzassi..» continuò il riccio sconsolato.
«No,tu non puoi andartene!» Louis stava quasi per piangere.
«Harry,tu rimani qua con noi» ordinò Zayn,pettinandosi i capelli.
«Ma non c'è modo di convincerli a farti restare?» chiese Niall,buttando la testa indietro.
«Ho provato tutti i modi..sono irremovibili» aggiunse Harry,appoggiando i gomiti sulle ginocchia e tenendosi la testa con le mani.
«Quando dovresti partire?» domandò Liam a quel punto,una volta che tutti esclamarono qualcosa di diverso.
«Tra ventuno giorni esattamente..» la tristezza stava divorando Harry.
«Dimmi che è solo un brutto sogno,domani mi risveglio e tu non dovrai partire» dissi,portandomi le ginocchia al petto.
«Quanto lo vorrei anche io Hel» Harry corse ad abbracciarmi,ed io mi alzai ricambiando l'abbraccio.
Strinsi forte a me il riccio,accarezzandogli i capelli e cercando di non piangere.
«Su ragazzi,abbraccio di gruppo» dichiarò Louis,avvicinandosi a noi.
Si alzarono tutti e abbracciarono Harry,poi quando sentì una mano sfiorare il mio fianco sussultai quasi,riconobbi quel tocco.
 
«Amore?Dove sei?» chiesi guardandomi intorno,ero da sola nella sua camera.
«Eccomi qua bellissima» Liam spuntò alle mie spalle abbracciandomi i fianchi.
«Ma va',mi hai fatto prendere un infarto» misi il broncio,facendo la finta offesa.
«Se ti dicessi che ti amo,saresti meno arrabbiata con me?» chiese,girandomi verso di lui.
«Cosa dovrei risponderti?» domandai,fissandogli gli occhi color nocciola.
«Ti amo»
 
Il ricordo di uno di quei tanti giorni passati a casa di Liam,sfiorò la mia mente come un lampo,facendomi sussultare.
Mi concentrai nuovamente nell'abbraccio del riccio,cercando di non pensare al mio -ormai- ex fidanzato che stava a meno di venti centimetri da me.
Ex-fidanzato.
Quella parola suonava così male,soprattutto se si alludeva a Liam.
«Io devo andare a bere» annunciai,una volta sciolto l'abbraccio «non porto niente a nessuno,se avete sete ve la venite a prendere»
Entrai in cucina quasi di corsa,mi erano bastati cinque minuti in presenza di Liam,il pensiero che ci avrei dovuto passare tutta la serata mi dava il capogiro.Presi dal frigo la bottiglia d'acqua da un litro,presi un bicchiere e la versai,poi cominciai a sorseggiarla con calma,troppi avvenimenti sconvolgenti in un giorno.
Iniziai a riflettere:se Liam mi aveva lasciato,evidentemente non provava più niente per me.
E perchè,a quel punto,io dovevo provare qualcosa per lui?
Tornai in salotto,ma di Liam non c'era traccia,mi sentii quasi sollevata.
«Per la tua sfortuna non è andato via,ma è in bagno con Zayn» mi avvertì Louis,mentre andavo a sedere.
 
Liam's pow.
Nonostante lei fosse andata in cucina,sentivo anche io il bisogno di andare via da quella stanza,non so perchè ma stare lì quasi mi privava dell'aria.Il primo luogo che mi venne in mente fu il bagno,non perchè ci dovessi andare,ma perchè forse lì nessuno poteva disturbarmi e ci trovavo tranquillità.
Mi ritirai nella stanza,chiusi la porta e fissai il mio riflesso allo specchio.
Che codardo,mi veniva da pensare se mi dovevo definire con una parola.Non ho avuto le palle di dirle in faccia che dovevamo finirla,mi sentivo uno schifo solo per quello.Forse è stato meglio così,lasciarci è stata la cosa giusta,dopotutto litigavamo ogni giorno.
Come potevo pensare quelle cose?
Dopotutto,quando l'ho lasciata,io provavo ancora dei sentimenti per lei,ci sono stato malissimo e ho pianto come un dannato.Solo Zayn mi aveva visto in quello stato pietoso,il giorno stesso che abbiamo rotto lo feci venire a casa mia.
Aprii l'acqua fredda e me la buttai violentemente nel viso,cercando di scacciare quei brutti ricordi dalla mia mente.
Poggiai le mani sul bordo del lavandino e rimasi immobile,a fissare un punto non definito davanti a me.
«Liam» entrò Zayn nel bagno,chiudendo la porta a chiave «che ci fai qui?»
«Mi mancava l'aria» ammisi,sedendomi sul bordo della vasca.
 
Zayn's pow.
«Liam,con me ti puoi confidare.C'è qualcosa che non va?So che non stai del tutto bene» sapevo quando qualcosa turbava Liam,e questa era proprio una di quelle volte.
Liam rivolse lo sguardo verso la porta,come volesse farmi capire con gli occhi che era per una persona,una ben precisa.
«E' per Helen,vero?» argomento centrato in pieno,dato che Liam annuì «che c'è?In fondo non è andata male,non vi siete calcolati nemmeno»
«E' proprio questo il punto,io speravo che ci dicessimo qualcosa» mi rispose,con voce straziata.
Certo,Liam è stato stronzo a lasciarla con un messaggio,però se lo conosco bene,ci sta ancora male.
 
«Hey amico» entrai in camera sua.
Mi aveva chiamato cinque minuti prima,mi aveva detto con voce tremante che era urgente e che dovevo correre a casa sua.Lo vidi seduto sul letto,rannicchiato su se stesso che abbracciava il cuscino,con tre pacchetti di fazzoletti ormai vuoti e usati e altri tre ancora chiusi,che ascoltava sul telefono la canzone che rappresentava lui ed Helen.
«Che è succeso?» mi precipitai accanto a lui,scacciando via i fazzoletti.
«Ho lasciato Helen» balbettò,tra un singhiozzo ed un altro.
«Cosa?!Liam,cosa ti ha portato a farlo?» domandai sbalordito.
«Non ce la facevo più a litigare,lei che ogni giorno stava male per colpa mia..non potevo sopportarlo,sicuramente è stato meglio così..anche se fa male senza di lei..l'ho lasciata stamattina e già mi manca..» continuava a piangere,non sapevo come fare,non avevo mai visto Liam ridotto così male.
«Dai Liam,vedrai che tornerete insieme ed andrà tutto bene,come avete sempre fatto» gli misi un braccio sulla spalla.
«No Zayn,questa volta è diversa,questa volta ci siamo divisi una volta per tutte..com'è che si dice?Se ami qualcuno,lascialo andare per il suo bene?Ecco,io la amo,ma non sopporto di vederla piangere,mi distrugge,ed è per questo,per il suo bene che ho rotto con lei» spiegò,sempre piangendo e affondando la testa nel cuscino.
 
Helen's pow.
Harry andò ad aprire all'uomo delle pizze,lo pagò e sistemò le pizze sul tavolo in cucina.Niall si buttò direttamente nel cartone,credo che Harry avesse preso una pizza solo per lui.
«Chi vuole la pizza con il prosciutto?» si fece sentire Louis.
«Io,quella è la mia pizza» annunciai,prendendone un pezzo.
«Sai che anche a lui piace al prosciutto,vero?» mi avvertì Zayn sottovoce,Liam stava praticamente dietro di lui.
«Si Zayn,se non lo so io chi vuoi che lo sappia» risposi,addentandola.
«Hel,puoi portare i piatti e i bicchieri in sala pranzo,per favore?Così io nel frattempo taglio le pizze» mi ordinò Harry.
Presi ciò che mi aveva chiesto il riccio e andai ad apparecchiare il tavolo,sistemando accuratamente piatti e bicchieri.Sentii la porta aprirsi,non mi voltai a vedere chi fosse,sapevo che era uno dei ragazzi oppure Charlotte che mi stava aiutando.
Quando poi cominciai ad apparecchiare dalla parte opposta del tavolo,vidi finalmente chi era.
Sì,era uno dei ragazzi,certo,ma mi aspettavo tutti tranne che lui.
La presenza di Liam mi metteva tremendamente a disagio,eppure ci avrei dovuto fare l'abitudine - prima o poi.
Silenziosamente cominciò a sistemare posate e tovaglioli,io cercavo di stargli il più lontana possibile e cercavo di evitare il suo sguardo,anche se forse non mi avrebbe mai più guardata,se mi ha lasciato significa che non gli interesso più.
Mi sedetti nel posto accanto alla finestra,una volta che anche lui finì di apparecchiare.
'Cerca di essere forte e non mostrargli che ci tieni' mi ripetevo dall'inizio del pomeriggio,forse ci sarei riuscita,sono stata forte in situazioni ben peggiori.
«Helen,sei sicura che quei capelli sono biondi?A me sembrano bianchi» cos'era?
Il ronzio di una zanzara?Sicuramente.
No aspetta,quello era lui.
Che cazzo voleva da me?
Non gli è bastato rovinarmi la vita?
Adesso ha anche la faccia tosta di parlarmi!
Qualche settimana prima mi ero fatta delle ciocche azzurre nel fondo dei capelli,e lavandoli,il colore va via,e avendo i capelli neri,ho dovuto schiarirli,e adesso sono biondi.
«Secondo me ci vedi male» risposi,voltandomi verso ciò che si vedeva al di fuori della finestra.
«No,sono bianchi» ribattè lui.
«Eh no cavolo,sono biondi,guardali» mi alzai di scatto,da dove veniva tutto quel coraggio?
Andai da lui muovendogli i capelli davanti,mostrandogli il pezzo biondo -e non bianco-,così forse l'avrebbe finita,una volta per tutte.
«Secondo me sono bianchi» continuò,toccandoli leggermente.
«Dai,domani ti compro gli occhiali Liam» mi voltai verso di lui,fissandogli i meravigliosi occhi color miele.
 
Gli accarezzavo i capelli,perennemente arruffati,non saprei dire quando se li sarebbe sistemati in una cresta,succedeva qualche volta,ma ci stava benissimo.
«Liam,hai degli occhi bellissimi» commentai,guardando il suo color miele.
«Oh,davvero?Sei sicura?Non me l'ha mai detto nessuno» confessò,arrossendo.
«Sul serio,non sto scherzando» continuai,quanto avrei dato per avere i suoi occhi.
«Guardami un secondo» ordinò,alzando gli occhi.
Puntò gli occhi nei miei,sentivo brividi in tutto il corpo.
«Mi ci perderei ore ed ore nei tuoi occhi,invece» annunciò,osservandoli da vicino,poi mi baciò.
No,non doveva succedere,non dovevo perdermi in quelle due nocciole meravigliose.Distolsi lo sguardo cambiando stanza,corsi in bagno,non mi importava chi ci fosse.
«Vi avevo chiesto esplicitamente di non lasciarmi da sola con Liam,e cosa succede?Rimango da sola con lui in sala da pranzo» sbraitai in preda al panico.
«Sul serio?!Oh Dio,non ci credo» Niall si portò una mano alla bocca «Charlotte!Corri subito in bagno!» urlò aprendo la porta.
«Che succede?» arrivò lei,chiudendosi la porta alle spalle.
«Helen è rimasta da sola con Liam» annunciò,sedendosi sulla tavola del gabinetto.
«Cosa!?» esclamò.
«Si,e tutto per colpa vostra!Cioè,che cazzo,eravamo tutti e due lì,poi ha cominciato a dire che i miei capelli sono bianchi,cosa assolutamente non vera perchè sono biondi,ha pure il coraggio di parlarmi dopo tutto quello che mi ha fatto!» sbottai,mettendomi le mani nei capelli.
«Helen,respira» Charlotte alzò le mani e poi le abbassò.
«Okay,adesso mi calmo e poi torniamo di là..tanto a me che importa di lui» respirai profondamente.
Oh,sì che ti importa di Liam.
Stupida vocina della mia mente,stupida coscenza,stupida me che ho creduto che Liam potesse amarmi.
Uscimmo dal bagno tutti e tre insieme ed andammo nella sala da pranzo,mi ripresi il mio adorato posto e cominciammo a mangiare tutti insieme.
Alla mia destra c'era Charlotte,davanti a me Louis e dalla parte opposta della tavola,lui.
«Ragazzi,ho avuto un'idea» annunciò Harry,nel bel mezzo della cena.
«Spara» lo incitò Zayn.
«Visto che tra ventuno giorni parto,potrei elencare delle cose da fare,ma che non abbiamo mai fatto.Confesso che quest'idea mi frulla in testa già da qualche giorno,quindi ho già iniziato a metterci qualche punto» propose il riccio,addentando la sua pizza.
«Mi sembra sensato» commentò Louis.
«Mi piace come cosa» aggiunse Liam,versando dell'acqua nel bicchiere.
«Allora è deciso,stanotte finisco la lista e domani pomeriggio ci troviamo qua davanti e vi dico il primo punto in cosa consiste» concluse Harry,elettrizzato alla sola idea.
   
 
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