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Autore: kasumi    19/08/2012    2 recensioni
Un Alternative Universe ambientato durante la seconda/terza serie in cui Faith è la Cacciatrice in carica. Pairing: Angel/Faith.
Personaggi secondari: Spike (cattivo), Dru, Vamp Willow.
Appaiono anche Giles, Xander e Buffy.
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Pensò che forse tutti loro erano diventati dei mostri perché non si erano mai sentiti amati.
A che scopo il destino gli aveva fatto riavere l’anima? Solo per farlo soffrire in eterno in quella prigione? O c’era forse uno scopo più alto?
La Cacciatrice era l'unica che poteva dare uno scopo alla sua anima, fosse anche solo per fermare gli abomini commessi dalle creature che aveva creato.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers, Faith Lehane, Un po' tutti, William Spike
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 18


 
Drusilla chiuse gli occhi, mentre sentiva le zanne incidere la sua pelle di porcellana. Il liquido denso vitale che sgorgava, nutrendo il vampiro, come se si stesse abbeverando da una fonte di montagna
E lei era pura, come una fonte di montagna, nel suo sogno. Illibata e candida, come un giglio. Soffice ed evanescente, come uno spirito. La luce della luna piena che filtrava attraverso gli alberi e illuminava la sua pelle bianca, facendola splendere come di luce propria, distesa sulla radura.
I rami degli alberi che si sporgevano verso di lei, come a volerla abbracciare.
Tutto era vivo, nel suo mondo incantato. Le pietre, le piante, le stelle… Tutto respirava e sussurrava e cantava e gemeva…
Fino a che percepì distrattamente il ringhio, che le arrivò ovattato, e si senti strattonare un poco.
Quindi guardò in alto malinconica, verso la luna, triste per dover abbandonare la pace e l’estasi di quel mondo e di dover tornare ad una realtà che non le apparteneva.
 
Spike gettò la rossa contro il muro, minacciandola con una mano alla gola.
«Stai lontano da lei, altrimenti-»
«Altrimenti cosa, orsetto biondo? Fino a che la tua principessa dagli occhi violetti avrà bisogno di me, farai bene a non toccarmi nemmeno con un dito.»
Willow parlò lentamente, reggendo il suo sguardo minaccioso.
La vista della vampira china sulla sua Dru l’aveva mandato via di testa. Come aveva osato?
«Bada bene a chi stai provocando, ragazzina! La mia pazienza ha raggiunto il limite!»
Il demone biondo si voltò un secondo per controllare la sua compagna, mentre la bassa risata gutturale di lei echeggiava nella stanza.
«Mi ha chiesto lei di farlo, idiota.» Precisò la rossa prima di strofinarsi le labbra con il polso, asciugando i rivoli del nettare vermiglio della sua Sire.
«Ma a chi pensi di fare paura, William?» Continuò beffarda. «Non penserai che creda alle voci che sostengono che tu abbia ucciso due Cacciatrici? Scommetto che è tutta una messinscena che hai architettato per costruire una solida reputazione di Big Bad, utile a nascondere cosa sei in realtà.»
Strinse gli occhi e continuò a fissarlo.
«Ovvero una checca patetica.»
Il vampiro strinse la mascella e digrignò i denti, l’ambra che balenava nelle iridi.
«Oh, avanti, non sei riuscito nemmeno ad uccidere questa
Fu il turno di Spike di stringere gli occhi, chiedendosi quando e quanto la rossa avesse scoperto.
«Sì, tesoro, l’ho vista al cimitero. Viva e vegeta.» Rivelò. «E, oh, in compagnia della nuova Cacciatrice e di Angelus.» Aggiunse distrattamente.
«Angelus si è alleato con la Cacciatrice?!»
Il biondo spalancò gli occhi per la sorpresa.
«Il mio Angelus.» Pronunciò Drusilla. «Dov’è il mio Angelus?»
«Lo vedi, come tutte le tue debolezze vengono a galla?» Sibilò Willow, dando poi un rapido sguardo alla vampira che si era trascinata fino al bordo del letto e la stava fissando con i suoi grandi occhi. «Il coraggio che ti è mancato per polverizzarlo, mentre Dru piagnucolava ai tuoi piedi di risparmiarlo, e la disattenzione nel non aver controllato adeguatamente di aver ucciso la Cacciatrice.»
«Uccidere papà, no. E’ sbagliato.» Mormorò la vampira mora, coprendosi gli occhi con le mani. «Non si fa.»
«Così ora ci troviamo davanti a due Cacciatrici e ad Angelus, che nel frattempo ha recuperato gran parte delle sue forze. E tutto per colpa tua, razza di idiota!» La rossa terminò la frase sputando per terra e riportando velocemente lo sguardo sul demone di fronte a lei che, inaspettatamente, stava curvando le labbra in un ghigno compiaciuto.
«Oh, che abbiamo qui?» Disse con una strana calma ritrovata. «Ti trema il culo? Del resto sei tu, quella che il Flagello odia con tutte le sue forze.»
«Perché te no?»
Spike allentò la presa e tornò serio.
«Quando ti troverai con un paletto a un centimetro dal petto e urlerai il mio nome, non aspettarti che io corra a salvarti la pelle.»
Precisò, prima di fare qualche passo all’indietro e poi darle la schiena.
«Non c’è pericolo che io urli il tuo nome. Ne sul tuo letto, ne mai. E, oh, quando avrò pareggiato il tuo record, uccidendo entrambe le Cacciatrici, non aspettarti che io mi degni di ricordarmi di te.»
Poteva sembrare un po’ stupido cercare di uccidere qualcuno che sarebbe stato immediatamente sostituito da un altro con lo stesso compito, in un circolo infinito, ma si trattava di perpetuare istinti antichi che affondavano le radici nella notte dei tempi e nell’eterna lotta tra il bene ed il male.
«Will, vieni qui.»
La voce dolce e melodiosa di Drusilla distrasse entrambi dalla discussione.
Spike fece per raggiungerla, salvo poi fermarsi due secondi dopo, ricordando come quel soprannome era velocemente passato da diminutivo di “William” a quello di “Willow”.
Sbuffò irritato e scivolò a sedere sulla vecchia poltrona di cuoio, prima di mettere le mani al collo alla rossa per spezzarglielo.
L’unica cosa che lo tratteneva dal farlo, era la previsione del seguente pianto lamentoso ed infinito di Drusilla.
 
La vampira mora tese le braccia verso Willow e attese che la raggiungesse, prima di avvolgerle attorno al suo ventre e appoggiare la testa delicatamente contro di esso, i lineamenti del viso rilassati in un sorriso infantile.
«Odori di polvere.» Mormorò poi, sorpresa, sollevando il capo.
Willow si sentì scrutare fino al midollo da quegli occhi grandi e celesti, che sfumavano in una sfumatura seducente di violetto. E, quando li vide incupirsi poco dopo, ed il suo viso diventare carico di delusione e di disprezzo, si sentì a disagio.
«Perché non me l’hai detto?!»
Urlò questa tutto d’un tratto, spingendola distante.
Spike vide la rossa fissare l’altra vampira con sgomento e confusione, mentre si affrettava ad alzarsi e a raggiungerlo, gettandosi tra le sue braccia rassicuranti.
«Dirti cosa?» Le chiese Willow, la voce che tradiva l’offesa.
Spike ghignava e si godeva la scena, consapevole del potere veggente della compagna.
«Nonononono.» Mormorava Dru, accoccolata al suo childe.
Il biondo poggiò un braccio attorno alle sue spalle e le accarezzò la testa dolcemente con la mano.
«Shhh» Sussurrò al suo orecchio, cercando di confortarla.
Willow tentò di avvicinarsi ma fu fermata dal ringhio animale di questa.
«Non toccarla.» Disse Spike, mentre la mora soffiava contro il suo petto come una gattina impaurita e stringeva convulsamente lo spolverino di pelle nera.
«Drusilla ha percepito che le Cacciatrici sono già sulle nostre tracce e che non dobbiamo sottovalutarle.» Spiegò. «Io propongo di ucciderle al più presto o di andarcene. Ma voto più per la seconda, perché ho uno strano presentimento.»
La mora alzò il volto verso quello del compagno.
«Angelus?»
Spike sospirò amareggiato.
«Angelus non fa più parte del nostro gruppo, Dru!»
La vampira lo guardò imbronciata, come una bambina a cui stessero tentando di portare via il giocattolo preferito.
«Portiamolo con noi…» Lamentò.
Spike sbuffò rumorosamente.
«Andarsene? Sei proprio il vigliacco che pensavo.» Disse amaramente Willow, prendendo a passeggiare per la stanza. «Io voto decisamente per la prima soluzione.»
«Ok.» Accolse Spike. «Ma ci conviene provare ad ucciderle insieme, per avere più possibilità. Tu cosa dici, Principessa?»
«Non voglio che prenda la mamma.» Mormorò Dru, la testa appoggiata sull’incavo del suo collo.
Spike sorrise.
«E cosa dicono le stelle, di me?»
«Mi hanno sussurrato parole di amore e di morte.» Sussurrò, la bocca umida contro il suo collo.
Willow incrociò le braccia. Era abituata alla lunaticità della vampira, ma continuava a non afferrare il senso dei suoi deliri. Anche se aveva il presentimento che stesse cercando di dirle qualcosa.
 
  
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