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Autore: nuccetta    20/08/2012    3 recensioni
A volte il destino ti porta ad incrociare strade che non pensavi di conoscere, ti porta in quei posti che non credevi esistessero, ti crea delle amicizie alle quali non rinunceresti mai, ti fa innamorare di uomini che spesso ti faranno soffrire. Mi chiamo Nina e questa è la mia storia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Paul Wesley, Un po' tutti, Zach Roerig
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Nina

 

E' già trascorsa una settimana dall'arrivo delle due star in casa mia e devo ammettere che... ancora non sono riuscita ad abituarmici!

Passi il fatto che Ian Somerhalder condividi con te il bagno, mettici la prima visione al mattino dei suoi occhi color ghiaccio appena dopo esserti svegliata, accetta anche la sua voce sensuale ad ogni ora del giorno e della notte, ma che cammini solo in boxer per tutta la casa... no, questo è davvero troppo.

La mia giornata è appena iniziata e già fatico a concentrarmi sulla mia tazza di latte e corn flakes, i miei occhi, chissà perchè, indugiano troppo sui suoi addominali scolpiti. No, Nina, questo no, pensa ad altro. Julian, Julian, Julian, Julian.

“Ma tua sorella e il mio amico hanno intenzione di degnarci della loro presenza, questa mattina?”

“Come, scusa?”. Julian, Julian,Julian.

“No, mi stavo chiedendo che fine avessero fatto Paul e Torrey. Stai ancora dormendo?”. Ecco la prima figuraccia della giornata.

“Non saprei, magari non è suonata la sveglia”.

Perchè parlare con lui deve essere sempre così difficile? Mi manda in confusione, non riesco ad essere me stessa e sicuramente non è un buon segno.

Cerco di finire la mia colazione, intanto Ian abbandona la sua sedia per avvicinarsi alla credenza. Un foglietto bianco ha attirato la sua attenzione, posso riconoscere la calligrafia piccola e squadrata di mia sorella: Per Nina e Ian.

Ciao ragazzi. Oggi è il gran giorno, mi ha appena chiamato la mamma informandomi del loro rientro, siamo usciti per organizzare la cena di stasera. Divertitevi comunque anche senza di noi. Devo dedurre che quindi ti avrò mia per l'intera giornata”. Mi sorride malizioso, io ricambio, ma abbasso la testa intimidita, potrei scommettere tutto l'oro del mondo che le mie guance si saranno tinte di rosso e questo, a lui, non sarà scappato. Grazie infinite, Torrey.

“Aspetta, c'è un post scriptum. Per Nina: Mi sono permessa di invitare anche Julian, spero non ti dispiaccia”.

Di male in peggio, questa proprio non ci voleva, il mio fidanzato di una vita e l'uomo che costella tutti i miei sogni, notturni e no, allo stesso tavolo. Perchè mai dovrebbe dispiacermi in fondo?

“Presumo che questo Julian sia il tuo fidanzato”. E' una mia impressione, o sento nella sua voce un pizzico di amarezza? Basta con i castelli in aria, Nina.

“Già”, mi limito a rispondere. Inizio a prendere le tazze della colazione per riporle nel lavello, ma ovviamente non posso pretendere che la domanda si concluda con una risposta così misera, in solo una settimana, sono già riuscita a conoscere la curiosità invadente di Ian.

“E' una settimana che sto con te e ancora non ti ho sentito parlare di lui, una volta. Sei sicura di avere davvero un fidanzato?”.

E adesso cosa gli rispondo? “Beh, diciamo che è un periodo non proprio felice per noi”.

“Per questo non vi vedete mai?”. Adesso vuole davvero saperne troppo.

“Un po' per questo, un po' perchè è stato via per qualche giorno, un po' perchè è impegnato con i suoi studi”.

“Da non potersi permettere due ore da dedicare alla sua fidanzata?”

“Questo dovresti chiederlo a lui, non a me”. Senza volerlo, la mia voce esce un po' acida, cerco di rimediare con un sorriso.

“Scusa, non volevo essere invadente. E' che mi piacerebbe sapere qualcosa in più di lui, di te insomma”. Mi fa quasi tenerezza, in fondo il suo è un tentativo di conversazione.

“Non c'è granchè da sapere. Ci siamo conosciuti al liceo, io ero al terzo anno e lui al quarto. Mi sono subito invaghita e poi, quando anche lui si è deciso a fare il primo passo, non ci siamo più lasciati. E' stato bello, uno di quegli amori da film, quando stavo con lui riuscivo a dimenticarmi di tutto e tutti. Ci eravamo creati una magica bolla di sapone colorata, in cui esistevamo solo noi. Poi...”. Mi soffermo a pensare, un nodo mi stringe la gola, il ricordo di quei momenti è ancora vivo nel mio cuore.

“Poi la favola è finita e tu non riesci a liberarti dalla sua costante presenza”. Oltre ad essere figo, è pure un indovino!

“Pensi sia una stupida?”.

“No, penso solo tu sia una ragazza che ha amato tanto e ora vive schiava di ciò che è stato”.

“E' più difficile di quanto pensassi, ma è come se il nostro amore sia andato spegnendosi giorno dopo giorno”.

“Cosa ti lega ancora a lui?”.

“Non ne sono ancora totalmente sicura, ma penso sia affetto. Gli voglio bene. E' come se non esistesse vita senza di lui al mio fianco, so che quando ne avrò bisogno, ci sarà”.

“Non per essere sgarbato, Nina, ma ne stai parlando, come si parla di un fratello, te ne rendi conto, vero?”

I miei occhi iniziano a piangere, lacrime di dolore solcano inevitabili la mia pelle ed io non so come fermarle. Ian mi accarezza premuroso una guancia, mi perdo nel suo azzurro splendente e non riesco più a pensare a nulla. Lui sembra accorgersene perchè ritira in fretta la mano, imbarazzato come me da quell'attimo di intimità.

Inizio a tranquillizzarmi e a cercare una risposta alla sua domanda, ma la sua voce calda mi frena.

“Dai, adesso dimmi un po': tuo padre è davvero terribile come Torrey lo descrive?”.

Rido sonoramente, non riesco proprio ad associare la parola terribile all'animo buono di Liberty.

“Forse te ne sarai accorto già da te, ma mia sorella ha una strana predisposizione ad ingigantire le cose. Mio padre è solo molto geloso delle sue figlie, ma quale padre non lo è? Inoltre, c'è da dire a sua discolpa, che questa sera mia sorella gli metterà di fronte, non solo il suo nuovo fidanzato, ma anche il suo futuro marito, probabilmente rimarrà un po' spiazzato, poveretto. Comunque sono quasi sicura che gli piacerà, Paul è proprio un ragazzo fantastico, il classico a cui ogni genitore affiderebbe la proprio piccolina”.

“E va d'accordo con Julian?”. Tossicchio allegramente. “Domanda di riserva?!”. Si mette a ridere sfoderando la sua dentatura perfetta, un ulteriore attentato al mio debole cuore.

“Diciamo che non si sono mai amati particolarmente. Quando ho portato Julian in casa pensavo fosse solo gelosia, eravamo molto giovani, ma con il tempo, le cose anziché migliore hanno iniziato a declinare. Mio padre non sopporta alcuni suoi atteggiamenti e Julian si sente accolto male da lui. Cercano comunque di sopportarsi a vicenda per amor mio”.

Mi sorride, vedo nei suoi occhi una strana luce, mi lascio capovolgere in pieno.

“Sai?! Penso che questo Julian sia un perfetto idiota, ti sta lasciando andare senza neanche lottare, al suo posto io avrei già imbracciato le armi”.

Ok, questo sì che è imbarazzante. Fingo di non essermi accorta di questa sua ultima frase, anche se il mio cuore potrebbe seriamente uscire dal petto.

“Allora, oggi cosa ti andrebbe di fare?”

 

 

Pov Ian

 

Seguo Nina come un cagnolino, mi sta facendo correre da una parte all'altra della città, forse sono un po' stanco, ma felice. Già, felice. Da quanto tempo non mi succedeva di stare così bene con una donna? E' inutile anche darmi una risposta, forse non mi è mai capitato. Con lei è diverso, la sua solarità, i suoi piccoli capricci, le risate contagiose mi stanno entrando dentro e tutto questo mi fa paura. Devo mettermi in testa che lei non è ancora una donna e soprattutto non è la mia donna. Eppure mi viene tutto così naturale, con lei riesco ad essere me stesso, sento che non devo indossare maschere strane, non mi sento giudicato, è come sei mi accettasse per quello che sono, e non Ian Somerhalder, l'attore di serie tv, ma semplicemente Ian.

Adesso siamo seduti su una panchina, lei si gusta tranquilla il suo cono gelato e si diverte a prendere in giro qualche povera malcapitata che ha la sfortuna di passarle davanti.

“Questa sicuramente ha le tette rifatte”.

“Ma, se sono rifatte, hanno fatto un bel lavoro”. Mi soffermo a guardarla per qualche secondo di troppo e, per la mia gioia, sento Nina inacidirsi un po'.

“Ecco, voi uomini siete davvero tutti uguali. Vi basta vedere un paio di tette che arrivano al mento e vi rincitrullite in un secondo”. Ok, su una cosa devo ricredermi: in alcuni atteggiamenti, è esattamente come tutte le altre donne che ho frequentato, ma a lei concedo anche questo. Ma cosa dico?! Ian, ricordati che ha la metà dei tuoi anni, beh non proprio la metà, direi. Non sono proprio da buttare.

“Ma scusa, sei stata tu la prima a guardarle. E' normale che poi mi ci caschi l'occhio, sono fatto di carne anche io!”.

Sospira abbattuta, anzi in realtà è più un va beh, poverino, che ci vuoi fare, è fatto cosi.

“Sul fisico sono sempre stata molto critica, chiamala invidia, chiamala come vuoi, ma quando vedo qualcuna uguale a come vorrei essere, la prendo proprio a male”.

Inutile dirle che è perfetta così com'è, uno perchè, in quanto donna, non l'accetterebbe mai come affermazione valida, due perchè anche io vorrei tanto convincermi del contrario.

Mi limito a dire. “Mi pare che i tuoi spasimanti non la pensino come te”.

“I miei che?”

“I tuoi spasimanti. Perchè non mi dire che quello all'aeroporto era Julian, perchè non ci credo”.

Sorride compiaciuta ed io mi sciolgo come neve al sole.

“Ma a te non sfugge mai niente, eh?”

“Beh, anche lì, diciamo che mi è cascato l'occhio. E comunque, quello ti mangiava con lo sguardo, fidati che per lui sei perfetta così come sei”. Non per niente sono un attore, non è da tutti esprimere i propri pensieri e metterli in bocca ad altre persone. Sono fiero di me.

“Sarà, ma con Matt non potrebbe mai funzionare, Julian a parte. Siamo troppo simili, ci piacciono le stesse cose, ci ritroviamo in ogni pensiero e studiamo entrambi lettere antiche... non c'è nulla di peggiore che condividere le tue passioni, con il ragazzo che frequenti”.

A volte faccio fatica a seguire i suoi ragionamenti contorti, ma forse è solo perchè mi soffermo troppo ad ammirare la sua immorale bellezza.

Improvvisamente si alza dalla panchina, quasi mi viene un colpo.

“Chi arriva ultimo alla cabina telefonica offre il gelato”.

“Un altro?”.

Fa cenno di sì con la testa, sul viso quel sorriso infantile che tanto mi piace.

“Uno... due e tre”.

Ovviamente imbroglia sul tempo, ma non faccio per niente fatica a starle dietro, le dure ore di allenamento settimanale a qualcosa servono. Le lascio un certo vantaggio, fino a quando mi accorgo di una stradina laterale che sbuca proprio dietro la cabina, sperando che lei vada avanti per la sua strada la imbocco.

Arriva felice alla tanta, si gira verso il sentiero vittoriosa, ma non mi trova, il suo viso cambia espressione, sembra preoccupata, dispiaciuta. Cercando di fare meno rumore possibile esco dal mio nascondiglio, mi piazzo di fronte a lei e con il petto la spingo all'interno della cabina.

E' pura magia, i nostri visi sono vicini, troppo vicini, riesco ad avvertire il dolce odore della sua pelle. Una parte di me, mi dice di concludere il gioco e uscire dalla cabina, l'altra, più crudele, mi fa rimanere lì, impietrito ed incurante di tutto, anche di quei due poveretti fuori che aspettano imbarazzati di poter entrare.

Lei resta lì, immobile, maliziosa, molto più donna di qualche minuto fa... e questo mi fa decisamente impazzire.

Improvvisamente, la parte più razionale di me fa valere le sue ragioni, cerco di ricordare le parole di Paul a riguardo, ripenso alla giovane età di Nina, al suo rapporto irrisolto con Julian, al mio desiderio di avere una donna al mio fianco, alle vite troppo diverse che conduciamo e mi allontano all'istante. Le sorrido, cerco di farlo passare come parte del gioco e non come un mio momento di debolezza. Le offro la mano e usciamo fuori da quel luogo di perdizione. Se solo fosse più facile, se solo starle lontano fosse possibile...

 

 

 

Pov Nina

 

I miei pensieri sono ancora tutti rivolti alla giornata di oggi, a quel contatto involontario, ma voluto al tempo stesso, alle sue labbra così vicine alle mie da poter sentire il fresco odore di desiderio.

Alzo lo sguardo, seduto di fronte a me, Julian mi fissa cercando di capire cosa mi frulli per la testa. Se solo sapesse, se solo potesse immaginare che in quel momento, in quello stesso tavolo, è seduto l'uomo che, in poco tempo, è riuscito ad allontanarmi da lui, più di quanto già non fosse.

E' tutta la sera che non rivolgo parola a nessuno e questo non è di certo sfuggito a mia madre che, grazie mamma, non fa altro che ripeterlo da quando mi ha salutata.

Sono talmente fuori da ogni contesto, che non potrei neanche dire con esattezza come stia procedendo questa fatidica cena, spero solo che Torrey domani non mi faccia domande troppo nei particolari.

Comunque, sembra stia andando tutto per il verso giusto, come previsto, i miei genitori impazziscono per Paul e hanno già iniziato a trattarlo come un figlio. Per quanto riguarda la proposta di matrimonio?! Beh, sono già lì ad organizzare tutto nei minimi particolari.

Solo Julian sembra un pesce fuor d'acqua, continua a guardare rapito il proprio piatto e ad arrossire ogni qual volta gli si rivolga una domanda. Mio padre, da parte sua, si è limitato a rivolgergli un freddo saluto ad inizio serata ed ora, eccolo lì, a ridere e scherzare con Ian, come se si conoscessero da tutta la vita. Già, Ian. Da quando siamo tornati a casa, abbiamo cercato di rivolgerci meno parole possibili ed io spero solo che tutta questa storia non porti ad una rottura di questo meraviglioso legame che si è creato.

“E' tu, Ian, sei sposato?hai figli?”. Ritorno per un attimo al presente, giusto per ascoltare la bomba lanciata da mio padre, come se tutti a trent'anni dovessero essere sposati con figli. Vedo Ian un po' in imbarazzo, ma, dopo essersi pulito la bocca con il tovagliolo, risponde a mio padre con la lucidità che lo contraddistingue.

“Veramente, non ho ancora avuto una storia andata a buon fine”. E' amareggiato, si vede che ne soffre molto, avrei quasi voglia di andare a consolarlo. E saprei anche io come. Nina, no.

“Si vede che non è ancora arrivata la donna adatta a te”. Queste sono le perle di saggezza di mio padre, complimenti papà, davvero perspicace.

“In realtà una che mi piace, ci sarebbe. Ma è una storia impossibile”. Per un attimo mi illudo: che sia io questa fantomatica donna? Poi, mi smonto da sola, ripenso ad una conversazione di qualche giorno fa con Torrey, mi ha raccontato di una con cui Ian ha una mezza storia. Megan, se non erro. E' sicuramente a lei che si sta riferendo. D'altronde a me non dovrebbe interessare.

“Non esistono amore impossibili, figliolo”. Figliolo? Mio padre sta letteralmente impazzendo,

“Voglio fare un brindisi, se mi è concesso. Alla mia meravigliosa figlia che ha deciso di spiccare il volo e creare la sua nuova famiglia, con la speranza non dimentichi mai la vecchia. A Paul, che sono sicuro si saprà prendere cura della mia bambina come meglio deve e al nostro ospite, Ian, augurandogli la felice nascita di questo amore. Io ci vedo lungo, ragazzo, e dalla luce che c'è nei tuoi occhi quando parli di lei, fidati di me, la conquisterai, per forza”.

Non solo noi altri non siamo degni di nota nei brindisi di mio padre, ma sta pure augurando all'uomo che mi piace un felice futuro d'amore insieme alla sua donna. Se questo non è amore paterno...

E' questione di un secondo, senza neanche programmarlo, i nostri occhi si incontrano. In quell'attimo, parole silenziose volano verso di lui, cercano una risposta al suo atteggiamento, una soluzione a questa storia, un mio eventuale ruolo nella sua vita.

Inevitabilmente distoglie lo sguardo. Come hai fatto ad illuderti, Nina? Lui è un uomo e tu soltanto una ragazzina, tra di voi non potrà esserci altro che una tenera amicizia. Sai che ti dico, Ian?! Non rinuncerò a te, e anche solo come amica, cercherò di starti vicina, ma ti prego, non allontanarmi.

 

 

 

 

Ciao a tutte! Eccomi al secondo capitolo della mia nuova storia. Come mi è già stato chiesto nelle recensioni, la storia è una Nian, ma non solo. Nel corso dei capitoli vedremo maturare il rapporto di Ian ed Elena, ma non vi aspettate una storia come tutte le altre, i nostri protagonisti supereranno diversi ostacoli, si avvicineranno e si allontaneranno continuamente e forse, dico FORSE, allorapotrà nascere qualcosa di più tra di loro... continuate a seguirmi numerose

 

 

ringrazio tutte coloro che hanno inserito la mia storia tra le preferite:

 

delena125

 

chi ha deciso di seguirla:

 

 

0sil0
2 - bsalvatore
3 - cateyes
4 - Fede_Vampire
5 - gio_6
6 - MICHY
7 - militerni
8 - Serena94
9 - _KAT_



E alle ragazze che hanno recensito la storia (grazie mille a tutte per i complimenti)

  
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