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Autore: nuccetta    17/08/2012    11 recensioni
A volte il destino ti porta ad incrociare strade che non pensavi di conoscere, ti porta in quei posti che non credevi esistessero, ti crea delle amicizie alle quali non rinunceresti mai, ti fa innamorare di uomini che spesso ti faranno soffrire. Mi chiamo Nina e questa è la mia storia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Paul Wesley, Un po' tutti, Zach Roerig
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A volte il destino ti porta ad incrociare strade che non pensavi di conoscere, ti porta in quei posti che non credevi esistessero, ti crea delle amicizie alle quali non rinunceresti mai, ti fa innamorare di uomini che spesso ti faranno  soffrire. Mi chiamo Nina e questa è la mia storia.


Sono decisamente svaccata sul divano. E' stata una giornata pesante e quello che vorrei ora è dormire. Qualcosa, o meglio qualcuno, però, me lo impedisce.
“Secondo te, meglio il rosso o il nero”.
Ci penso un attimo su. “Nero?!”
Torrey, mia sorella. O meglio dire sorellastra. Tra poco meno di un'ora il suo fidanzato atterrerà all'aeroporto di Londra e noi siamo ancora qui, perchè lei non ha ancora deciso cosa indossare.
“Ta tan”. Fa una breve sfilata davanti a me, sfoggiando uno dei suoi vestiti più belli.
“Un po' eccessivo per andare a prendere il proprio fidanzato all'aeroporto, non trovi?!”.
“E aspetta di vedere cosa mi sono messa sotto”. Alzo gli occhi al cielo e sorrido. Adoro questa ragazza.
La nostra storia è piuttosto complessa, non abbiamo neanche un genitore in comune, ma ci vogliamo bene come se il sangue nelle nostre nostre vene fosse lo stesso. Vent'anni fa, mia madre conobbe un uomo bellissimo, era un modello, se ne innamorò follemente e da una notte d'amore siamo nati io ed Alexander, il mio fratello gemello. Quando il nostro padre biologico apprese la notizia, non ne fu affatto felice: abbandonò mia mamma e partì per un lungo viaggio, da allora nessuno ha avuto più notizie di lui.
Avevo quattro anni quando mia madre incontrò Liberty, un batterista che suonava in un locale vicino alla nostra vecchia casa. I due si innamorarono pazzamente e un bel giorno decisero di sposarsi. Andammo a vivere tutti quanti insieme, io, la mamma, Liberty, Alexander e le tre figlie del mio nuovo papà: Devon, Maryelle e Torrey. Insieme a loro ho creato la mia nuova famiglia, l'uomo che ha sposato mia madre, è diventato per me un padre a tutti gli effetti e le sue figlie delle sorelle straordinarie. Siamo la classica famiglia allargata che però riesce a convivere senza troppi problemi.
Quando Torrey ha deciso di lasciarci per dedicarsi alla recitazione, volando in America, ho pianto per quasi una settimana. Per me, lei non è solo una sorella, ma anche un'amica, la migliore amica che potessi desiderare.
Oggi, come ho già detto, arriverà Paul. E' anche lui un attore ed è venuto fin qui per chiedere la mano di mia sorella. Non oso immaginare la faccia di mio padre a questa proposta. In primis, Torrey ha parlato di lui solo con me, Devon e la mamma, dunque una buona parte della famiglia e all'oscuro di tutto, seconda cosa, papà è un tipo molto geloso. Ricordo quanto ci ho messo a fargli accettare Julian, il mio ragazzo. Devo ammettere che però Paul ha il classico viso d bravo ragazzo, mentre Julian... beh, lui non è proprio un bravo ragazzo, ma alla fine anche Liberty lo ha accettato.
Ah giusto, sì sono fidanzata, ma non aspettatevi una storia d'amore strappalacrime, soprattutto adesso che siamo in piena crisi.




“Oddio, quando arrivano, dovrebbero essere atterrati da quasi venti minuti”. Mia sorella continua a saltellare nervosa sul posto ed io sto davvero cercando di  trattenermi dal tirarle una botta in testa.
“Torrey, dagli il tempo di prendere il bagaglio. Ma... aspetta un attimo: perchè hai parlato al plurale?”
cade per un attimo dalle nuvole.
“Oh, già, mi ero dimenticata di dirti che arriva con un suo amico”.
“E' carino?”
“Nina!”. Mi guarda allibita, quasi come quando da piccola dicevo le parolacce.
“Che c'è? Mi stavo solo informando. Se è amico di Paul, magari è un volto noto del piccolo schermo”.
“Ian Somheralder”.
“Ian Somheralder, Ian Somheralder... mi ricorda qualcosa. Ah, ci sono: Boone di Lost”.
“Grande sorella!”
“Beh, carino è carino”.
“Carino è un po' riduttivo. E' un uomo molto affascinante e tu devi stare attenta”.
“Perchè? Cosa c'entro io?”
“C'entra il fatto che ci passeremo molto tempo insieme e, come tutte le donne che lo frequentano, ne potresti rimanere attratta. Ma devi ricordarti le mie parole, Nina: Ian è affascinante, ma è un uomo e tu sei poco più di una ragazzina”.
“Grazie per la considerazione. Comunque tranquilla, sono impegnata, non farei mai una cosa del genere a Julian. Ne sono innamorata”.
“Anche dopo questo periodo di crisi?”. E' inutile cercare di nascondere le cose a Torrey, prima o poi ci arriva e ti frega.  Anche questa volta ha ragione lei, ne sono davvero innamorata? Non me lo chiedo spesso, la risposta mi fa un po' paura e in questo periodo non ho bisogno di altri grilli per la testa. Mi ricordo, però, di quando io e Torrey eravamo due ragazzine, cercavamo di dare un significato all'amore. E' passione, dolcezza, felicità, è come avere le farfalle nello stomaco, è come quando non riesci ad andare a dormire senza avergli dato la buonanotte, come quando per vederlo metteresti sotto sopra il mondo, come quando dorme al tuo fianco e tu non riesci a smettere di fissarlo. Dicevo questo e lo pensavo davvero, fino ad un paio di anni fa, almeno. Adesso è tutto diverso e se mi soffermo a pensare all'amore che sto vivendo e a quello che dovrebbe essere... beh, devo ammettere che forse sto sbagliando tutto. Guardo mia sorella, è ancora lì che aspetta interrogativa una mia risposta... ne sono ancora innamorata?
“Sai che ti dico?! Alla fine Ian non è neanche così carino”.
Scuote la testa, ma non insiste, mi conosce e sa che quando non ho voglia di parlare, non c'è proprio nulla da fare.
“Sarà, ma ti assicuro che  ha un fascino particolare”.
 La guardo aggrottando le sopracciglia e storcendo un po' il naso. “Non è che Ian il fascinoso ha abbagliato anche te?”.
La vedo arrossire. “No, tranquilla. Anche se devo ammettere che se non ci fosse stato Paul, non sarebbe stato difficile cadere tra le sue braccia. Comunque ora è di te che stiamo parlando. Io ti conosco e so che la sua bellezza, il suo modo di fare ti metteranno Ko, ma per nessun motivo devi farti prendere da lui, ha undici anni più di te”.
“Ok, mammina, non ti preoccupare. Adesso vado a prendere una bottiglietta d'acqua che a forza di parlare ti si sarà seccata la lingua”.


“Ciao, Nina”.
“Matt, che sorpresa. Cosa ci fai tu qui?”. Davanti a me, bello e dolcissimo Matt, il mio compagno di corso, il mio amico di break, il motivo di tutti i miei problemi con Julian.
“Sono venuto a prendere mia sorella. Tu?”
“Il fidanzato di mia sorella. Anzi, adesso devo andare, sarà già arrivato”.
Faccio per andare via, ma la sua mano blocca la mia. Mi giro, sicuramente un po' più rossa di prima. “Perchè non rispondi ai miei messaggi? E soprattutto perchè cerchi di scapparmi”.
“Lo sai. Non posso permettermi neanche un istante di provare qualcosa per te, Matt. Julian è troppo importante per me, mi dispiace”.
Mi allontano e penso che quando ci si mette, la vita è proprio una stronza. Tra tutte le persone che potevo incontrare, perchè proprio lui?
Cerco di non pensarci e soprattutto di non pensare all'effetto che fa ai miei ormoni e mi dirigo verso mia sorella.
Devono essere arrivati, la vedo parlare allegra con due sagome girate di schiena. Vedi, Tor, il mio problema adesso non è Ian, non devi preoccuparti per me. Tra l'altro, è pure troppo basso e poco muscoloso, decisamente non il mio tipo.
Mi avvicino e cerco di sfoggiare il mio sorriso più bello e sincero. Mi faccio largo tra la folla e allungo la mano al mio futuro cognato (papà permettendo).
“Ciao, io sono la sorella di Torrey, tu devi essere Paul”. Sorride anche lui, ha un bel sorriso... devo ammettere che mia sorella ha davvero gusto.
“Ciao Nina, piacere di conoscerti. Tua sorella mi ha tanto parlato di te. Sei la sua preferita”. Torrey gli tira un colpetto amorevole sulla spalla, lui ride di gusto, questa sì che è una bella coppia.
“Ah, Nina, lui è il mio migliore amico. Ti presento Ian”. Sorrido prima di voltare lo sguardo, ho già la mano pronta. Il mio stomaco ha un sussulto. Non posso crederci, io non ci credo. I suoi occhi sono qualcosa di estasiante, fanno mancare il respiro. E' bello, è stupendo. Una cascata di capelli neri gli ricade disordinatamente sulla fronte, i suoi occhi sono così azzurri che ti ci vien voglia di nuotare, le sue labbra nascondono una fila di denti dritti e bianchissimi. Perchè non me lo ricordavo così? Sorride ancora. Non posso farcela, quest'uomo mi manda in confusione. Alla faccia del “Decisamente non il mio tipo”. Devo dire che con Ian, ho completato il quadro, mi mancava un altro motivo per considerare il mio amore con Jul terminato.




Pov Ian

E' venti minuti che siamo qui, è questo benedetto nastro non ha intenzione di girare. In realtà non ho neanche ben chiaro come sia riuscito a farmi convincere da Paul a farmi affrontare questo viaggio, cosa non si fa per gli amici!
“A che pensi”.
“Al fatto che non mi è ben chiaro il motivo per cui sono qui oggi”.
“Siamo in vacanza”.
“Già ma io cosa c'entro?”.
“Sei il mio migliore amico, ho bisogno del tuo sostegno per fare la dichiarazione a Torrey”.
“Sarà”. Io e Paul ci conosciamo da quasi due anni, ci siamo incontrati la prima volta sul set di Smalville e da lì siamo diventati inseparabili.
“A proposito del tuo ruolo qui”. Mi guarda minaccioso, chissà cosa gli è passato per quella testa.
“Torrey mi ha detto che sua  sorella, Nina, trascorrerà molto tempo con noi. Hanno un rapporto splendido e quando è libera, uscirà spesso con noi. Da ciò che ho visto è una ragazza molto attraente e da quanto ne so, deve essere anche molto spigliata, vedi di non fare cagate con lei, chiaro?”.
“Quando mai faccio cagate con le ragazze? Quelle che escono con me, si complimentano sempre per la mia galanteria”. Sono quasi offeso dalle sue parole, con chi crede di parlare? Io sono un uomo d'onore.
“Ian, forse non sono stato chiaro. Non devi avvicinarti a lei con quelle intenzioni. E' fidanzata da cinque anni”.
Caspita, ed io che non riesco ad avere un rapporto serio da... da sempre ad essere sincero. In realtà ora c'è Megan, ma è una storia un po' particolare, volano più corna che altro.
“Bisogna lasciare a lei la decisione di lasciarsi corteggiare o meno, non sono mica suo padre”.
“Ian, ha vent'anni”.
“Ok, questo è un altro paio di maniche. Ma poi, per chi mi hai preso? Non sono il tipo maturo che fa l'idiota con le ragazzine”.
“Immaginavo, però sai ho voluto esserne sicuro”.
Scuoto la testa esasperato. “Puoi dormire su sette cuscini, Wes. Con me la tua cognatina sarà al sicuro.
“Guarda stanno arrivando le valigie”.

Quanta gente c'è in questo aeroporto? Trovare Torrey potrebbe essere un'impresa piuttosto difficile, meglio darsi da fare subito.
“Paul, Paul. Ian”. Qualcuno si sta sbracciando, vedo delle mani sventolare in mezzo alla folla. Riconosco la voce della ragazza del mio amico. Me lo trascino alle spalle e riusciamo a trovarla.
“Ian, da quanto tempo”. Ci abbracciamo per qualche secondo, poi si accorge della presenza del suo fidanzato e va in visibilio. “Paul, amore, quanto mi sei mancato”. Li abbandono alle loro sdolcinatezze e mi guardo in giro, sentendomi un estraneo in quell'intimità.
Una ragazza mora attira la mia attenzione. Sta uscendo da un bar, ha in mano una bottiglietta d'acqua e sul viso un aria stralunata, bellissima. Mi soffermo a scrutare ogni angolo del suo corpo, le gambe lunghe e perfette, la pancia piatta e morbida, le labbra piene e lucenti, gli occhi dello stesso colore del cioccolato. Ok, sto iniziando a fare pensieri non proprio casti, ma non è colpa mia, prendetevela con mia madre che mi ha fatto maschio.
Un ragazzo carino, sul metro e novanta, le blocca una mano. Beh è normale, una meraviglia del genere non può mica essere pure libera. Iniziano a parlare, forse addirittura a discutere, involontariamente cerco di osservare con più attenzione le bocche e leggerne il labiale. Inutile dire che non riesco. Ma poi che fai, Ian? Ti metti pure a sbirciare le coppie? Non sono affari tuoi. Fattene un ragione, probabilmente non la vedrai mai più in vita tua.
“Non vedo mia sorella. È andata al bar con la scusa di prendere un bicchiere d'acqua e si è persa”.
“Arriverà, avrà trovato coda”.
“Eccola, sta arrivando”.
Torrey indica con la mano una figura che si sta avvicinando. Il mio cuore fa capolino nello stomaco, non posso crederci. La ragazza che ho visto uscire dal bar, su cui ho fatto pensieri poco puliti è niente meno che la sorella di Torrey, Paul questa volta aveva ragione. Dio mio, Ian, hai appena immaginato di chiuderti in un bagno dell'aeroporto con una ragazzina di vent'anni, forse è meglio che ti riprenda.
Nina si presenta prima a Paul, poi a me. Il suo sorriso mi lascia senza fiato, a malapena riesco a rivolgerle la parola e questo non è assolutamente da me.
Ci stiamo avviando verso la macchina, lei cammina davanti a me, i lunghi capelli neri si muovono da un lato all'altro della sua schiena, ma io mi chiedo... Perchè diamine non riesco a staccare gli occhi dal suo fondo schiena?
Ok, ho già capito che mi aspetta un'estate da incubo, spero almeno di non doverci andare mai al mare insieme. Ian, ora esageri, se Wesley riuscisse a leggerti in testa, saresti letteralmente un uomo morto.
  
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