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Autore: SilverNox    20/08/2012    0 recensioni
Semplicemente la storia di un adolescente come tanti,con una vita che potrebbe essere la vostra,o siete proprio voi?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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Capitolo 2“Giulia”


Antonio non era un bel ragazzo. Non era quel ragazzo che fisicamente tutte desideravano, si limitava ad ascoltare i discorsi dei suoi amici sulle loro conquiste sentimentali, parlavano delle ragazze come degli oggetti, e a lui non piaceva affatto. Si chiedeva sempre perché si comportassero così, perché a nessuno piacerebbe se lo si trattasse in questo modo. Era da stupidi. Tuttavia, era un bravo ragazzo, con un cuore d’oro, sempre lì per te, anche se ti conosceva da solo 5 secondi. Guardandola entrare in classe non si rese più conto di cosa stesse succedendo attorno a lui. Non ascoltava più, era semplicemente fermo, sulla sedia, a guardare la ragazza che lo colpì all’istante. Era la ragazza più bella che avesse mai visto. Anche se non conosceva il suo carattere né tanto meno il suo nome ne rimase affascinato, come se avesse visto qualcosa di meraviglioso. Fu il minuto più bello della sua vita, rimase lì ad osservarla guardarsi intorno, un po’ imbarazzata. Non poteva fare altro che osservarla, era immobile. Il cuore non batteva più, era fermo, il cervello si era disconnesso e lui non capiva più niente. A poco a poco, il vociare della classe si fece sempre più forte fino ad assumere il suo reale livello, quando il suo compagno di banco e amico, Matteo, con un colpetto sulla spalla lo riportò nel mondo reale. “Antonio? C’è nessuno? Che è successo?” Girandosi, Antonio guardò Matteo negli occhi rispondendogli “Ni-niente, tranquillo..” si girarono entrambi a parlare con gli amici di Antonio, Carmelo e Mario. A quanto pare la discussione era incentrata sull’ultimo anno alla scuola media, Antonio non era affatto sorpreso. Si limitò ad ascoltare e ad annuire sorridendo quando ricordavano qualche episodio divertente di quei tre anni passati insieme. La mente però era ancora distaccata e il cuore era ancora titubante se battere o rimanere un altro po’ così. Di sottecchi, osservo la ragazza che prese posto nella fila più lontana dalla sua, anche lei al penultimo banco. Ora, più di qualunque cosa, voleva sapere il suo nome. Desiderava sapere come si chiamasse quella creatura maestosa che aveva avuto quell’effetto stupefacente su di lui. Alzarsi e andare da lei sarebbe stato assurdo. Tutti erano seduti con i compagni di banco e parlavano, alzarsi sarebbe stato un richiamo d’attenzione che Antonio non voleva. Inoltre, pensava che non avrebbe mai trovato il coraggio di parlarle, ma lui doveva sapere. Lui voleva sapere. Tutti gli alunni furono richiamati dall’entrata in classe della professoressa che si presentò e iniziò a parlare. Antonio non la seguiva nemmeno. L’unica cosa che si chiedeva era se quella donna davanti la cattedra l’avrebbe perseguitato per quei lunghi 5 anni o se sarebbe stata una buona professoressa. Ma la sua mente era ancora a quella bellissima ragazza che era entrata in classe. La professoressa poi, disse una frase, che Antonio apprezzò immensamente. “Allora, adesso vediamo come vi chiamate voi! Iniziamo da te, sì, tu qui davanti e dopo tutti gli altri. Dai, su!” In men che non si dica era venuto il suo turno, neanche se ne accorse che già doveva presentarsi. “Il mio nome è Antonio,sono Antonio Mineo.” La recita proseguì normalmente, Antonio non faceva altro che aspettare con il fiato mozzato che la ragazza parlasse, per conoscere il suo nome . Con voce un po’ imbarazzata la ragazza disse “Io mi chiamo Giulia Alioto.” Giulia. La ragazza che aveva illuminato i suoi occhi si chiamava Giulia. Il suo amico Matteo continuò a parlare, ma Antonio non lo ascoltava, non c’era più per nessuno. Tutta la mattinata gli alunni furono impegnati nello svolgere test di ingresso e di varie materie, che sarebbero andati avanti almeno per un altro giorno. All’uscita da scuola, osservo la ragazza fino a vederla scomparire dietro l’angolo della strada,mentre si incamminava con Matteo verso casa. A Matteo non piaceva quella classe, ma Antonio si rese conto che non aveva dato conto a nessuno se non all’immagine di Giulia. Camminando, ebbe un sussulto. Quella ragazza gli piaceva da morire.
  
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