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Autore: Najara    20/08/2012    4 recensioni
Una nuova avventura! Questa volta nel medioevo di Giovanni Senza Terra.
I personaggi di glee, in particolare Santana e Brittany, alle prese con tasse, frecce, agguati e molto altro.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura

Buona lettura!

 

 

Ventiseiesimo capitolo: Libere

 

“Apri questa maledetta porta!” Sbraitò Santana, il suo tono, il mantello rosso e il prigioniero che teneva legato davanti a sé ebbero la meglio sulla guardia che andò ad aprile la porta. Come un fulmine Santana lo colpì alla tempia facendola accasciare a terra. Brittany lo tirò contro il muro facendo attenzione che non fosse troppo scomodo, per quando si sarebbe svegliato, parole sue.

La prigione aveva due entrate, la principale e quella, che era piccola e serviva generalmente per portare all’interno il cibo per le guardie.

“Ci sono stata solo poche volte, ma direi che da quella parte va bene…” Disse a Brittany che prontamente seguì le sue indicazioni, “Brit…” la chiamò Santana,

“Sì?”

“Lo sai che in prigione possono esserci anche delle persone che lo meritano?” La ragazza sembrò colpita da quel pensiero, si morse un labbro poi sospirò,

“Dovremmo rischiare… e sperare che le persone cattive siano meno di quelle ingiustamente in prigione” Santana non aveva obiezioni, il semplice fatto che avesse seguito la ragazza in quel posto la diceva lunga sul suo, ormai assente, buon senso.

Sorpresero un'altra guardia che Santana prontamente mise a dormire, ma la maggior parte erano troppo occupate nella ricerca della fuggiasca e dei suoi complici, la prigione era straordinariamente sguarnita.

Brittany aveva recuperato un pugnale sul corpo della guardia e ora lo usò per sforzare i lucchetti delle celle. I prigionieri rimasero attoniti per alcuni istanti, troppo stupiti per poter credere ai loro occhi poi iniziarono a rovesciarsi all’esterno invadendo i corridoi.

“Oh piccola, ci hai mentito ieri sera allora?” Santana osservò il vecchio che stringeva le mani di Brittany che gli sorrise scuotendo la testa,

“No, avevo solo perso un po’ le speranze…” Santana le prese la mano stringendola, la sua voce si era incrinata per un istante e lei aveva potuto sentirvi la paura. Doveva aver passato una brutta notte.

“Grazie per esserti ricordata di noi!” La ragazza sorrise,

“Beh… sono un baluardo…” Il vecchio mostrò l’unico dente che gli rimaneva poi con le lacrime agli occhi si affrettò a seguire gli altri all’esterno.

“Pensi che possiamo andare ora? Gli altri inizieranno a preoccuparsi, Finn sa essere così apprensivo e Rachel potrebbe persino pensare di sgridarmi!” Brittany si voltò a guardarla, con un sorriso ampio sul volto,

“Sì andiamo!”.

 

Perché non sono ancora arrivate?” Rachel camminava su e giù, esprimendo l’agitazione che permaneva la stanza. Mike e Sam ancora in abiti da Robin Hood erano silenziosi in un angolo, Finn non abbassava lo sguardo fissando intensamente la porta, mentre Quinn e Artie tenevano sott’occhio la strada dalle finestre della biblioteca.

Eccole…” Disse solo la ragazza provocando scompiglio nella stanza.

Brittany fu la prima ad entrare e si ritrovò immediatamente tra le braccia di Finn,

“Santana! Dove siete finite?” Quasi la aggredì Rachel,

“Rachel vatti a cambiare, mi fa senso vederti con gli abiti di Brittany!” Le rispose lei, vedendo però lo sguardo interrogativo di tutti i presenti, spiegò, “Brittany aveva promesso ai prigionieri di tornare a liberarli…”

“Siete andate alla prigione?” Mike le guardava stupefatto mentre Santana si stringeva nelle spalle, Brittany che aveva stretto forte a sé Quinn e Rachel sorrise al giovane,

“Sì” Sam nel vederla libera da abbracci si alzò facendo un piccolo inchino,

“Piacere di conoscervi, mi chiamo Sam” Brittany gli sorrise,

“Ciao, grazie di essere venuto a salvarmi!” Il ragazzo arrossì e lei si strinse nelle spalle, “Grazie a tutti!” Era così semplice che andava dritto al cuore, Santana sorrise guardandola.

“Oh oh…” Si voltò a guardare Artie, Mike e Sam che la fissavano strabiliati,

Che c’è? Toglietevi quel sorrisetto dalla faccia o vengo lì e ve lo cancello io!” I tre si guardarono sorridendo ancora e Santana incrociò le braccia infastidita. Brittany la raggiunse in due passi, stava parlando con Quinn, ma le prese la mano mettendosi al suo fianco, in un gesto naturale, la sua arrabbiatura sparì come nebbia al sole, già Brittany era il suo sole. Non fece neppure caso agli sguardi divertiti e ammiccanti che si lanciarono i suoi amici.

 

Uscire dalla città fu molto più semplice del previsto, la confusione creata dalla fuga di duecento e più debitori del regno aveva creato un’agitazione tale che bastò mostrare alle guardie un permesso falsificato da Artie perché quelle li lasciassero passare.

Santana aveva salutato e ringraziato i suoi amici, compagni di quando era bambina, ragazzi che avevano scelto di seguire la via della legge e diventare sceriffi, come lei, ma che erano stati capaci di trasgredire per aiutarla.

Indossare abiti da Robin Hood e muoversi tra la folla come fantasmi era stata quella l’idea geniale di Santana, l’unico momento in cui avrebbero potuto salvare Brittany era durante l’esecuzione, a quel punto nessuno pensa più ad un salvataggio, le guardie devono tenere indietro la folla, non si aspettano una forza organizzata e decisa.

Persino Quinn e Rachel avevano partecipato, era venuto fuori che Quinn sapeva usare un arco niente male così senza davvero avvicinarsi alle guardie loro due avevano creato confusione, muovendosi tra la folla, mentre Sam, Mike e Finn le attaccavano e attiravano disperdendole e confondendole. A sé stessa il ruolo più difficile, recuperare Brittany dal patibolo, al centro esatto del cerchio di guardie. Ma la confusione era stata sufficiente per permetterle di arrivarci e poi… e poi era successa quella cosa strana, quell’ordine assurdo di non usare le balestre, quando lei e Brittany erano dei bersagli perfetti. La Sylvester gli aveva sorriso, forse non era stata così insensibile come aveva immaginato, forse le sue parole avevano fatto breccia in quel cuore che Santana era sicura, non batteva.

“A cosa pensi?” Brittany le accarezzò dolcemente il braccio e Santana si voltò a guardarla,

“Alla Sylvester…”

“Credi che verrà di nuovo a cercarci?” Santana ci rifletté mentre la ragazza giocava con i suoi capelli,

“Sì, credo di sì”

Mmm” Mugugnò la ragazza mentre si avvicinava un po’ di più a lei strofinandole il naso contro la guancia.

Brit?”

Mmm” Disse di nuovo la ragazza,

“Sei sicura che non ci siamo i lupi vero?” La ragazza rise contro la sua gola facendola fremere,

“Sì, San, sono sicura e poi non sono cattivi come la gente crede” Santana alzò gli occhi al cielo, ma poi li chiuse, perché Brittany aveva catturato le sue labbra in un bacio. In pochi istanti Santana dimenticò la Sylvester, i lupi e dopo un po’ dimenticò anche il suo nome.

 

 

 

Note

 

E questo era l’ultimo capitolo! Domani l’epilogo e la storia finisce

Grazie a ciao ciao!

  
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