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Autore: genioincompreso    20/08/2012    2 recensioni
Nessuno sa cosa si possa nascondere dietro ad una persona...
A volte non ci sono altro che fiori ed altre... beh ci sono delle spine molto pungenti come nel caso di Brittany S. Pierce. Una ragazza che all'apparenza può sembrare molto stupida ma che in realtà non è altro che terrorizzata dal mondo e si difende comportandosi da bambina solo per sfuggire a questo brutto mondo che le ha strappato dalle braccia una delle persone più importanti della sua vita....
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima ora di lezione: Spagnolo.
In assoluto la materia che più odiava.
Con tutti quegli accenti e verbi irregolari altamente indigesti, studiare quella lingua diventava sempre più difficile. Già ne aveva avuto diverse prove alle medie... ora che era in una scuola superiore, figuriamoci. Per non parlar del fatto che avrebbe dovuto riprendere tutto il programma da metà anno... Un incubo in fin dei conti
-Oh tu devi essere quella nuova-
Le disse un uomo alto e riccio con un sorriso da ebete appena mise piede, timidamente, in classe.
Anche se classe non era proprio adatto come nome visto che con tutto il casino che combinavano quei ragazzi sembrava essere un pollaio.

-S..sì, sono io- Rispose, chinando il capo in avanti.
-Oh benvenuta... aspetta che faccio calmare sta mandria di buoi e poi ti presento al resto della classe.-
Detto ciò quel buffo personaggio si posizionò dietro la cattedra e con le mani appoggiate saldamente su di essa, prese un gran respiro ed urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni di smetterla e di stare in silenzio, ottenendo un risultato molto soddisfacente in pochi secondi.
-Adesso va meglio... comunque vieni qui...Brittany S. Pierce, giusto?-
-Giusto.-
-Allora Brittany, io sono il tuo insegnante di spagnolo, il professor Shuester e questi...- La mise un braccio intorno alle spalle. - Sono i tuoi nuovi compagni di classe, non farci caso se sono degli emeriti idioti-
Un sorriso spontaneo le si presentò in volto.
-Vediamo un po'... ecco là in fondo...Santana è libero quel posto?-
-Sì prof... è sempre stato libero...-
Quella voce... la riconobbe all'istante.
Era la stessa identica voce di una decina di minuti prima, quella che l'aveva avvertita che l'armadietto era mezzo scassato... allora ecco chi era quella ragazza.
-Presentazione fatta, banco libero trovato... credo che non manchi altro... prego vatti pure a sedere oppure vuoi dire qualcosa?-
Brittany scosse il capo.
-Ok allora cominciamo.-


-Maribel juega al balon porque le gusta correr a la aire libre... -
“Oddio ma che palle non finisce più”

Pensò, sbuffando ulteriormente, mentre continuava a scrivere sul suo quaderno ciò che il prof dettava, andando forse un po' troppo veloce.
-Lo so è noiosissimo, non stare neanche a scrivere che tanto eccitato come è dalla lezione non si accorgerà nemmeno-
A parlare era stata la sua neocompagna di banco che se ne era stata tutto il tempo, beatamente spalmata contro il muro a ravanare rumorosamente una bigbubble.
-Come mai oggi continui a darmi consigli? Ci conosciamo?-
-Cos'è? Ti dà fastidio? Comunque no... però dal primo momento in cui ti ho vista là in corridoio ho notato che hai un faccino che mi sta simpatico.-
Brittany si sentì arrossire. Mai era successo che qualcuno le facesse un complimento sul suo viso... di solito era abituata a sentirsi derisa, a vedersi allo specchio come un mostro.. eppure quella ragazza dalla carnagione olivastra le aveva appena detto che il suo faccino le stava simpatico.
Era una buona cosa no?


Finalmente la campanella di fine lezione suonò.
Ciò voleva dire solo una cosa. Ora buca, visto che mancava la professoressa di aritmetica che “ sfortunatamente” si era ammalata proprio il giorno prima.
Brittany però non si alzò di corsa come tutti gli altri, bensì se ne restò in classe con lo sguardo perso fuori dalla finestra a pensare.
-Che fai? Non vieni anche tu a mensa?-
La sua voce la riscosse immediatamente.
-Oh... sì arrivo subito...mi ero incantata...-
Ma proprio mentre stava per alzarsi dalla sedia per mettere le sue cose a posto con un gesto molto goffo dettato da chissà cosa fece cadere tutto per terra.
-ops...tu vai, non stare lì sulla porta ad aspettarmi... arrivo tra poco...-
L'altra sorrise bonariamente e le si avvicinò per aiutarla a tirare su tutto per metterlo in cartella.
-ecco perchè continuo a darti consigli-
-ah ah ah divertente-
-certo che è divertente-
-è la convinzione che fotte la gente-
-però è sempre la convinzione quella che fa avverare i sogni e a farti andare avanti.-
- se lo dici tu...-


-Mamma tu ci credi nei sogni?-
-Certo tesoro, bisogna solo esserne convinti e combattere contro tutto e tutti per realizzarli, perchè?-
- perchè allora io sono convinta che disegnare fumetti sarà la mia vita e combatterò per realizzare questo mio sogno.-

 

  
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