Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: OpheliaBlack    20/08/2012    0 recensioni
NUOVI CAPITOLI DOPO ANNI DI ASSENZA.
SPERIAMO BENE.
GRAZIE MILLE...
-Dal capitolo 4:
Quanti?”, chiese Kòre non appena riprese il controllo dei suoi pensieri.
“Non lo sappiamo. Non molti però, quello per fortuna è certo. A dire il vero, non crediamo che sia il caso di prendersi male, forse non riusciranno nemmeno a superare le difese della casa. Ma SuperSilente ha deciso di limitare al massimo i possibili danni. Quindi tu e Malfoyuccio sloggiate. Sai, io l’ho detto al Vecchio che due o tre Punitori non sono niente a confronto delle feste alla Tana, ma non mi ha preso molto sul serio.”[...]
-Dal capitolo 13:
“Senti, Voldemort non c’è più, nessuna nuova minaccia ammazza Mezzosangue sembra presentarsi all’orizzonte e questi sono solo sogni"[...]
-Dal capitolo 18:
"Per me si va ne la città' dolente,
per me si va ne l' etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.”
-Dal capitolo 19:
"Per loro è solo un libro, è fantasia. Un capolavoro di fantasia ad essere sinceri. Ci sono varie teorie su questa faccenda:c'è chi sostiene che Dante, l'autore del libro, rubò alcuni volumi di storia della magia e ne prese spunto per scrivere la sua verità.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Astoria, Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: Otherverse | Avvertimenti: Non-con | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Fa. Dannatamente. Caldo.”

Fred Weasley Jr. non era solito fare discorsi complessi . Figlio di George Weasley, il ragazzo sembrava sulla buona strada per diventare una mina vagante alla pari del  povero zio Fred, il gemello di suo padre rimasto ucciso durante la seconda guerra magica. Fortunatamente, nel giovane Weasley, c’era un poco di componente genetica della madre Angelina Johnson, forse la donna più santa e paziente di tutto l’universo, decisamente più tranquilla del marito.  Erano anni che tentava di addomesticare la sua famiglia, purtroppo con scarsi risultati da parte della figlia più piccola Roxenne( lei era una mina già esplosa da tempo, quasi incontrollabile). Fred Jr., nonostante la vicinanza con un altro scavezza collo come James, si poteva dire che fosse un tipo vivace, molto, molto, vivace nei limiti della normalità. Per sua madre, visti i precedenti dei gemelli Weasley e  di Roxy, era il figlio decisamente  meno impegnativo.

“Wow, cugino…che affermazione illuminante. Mi chiedo come mai il Cappello Parlante ti abbia smistato a Grifondoro. Meritavi di certo di finire tra le acute menti Corvonero.”

 Ecco il solito Al.

Albus Severus Potter, sarcastico e tagliante fino al midollo. Il suo secondo nome, diceva sempre nonno Arthur, è più che azzeccato: molte sue frasi, espressioni facciali e comportamenti,  ricordavano vagamente il professor Piton, il temibile insegnante di Pozioni di suo padre, uno dei presidi più valorosi e coraggiosi di Hogwarts.

Fred Jr. si alzò lievemente dalla sedia su cui era malamente seduto e con un tono sprezzante disse:

“Io tra quei fanatici? Per carità preferirei morire che essere come Ro…ROOOOSYYYY CARISSIMA”

Un’ accigliata e visibilmente infastidita  Rose Weasley spuntò di fronte ai due ragazzi reggendo un vassoio carico di thè freddo.

“Come chi non vorresti essere Freddy caro?”

Fred conosceva bene sua cugina Rose. Figlia di Ron Weasley e Hermione Granger, aveva decisamente ereditato il cervello della madre e anche il suo caratterino tutt’altro che accomodante. Cercò quindi di sviare il discorso:

“Grazie per il thè Rosy, sei così premurosa e gentile. Ora prendo la scopa e volo a chiamare James e zio Ron.”

Detto ciò, il ragazzo afferrò la scopa e sfrecciò in alto, il più lontano possibile dalla probabile furia della cugina.”

“Quel ragazzo è incorreggibile.”

“Credo anch’io cuginetta.” Nel dire ciò, Al concesse a Rose uno dei suoi rari sorrisi, rari perché erano davvero poche le persone che avevano avuto la fortuna di essere colpite da quel sorriso sincero e furbo del giovane Potter.

Rose sorrise di rimando al suo cugino preferito e guardando in alto vide le pericolosissime manovre che quei 3 folli esibivano a più di 30 metri da terra.

“Si ucciderà ne sono certa.

“Rose, Fred sarà anche…beh Fred, ma forse l’unica cosa che è in grado di fare è volare. L’anno scoro è stato il miglior battitore del torneo.”

“Lo so benissimo. Infatti non mi riferivo a lui ma a quell’uomo di mezza età che dovrebbe corrispondere alla definizione di “mio padre”. Per Merlino! Ma quanti anni crede di avere? Sedici? La mamma lo dice sempre, prima o poi lo andremo a riprendere a pezzi al San Mungo, e di certo non sarà colpa di un criminale a cui da la caccia!

“Immagino già i titoli dei giornali: ‘Auror che combatté contro il Signore Oscuro, trovato in mezzo alle sterpaglie con la scopa distrutta a causa di una Finta Wronsky*’. La degna conclusione di una carriera direi..ahahaha”

“Non ci trovo nulla da ridere  Al!!!”

Vedendo che i tre non accennavano a scendere la “proverbiale pazienza di Rose Weasley prese il sopravvento:

“Ehi voi!!! Sarà meglio che portiate i vostri sederi da grandi giocatori di Quidditch  a terra nel giro di dieci secondi, oppure giuro che vi lancio una fattura a costo di finire ad Azkaban!!!”.

“Così fine, così educata…” disse sornione Al

 ”AH AH AH” Rispose ironicamente Rose che, visto il caldo insopportabile di quel 15 luglio, decise di rientrare in casa.

La Tana era rimasta sempre la solita, anzi con qualche lavoretto di zio Harry e suo padre era migliorata decisamente rispetto a come se la ricordava da bambina.

 Sempre affollata da parenti e amici, non era di certo un luogo dove si poteva stare tranquilli, e questa forse era l’unica pecca che Rose riscontrava nella sua vita. Troppe persone.

Non che non volesse bene ai suoi mille cugini e zii anzi, non avrebbe mai potuto immaginare una vita senza di loro, ma a volte, la solitudine non le dispiaceva. Il silenzio di una stanza al fresco, leggendo un libro, accarezzando il suo gatto rosso Ginger, era ciò che più le mancava di Hogwarts.

Prima di arrivare in cucina si soffermò a guardare il suo fratellino Hugo e la sorellina di Al e James, l’ultima dei Potter, Lily. Erano delle piccole pesti, ma  in quel momento erano troppo presi dagli scacchi e quando si giocava a scacchi, non erano ammesse distrazioni.

Come sono carini. Tra poco più di un mese, cammineranno anche loro tra i corridoi di Hogwarts.

Guardando gli studenti del futuro, Rose si ritrovò a pensare al suo primo giorno di scuola, quasi 4 anni fa…

 

“Rose Weasley”

Minerva McGrannit aveva appena chiamato il suo nome.

“Ok Rose, ce la puoi fare. Dopotutto è solo un cappello, un vecchio cappello pieno di rattoppi. Si, un vecchio cappello che deciderà del mio futuro per i prossimi setti anni….Santo cielo!!! Come possono affidare ad un maledettissimo cappello parlante il destino di centinaia e centinaia di giovani maghi?!?! Mi manca l’aria, e sto iniaziando a parlare da sola come mia madre!!! Una cosa è certa non sarò mai una Grif...AHHHH”

Il monologo di Rose fu bruscamente interrotto, nel momento in cui la sua faccia si trovò spiaccicata al pavimento della Sala Grande che, come era prevedibile, scoppiò in una fragorosa risata generale.

Ohhh fantastico!!! Bella mossa Weasley… come inizi bene l’anno tu nessuno…

Cercò di ricomporsi nei limiti del possibile e raggiunse lo sgabello dove la professoressa le poggiò il cappello sulla testa:

“AHHHHHHH UNA NUOVA WEASLEY!! Vediamo…mmm…vedooo..intelligenza, molta intelligenza, portata per lo studio, voglia di apprendere, di conoscere ogni particolare di ciò che la circonda…”

Per adesso va tutto bene. Decisamente una descrizione che mi appartiene.

“…ma”

Miseriaccia.

“un caratterino degno di tua madre, troppo ligia al rispetto delle regole, rigida, introversa e scontrosetta…”

Scontrosetta???!

“..ma dove ti metto??? Tassorosso è escluso, Serpeverde forse…mmm..nono credo che la casa giusta per te sia…CORVONERO!”

Corvonero…beh si potrebbe piacermi.

Con questo pensiero e un sorriso sulle labbra, si diresse verso il suo tavolo, la sua seconda famiglia…

 

“Roseee!!!Puoi venire in cucina per favore?”

“Arrivo mamma!!”

 

 

 

“Ehi Al!!! C’è un gufo per te!!!”

L’urlo di suo fratello James, che aveva visto il gufo arrivare da lontano, impedì ad Albus di addormentarsi sul portico.

Un esemplare stupendo di gufo reale, planò sopra la sua testa, facendo ricadere sulle sue gambe una busta di carta pregiata, sigillata a caldo.

Appena Al scorse lo stemma del sigillo, un sorriso gli dipinse immediatamente il volto.

Incredibile. Se n’è ricordato.

Pensò divertito Albus Potter, cosciente del fatto che Scorpius Malfoy era un ottimo amico, ma aveva un problema enorme nel ricordare date e ricorrenze e di certo, non sperava ricordasse che il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno:

 

 

 

 

Ehi Al!!!

 

Togliti immediatamente quel ghigno e quell’espressione stupita della faccia e lo so che le stai facendo. Sono un migliore amico degno di essere chiamato tale, che ricorda compleanni, cibo preferito, colore preferito…no ok…cancella quest’ultima affermazione. Ne va della mia virilità.

Mi dispiace non poter venire a trovarti, anche se sono quasi certo che la famiglia Potter- Weasley non mi avrebbe invitato al banchetto di nonna Molly!

Anche Kòre ti augura buon compleanno e aggiunge, testuali parole:” Porta i miei saluti a tutta la tua famiglia, anche Fred e James.”. Io, mi dissocio dall’ultima parte della frase…

Ebony è in vacanza chissà dove nel mondo dei Babbani fino alla settimana prima dell’inizio del nuovo anno, ma mi ha scritto ordinandomi di farti gli auguri a suo nome e, porge i suoi saluti e i suoi più sentiti insulti a Fred e James (mi rifiuto di riportare le colorite parole spese soprattutto per James).

Spero di poterti vedere prima dell’inizio delle lezioni; chissà magari convinco mio padre a farti venire qui al Manor il week-end prima della partenza.

Solo tu però. Non so che gli hai fatto amico, ma sembra avere una vaga stima e sopportazione solo per te, tra tutto il “Clan”.

Ancora auguri amico mio, e salutami la Weasley. Dille che potrà godere della mia soave presenza  e indiscutibile bellezza molto presto e che sto contando le ore.

 

Scorp

 

“Ahahhahaha” . Ogni lettera di Scorpius faceva ridere Al, in un modo o nell’altro.

In questo caso aveva provato ad immaginare le possibili offese di Ebony nei confronti del  maggiore dei figli Potter. Quella ragazza, ragazza…Ebony era certamente una ragazza. Una bella per di più. Ma i suoi modi erano, come dire, un po’ esagerati e per nulla femminile.

Sorrise, al pensiero della dolce Kòre che, nonostante tutte le offese e le angherie che doveva sopportare da parte quelli che venivano considerati gli eredi di Sirius Black e James Potter Senior, rispettivamente suo cugino e suo fratello , non aveva ancora rinunciato a cercare di avere un rapporto per lo meno rispettoso.

Albusb tollerava gli scherzi che puntualmente colpivano Kòre ma non tollerava l’odio che quei due provavano nei suoi confronti.

Se c’era una cosa che i loro genitori gli avevano insegnato, era il rispetto e soprattutto giudicare le persone per chi sono e non per quello che fanno o hanno fatto le loro famiglie. E lui aveva preso alla lettera le parole del padre, anche fin  troppo.

Era diventato il migliore amico di Scorpius Malfoy, era un Serpeverde ed era buon amico di Kòre.

Era stata lei dopotutto a far avvicinare i due ragazzi. Fin dal primo giorno di scuola, sul treno per Hogwarts…

Ma dove diavolo si è cacciata Rose ???

Albus Potter era nel panico più totale. Era solo, su un treno pieno di gente che lo guardava come fosse un Troll gigante, un misto di riverenza, timore e curiosità.

Contare su suo fratello maggiore era un’ assurdità, aveva perso pure lui chissà dove.

Ma perché capitano tutte a me?

Giusto il tempo di pensare questa frase, si ritrovò disteso nel corridoio del treno sotto gli sguardi divertiti di…chiunque.

Qualche mente geniale aveva ben pensato di rovesciare Biglie Slittanti per  tutto il convoglio. Fu in assoluto il momento peggiore della vita di Al. Era ufficialmente uno sfigato.

Era immobile Albus, l’autocommiserazione aveva preso il sopravvento su di lui.

Passerò la mia vita qui, nel corridoio del treno, pieno di germi. Gli studenti passeranno sopra il mio cadavere e..

“Hai intenzione di morire steso lì per terra?”

Alzò lo sguardo da terra e sopra la sua testa vide una ragazzina dai capelli biondi, che le ricadevano disordinati sul viso. Gli occhi grandi, color nocciola, scrutavano Al.

“Dai alzati primino.”

Gli allungò la mano e lo aiutò a rialzarsi.

“Stavo cercando uno scompartimento libero, quando sono inciampato in queste stupide biglie..”

“Beh l’hai trovato, cioè non è libero ma puoi stare con noi. Dai entra”

Solitamente lo schivo Albus avrebbe rifiutato, ma quella ragazza gli ispirava fiducia e simpatia.

Non appena entrò però, si ricredette: appoggiata al finestrino, c’era una ragazza che riconobbe all’istante. James e Fred ne avevano parlato molto durante le vacanze estive. E, poco ma sicuro, non erano parole di stima.

“Oh buongiorno. Allora sei tu l’artefice delle risate che sentivamo.”

Gli rivolse un sorriso e miseriaccia  pure il suo sembrava sincero.

“Già…”

Fu l’unica parola che il cervello di Albus riuscì a partorire.

Non appena distolse lo sguardo dalla ragazza, sentì la terra mancargli sotto ai piedi

Non è possibile!!! Sono davvero uno sfigato!!!

Di fronte, stava niente meno che Scorpius Hyperon Malfoy.

Questo era uno di quei momenti in cui Albus Severus Potter avrebbe preferito fuggire in Romani con lo zio Charlie a cercare draghi, piuttosto che stare in quello che era, di fatto, un covo di Mangiamorte.

 

To be continued…

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: OpheliaBlack