Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: JustHere    20/08/2012    2 recensioni
Stanotte l'incubo è molto forte. Ma è il risveglio a farmi stare peggio. Mi sveglio urlando e lui non c'è. Un'altra volta. Non posso permettermi di farmi logorare dentro. Ma con tutta la rabbia, la paura, l'angoscia, la tristezza che c'è dentro me, continuo a gridare.
Ma questa volta non sono solo grida.
Questa volta grido il suo nome.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono svenuta tra le braccia di Peeta, e mi risveglio nel suo letto insieme a lui. E' strano. Perché fino a ieri probabilmente mi odiava. Si sveglia.
 
- Buongiorno amore! - e mi da un bacio sulla fronte.
Da strano, si passa a più che strano.
 
- Dormito bene? -
 
- Credo di.. di sì. Puoi spiegarmi perché..? - e mi guardo intorno.
 
- Oh, sei qui da ieri notte. Tua madre e Prim hanno portato qui la tua roba..adesso viviamo insieme. - mi risponde con la voce più dolce che potesse fare.
 
- Ma.. come?! E..Gale?! -
 
- Gale ieri sera mi ha detto che in questi giorni ci ha visti insieme.. -
Inizio a piagnucolare.
- ..E che non poteva separarci. E' tornato a casa sua, ma non credo sia in vena per vederti. - mi risponde, poggiando la sua testa sulla mia spalla.
 
- Certo.. Come se non me lo dovesse per il fatto che ho in grembo due mini-Gale! - dico con aria scocciata.
 
- Ehi.. Ma se Gale non si prenderà cura di loro.. Sarò come un padre! Solo che metà del lavoro è stato già fatto! - scherza scendendo a baciare la mia pancia.
 
La sua dolcezza mi fa intenerire, non riesco a non sorridere.
 
- Ehi! E alla madre chi ci pensa?! -
 
- Oh, ma certo signorina, provvedo subito! - mi sale addosso e mi bacia.
 
Lo fermo.
 
- Sai che vorrei che i figli fossero i tuoi, sì? -
 
- Ne sono sicuro. - la sua risposta, con il suo dolce sorriso.
 
Possibile che Gale abbia rinunciato a me così facilmente? A me e a loro? Perché lo ha fatto?
Non capisco. Oh, certo. Lui voleva dei figli, me lo ricordo bene. Ma sarà che è accaduto tutto troppo in fretta per lui ed ha cambiato improvvisamente idea? Sì, è così. Fifone, penso. Vigliacco.
 
- Ehi.. sai a cosa pensavo? - dico a Peeta, ancora sdraiato su di me, accarezzandogli i capelli.
 
- A cosa?.. - sussurra guardandomi negli occhi.
 
- Come chiamarli.. -
 
- Oh.. Non so se questo spetta a me. Dopotutto i figli sono suoi.. - dice con la voce troncata.
 
- Dai! Non pensiamoci! Usciamo? - per la prima volta faccio una proposta del genere a Peeta.
 
- Certo.. - mi bacia sulla fronte.
 
Improvvisamente, però, cambiamo programmi.
 


Non mi sento molto bene. Anzi, per niente. I crampi alla pancia sono pazzeschi, ognuno potrebe togliermi la vita all'istante.
Qualche momento dopo siamo in aereo d'urgenza per Capitol City.
Dobbiamo fare delle visite di controllo.
Quindi ci offrono una stanza dove alloggiare per qualche giorno.
Vado in ospedale, vedrò per la prima volta i miei figli. Attraverso una sottospecie di televisore, ma li vedrò.
Sono nella sala. Peeta mi stringe forte la mano. Ho paura, ho dei crampi allucinanti.
Mi mettono una sostanza gelatinosa e fredda sul basso ventre, poi ci passano con un'affarino di sopra. Non ricordo come cavolo si chiami questo controllo, ma non ci faccio molto caso, visto che mi sento morire.
 
- E' sicura di essere incinta? -
 
- Sì! Di due gemelli! Cosa c'è che non va?! - stringo di più la presa della mano di Peeta.
 
Peeta ha paura. Lo sento.
 
- Beh.. qui ci sarebbe un feto. Ma dell'altro non c'è traccia. Ah, eccolo. Oddio.. -
 
- Cosa?! Cosa succede a mio figlio?! Voglio saperlo! - piango, in preda al panico.
 
- Mi spiace, signorina Everdeen.. sta per abortire. -
 
Peeta mette le sue mani a coprirsi il viso, come per soffocare le sue emozioni, ma ormai è in lacrime, come se i figli fossero i suoi.
 
- Ma.. come?! Non voglio! No! - urlo.
 
- Signorina, sta succedendo tutto naturalmente. Non è colpa nostra. -
 
- Ma l'altro si salverà? Devo saperlo! -
 
- Non c'è speranza per nessuno dei due. Mi spiace. -
L'infermiera lascia la stanza per informare i medici.
 
Premo la testa al petto di Peeta, lo stringo a me, piango, urlo, impreco, sento due piccole vite sparire da me.
Li sento, sento mentre muoiono.
Peeta si avvicina al mio volto e mi bacia intensamente, entrambi cosparsi di lacrime.
 
- Promettimi che non mi dirai di non volere più figli a causa di tutto ciò. Che avremo una famiglia felice, una vera famiglia, e che sorriderai nonostante tutto. Che tu continuerai a vivere. -
 
- Te lo prometto, Peeta. -
 
- Ti amo, Katniss. -
 
- Anche io, infinitamente. -
 
E svengo.
Non ho avuto il tempo di sentirli miei. Di sentirli parte di me, di poterli amare veramente. Non ho avuto il tempo di sentirmi almeno un po' madre. Non ho avuto il tempo di scegliere i loro nomi.
Non sapevo neanche di che sesso fossero. Semplicemente, come due fantasmi passeggeri, i loro corpicini mi attraversano, fino a sparire, a non appartenermi più, fino a riuscire a sentire il vuoto in me.
 
 
Mi risveglio con accanto Gale, dall'altro lato Peeta.
Peeta completamente scosso, Gale giusto un po'.. deluso.
 
- Sapevo che sarebbe successo.. - interrompe il silenzio Gale.
 
- Non potevi. -
 
- Me lo sentivo dentro. Perché ogni volta che costruisco qualcosa con te, tu anche inconsciamente espelli ciò che mi appartiene fino a non lasciarne nessuna traccia. E loro erano miei. E' come se anche il tuo corpo provasse ribrezzo ad avere due mie creature dentro di sé. - ecco perché ha lasciato così facilmente che io stessi con Peeta. Deluso, da ciò che è.
 
- Io ti voglio bene, Gale. Tu farai sempre parte della mia vita. Sarai sempre nel mio cuore, e lo sai. -
 
- Lo so, e mi uccide. Perché non sarò mai nel tuo cuore esattamente come Peeta. Sarò sempre il tuo migliore amico. Lui sarà sempre la persona senza cui non riusciresti a vivere. -
 
Sto in silenzio. Perché è vero.
 
- Vi lascio soli.. Ciao, Katniss. Mi dispiace. - dice Gale, baciandomi in fronte e lasciando la stanza.

Dopo un paio di minuti, comincio a parlare con Peeta.
 
- Beh.. adesso possiamo iniziare una nuova vita, Peeta. -
 
- Vero.. come mai non pensi a..insomma.. loro due? -
 
- Preferisco non farlo. Mi chiuderei in casa, non parlerei a nessuno e morirei sola. E una madre non farebbe così. E' il momento di crescere, di prendere più autocontrollo. Ti amo. Solo questo, non posso controllarlo. -
 
Lui mi bacia.
 
- Chiudiamo questa storia. Lasciamoci il passato alle spalle. In poche parole.. Stiamo insieme. Come due normali persone. Finalmente, sei solo mia. -
 
- Lo sarò per sempre, Peeta. -
 
Dicendolo, senza sapere che, qualche mese più tardi, ci sarebbe stato il giorno più bello della mia vita.
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: JustHere