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Autore: Oneipo_    20/08/2012    6 recensioni
"Ci rivedremo presto, Louis?"
Gli urlo, vincendo di nuovo il vento.
Ma lui scuote la testa, aprendo la porta che da sulle scale.
"No, Eloise. Ma ti prometto che ti resterò sempre accanto."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"La luce di un mattino,
 l'abbraccio di un amico,
il viso di un bambino.
Meraviglioso."


 
 

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Guardian Angel.
 




Chiudo gli occhi e lascio che il vento dritto in viso mi scompigli i capelli, provocandomi alcuni brividi lungo la schiena.
Era tanto, troppo tempo che non provavo più questa sensazione.
Pace.
Mi sento bene con me stessa, mi sento bene con il mondo, come se questo posto fosse l'unico in cui posso rifugiarmi per non soffrire.
E vorrei sentire queste sensazioni per tutta la vita.
Respiro profondamente l'aria e guardo attentamente di sotto.
Sono a un'altezza incredibile, su questo palazzo. Le macchine sotto di me sono quasi dei puntini invisibili. Lontane quanto le stelle alte nel cielo.
Decido di sedermi alla fine del grosso grattacielo, sul muretto che fa da cornicione e lascio le mie gambe penzolare nel vuoto.
Posso dondolarle tranquillamente, facendole sbattere sul muro del palazzo.
Ma non ho paura.
Nonostante mi trovi su uno dei grattacieli più alti di New York, non ho paura di cadere. Nè le vertigini.
Improvvisamente la pace svanisce e i pensieri che di solito cerco di sopprimere si fanno spazio dentro me, dandomi delle forti fitte allo stomaco.
Mi sento tremendamente sola e non posso fare nulla per evitarlo.
Non ho una famiglia, un amico, un amante.
Non ho neanche un cagnolino che avrebbe potuto farmi compagnia.
Sono scappata da tutto e da tutti, rifugiandomi in un piccolo appartamentino newyorkese. Lontano dalla mia vecchia vita e lontano dalla mia vecchia me.
Continuavo a ripetermi che tutto quello di cui avevo bisogno era di starmene sola con me stessa, di capire cosa volevo veramente, di cosa avevo bisogno.
E fuggivo. Dal mondo. Dalle persone che cercavano di avvicinarsi a me.
Fuggivo dalla possibilità di essere felice.
E quando mi chiedevano "Ma non vorresti innamorarti? Avere qualcuno che si preoccupi per te?" allora rispondevo sempre "Odio l'amore, non ci credo, non esiste."
Ma probabilmente dentro me, adesso, so benissimo che non è così. Che vorrei essere anche io importante per qualcuno, sentirmi amata e protetta.
Vorrei avere un motivo per cui continuare a vivere.
Una nuova ventata mi fa sentire leggermente freddo, e mi domando cosa si prova ad essere liberi come gli uccelli.
Mi domando se qualcuno si ricorderà di me, un giorno, se dovessi decidere di farla finita lì. Su quel palazzo. A metri e metri di distanza da terra.
Sento le mani tremare e gli occhi inumidirsi e mi rendo conto che tutto quello che voglio è sparire, andarmene in un posto migliore.
Ma chissà se questa sera avrei trovato il coraggio di farlo. Mi sarei lasciata andare?


"Vuoi buttarti?"
Sobbalzo e quasi non rischio di cadere veramente di sotto, quando una voce interrompe i miei pensieri.
Mi volto e incrocio gli occhi azzurro cielo di un ragazzo.
Mai visti occhi così profondi.
Il viso delicato e perfetto del giovane mi rapisce per alcuni secondi. I capelli perfetti si muovono a causa del vento.
Indossa dei semplici jeans e una felpa grigia. Le mani nelle tasche e un'espressione strafottente sul viso.
Ma tutto di lui mi trasmette allegria. A partire dal suo vispo sguardo e dalle sue labbra fine piegate in un leggero sorriso.
"Come?" gli dico finalmente, urlando. Il vento è forte e non verrei sentita.
"Chiedevo se avevi intenzione di buttarti" continua quindi lui, avvicinandosi a me con tranquillità "perchè nel caso dovrei prepararmi uno di quei discorsi profondi su quanto sia importante la vita e su come tu non possa sprecare un dono così prezioso. Poi ti rassicurerei dicendo che qualunque cosa sia, si sistemerà."
Lo vedo appoggiarsi con i gomiti sul cornicione dove sono seduta e mi sento in imbarazzo quando mi guarda divertito.
"Gentile da parte tua, preoccuparsi di salvarmi la vita." rispondo quindi, senza guardarlo.
Il ragazzo dagli occhi del cielo fa spallucce, tirando le maniche della sua felpa e fissando un punto di fronte a sè.
Di profilo, illuminato dalla luce del sole, che sta quasi per tramontare, e con i capelli al vento, è ancora più bello.
Scuoto la testa, cacciando quei pensieri.
"Non vivrei bene con la tua morte sulla mia coscienza. Allora, vuoi buttarti?" lo ascolto domandare di nuovo e faccio cenno di no con la testa, spostando anche il mio sguardo verso l'orizzonte.
 Ho appena mentito.
Sono giorni che vengo su questo palazzo cercando di trovare il coraggio di buttarmi e farla finita, ma a quel ragazzo ho mentito.
Forse per vergogna, per paura. Forse perchè è un segreto che non voglio condividere con nessuno.
"Beh, meno male. A questo punto credo che tu debba dirmi cosa ci fa una bella ragazza come te sola su questo palazzo, seduta sul cornicione con le gambe all'aria..."
Sorride e non riesco a non pensare che il suo sorriso è il più bello che abbia mai visto.
"Penso."
"A cosa?"
"Alla vita."
Ride e mi sento parecchio nervosa. Se per lui tutto questo è ridicolo per me è importante. Come si permette di ridere?
"Argomento interessante." Aggiunge poi, studiandomi attentamente con lo sguardo. I suoi occhi mi mettono in soggezione, mi sento come nuda di fronte a lui.
Come se conoscesse già tutto di me.
Strano.
"E tu, invece? Importuni tutte le ragazze che trovi sui cornicioni?"
Di nuovo la sua risata riecheggia nell'aria.
"Veramente sei la prima ragazza che incontro su un cornicione." Ammette.
"E allora cosa fai qui?"
"Volevo buttarmi." La naturalità con cui dice quelle parole quasi mi spiazza. Aveva seriamente pensato di buttarsi?
Chiunque, guardandolo, potrebbe dire che la depressione, tanto da indurlo a fare un gesto simile, non sia parte di lui.
Ma dopoditutto neanche lo conosco. Per quanto ne posso sapere, probabilmente, ha una vita pessima e più brutta della mia.
Forse anche lui è solo.
Non faccio in tempo a realizzare che lo vedo arrampicarsi e sedersi accanto a me. D'istinto, quindi, poso una mano sulla sua spalla.
Come se servisse a trattenerlo. Se si fosse voluto buttare, in questo modo lo avrei solo seguito, non trattenuto.
Una smorfia divertita si disegna sul suo viso.
"Stai tranquilla, stavo scherzando."
Sospiro, prima di riprendermi. Gli do un pugno sulla spalla poi, innervosita.
"Che ti prende?" mi domanda, massaggiandosi il punto dove l'avevo colpito.
"Mi hai spaventata!" mi giustifico, prima di continuare "mi dici che ci fai qui o no?"
"Devo incontrare una persona."
Alzo un sopracciglio, sorpresa.
"Posto strano per un appuntamento."
Lui annuisce semplicemente, senza darmi ulteriori spiegazioni. Poi mi porge gentilmente una mano.
"Sono Louis, comunque."
"Eloise."

Distolgo nuovamente lo sguardo quando mi sorprende ad osservarlo ancora.
Siamo rimasti in silenzio per minuti interminabili e non posso fare a meno di osservarlo in tutti i suoi particolari.
Arrossisco quando mi scopre a studiare il suo profilo e mi mordo il labbro quando, con la coda dell'occhio, lo osservo sorridere.
Finalmente, poi, interrompe il silenzio intorno a noi.
"Cos'ha la tua vita che non va, Eloise?"
Soffio.
Domanda sbagliata.
Sapevo che prima o poi sarebbe arrivata.
Il problema è che non sapevo come rispondere.
Cos'ha la mia vita che non va?
"Tutto." sputo fuori senza pensarci.
"Tutto è un pò generico, non ti sembra?"
Prendo una boccata d'aria, prima di iniziare a spiegare.
Per qualche strano motivo sento che glielo devo, che devo a Louis delle spiegazioni.
Non l'ho mai visto, eppure mi sembra di conoscerlo da una vita.
Di nuovo, dei brividi passano lungo la mia schiena.
"I miei genitori sono morti l'anno scorso, un incidente..."
"Mi dispiace."
Annuisco per poi continuare.
"...non riesco a superarlo. Non sono neanche mai andata al cimitero a trovarli. Fa troppo male."
Mi fermo e cerco di trattenere una lacrima amara.
Non voglio farmi vedere debole di fronte a lui. Voglio continuare a mantenere la maschera che in tutti questi mesi sono riuscita a crearmi.
"Non ho un amico" riprendo poi "mi sono allontanata da tutti dopo che sono morti. Non ho nessuno che mi ami, nessuno a cui importi di me."
Senza neanche accorgermene mi scopro in un fiume di lacrime.
Sento la sua mano appoggiarsi sulla mia, mentre con l'altra asciuga il mio viso, e apprezzo il suo gesto.
Non sentivo il calore di qualcuno da tanto tempo.
"Mi spieghi che vivo a fare, Louis? Io sarei dovuta morire con loro!"
Urlo e l'eco mi rimbomba nelle orecchie.
Spero che non sia arrivato alle orecchie di tutti.
Louis passa una sua mano intorno alle mie spalle e io mi lascio coccolare, appoggiando la testa nell'incavo del suo collo.
Un senso di tranquillità mi invade, come se niente potesse succedermi finchè lui fosse stato accanto a me.
"Io la trovo una cosa bellissima..."
La sua voce è diventata una dolce melodia, qualcosa che non vorrei mai smettere di sentire.
"Cosa?"
"La vita." mi stringe ancora di più, prima di parlare ancora "credo che sarebbe stato bello viverla fino in fondo."
"Puoi farlo, Louis. Sei giovane ancora."
Sorride malinconicamente e i nostri sguardi s'incontrano. I raggi solari gli illuminano il viso.
"Ma tu non vuoi farlo."
Quella frase mi colpisce come una pugnalata al petto, come se uccidendomi mettessi fine anche alla vita del ragazzo di fronte a me.
E desidero con tutta me stessa che lui continui a vivere.
"Per me è diverso, io non ho un motivo per farlo."
"Questo non è vero" lo sento allontanarsi e improvvisamente mi viene da desiderare di averlo accanto per tutta la vita. Come posso provare emozioni del genere per qualcuno che neanche conosco? "Sei tu che non vuoi trovarlo. Hai mai pensato a quanto sia meraviglioso il mondo? A quanto sia bello il mare?"
"Amo il mare, ma è diverso. Io non ho niente."
Louis scuote la testa e l'espressione amara che si forma sul suo viso quasi mi spaventa.
"Ti sembra niente il sole? La vita? L'amore?" Alza le mani e indica il cielo, poi prende un respiro lungo e di nuovo afferra la mia mano.
Chiudo gli occhi e un buon odore mi avvolge. Vaniglia.
E neanche mi accorgo della sua incredibile vicinanza, quando sento le sue labbra sulle mie e assaporo il suo bacio.
Ma non mi tiro indietro, lo lascio fare mentre passa una mano sui miei capelli e inizia a giocare con la mia lingua.
Poggio il palmo della mia mano sulla sua guancia e un senso di benessere mi assale.
Dove sono finiti tutti i brutti pensieri? Dove sono andate le fitte allo stomaco?
Perchè ho la sensazione che il mondo mi voglia bene? Che tutto sia perfetto? Che io non sia di troppo, in questo enorme universo?
Incontro i suoi occhi azzurri mentre respira affannoso sfiorandomi il naso. Sento ancora le sue labbra vicino alle mie e non voglio altro che averle di nuovo.
Mi sento bene, come non sono mai stata in tutta la mia vita.
Ho voglia di vivere.
E quando mi accorgo del suo sorriso, sorrido anche io. Come da un anno non avevo più fatto.
"Eloise..." mi lascia un piccolo bacio, prima di abbracciarmi e scendere dal cornicione "...devo andare."
Annuisco.
Non riesco a essere triste.
Vorrei averlo con me per sempre, ma qualcosa mi dice che è giusto lui vada.
E poi questa strana sensazione di felicità e spensieratezza sembra non andarsene.
Lui sorride, mentre mi fa un cenno con la mano.
"Ci rivedremo presto, Louis?"
Gli urlo, vincendo di nuovo il vento.
Ma lui scuote la testa, aprendo la porta che da sulle scale.
"No, Eloise. Ma ti prometto che ti resterò sempre accanto."
 
 
 
Poggio i fiori sulla tomba dei miei genitori, mentre stringo forte la mano del mio fidanzato.
Lui mi sorride, incintandomi a dire qualcosa, ma io ancora non me la sento.
Sono passati due anni dalla loro morte, e solo adesso sono riuscita a recarmi in questo posto, guardare le loro foto e sentirmi vicina a loro.
Mi alzo lentamente e lascio un bacio dolce sulle labbra di Josh.
Da quando c'è lui la mia vita è migliore.
L'ho incontrato lo stesso giorno che avevo deciso di farla finita. Serviva in un bar dove mi ero rifugiata quando, stranamente, aveva iniziato a piovere.
E non so neanche come sia successo, di essermi innamorata. So solo che lui è diventato parte di me, della mia vita.
La mia vita, che era cambiata improvvisamente.
Certo, le preoccupazioni c'erano. Il dolore per la mancanza dei miei genitori non se n'era andata.
Ma sapevo come affrontare i problemi. E affrontarli con Josh era ancora più bello, e facile.
Lascio un ultimo saluto alla tomba dei miei e mi allontano lentamente, osservando le foto degli altri deceduti.
Poi li vedo, mentre mi guardano allegri.
Gli occhi azzurro cielo che mi avevano salvato la vita.
Riconosco il volto del ragazzo del cornicione e mi fermo sconvolta.
Leggo attentamente il nome sulla lapide "Louis Tomlinson. 1970- 1991." e sento un groppo salirmi alla gola.
Io l'avevo visto. Ero sicura fosse lui.
Come è possibile che fosse già morto prima che io nascessi?
Come è possibile che l'abbia incontrato, quando lui già se n'era andato da anni?
Sento un raggio del sole riscaldarmi il viso e chiudo gli occhi.
Eccolo di nuovo quel buon odore che mi avvolge, vaniglia.
Ascolto la sua calda risata, sospiro nel sentire una sua mano sulla mia spalla, e finalmente capisco.
Le sensazioni che provavo quando c'era lui, e quello che mi aveva detto quando ci eravamo salutati.
Ci rivedremo presto, Louis?
No, Eloise. Ma ti prometto che ti resterò sempre accanto.
Ero io, la persona che quel giorno doveva incontrare. Era venuto a salvarmi.
Mi era sempre stato accanto e anche in questo momento, nonostante non possa vederlo, lui è qui.
Al mio fianco.
"Sai chi era?" mi domanda Josh, portando una sua mano intorno la mia vita.
Sorrido, stringendolo a mia volta. E lascio riempirmi da tutto l'amore che provo per lui.
Poi annuisco dolcemente.
"Lui è il mio Angelo Custode."
 




Part of me.
Ciao :)
Un'altra os tutta per voi.
Mi ha ispirata la canzone "Meraviglioso", una delle più belle che esistano, e quindi eccomi qui.
Infatti avrete notato che una frase di Louis è la stessa della canzone.
Vi lascio velocemente chiedendovi una piccola recensione se vi è piaciuta :D
Grazie a chi lo farà e a chi leggerà la storia solamente.
A presto!
Oneipo_


 
 
 
  
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