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Autore: ammhazzathazza    20/08/2012    9 recensioni
Fredda. Debole. Incompleta.
E' così che mi sento quando non ci sei tu.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP. 1
 
“Sei bellissima.” Ripetè mia sorella, che mi ha sempre ammirata per il mio aspetto.
“Ehi, non sono io che oggi si deve sposare!” Dissi contagiandole il mio sorriso.
Le sistemai il vestito, prima di farla voltare verso lo specchio, era perfetta, si vedeva benissimo che era davvero felice.
“Ally? Allyson? Posso entrare?” Una voce sconosciuta si udì dall’altra parte della porta.
“Entra pure, Louis.” Rispose mia sorella notando la mia espressione interrogativa.
“E questo chi è?” Risposi guardando quella figura dai capelli castani entrare nella stanza.
“E’ Louis, ci truccherà lui, lavora nella profumeria in centro, non ricordi?”
“Ah sì, tu sei il rappresentante dell’Avon che mi aveva chiesto di provare un rossetto quando ci siamo andate, giusto?” Risposi cercando di trattenere una risata.
“Sì, sono io, e sono anche un’amico di tua sorella se non lo sapevi.” Disse guardando attentamente il mio vestito.
“Cara, a base del tuo abito credo dovresti abbinarci un ombretto blu, non credi? Adesso siediti ci penso io.” Mi disse con fare esperto accompagnandomi ad una sedia.
“Scusa ma non sei venuto qui per truccare la sposa?” chiesi incuriosita a questo ragazzo che speravo con tutta me stessa che non fosse gay.
“Si sta ancora preparando, mentre tu sei ormai pronta, fatti aggiustare da me dolcezza, me ne intendo.” Disse tirando fuori dalla sua cartella pennelli e trucchi di cui non conosco minimamente il nome.
“Simpatico il tuo amico dell’Avon, eh Allyson?” risi.
“Sono d’accordo con te, London.” Rispose mentre cercava di camminare decentemente su quelle scarpe col tacco bianche per abituarsi.
 
Mentre Louis si occupava del make-up della futura sposa, presi le mie scarpe azzurre per indossarle quando venni interrotta dal gridolino di Louis.
“No tesoro no, quell’azzurro non va affatto bene con il blu acceso del tuo vestito, devi assolutamente indossare dei tacchi bianchi intonati al fiocco che hai tra i capelli, cara!” disse con un tono da stilista famoso che si offende se vede qualcuno davanti a sé che non si veste come vuole lui.
“La vuoi smettere Louis? Sta bene, non tormentarla.” Mi difese mia sorella.
Prima che potessi rispondere venni anticipata. “Ally tesoro ma tu non hai quelle scarpe carine bianche da poterle prestare?” chiese Louis impegnato ad applicare il mascara sulle ciglia di Ally.
“Ma mi fanno venire le vesciche!” protestai.
“Per ben apparire bisogna soffrire, bocconcino.”
“Che razza di soprannomi usi?” dissi quasi urlando, mentre andavo a prendere i tacchi super alti di mia sorella, a cui non sono affatto abituata.
Dopo essermi infilata quegli affari alti 10 cm, mi esercitai camminando per tutta la stanza accompagnata ai pensieri di Louis: “La tua camminata corrisponde a quella di un dinosauro.” “Non ho chiesto la tua opinione.” Risposi infastidita, chiudendo la porta alle mie spalle e andando verso la macchina di mio padre che mi portò in anticipo in chiesa.
 
Cinque minuti prima della cerimonia, parcheggiò davanti alla chiesa una macchina da cui uscirono, mia sorella, Louis e il fotografo per matrimoni.
Quando fu il momento di entrare, presi il mio piccolo mazzo di fiori e diedi quello più grande a Ally, che prima di abbracciarmi strinse il braccio di nostro padre che era già pronto ad accompagnarla fino all’altare.
Facemmo la classica entrata con musica e applausi, io camminavo dietro a mio padre e alla sposa cercando di non inciampare sullo strascico del suo magnifico vestito che forse fra circa dieci anni avrei indossato anche io, fino a quando arrivammo davanti allo sposo e sua madre, e io, dopo aver raccolto il bouquet di mia sorella, mi accomodai alle panchine in prima fila insieme a mio padre.
 
La cerimonia passò in fretta, fra qualche applauso e qualche pianto di commozione, compreso il mio, ho sempre amato i matrimoni, e in più ero anche emozionata alla vista di mia sorella che sembrava finalmente soddisfatta di se stessa, aveva raggiunto la felicità.
Durante l’uscita della chiesa, notai una figura dai capelli ricci che mi scrutava dalla testa ai piedi, aveva un’espressione strana, chi era questo?
 
PARLA HARRY
Si fecero le cinque e mezza, stavamo ancora pranzando per festeggiare il matrimonio nel ristorante al mare, quando rividi quella ragazza seduta al tavolo con le famiglie degli sposi, era bellissima.
Aveva i capelli castani, con qualche riflesso ramato, notevolmente piastrati per questo evento, gli occhi color grigio, che ricordano la pioggia, e si potevano notare da diversi tavoli; la sua carnagione era bianca come il latte, ma le guancie di quella ragazza erano arrossate, la facevano sembrare la persona più dolce del mondo. Indossava un delizioso vestito blu senza bretelle, che era lungo a destra, da caderle su quasi tutta la gamba, mentre a sinistra era corto fino alla coscia. Qualunque vestito sarebbe stato perfetto su di lei.
Ma ad un tratto vidi il suo volto spegnersi improvvisamente, e quella perfetta figura si alzò dal tavolo in direzione dell’uscita, che si affacciava sulla spiaggia.
Non la seguii di impulso, bensì aspettai qualche minuto per alzarmi e raggiungerla, volevo scoprire chi era.
La trovai seduta sulla sabbia ghiaiosa a guardare il tramonto quando d’impulso mi venne l’idea di procedere verso di lei.
Dopo essermi avvicinato, appoggiai la mano destra sullo scoglio su cui era seduta.
“Anche tu eri stanca di stare seduta davanti ad un tavolo, eh?” Cercai di trovare un motivo per prendere parola.
Girò lo sguardo verso di me, facendomi notare gli occhi che sembravano aver acquistato il color roseo del cielo. Dopo molto tempo, rispose: “Questo panorama è sicuramente meglio.”
Feci un leggero sorriso, continuando con un’altra domanda.
“Sei la sorella della sposa tu, giusto?”
“Sì.” Rispose semplicemente, concentrata a guardare il sole.
“Ah capisco, io sono il cugino di Denny, lo sposo.”
Mi guardò un’altra volta, senza parlare.
“So che hai conosciuto Louis Tomlinson, oltre ad essere il migliore amico di tua sorella, sembra simpatico, no?”
“Io penso che i ragazzi siano una perdita di tempo in generale, l’ho imparato a mie spese.” Disse come se avesse avuto grandi delusioni nella sua vita.
“Dipende sempre da chi si incontra!” La guardai incrociando il suo sguardo al mio.
“Chissà perché, incontro solo persone sbagliate.” Continuò.
“Immagino, ma ricorda, che nella vita tutto è inaspettato.”
Dopo diversi minuti di silenzio, mi presentai.
“Sono Harry Styles.” Dissi allungandole la mano.
“London.” Disse prendendo la mia mano e aiutandosi a scendere da quello scoglio.
“London.” Sussurrai per ricordarmelo, bel nome.
“Si sta facendo freddo, io torno dentro.” Continuò raccogliendo le sue scarpe, quando mi accorsi che il sole era già tramontato.
Rimasi a guardare le onde del mare che scorrevano, erano rilassanti quei suoni tutti uguali che si confondevano tra loro.
Dovevo conoscere quella London, dovevo conquistarla, dovevo trovare un modo.
La voglio mia.
 
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Eccomi qui con la mia seconda ff <3 Spero che come inizio lo abbiate gradito, no? Passate anche a leggere l’altra mia ff che ho concluso e la OS! Se recensite subito in tante vi metto il continuo :3
-E.

  
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