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Autore: Renga4ever    20/08/2012    12 recensioni
allora eccomi qui per un progetto folle!
cercherò di continuare,parallelemente a questa storia,la ff nel nome del padre.
cosa sarebbe successo se il genio di Mel Brooks avesse deciso di realizzare una parodia dell'opera della Ikeda?
so che mi tirerò addosso parecchie critiche ma voglio provare :)
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pazza storia di Lady Oscar.
 
Eccomi qui! Questa ff è una grande sfida per me,cambierò radicalmente i personaggi portando le loro caratteristiche principali e diventare spunto per delle scene comiche,esasperando i difetti e accentuando i pregi.
Vedremo il XXI secolo fondersi con il XVIII,vedremo personaggi cambiare radicalmente pur restando fermi al periodo storico.
La rivoluzione accompagnerà sempre la nostra storia,i suoi corsi non cambieranno,verranno solo affrontati quasi con superficialità,con ironia fino a portare ad un epilogo che unisce tutti.
Ho deciso di camminare pari passo con le puntate dell’anime arricchendole di particolari inattesi e,spero,divertenti.
Una Oscar e un Andrè che,vi assicuro, non perderanno tempo!
Anzi faranno persino scuola! XD
Un generale Jarjayes sopraffatto da 6 ragazzine adolescenti con i loro disagi e le loro esigenze e con una Oscar che sarà la sua croce e la sua delizia.
Un Andrè secchione che deciderà di prendere una strada parallela a quella dell’attendente del comandante dei soldati della guardia e prima ancora della guardia reale.
Una regina che dovrà mostrarsi più saggia dell’amica che,in teoria,dovrebbe proteggerla ma che nella realtà gliene combinerà di cotte e di crude.
Avremo un Fersen quasi marginale,un Girodelle…ehm…come dire…? Un po’ … insomma …non credo che chiederà mai ad Oscar di sposarlo…ecco!
Insomma spero di divertirvi.
Se qualcuno volesse arricchire questa ff con dei disegni ne sarei felicissima,io non so disegnare e mi farebbe piacere se qualcuno volesse regalarci qualche disegnino.
Sono aperta anche a suggerimenti,se anche voi avete pensato ad un dialogo comico o una parodia bhè contattatemi e sarò felice di seguire i vostri suggerimenti.
 
Capitolo 1 “la grande scelta”
25 dicembre 1755.
Il giorno di Natale,la neve cade lieve sulle strade di Parigi,nell’aria si odono canti natalizi e le grida di bambini intenti a giocare sulla neve.
Ma c’è una casa,fuori Parigi che non sta festeggiando come si dovrebbe,non c’è nessuna tavola imbandita,o meglio c’era,ma i commensali hanno dovuto abbandonare la tavola quando la padrona di casa con un urlo e una parola che poco si addice ad una nobildonna, ha fatto capire che stava per dare alla luce il suo sesto figlio.
Il marito,il generale Auguste Rayner de Jarjayes passeggia nervosamente fuori dalla porta.
Voi direte sta fuori perchè l’etica dell’epoca voleva che gli uomini aspettassero fuori la nascita dei figli,invece no!
Il poveruomo aveva cercato di stare vicino alla moglie fino a che quest’ultima sopraffatta dai dolori aveva scaricato sul marito tutto quello che le capitava sotto mano oltre che minacciandolo di morte se avesse provato a rimetterla incinta se fosse nata un’altra femmina.
Ad un certo punto una musica assordante,proveniente dal piano superiore attirò la sua attenzione.
Stringendo i denti e i pugni salì le scale dirigendosi nella stanza della figlia,l’unica,che poteva ascoltare quel baccano senza alcun senso musicale.
Spalancò la porta con fare austero e con quanto fiato aveva in gola urlò.
-ALLORAAAAA COS’è QUESTO CASINO! MA DICO! VOSTRA MADRE STA PER PARTORIRE E VOI STATE QUI AD ASCOLTARE QUESTA ROBA CHE NON SI Può DEFINIRE NEMMENO MUSICA!?-
-oh insomma pà per caso ti si è mummificato il cervello! modernizzati! Stavo cercando di alleggerire questa atmosfera ricca di urli di terrore ottimi per un film di Dario Argento! Dove l’ombra incombente di un assassino ti rincorre sulla via della tua vita che diviene via via più breve e desolata!-
-ma che stai dicendo Jhosephine?!-
-non puoi capire pà! La mia generazione è piena di sofferenza interiore che voi matusa non potete capire! Allora cerchiamo li sfogarla con questa musica gotica-metallica che ci scorre nelle vene!-
-oddio … ricordami che io e te dobbiamo fare il test del dna! NON MI FIDO! Caroline quante volte ti ho detto che non devi incendiare le tende o tua madre prima ammazza a me perché ho contribuito alla tua nascita e poi ammazza te!-
Dopo un lungo sospiro tornò impettito e austero come si addice ad un generale.
-figliole! Vi voglio tutte giù per darvi l’annuncio dell’arrivo del tanto desiderato erede della famiglia Jarjayes! Colui che continuerà il nome del nostro casato e della nostra antica tradizione militare!-
Aveva pronunciato questo discordo ad occhi chiusi senza accorgersi che le figlie ripetevano con il solo movimento delle labbra una litania che evidentemente si ripeteva ad ogni parto della moglie.
-quindi!- cercò di continuare il generale –recatevi immediatamente nella camera di vostra madre! A detta della levatrice manca poco!-
Detto questo si voltò con il naso all’insù,occhi chiusi e l’aria austera ma la parte del figo durò poco infatti nemmeno un passo e si ritrovò con la faccia incollata alla porta chiusa.
Le cinque figlie soffocarono le risate per evitare l’ira funesta del genitore maldestro,una volta uscito scoppiarono in una fragorosa risata,si sistemarono pronte a scendere,ma prima di uscire dalla porta le due sorelle più grandi Clotilde e Jhosephine azzardarono una scommessa.
-allora per me è di nuovo femmina!- disse Clotilde.
-mmmm sai? Questa volta potrebbe esserci riuscito sul serio … hanno preso lezioni di yoga per mesi per studiare tutte le posizioni giuste … -
-no femmina! Questa volta il premio lo scelgo io però! Cathèrine vuoi scommettere?-
-non scommetto più! Quando è nata Matilde mi avete vinto 3 mesi di paghetta!-
-ma sentila!- esclamò Clotilde.
-di che ti lamenti è spilorcia come nonna Luise! Allora cosa vuoi scommettere questa volta?-
-allora se è maschio,e quindi vinco io,mi paghi una bella seduta da Monsieur chapeaux (il parrucchiere). Se vinci tu,quindi femmina,ti pago il tatuaggio che volevi farti e ti copro da mamma e papà!-
-ci sto! Voi tre siete testimoni!-
-voi due siete dementi!-
-dici così solo perché ti abbiamo vinto i soldi! Piuttosto se avessi scommesso cosa avresti detto?-
-femmina ormai non mi fregate più e avrei scommesso 4 mesi di paghetta!-
-fa la spilorcia ma vedi come azzarda la mocciosetta!-
-oh basta andiamo! Dalle urla della mamma mi sa che ci siamo sul serio! Forza forza!-
Scesero le scale e trovarono il padre passeggiare avanti e indietro fumando nervosamente la pipa,d’istinto le sorelle minori si voltarono verso Jhosephine,la seconda sorella grande,guardandola con occhi inquisitori.
-che c’è? … oh insomma non gliel’ho messa più va bene?-
-ma vorrei ben dire! Lo sa mamma quanto c’è voluto per farlo scendere dal lampadario!- disse Cathèrine.
-ho provato va bene? Era così disperato che voleva un figlio maschio!-
-e mettergli la marjuana al posto del tabacco!? È normale secondo te?!-
-allora Bob Marley si cannava di brutto e ha avuto undici figli maschi! Ho tentato che sarà mai!-
Rimasero in silenzio ma alla fine …
-però ragazze che risate quel giorno … era fumato completamente … -
-già … ma l’apice l’ha raggiunta il nonno ahahaahahahah –
Risero le due maggiori contagiando anche le più piccoline, Matilde di dieci anni e Caroline,detta Nerone per la sua mania di incendiare la qualsiasi cosa, di otto.
-ridete ridete screanzate! Povero nonno! Poteva sentirsi male di brutto lo sapete?! Alla sua età prendere certe cose!-
-oh insomma Cathèrine sei una rottura di palle! Tu solo da nonna Luise puoi aver preso! Quella non ride manco se le forzi le labbra! Non sai vivere!-
-Clotilde dammi retta è così perché noi eravamo troppo piccole quando è nata …. Ma a questa ci pensiamo noi!-
-ben detto sorella!-
Ad un tratto il vagito di un neonato ruppe il silenzio,videro il padre correre e spalancare la porta della stanza della moglie seguito dalle figlie.
-ha finito gli oggetti pericolosi da tirare?-
Sussurrò il generale alla balia che teneva in braccio un bel fagottino.
-si generale…-
-oh bene! Allora nanny è un maschio vero????-
-e invece no!-
-non scherzare con me … -
-e chi scherza … -
-dai è maschio su! Ogni volta la stessa cosa su … -
-perché le altre volte scherzavo quando vi dicevo che non era maschio?-
Il generale cadde in ginocchio e piagnucolando continuò a chiedere.
-ti prego dimmi che stai scherzando … su nanny! Hai sempre la battuta pronta e ce l’hai anche adesso! Dimmi che è maschio!-
-E BASTA OGNI VOLTA LA STESSA SCENA! NO è FEMMINA! AVRETE IL CROMOSOMA Y IN LETARGO,non ce l’avete proprio! CHE NE SO MA NIENTE MASCHI!-
-azz! Jhosephine ti devo pagare il tatuaggio!-
-ahahhaahah lo sapevo!-
-che ti fai tatuare?-
-ancora non lo so … pensavo ad un drago … o un tribale sulle chiappe … -
-bello … -
Il generale si sollevò nuovamente e cercando un contegno continuò.
-ok … va bene … possiamo sempre riprovarci e … -
Ma una lampada lo prese in piena faccia.
-oh scusate aveva ancora vicino la lampada che vostra madre vi ha regalato per il matrimonio … -
-fa niente … -
Rispose con voce strozzata il generale con ancora la sagoma della lampada stampata in faccia.
-va bene … visto che … mia moglie non vuole avere altri figli e … io ho già troppe femmine in casa e … voglio il mio erede … crescerò questa bimba come un maschio!-
Disse prendendola in braccio,nanny si voltò verso Jhosephine guardandola torva.
-no te lo giuro non gli ho messo niente nella pipa!-
Esclamò la ragazza cercando di non farsi sentire dal genitore intento ad emettere la sua sentenza.
-oh possibile che ogni volta che papà sbrocca mi guardate in quel modo?-
-perché lo hai drogato tu mica noi!-
-ma solo una volta daiiii nanny!!!!! Ti giuro che questa cosa è farina del suo sacco!-
-si!-
Continuò il generale.
-sarai mio figlio e ti chiamerai Oscar!-
Le cinque sorelle restarono in silenzio pensierose,poi Cathèrine esclamò.
-ecco perché tutti i gatti maschi di papà si chiamavano Oscar … -
-già e come se li viziava … -
-anche nostra sorella farà le fusa?-
Chiese ingenuamente Caroline.
-no … ma ti assicuro che non starà a guardare … -
-che vuoi dire?- chiese sempre la piccola.
-niente tesoro roba da grandi … - rispose Clotilde avendo capito subito il senso della frase della sorella.
-tu dici?-
-come no … -
-nanny! Porta qui tuo nipote! In una casa di sole donne mio figlio ha bisogno di una figura maschile che gli stia sempre accanto!-
Le sorelle si guardarono in faccia con una espressione complice.
- altra scommessa?-
-eccome! Il nipote di nanny quanto ha?-
-ha fatto un anno ad agosto … -
-io dico a quindici anni … -
-io dico quattordici … appena comincia a capire come funzionano realmente le cose … -
-io dico mai!-
-Cathèrine io dico che tu della vita non capisci un cazzo … -
-hai paura di perdere!-
-No e te lo dimostrerò! Facciamo così! Io e Jhosephine scommettiamo una bella crociera che il “nostro fratellino Oscar” si darà una bella smossa con il nipote di Nanny in adolescenza … -
-io dico MAI e scommetto un bel viaggio in America,a Los Angeles … -
-ma se ancora non è stata fatta!-
-Ma le spiagge ci sono già adesso!-
-è vero … ok è fatta! Se vinciamo noi ci paghi la crociera se vinci tu ti spediamo in America!-
E con una bella stretta di mano sancirono l’accordo.
 
                                                                                  §§§
Parigi quattordici anni dopo.
Un sole primaverile entra timido dalle persiane,ad un tratto un suono stridulo rompe il silenzio.
Dalla coltre di coperte spunta una mano che mette a tacere con un pugno il suono terribile e fastidioso di quella sveglia marca Hello Kitty.
La proprietaria del pugno torna a dormire rigirandosi dall’altra parte nella speranza di riprendere sonno,neanche cinque minuti e la mano pesante di nanny comincia a bussare incessantemente.
-sveglia pigrona! La colazione è quasi pronta!-
-APPUNTO QUASI!-
Grida di rimando la giovane ragazza.
-OSCAR NON FARE LA BAMBINA E ALZATI! piuttosto apri che ti do la biancheria pulita!-
-uffa!-
Esclamò Oscar scostando le coperte e sollevandosi a sedere.
-che palle!-
Infilò le pantofole e aprì alla governante,doveva essere un bello spettacolo a giudicare dalle risate della balia.
-ahahahahahaah ti ci vorrebbe un bel ritratto,appena sveglia sei uno spettacolo ahahahahahah –
-hai finito?-
-eh che caratterino! Dai che ti ho preparato la cioccolata che piace tanto a te … -
Finalmente riuscì a strapparle un sorriso e ricevere un bacio dalla fanciulla dalla faccia ancora gonfia dal sonno e i capelli arruffati.
Per quanto il generale avesse tentato a fare il duro e trattare Oscar come un maschio la ragazza era cresciuta senza dover rinunciare troppo alla sua femminilità,anzi,pare che il generale la viziasse di nascosto,era la sua cocca.
-su dai che tra poco arriverà il precettore e poi hai lezione di pistola con tuo padre … -
-mmm uff! Andrè dov’è? Sempre sui libri?-
-no si sta vestendo …forza vai che è tardi!-
Oscar richiuse la porta e dopo aver poggiato la biancheria sul letto raggiunse la gabbietta che teneva sotto la finestra.
-ma ciao Sansoneeeeee … dormito bene amore?-
Disse prendendo il coniglio.
-vieni che ti controllo per benino e ti do una bella spazzolata … -
Due anni prima aveva chiesto a suo padre che desiderava possedere un animale domestico da accudire,il padre così,aveva chiesto che animale volesse,un altro cavallo? Un cane da caccia? Un pappagallo? Insomma animali che possedevano gli amici del padre e quindi uomini.
-no pà voglio un coniglio!-
-cosa? Cos’ha detto?- chiese il generale alla moglie con la speranza di aver udito male la richiesta della figlia.
-vuole un coniglio … - rispose serafica madame.
-come un coniglio?! Ma non è un animale adatto ad un ragazzo!-
-MA IO VOGLIO IL CONIGLIO PA’!!!!!-
Rispose la ragazza piagnucolando.
-HAI SENTITO!? LA BAMBINA VUOLE UN CONIGLIO!-
-ma … ma … -
-oh insomma niente ma! Oscar vuole un coniglio e lo avrà o giuro che ti mando a dormire con i cavalli questa notte!-
-s … si si cara come dici tu!-
E così un giorno arrivò Sansone!
-tieni Sansone la pappa … -
L’animaletto iniziò a mangiare dalle mani della padroncina,ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
-chi è?-
-heyyyyyy!-
-ENTRA ANDRè!!!!-
-ma dai! Ma già di prima mattina torturi il mostro?!-
-non è un mostro!-
-è orrendo poi come lo conci poverino!?-
-lascia perdere non puoi capire!-
-e meno male guarda! Che gli stai facendo adesso?-
-lo controllo va bene????-
-si non si sa mai una carota gli è uscita sana dal …
-hey basta … -
-si meglio!-
-ma dai è carino e tu gli piaci!-
-ci conosci molto bene vedo … ci odiamo è palese! Ieri mi ha fatto i bisogni nelle scarpe!-
-è una manifestazione d’affetto!-
-ah menomale che non lo fai anche tu allora! Senti lo posi un po’! sono entrato da mezz’ora e non mi hai cagato! –
-bhè ci pensa già Sansone ahahahaha non c’è bisogno no? Ahahaahahha-
-si si …. Ridi!-
-daiiii vieni qui!-
Disse porgendo le labbra al ragazzo e lui vi posò le sue per un bacio dolcissimo.
-dai ti aspetto sotto … -
-ok … -
Finita la lezione con il maestro Oscar raggiunse suo padre.
-Oscar devo parlarti!-
-ditemi … -
-ieri ho parlato con sua maestà il re!-
-parlato? Si fa per dire è sordo … -
-mai quanto il nonno guarda! Comunque! Mi ha detto che si è resa disponibile la carica di capitano delle guardie reali! E penso che tu sia il più adatto per ricoprire questo compito!-
-NOOOOO MA PA’! IO VOGLIO FARE LA VETERINARIAAAAAA!!!!!!!-
-Non ti ho cresciuto come un maschio per mettere le mani nelle chiappe dei cavalli!-
-che immagine poetica pà! A me piacciono tutti gli animali! VOGLIO FARE LA VETERINARIAAAAAAA-
-NO! Ho detto che diventerai capitano delle guardia e basta!-
-e io lo dico a mamma!-
A quella frase il generale cambio espressione.
-no tesoro parliamone ehm facciamo così! Tu prova per un po’ ok? E … e poi ne riparliamo ma non  lo dire a mamma ti prego! –
Eh si il caro generale aveva il terrore della moglie!
Finite le varie lezioni con pistola,spada e altro i due giovani si ritrovarono in giardino seduti nella grande fontana del parco.
-vuoi ridere?-
Esordì Oscar.
-che succede? Avete drogato di nuovo tuo padre?-
-no vabbè gli ho messo il sale nel caffè e te lo sei perso! Ormai stai sempre sui libri!-
-ma pover’uomo!-
-ma si diverte! Me le perdona sempre tutte tanto … piuttosto vuoi ridere?-
-si … -
-mio padre vuole che diventi capitano delle guardie reali … -
 -ah! Copsì niente più anima lacci da sezionare per casa!-
-SMETTILA IDIOTA! Voglio fare sempre la veterinaria! Proverò per un po’,se mi annoia faccio la veterinaria!-
-mmm e che ci dovrei trovare da ridere?-
-anche Girodelle ambisce alla carica … e per ottenerla dovremmo batterci con la spada di fronte al re!-
-con chi con  Girodelle???? AHAHAHAHAAHAHAHAHAHA –
-SIIIII AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH ma al massimo l’unico modo per duellare con lui sarebbe concorrere a Miss Francia 1769 ahahahahhahahahaha!-
-ahahahahaha ma vinceresti lo stesso….-
-mmmmm Andrè così mi fai arrossire … -
-vieni qui … dammi un bacio … -
-noooo potrebbero vederci …. Che ne diresti di una bella cavalcata?-
-mmmm astuta …. Si andiamo!-
 
                                                                           §§§
-Girodelle sono qui perché non voglio battervi con voi!-
-una tazza di tè?-
Oscar guardò Andrè esterrefatta,in risposta il ragazzo fece spallucce.
-no non ci siamo capiti! Io non voglio diventare capitano! Rinuncio ma voglio dimostrarvi che … non rinuncio per codardia! –
-ma il re non si incazzerà?-
-e pure mio padre,mi copre mammina … -
-ma no suuuuuu  ho sempre desiderato avere un’amica! Io mi accontento della carica da tenente! A apapà basta solo che indossi la divisa e basta sai? Ti pregooooo –
Disse guardandola languido.
-dai Oscar non si dice di no ad una donna … -
Le bisbigliò Andrà all’orecchio.
-stronzo … - sibilò lei nello sforzo di trattenere le risate.
 
-uffa Oscar vuoi scegliere di che colore vuoi la giubba di questa benedetta duivisa?????-
Chiese spazientito Andrè.
-senti è una scelta difficile e accurata!-
-sono tre ore che fai prove!-
-e allora? Devo scegliere bene! Vedere se i colori si intonano con gli stivali e i pantaloni!-
-pantaloni bianchi e stivali neri due colori neutri che ci pensi a fare????-
-e la sella? Ha le striature azzurrine! Non posso scegliere qualcosa che stoni!-
-basta ci rinuncio me ne vado in camera mia a studiare! Quando avrai finito mi raggiungi! Per favore decidi entro l’anno!-
-ahahahaha spiritoso! Vai va topo di biblioteca! Lasciami pure qui…preda dai mille dubbi per una scelta difficile! Sceglierò da sola!-
-cazzo che scelta difficile! Il colore di una giubba!-
-dai! Dimmi secondo te quale devo scegliere!-
-AZZURRA COSì SI INTONA ALLE “STRIATURE” per altro microscopiche! Della tua sella!-
-non sono della stessa tonalità! E poi il frustino ha l’impugnatura dorata!-
-mmmmmm allora blu!-
Oscar ci pensa su.
-dici blu?-
-SI! BLU!-
-allora scelgo la bianca!-
Andrè gettò la testa all’indietro battendosi le mani in faccia spazientito.
-DIO perché!!!!????-
-che c’hai?!-
-niente hai deciso?-
-si che ne pensi?-
-non penso!-
-che vuol dire non pensi????-
-voglio dire che qualsiasi dica o che stia bene o che ti stia male tu troveresti sempre la scusa per incazzarti!-
-MI STA MALE?????-
-ECCO VEDI??????-
-oh basta mi hai esasperata!-
-IO??????-
-SI TU!-
-io vado a studiare … -
-vai tanto ho scelto! BIANCA VA BENE!?-
-SIIIIIIIII!!!!!!!-
Gridò Andrè dalle scale.
E la grande scelta,la più difficile l’aveva fatta!
Da oggi Oscar Françoise de Jarjayes è il nuovo capitano delle guardie reali …
 
Eccomi! Spero vi piaccia! Ma credo invece che attirerò parecchie lamentele!
Aspetto il vostro parere baci!
 
 
 
 
 
  
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