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Autore: NiallsUnicorn    20/08/2012    15 recensioni
Per la prima volta nella mia vita ho paura, paura della persona che potrei diventare se uscissi viva da questa arena. Cosa ne rimarrebbe della ragazzina cresciuta nel distretto sette che, oltre ad essere stata allenata per gli hunger games, aveva anche degli amici?
Diventerei una brutale assassina incapace di provare emozioni? Oppure tenterei di affogare il senso di vuoto lasciato dall'omicidio nell'alcool o nella morfamina, come il mentore perennemente ubriaco del distretto dodici o quelli del sei, che si reggono in piedi a stento? Sinceramente delle due opzioni preferisco la prima. Credo sia meglio non provare niente, piuttosto che morire dilaniati dal dolore.
[fanfiction sull'avventura di Johanna Mason nell'arena]
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Johanna Mason
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo sei,

 

Vendetta.
 

Il ragazzo perde i sensi non appena la sua testa scontra violentemente il tronco di un'albero, spinta dal palmo e dalla furia di Josy, ma lei non sembra aver ancora esaurito la sua sete di vendetta. Lo getta a terra con un veloce movimento del braccio destro, mentre un sorriso sadico deforma il suo viso e sembra prende il posto del dolore accecante legato alla morte del fratello. La ragazza gli sferra un calcio in piena faccia, rompendogli il naso che inizia a sanguinare all'istante.
-Svegliati,ruggisce gettandosi a cavalcioni su di lui ed estraendo dalla cintura un coltello dalla lama lunga e affilata. Nonostante sia ovvio che quel ragazzino non può essere in alcun modo il responsabile della morte di Jackson, Josy sembra intenzionata a sfogarsi su di lui. Il ragazzo riapre gli occhi pochi secondi dopo, forse svegliato dal forte dolore. Il sangue gli imbratta velocemente il volto, ma la giovane donna con il coltello in mano ha l'espressione di chi non ha nemmeno cominciato a divertirsi.
Guardo la scena dall'alto di un ramo, e sono costretta a chiudere gli occhi mentre Josy affonda il coltello nel fianco della sua vittima, cercando di riprodurre le ferite del fratello. Queste scene sono oro puro per gli spettatori di Capitol City, gli strateghi non avrebbero potuto offrire uno spettacolo migliore nemmeno se lo avessero orchestrato loro. Il ragazzo però sembra intenzionato a non darle soddisfazione, infatti si trattiene dall'urlare e si lascia sfuggire solo un piccolo gemito di dolore. Josy non sembra contenta della sua spavalderia, infatti, invece di estrarre il coltello dalla ferita, lo affonda ancora di più e poi lo fa ruotare ridendo. Il ragazzino del distretto undici urla di dolore e mi immobilizzo inorridita, incapace di utilizzare l'arco e mettere fine alle sue sofferenze. La giovane ride nuovamente, e noto che le urla sembrano essere musica per le sue orecchie. Prepara un altro coltello, questa volta seghettato, e lo conficca nel fianco opposto, trascinandolo di qualche centimetro per allargare la ferita.
La sofferenza del tributo morente si riflette dentro di me, mentre un secondo urlo soffocato esce dalla sua bocca.
-Scappa!I suoi occhi colmi di dolore incontrano i miei e mi implora silenziosamente di andarmene e di rimanere viva. Josy ruggisce nuovamente ed estrae il primo coltello dal fianco del ragazzo, premendo la lama sul suo labbro superiore e procurandogli una ferita profonda. -Stai zitto! Sibila con rabbia guardandosi alle spalle per vedere a chi fosse diretto l'avvertimento. Mentre si volta il suo sguardo scivola di nuovo sul cadavere del fratello, e la vista del corpo esanime sembra riempirla di nuova furia. Urla un'ultima volta, prima di stringere saldamente l'impugnatura dell'arma e di affondarla più volte nel petto del ragazzo che, dopo poche coltellate, si rilassa e apre il pugno, lasciando scivolare al suolo le bacche che gli avevo donato. Josy inizia a singhiozzare rumorosamente e piange il fratello, ma senza smettere di infierire con forza sul corpo della sua vittima ormai morta. Rimango immobile a fissare le mie bacche che rotolano in tutte le direzioni, spargendosi sul terreno, ma nella mia mente regna il caos.
Quel ragazzo non tornerà mai dalla sua sorellina, non potrà mai sposarsi e vivere la sua vita nel distretto undici. E tutto questo per colpa di un gioco, un gioco spietato dove dei ragazzi lottano tra loro fino alla morte solo per divertire gli abitanti di Capitol City. Non mi sono mai piaciuti gli Hunger Games, ma per la prima volta mi rendo conto di quanto sia disgustosa una società basata su essi.
Il mio sguardo si indurisce, e lentamente ritorno padrona dei miei gesti. Chiudo gli occhi e sospiro, decidendo che quel ragazzo ha sofferto abbastanza. Sollevo l'arco e lo tendo mirando al cuore della brutale assassina ma, proprio mentre sto per lasciare andare la freccia, Niky arriva ansimando, pugnale alla mano.
-Gli altri stanno arrivando, ma... Cosa è successo? Domanda con il fiatone, guardando la ragazza in lacrime a cavalcioni sul tributo morto. Sul suo volto compare una piaccola ruga e si avvicina, incerta.
-Era per lui il colpo di cannone? Insiste, ma Josy scuote la testa e si asciuga le lacrime con le mani, sporcandosi il viso di sangue. Niky continua a camminare, ma dopo pochi passi inciampa nel cadavere di Jackson e si ritrae inorridita. Finalmente il cannone spara, segnando la morte del ragazzino del distretto undici. La giovane donna del distretto due si guarda attorno ancora una volta, prima di alzare un sopracciglio e spostare con un calcio il corpo del favorito morto. Mi decido ad abbassare l'arco solo quando vedo Edward e Cloe uscire dal folto, perché capisco che non riuscirei ad ucciderli tutti prima che uno dei coltelli da lancio di Cloe o Josy mi raggiunga.
Mi mordo un labbro dandomi della stupida per aver sprecato l'occasione di uccidere la ragazza del distretto quattro e faccio marcia indietro, muovendomi velocemente da un albero all'altro e facendo frusciare lievemente le foglie al mio passaggio. Quasi senza accorgermene, mi ritrovo al limitare della radura in cui si erano accampati i favoriti, e intravedo il ragazzo ferito del distretto due seduto accanto alle provviste, mentre annoiato fende l'aria attorno a sé con un'ascia. La mia ascia. Non ci penso due volte e carico l'arco, facendo partire una freccia che trova con facilità il collo del tributo, il quale cade immediatamente all'indietro e comincia a tossire sangue. Mi assicuro che i favoriti non siano troppo vicini, dopodiché scendo dall'albero con un salto e corro verso di lui, per sottrargli l'arma a me tanto cara. Non faccio nemmeno in tempo a finire il ragazzo che si contorce agonizzante, che sento le voci dei favoriti farsi pericolosamente vicine.
Assicuro l'ascia alla mia cintura e gli sferro un ultimo calcio nello stomaco, che lo fa piegare dal dolore, e non posso fare altro che sperare che muoia velocemente dissanguato. Ricomincio a correre e salgo sull'albero più vicino, raggiungendo la cima proprio mentre ciò che resta del gruppo dei favoriti irrompe nella radura.
Edward alza lo sguardo mostrando un viso bello e inespressivo, ma poi i suoi occhi incontrano il ragazzo del distretto due che continua ad agitarsi circondato dal suo stesso sangue.
-Merda! Urla con rabbia buttandosi in ginocchio accanto al compagno.
Gli afferra le spalle e lo scuote, cercando di fargli riacquistare un po' di lucidità.
-Chi é stato? Domanda ruggendo, e mi sembra che i suoi occhi stiano per andare a fuoco. Il ragazzo morente tossisce ancora una volta, prima di sussurrare la risposta con le sue ultime forze. -Distretto sette, dice, facendomi rabbrividire.
Edward però non sembra soddisfatto dalla risposta, infatti continua a scuoterlo con forza, facendo aumentare il flusso di sangue che fuoriesce dalla ferita al collo.
-Il maschio o la femmina? Chiede, senza accennare a calmarsi. Il ragazzo però si lascia andare e rilassa i muscoli, restando un'espressione di eterno terrore cucita sul suo volto. -Il maschio o la femmina! Ripete il giovane capo del gruppo alzandosi e sferrando un calcio su un fiacco al morto, probabilmente rompendogli qualche costola, e il cannone spara per la terza volta in un giorno.
Cloe gli si avvicina e gli appoggia una mano sulla schiena, cercando di calmarlo.
-Smettila Ed, è morto.Gli dice, cercando di non mostrarsi spaventata per la reazione del ragazzo. Il suo respiro torna lentamente regolare, e io riesco finalmente a rilassare i muscoli. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se la mia ultima vittima fosse sopravvissuta abbastanza a lungo da indicare ai favoriti la mia posizione.
-È ovvio che è stato il ragazzo,si intromette Josy acida, cercando di pulire il sangue seccatosi sul suo viso. Niky è rapida ad estrarre il pugnale e a puntarlo nell'incavo del suo collo, esercita una leggera pressione ed un piccolo rivoletto di sangue brillante comincia a scorrere lentamente sul collo di Josy.
-No, si oppone il capo del gruppo indicando alla ragazza di riporre il pugnale con un gesto.
-Ti prego Edward, ci è solo d'intralcio.La ragazza del distretto quattro deglutisce rumorosamente, e la scena mi ricorda fin troppo il "teatrino" della sera prima. Lui scuote la testa e si avvicina lentamente, seguito da Cloe.
-Siamo pochi, ci serve. Dice per giustificare il suo gesto.Non so se hai notato, continua rivolgendosi alla ragazza con il viso sporco di sangue, che la femmina del distretto sette manca all'appello delle vittime. Siamo rimasti in dieci e lei non è ancora morta, il che é strano, dato il punteggio che aveva ottenuto. Lo vedi anche tu che c'è qualcosa di sbagliato?
Le tre ragazze rimaste nel gruppo dei favoriti ammutoliscono e iniziano a pensare alle parole di Edward, mentre io mi stringo forte al tronco dell'albero, senza fiato.
Fantastico, la mia copertura è saltata.

 



 
My space:
Chiedo umilmente scusa per questo capitolo, perché. È. Veramente. Orrendo.
Non so, sembra uscito dall'inferno dantesco (?) HAHAHAHAHAHA basta.
Guardando il lato positivo... Ok, questo capitolo non ha un lato positivo.
Anzi si! Muore il ragazzo del due. Che era un favorito. Quindi dovrebbe farvi piacere. Giusto? (?) Non so, mi sto affezionando a tutte le mie creazioni, perfino a Drake! LOL
Basta. Ah, e volevo chiedervi... Se vi va, passate da questa one shot  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1200881&i=1 di EaterOfCarrots, perché è molto dolce ed è scritta bene :')
Ppoi... Ah, e ovviamente se siete in vena di recensioni o vi annoiate (?) la mia os sulla prima edizione della memoria è seeempre qui  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1211695&i=1 ...  basta, scusate per la pubblicità stile televendita lol.
Grazie a chi segue/recensisce/preferisce o ricorda la storia, siete fantastiche *ç*
Comunque! Visto che il capitolo è corto e bruttino cercherò di aggiornare presto, promesso :)
A presto!
Bascii, medusa c:
 
 
Ps. il capitolo non è troppo cruento, vero? Perchè se lo ritenete opportuno posso modificare il raiting... anche se non mi sembra eccessiva la violenza, vero?
pss.  ho ingrandito la dimensione dei caratteri, pensate che fosse meglio prima? boh. (?)*se ne va facendosi strane paranoie* 


Psss. ma solo a me le battute di Iacchetti sembrano infiniamente tristi? lool.
 
   
 
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