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Autore: B___OOK    20/08/2012    9 recensioni
Shannon, adolescente in 'crisi di peso', paga Liam, studente patito dello sport, per aiutarla a perdere peso.
Lui ha 99 giorni per aiutare Shannon ..
Ma, durante questi faticosi mesi, sboccerà qualcosa tra i due?
**
Liam sospirò buttando la testa all'indietro.
"99 giorni.". Entrambi gli amici si girarono verso di lui fissandolo increduli.
"Wow." accennò Zayn.
Silenzio.
"99 giorni con la stessa ragazza, che trauma!" esclamò il riccio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Dai, Shannon, scendi!" urlò Cathrine ai piedi delle scale. Shannon varcò la porta di camera sua chiudendosela alle spalle e scendendo. La madre era in piedi davanti a lei e la guardava incerta scuotendo la testa. "E' possibile che non ti metti mai niente di presentabile?!" sbraitò Cathrine indicando i vestiti che aveva indosso la figlia, ovvero i suoi soliti pantaloni della tuta e una maglietta larga.
Shannon sbuffò sorpassando la madre.
"Non devo mica andare ad un matrimonio mamma! E comunque abbiamo chiamato Liam per farmi fare ginnastica non per aiutarmi a vestire meglio!" puntualizzò versandosi del latte in una grossa tazza zebrata. Cathrine la ragginse in cucina.
"Lo sò cara, ma oggi non dovete fare niente! Verrà qui giusto il tempo di spiegarti quello che farete durante la settimana, e tu avresti potuto approfittarne per fare una buona impressione!".
A quelle parole gli occhi di Shannon si sbarrarono.
"E come avrei dovuto vestirmi scusa? Con una minigonna e un top attilato?" chiese la ragazza bevendo poi un sorso di latte dalla tazza.
"No, ma avresti potuto mettere uno di quei completi tanto cari che ti ho preso!" puntualizzò scocciata. Shannon buttò gli occhi al cielo continuando a sorseggiare il suo latte.
Con uno scatto Cathrine gli prese la tazza di mano e ne gettò il contenuto nel lavandino.
"Non ti fà bene Shannon, credimi!" puntualizzò.
Shannon la guardò sconcertata.
"Me lo dirà Liam cosa mi farà bene e cosa no.". Detto questo si trascinò in salotto sedendosi sul divano e accendendosi la TV. Cominciò a fare zapping col telecomando pensando a come potesse essere questo Liam. Sull'annuncio non faceva riferimento a età o luogo di proveninenza, diceva solo che si era diplomato grazie ad una borsa di studio donata dalla 'Casa dello yogurt', marchio che pubblicizzava la squadra di basket della scuola, di cui lui era il capitano.
Non doveva essere un ragazzino, non poteva! Ma poteva tranquillamente essere uno studente del college, pronto per metterla in ridicolo davanti a tutti i suoi amici.
Certo, quello era un lavoro per lui, ma era pur sempre un ragazzo di circa vent'anni, e a quell'età si ha quel poco di cervello che serve per fare due più due.
Mentre era immersa nei suoi pensieri, qualcuno le si fiondò addosso facendole cadere il telecomando di mano. "Niall, porco cazzo!" gridò lei. Il fratello si mise a ridere raccogliendo il telecomando da terra.
"Scusa sorellona, ma sapevo che non me lo avresti mai dato con le buone!" affermò lui indicando il telecomando. Lei gli fece una smorfia colpendolo poi con il gomito.
Lui ricambiò e dopodiché la terza guerra mondiale ebbe inizio.
"Che stà succedendo?".
A quelle parole entrambi si immobilizzarono rimettendosi poi a sedere composti.
Appena Cathrine varcò la porta del salotto rimase interdetta: due cuscini giacevano, ormai senza piume, inermi ai piedi del divano, e le piume che prima contenevano erano sparse per il salotto o intrappolati tra i loro capelli biondi.
La madre si passò una mano sulla fronte chiudendo gli occhi, e a quella scena i fratelli trattennero una risata. "Ok, mi spiegate che .." ma ad interromperla fù il campanello. Shannon si alzò di scatto.
"Vado io!" disse incamminandosi verso la porta. Si sistemò i capelli levando la maggior parte delle piume che vi erano dentro e aprì la porta con un sorriso sul volto.
"Ciao!" saultò allegro il ragazzo che aveva davanti. Probabilmente era Liam.
"Ciao." ricambiò lei sorridendo.
"Io sono Liam, e tu devi essere Shannon vero?" chiese il biondo sorridendole. Lo guardò sorridere e rimase interdetta per un minuto. Era così bello il suo sorriso, così caldo, così .. vero. Era da tanto che un ragazzo non le sorrideva a quella maniera, così carino poi! Si riscosse dai suoi pensieri quando vide la mano di Liam ondeggiare davanti a lei.
"Ci sono! Cioè volevo dire .. sì sono io." affermò stringendogli la mano.
"Ok, bene, posso entrare?" chiese lui leggermente inbarazzato.
E' anche in imbarazzo? Ohh che carino! pensò Shannon mentre si spostava per farlo passare.
Lui entrò esaminando per un attimo la casa. In quel preciso istante, Cathrine varcò la soglia del salotto aprendosi in un sorriso alla vista di Liam.
"Oh ciao! Tu devi essere Liam vero? Io sono Cathrine la mamma di Shannon!" disse lei schietta stringendogli la mano. Lui annui e poi lasciò la presa sulla mano della donna.
Si girò nuovamente verso Shannon e poi sfregò le mani tra di loro.
"Allora Shannon, dimmi quello che vuoi fare!" esclamò. Lei aggrottò le sopraciglia non capendo.
"Ma non mi devi dire tu cosa .."
"No, non intendo quello!" la interruppe Liam.
"Dimmi il numero totale di chili che vuoi perdere, e il numero di giorni in cui supponi riuscirai a perdere quel peso totale!". Le sorrise nuovamente e lei sentì le ginocchia cedere leggermente. Era così carino quando le sorrideva in quel modo così sincero!
"Ok" accennò lei imbarazzata.
 
"Grazie mille per il caffé signora Flatcher! Era davvero ottimo!" esclamò Liam varcando la porta della casa di Shannon.
"Oh di niente caro, e chiamami Cathrine tranquillo!" gli rispose lei con un sorrisone stampato sul viso. Shannon sapeva da cosa derivava quel sorriso e cercava di credere che derivasse dal fatto che le piacesse Liam come personal trainer.
Ma sapeva che 'quel' sorriso era perché sperava che avrebbe perso dei chili, e che sarebbe diventata come sua sorella quando aveva la sua età.
Shannon non sopportava di essere paragonata a sua sorella: la minimizzavano sempre per il fatto che lei fosse grassa, fin da quando era piccola, e ancora non mancava una volta che non glielo rinfacciassero.
Ritornò presto tra i comuni mortali vedendo Liam salire sulla sua auto e partire.
Cathrine lo salutò con la mano prima di richiudersi la porta alle spalle con un tonfo.
"Shannon vestiti che andiamo a fare la spesa." disse cupa salendo le scale.
Shannon sbuffò. Era tornata la mamma scassamaroni. Sentì qualcuno scendere le scale e alzò lo sguardo notando suo fratello.
"E tu dove vai?" chiese guardandolo scettica. Lui la guardò sorridendo.
"Vado a casa dei miei amici. E comunque non sono affari tuoi Shan!" esclamò lui prendendo la porta e uscendo velocemente.
Lei sbuffò. Tutti in quella casa la trattavano con una bambina eccetto sua sorella, ma lei si era sposata due anni fà e non viveva più con loro.
Si rassegnò salendo le scale per mettersi uno di quelli che su madre chiamava 'completini', ma che erano solo vestiti eleganti che la facenvano 'donna', ma senza mettere in mostra le sue prosperose curve. 
 
Liam parcheggiò l'auto davanti a casa sua e suonò al campanello.
Dopo circa due minuti una testa riccioluta gli aprì velocemente la porta, dileguandosi poi in salotto. Lui lo seguì chiudendosi la porta alle spalle.
Si sedette sul divano accanto ad Harry e Zayn e sospirò stanco.
"Allora, com'è andata?" chiese Zayn senza staccare gli occhi dalla TV.
"Bene, ci siamo accordati sugli esercizi da fare e i giorni di cui lei vuole usufruire."
" E quanti sono?" chiese Harry curioso. Liam sospirò buttando la testa all'indietro.
"99 giorni.". Entrambi gli amici si girarono verso di lui fissandolo increduli.
"Wow." accennò Zayn.
Silenzio.
"99 giorni con la stessa ragazza, che trauma!" esclamò il riccio.
Liam lo colpì con un pugno sul braccio facendolo ridere.
"Non intendevo quello, è che ci sarà da lavorare!"
"E lei com'è? carina?" chiese Zayn ignorandolo. Lui fece spallucce.
"Non è brutta, ma non è nemmeno una figa." esclamò facendoli ridere.
"Per forza sennò non avrebbe bisogno del tuo aiuto.". Liam fissò Harry severo e lui alzò le mani a palmi aperti. "Io dico le cose come stanno!" esclamò.
Liam guardò per un pò davanti a sè prima di alzarsi dal divano.
"Vado a farmi una doccia!" e detto questo usci dal salotto.
Silenzio.
"Chissà, magari dopo quei fatidici 99 giorni ce la potrà presentare!" sorrise Zayn divertito.
Dopo un quarto d'ora il campanello suonò nuovamente e questa volta fù Zayn ad alzarsi per aprire la porta. "Hey Niall, come va?"
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-#MYSPACE 
inesistente
a causa del lancinante dolore alle mani
che stò provando in questo momento-

*TOOMUCHLOVE*
  
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