Tutto iniziò quel giorno di Marzo, il 19 per la precisione. Erano appena le 7.30 della mattina e sapevo già che la giornata sarebbe stato uno schifo... o almeno così pensavo. Faccio colazione, mi lavo, mi vesto, un filo di eyeliner e matita nera e sono pronta per andare al mio patibolo chiamato comunemente “Scuola”. Entro in macchina, cuffiette nelle orecchie che non mancavano mai e ovviamente One Direction a manetta. Si, sono loro i miei idoli, gli unici 5 ragazzi che probabilmente amerò per sempre e non mi spezzeranno mai il cuore. Vabè, già che ci sono mi presento anche. Mi chiamo Martina, ma per tutti sono semplicemente” Marty”, ho 18 anni e frequento il quarto anno di liceo linguistico in Italia ed è inutile dire che il mio sogno è Londra insieme ovviamente agli One Direction. Solitamente sono simpatica, solare e allegra con tutti e non stile “depressive” come sono sembrata in queste righe, oggi però è una di quelle giornate dove vorresti stare da sola e stare in silenzio ascoltando musica e basta. Comunque, arrivai a scuola per le 7.50 proprio in tempo per incontrare all’ entrata la mia migliore amica Beatrice che subito mi salutò con un sorriso. – Hey Marty! How are you?- mi chiese appena le fui vicina. – Se non fossi venuta forse sarebbe stato meglio...- le risposi sarcastica. – Vabè dai sono solo 5 ore e ho una cosa fantastica da dirti che sicuramente di renderà la giornata migliore.- mi disse con gli occhi che le brillavano. – Fidati… la giornata oggi non può proprio migliorare..-risposi svogliatamente. Arrivammo appena in tempo in classe prima che la campanella suonasse e ci sedemmo nei nostri soliti posti. Dopo la solita preghiera mattutina la lezione di tedesco iniziò. Inutile dire che non seguì niente ma a un certo punto mi venne in mente che la Bea alla fine non mi aveva detto quella cosa e decisi di farmela dire all’ ultima ora quando avevamo ginnastica. La seconda ora arrivò grazie a non so che santo e iniziammo inglese, la mia materia preferita che collegavo automaticamente a quei 5 ragazzi. La seconda ora passò veloce così come la terza e la quarta. Finalmente ginnastica. – Bea allora cosa mi dovevi dire?- le chiesi avvicinandomi. – Niente di che, ieri ho letto una FF bellissima su EFP e ti volevo consigliare di leggerla- mi rispose. Incredibile il modo in cui riusciva sempre a farmi sorridere.– Ma vai va! Dai seriamente cosa mi dovevi dire?- chiesi trattenendomi dal ridere. Lei rise e mi diede una pacca sulla testa. – Come sei suscettibile oggi eh! Ti dico solo che riguarda gli One Direction- mi disse cercando di capire quale sarebbe stata la mia reazione. A quelle parole spalancai gli occhi e dissi: ‘COSA? DOVE? QUANDO? DOVE? E PERCHE’?’ scoppiammo a ridere entrambe e ci dirigemmo alla palestra dove la lezione stava per cominciare. Ci sedemmo e Beatrice mi sussurrò:’a fine lezione ti prometto che ti dirò quella cosa e scommetto che ti piacerà.‘-Dai va bene, ricordati però!-le dissi seria. mi fece segno di si con la testa e la lezione incominciò. Dire che alla fine ero stanca morta è inutile ma ero così curiosa di sapere cosa mi doveva dire Beatrice che quasi non ci feci caso. Uscimmo da scuola e finalmente Beatrice sembrava intenzionata a darmi la grande notizia. – Allora come lo vuoi sapere? – mi disse ridendo. – Veloce e indolore- risposi quasi preoccupata. – Ci sarà un Meet & Greet a Milano e indovina di chi? - mi disse tutta eccitata. – o mio Dio non dirmi che è un LORO meet & greet- risposi con gli occhi spalancati. – E invece si baby! È un meet & greet degli One Direction!- rispose subito. – 3…2…1…AAAAAAAAAAAAH – gridammo insieme scoppiando poi a ridere come due sceme. Si girarono tutti ma a noi non interessava, avremmo incontrato i nostri idoli e questa era l’unica cosa che davvero ci importava ora e che ci rese felici. Quel giorno ebbi la mia conferma. Anche quel giorno quei 5 ragazzi riuscirono a farmi sorridere rendendomi migliore la giornata. Purtroppo però le cose non sono sempre così semplici come appaiono.