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Autore: Natalja_Aljona    21/08/2012    1 recensioni
Natal'ja vende fiammiferi e sogna la Rivoluzione.
Siberiana fin nelle ossa e nel sangue, nel cuore e nell'anima, nipote di uno dei capi dei Decabristi ed ultima erede della famiglia russa più temuta dallo zar, è quasi impazzita in prigione ma sa che non è finita.
Geórgos vive per la guerra e per il cielo di Sparta.
Nato durante la Guerra d'Indipendenza Greca e nipote del capo dei Kléftes, i briganti e i partigiani del Peloponneso, ogni notte spara alle stelle perché ha un conto in sospeso con gli Dei.
Feri è uno zingaro ungherese, il terzogenito di Kolnay Desztor, il criminale del secolo, e il più coraggioso dei suoi fratelli.
Legge il destino tra le linee della mano, e tre anni di galera e lavori forzati non sono bastati a fargli smettere di credere nel suo.
Nikolaj, ussaro polacco e pianista mancato, crede di aver perso tutto.
Sa che l'epilessia, i complessi d'inferiorità nei confronti del padre morto, l'ossessione per sua cugina e i suoi sogni infranti lo uccideranno, ma la sua morte vuole deciderla lui, e a ventidue anni s'impicca per disperazione e per vendetta.
Genere: Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Sic Volvere Parcas


Sic Volvere Parcas

Trama

 

La piccola fiammiferaia prima di Andersen e Achille dopo l'Iliade.

Natal'ja vende fiammiferi e sogna la Rivoluzione.

Siberiana fin nelle ossa e nel sangue, nel cuore e nell'anima, nipote di uno dei capi dei Decabristi ed ultima erede della famiglia russa più temuta dallo zar, è quasi impazzita in prigione ma sa che non è finita.

Geórgos vive per la guerra e per il cielo di Sparta.

Nato durante la Guerra d'Indipendenza Greca e nipote del capo dei Kléftes, i briganti e i partigiani del Peloponneso, ogni notte spara alle stelle perché ha un conto in sospeso con gli Dei.

Feri è uno zingaro ungherese, il terzogenito di Kolnay Desztor, il criminale del secolo, e il più coraggioso dei suoi fratelli.

Legge il destino tra le linee della mano, e tre anni di galera e lavori forzati non sono bastati a fargli smettere di credere nel suo.

Nikolaj, ussaro polacco e pianista mancato, crede di aver perso tutto.

Sa che l'epilessia, i complessi d'inferiorità nei confronti del padre morto, l'ossessione per sua cugina e i suoi sogni infranti lo uccideranno, ma la sua morte vuole deciderla lui, e a ventidue anni s'impicca per disperazione e per vendetta.

La ragazza di cui vuole vendicarsi è Natal'ja, sua cugina, che viene accusata di averlo ucciso insieme al suo promesso sposo, Geórgos, il primo ad essere arrestato e condannato al patibolo.

Il suicidio dell'adorato cugino distrugge e salva Alja al tempo stesso, ma per capirlo lei deve innamorarsi di Gee più di quanto non lo sia già, perdersi e perdere tutto come Nikolaj.

Perché Nikolaj aveva gli occhi grigiazzurri, proprio come lei.

Occhi da cui anche Feri è stato stregato, e a quegli occhi ha promesso di rovesciare il trono dei Romanov e l'autocrazia russa.

Per la libertà di Natal'ja, Feri perde la sua.

Per amore di Natal'ja, Feri fonda Forradalom sulle ceneri del quartiere più povero di Krasnojarsk, e sulla strada di Forradalom brucia tutti i suoi ideali e perde la sua ultima battaglia, muore per la Rivoluzione.

Eroi di un sogno troppo bello e dolorosamente impossibile, folli di un'illusione di vita e di verità, i ribelli della società ottocentesca, i ragazzi di Sic Volvere Parcas.

  
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