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Autore: Natalja_Aljona    28/03/2011    19 recensioni
Natal'ja vende fiammiferi e sogna la Rivoluzione.
Siberiana fin nelle ossa e nel sangue, nel cuore e nell'anima, nipote di uno dei capi dei Decabristi ed ultima erede della famiglia russa più temuta dallo zar, è quasi impazzita in prigione ma sa che non è finita.
Geórgos vive per la guerra e per il cielo di Sparta.
Nato durante la Guerra d'Indipendenza Greca e nipote del capo dei Kléftes, i briganti e i partigiani del Peloponneso, ogni notte spara alle stelle perché ha un conto in sospeso con gli Dei.
Feri è uno zingaro ungherese, il terzogenito di Kolnay Desztor, il criminale del secolo, e il più coraggioso dei suoi fratelli.
Legge il destino tra le linee della mano, e tre anni di galera e lavori forzati non sono bastati a fargli smettere di credere nel suo.
Nikolaj, ussaro polacco e pianista mancato, crede di aver perso tutto.
Sa che l'epilessia, i complessi d'inferiorità nei confronti del padre morto, l'ossessione per sua cugina e i suoi sogni infranti lo uccideranno, ma la sua morte vuole deciderla lui, e a ventidue anni s'impicca per disperazione e per vendetta.
Genere: Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Quante sono le menti umani capaci di resistere alla lenta, feroce, incessante, impercettibile forza di penetrazione dei luoghi comuni?”

Primo Levi


Sic Volvere Parcas


Proemio



She would never say where she came from
Yesterday don't matter if it's gone
While the sun is bright
Or in the darkest night
No one knows
She comes and goes

Lei non dice mai da dove viene
Ieri non importa se è passato
Mentre il sole splende
O nella notte più scura
Nessuno lo sa
Lei viene e va
(Ruby Tuesday, The Rolling Stones)


Natal’ja era sempre stata un po’ filosofa.

Tra Voltaire e Rousseau, tra Socrate e Platone, avrebbe voluto esserci anche lei.

Credeva nella Libertà, nella Rivoluzione.
Credeva in se stessa.

Era bella, Natal’ja, con i capelli scompigliati e gli occhi luccicanti.

Faceva sorridere.

Era una bambina, ma aveva un bel modo di esserlo.

Le piaceva cambiare le carte in tavola, fare l’originale.

Non era ricca, Natal’ja.

Viveva tra le pagine stropicciate dell’Iliade, viveva in mezzo al popolo.

Viveva nelle stradine di periferia, viveva alla giornata.

Viveva tra le righe del Candide di Voltaire, nascosta tra i refusi e gli errori di stampa.

Aveva il pallino della grammatica, sebbene fosse pressoché inutile, nel suo quartiere.

Gliel’avevano detto in tanti, eppure non desisteva.

Era un’individualista, lei.

Era sicura che la sua esistenza non fosse un errore di stampa.


Natal’ja era sempre stata così, bastava guardarla.

Troppe ambizioni e troppa fantasia, in quel corpicino pieno di energia.

Natal’ja era nata lontano, in Siberia, nel cuore di Krasnojarsk.

A Krasnojarsk cera la neve tutto lanno, il sole era rimasto impigliato nei suoi occhi, prigioniero damore.

A Krasnojarsk faceva freddo tutto lanno, lei si difendeva così.

Natal’ja lo sapeva, non si poteva vivere di sogni, non nel suo quartiere.

Non avrebbe potuto vivere di sogni, mai, ma con la realtà non era disposta a scendere a patti.

Al calar della sera scioglieva le bionde trecce, indossava l’abito blu e scendeva le scale.

A piedi nudi, sulla neve, camminava fino a Penny Lane.

A Penny Lane il cielo era blu, blu come il suo vestito.

Raccoglieva i capelli da un lato e aspettava.

Vendeva fiammiferi, Natal’ja.

Era successo che un giorno un ragazzo gliene aveva comprato uno.

Aveva i capelli neri e gli occhi neri, la camicia nera fuori dai pantaloni e questi ultimi arrotolati poco sotto il ginocchio, come i marinai.

Tra i passanti della cintura, una lama luccicante.

Uno xiphos.

Le aveva comprato un fiammifero, dalle sue mani bruciate dal sole e dai colpi di pistola era caduta una moneta.

Una dracma.

Le aveva detto il suo nome.

George.


Album Personaggi - Sic Volvere Parcas


Blog - Sic Volvere Parcas



Video e Schede dei Personaggi Principali - Sic Volvere Parcas



Note


Penny Lane: Strada della periferia di Liverpool, famosa soprattutto a causa dell'omonima canzone dei Beatles.

Xiphos: Spada a doppio taglio tipica degli Antichi Greci, in particolar modo degli Spartani, che ne usavano una variante lunga trenta centimetri.

Dracma: Moneta utilizzata in Grecia fino all'avvento dell'euro.


Penso che questa si possa definire la storia più importante della mia vita.

Ne ho scritte tante, davvero tante, ma questa è la più seria, la più importante dal punto di vista affettivo, stilistico, insomma, la più importante su tutti i fronti.

In questo sito ho sempre pubblicato le mie fanfiction sui Beatles -gruppo per cui stravedo- storie che ho amato immensamente scrivere, nonostante tutti i loro difetti, ma mai importanti come questa.

La prima versione di Sic Volvere Parcas -terzo dei titoli da me utilizzati, nonché citazione dal proemio dell'Eneide di Virgilio- è nata il 14 Giugno 2010 -allora avevo ancora dodici anni-, da quel giorno ho scritto più di cento pagine, ma all'incirca due settimane fa ho deciso di ricominciare da capo, per “disinfettare” le incongruenze e delineare meglio la trama.

Questo prologo, terminato ieri sera, mi è sembrato degno di aprire la versione -spero- definitiva di questa mia storia, che all'alba del 28 Marzo 2011 mi accingo a pubblicare per la prima volta su questo sito.

Ognuno dei personaggi che incontreremo man mano sono un piccolo frammento di me, si può addirittura dire ogni parola di questa storia sia una piccola parte di me, seppur con l'aggiunta di molta fantasia.

In Sic Volvere Parcas ho voluto intrecciare tutte le mie più grandi passioni, dalla Grecia alla Russia, passando immancabilmente per Liverpool, città a cui sono indissolubilmente legata e che ho scelto come ambientazione della maggior parte dei capitoli.

L'ambientazione spazierà dalla Guerra d'Indipendenza Greca (1821-1829), argomento che mi è molto caro, al 1842, mantenendosi comunque -salvo eventuali riferimenti- nella prima metà del diciannovesimo secolo.

I generi prevalenti della storia, poiché le romanticherie da diabete non sono mai state nei miei geni, saranno il genere storico e di avventura, ma tratterà anche di Rivoluzione -nel vero senso della parola- libertà e filosofia, come è già in parte comprensibile dal proemio.

Il nome di battesimo della protagonista femminile, Natal'ja, è un omaggio a Natal'ja Rostova, uno dei personaggi dell'immortale Guerra e Pace di Lev Tolstoj, sebbene, come si vedrà nei prossimi capitoli, non tutti i personaggi la chiameranno così.

Il nome del protagonista maschile, George, -in onore del grandissimo George Harrison, chitarrista dei Beatles, anch'esso nome che mi è molto caro- potrebbe apparire strano, essendo egli greco, ma nei prossimi capitoli si spiegherà tutto.

Mi dispiace, il mio commento è quasi più lungo del proemio, era necessario puntualizzare alcune cose, ma mi rifarò con i prossimi capitoli.

Conto di postare abbastanza in fretta il prossimo capitolo -forse addirittura entro domani- poiché è “quasi” in fase di revisione.


Ringraziamenti anticipati a chi leggerà e darà la sua opinione sulla mia “pargoletta” ;)

Martina




  
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