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Autore: _diana87    21/08/2012    5 recensioni
Patrick Jane parte all’inseguimento della talpa di Red John, dopo aver combinato un casino dietro l’altro, ma di lui si perde ogni traccia. Teresa Lisbon, triste per la partenza del suo partner, cade in uno stato di depressione dal quale non riesce a reagire quando una notte viene aggredita violentemente. Mesi dopo, Patrick ritorna ma ha tutt’altro che buone intenzioni: ha una pistola nascosta nella sua giacca ed è pronto a fare una strage. Quando si trova faccia a faccia con Teresa, realizza quanto le cose siano cambiate ed è di fronte ad una realtà che non si aspettava...
Genere: Dark, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Grace Van Pelt, Kimball Cho, Un po' tutti, Wayne Rigsby | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Saaaalve

Another place to fall

 

 

 

 

"Come ai vecchi tempi."

 

 

 

 

Un sorriso affiora sulla sua faccia mentre osserva con le braccia incrociate dal suo ufficio, l'allegra squadra che se la ride alle spalle di Gale Bertram. Rigsby fa il gradasso, Cho e Van Pelt che lo prendono in giro da dietro le spalle.

Gliel'hanno fatta grossa, hanno fatto vedere che hanno tutto sotto controllo, e che il caso non è chiuso finché non c'è Teresa Lisbon a dire che "è chiuso".

Soddisfatta, sente un lieve dolore provenire dal ventre... un calcetto. Il piccolo ha scalciato?

Non ricorda esattamente cosa si prova, perché non c'è mai passata. Ma neanche coi suoi fratelli, ricorda di aver mai sentito un bambino scalciare nella pancia della mamma.

Di nuovo un altro tonfo. Il piccolo vuole far capire che c'è anche lui?

Sorride ed è una sensazione strana... nuova per il suo corpo.

Quanto tempo è passato?

Quasi cinque mesi.

E' talmente concentrata ad accarezzare quella pancia da non accorgersi di Patrick che allegramente la saluta con un "ehi" sorseggiando del té. Imbarazzata, la donna si ricompone, cercando di assumere una posizione più seria.

"Jane." dice in tutta tranquillità, facendo finta che nulla sia successo.

Lui si prende tutto il suo tempo per osservarla da capo a piedi.

"Hai bisogno che ti porti a casa?"

Teresa sbuffa roteando gli occhi.

"L'hai sentito Betrarm. Sono in maternità!" continua a sbottare, facendo finta che non sia successo nulla.

Ma come fa a continuare a negare che dentro di lei qualcosa è finalmente cambiato?

Il mentalista sorride prendendo le chiavi del grosso SUV con gli occhi di Teresa puntati preoccupati su quel mazzo.

"Non avrai intenzione di guidare..?"

Patrick continua a ridersela, le fa col dito di seguirla fino a fuori. Ha proprio tutta l'aria di mettersi a guidare per riaccompagnarla a casa.

Per tutto il tragitto sono silenziosi. Troppe cose sono successe in così poco tempo. Grace ha già avvisato Teresa che il cadavere di Lorelai verrà preso dalla scientifica per compiere le ultime analisi e capire meglio le cause della sua morte, anche se Patrick non ha nessun dubbio: è stata avvelenata da Red John prima di arrivare al CBI per l'ultima volta. Sembra essere quella la stessa fine che fa fare ad ognuna delle sue talpe.

"Alla fine tutti finiscono per morire. Red John si serve prima di loro e poi li fa morire." conclude poi il biondo consulente.

"Siamo in pericolo? Che ne sarà allora di noi?" Teresa lo guarda dal basso dei suoi occhi commossi, sentendosi quasi indifesa di fronte a lui.

Fragile.

Esattamente come Lorelai l'avrebbe voluta.

Jane si avvicina per metterle le mani sulle spalle e sentirsi più vicino a lei, farle capire che c'è sempre.

"Andrà tutto bene, Lisbon. Devi fidarti di me."

Lei si morde il labbro.

"Dici sempre così." e poi scioglie lo sguardo posandosi a guardare in direzione del bagno. Anche lui segue il suo sguardo. "Ho bisogno di rilassarmi un po'. Mi aiuti?"

 

Con la pancia in bella vista, capelli sorretti da una cipolla, nuda e sempre magrolina, Teresa si cala nella vasca da bagno, stupendosi che il suo partner ha già arredato la stanza con delle candele sui bordi e a terra. Abbozza un sorriso pensando che è tutto fin troppo romantico... pensando se realmente si senta pronta per stare con un uomo come lui, appena Patrick entra nel bagno per darle una mano a lavarsi.

"Spero che ti piaccia come ho sistemato. Ho approfittato un po' del tuo bagno." dice ironico.

"No, va benissimo. Penso che potrebbe piacermi così." non rendendosi conto che appena pronuncia quell'ultima frase lo sta guardando lentamente, facendogli capire che si sta riferendo al consulente.

Patrick coglie il riferimento al volo e poi si schiarisce la voce, facendosi forza, ancora una volta, a non perdere il controllo alla vista di quella donna che lo sta facendo letteralmente impazzire.

"Lascia che ti aiuti." si posiziona dietro di lei, alzando le maniche della solita camicia a righe color bianca. Ma quando sta per prendere la spugna, Teresa lo blocca e si gira verso di lui, per poi mettersi in piedi.

Fragile. E nuda.

Non rendendosi conto di essere senza vestiti, guarda dal basso l'uomo che velocemente afferra un accappatoio dietro si sé per coprire la sua collega.

"Lisbon, ti prenderai un accidente..." fa lui, ormai non curandosi più che la donna davanti a sé è completamente esposta.

Teresa, con un colpo veloce però lo precede, togliendosi l'accappatoio di dosso e lasciandolo cadere a terra. Il mentalista è leggermente imbarazzato e scosso, rimasto sorpreso dal gesto della mora. Lei si fa avanti, posandogli dolcemente la mano sul suo petto per sentire il suo cuore... sta battendo... ancora e sempre più forte... e il calore che emana è così... da Jane.

Il consulente, al contrario, fa dei passi indietro, fino a raggiungere il muro del bagno. Mette la mano su quella di Lisbon. Dapprima con decisione, poi allentando la presa.

"Teresa, cosa stai facendo?" mente a lei e a se stesso. Lui sa benissimo cosa sta accadendo, ma ha quella piccola corda immaginaria che dentro di sé lo tiene fermo e gli impedisce di fare passi in avanti. O di muoversi soltanto.

Allontana Teresa da sé, evitando il contatto fisico. Si passa nervosamente le mani tra quei capelli biondo paglia, per poi voltarsi e trovare la mora nella stessa posizione, solo che stavolta si copre, per quello che può, le sue nudità. La guarda con compassione.

"Patrick, non guardarmi così. Io... io voglio solo stare... con te..." dice con tutto il fiato che ha. "S-se le cose dovessero andar male, i-io..."

Il biondo si avventa su di lei mettendole le mani sul volto e baciandola fortemente sulle labbra. Quando tornano entrambi lucidi, separandosi l'uno dall'altra, Patrick le stampa un bacio sulla fronte che sembra durare un'eternità.

"Se le cose dovessero andar male stavolta, anche io voglio passare questi ultimi giorni prima di affrontare Red John insieme a te..." le sussurra, sempre dolcemente, prendendole le mani e baciandola di nuovo sulle labbra.

La donna si meraviglia di quanta passione ci possa essere in un uomo così tormentato e quasi privo di amore. Quel bacio è così intenso che porta i due ad abbracciarsi ed avvinghiarsi. La paura di perdersi è tanta.

Lui la prende in braccio, continuando a baciarla sulle labbra, poi passando per il lobo dell'orecchio, e la conduce sul letto, facendo attenzione a non farle del male. Si concede altro tempo per ammirare il suo corpo, ammaliato dalla bellezza della sua donna che per circa dieci anni è sempre stata al suo fianco. Dopo di che, si libera facilmente dei suoi vestiti, gettando la camicia bianca e i pantaloni sul pavimento, togliendosi di dosso anche i suoi boxer. Il gesto del togliersi tutto è liberatorio, è un inno che fa al suo stato d'animo finora: così perso, così spaesato, così sconvolto. Ora tutte le brutte sensazioni sono scivolate vie.

Prima di penetrarla, la guarda preoccupato.

"Sei sicura di volerlo fare?" le sta chiedendo se ha paura, se potrebbe farle male e se è pronta a farlo di nuovo.

Teresa annuisce e con le braccia intorno al collo dell'uomo, se lo trascina sopra di lei per baciarlo finché ha fiato. E iniziano a fare l'amore, con tutta la forza e la passione che hanno dentro, fino a quando il sole non cala del tutto e annuncia l'inizio di un nuovo giorno.

 

"Jane, il tuo piano è assolutamente pazzoide...!"

Virgil Minelli è un uomo dal carattere calmo ma determinato, e sopratutto non ha mai perso il controllo. Tranne quando alcuni anni fa venne ucciso Sam Bosco, il suo miglior agente del CBI, e allora per orgoglio, dopo aver mandato a quel paese la stampa, decise di dimettersi. Patrick Jane, l'uomo che non perde mai occasione di fare dell'ironia sopratutto quando le cose si mettono male, sta giocando col fuoco. Quando ha deciso di contattare Minelli per metterlo al corrente del suo ultimo folle piano contro Red John, Patrick Jane non si poteva minimamente aspettare che l'ex capo di Lisbon potesse rispondere alla sua chiamata.

"... Ma mi piace!" conclude Minelli, con un mezzo sorriso accennato sul volto.

Jane sorride a lui e ad ognuno della sua squadra, soffermandosi su Lisbon che gli sorride di sottecchi.

"Lo so, è alquanto originale, ma dovete lasciarmi---" viene interrotto proprio dall'agente mora che tossisce attirando l'attenzione su di sé.

"Dovete lasciarci fare..." si corregge infine Patrick.

Minelli guarda prima uno e poi l'altra.

"Cosa? Non vorrai coinvolgere l'agente Lisbon nelle tue pazze idee?! Non vorrai fare del male a lei e a quel bambino?"

Si mette in mezzo come se fosse un padre che protegge i suoi piccoli, e fa un sorriso a Teresa. Non vuole ammetterlo ma, gli è mancato stare in mezzo alla sua pupilla e al resto della sua squadra.

"Se ci sarà da sparare, capo" interviene Grace tirando fuori la sua pistola "io e i ragazzi provvederemo."

L'agente rossa sistema la canna come se fosse Terminator. Rigsby e Cho si scambiano delle occhiate vincenti.

"In tutto questo mi chiedo io che cosa c'entro esattamente e perché mi avete convocato." Minelli si gratta la testa per poi sedersi nella sedia più vicina a lui all'interno di quell'ambiente chiuso che è l'ufficio di Lisbon.

"Virgil," Jane inizia a parlare tranquillamente, mettendo una mano sulla spalla dell'uomo quasi per rassicurarlo che andrà tutto bene. Ma conoscendo il mentalista, Minelli sa che le cose non andavano mai lisce come l'olio. "tu sarai l'uomo chiave del mio piano. Devi solo trovarmi una macchina che sia in grado di correre abbastanza forte... che so, anche un Ferrari o un Porsh."

"Ah però, ci vai piano con le auto." Minelli alza un sopracciglio e in sottofondo si sente Wayne dire a Kimball e Grace "Come ai vecchi tempi."

Teresa continua a restare muta guardando la sua squadra al lavoro. E' un nuovo giorno. Possono farcela stavolta a catturare Red John.

 

 

 

 

Angoletto dell'autrice (poco sana di mente):

Mi scuso per il ritardo ma sono in vacanza quindi aggiorno a rilento XD

Ho letto qualcosa su internet riguardo la gravidanza, e anche se molti dicono che intorno agli 8 mesi i piccoli iniziano a scalciare, alcune mamme testimoniano che già al quarto e quinto mese i bambini sentono le carezze e riconoscono la voce della mamma... se leggete qualcosa di incorretto comunque fatemi sapere che correggo ;)

Il piano di Jane non viene rivelato se non nei prossimi capitoli... sono bastarda u.u

Coooomunque non ho molto da aggiungere tranne per i due piccioncini che finalmente si sono lasciati andare, e proprio sul più bello si deve pensare a Red John...XD

Alla prossima!

D.

   
 
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