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Autore: Quarto Dottore    21/08/2012    1 recensioni
La sesta rigenerazione del dottore e la sua compagna di viaggio, Peri Brown si ritrovano a New York per una promessa fatta ad un vecchio amico . Costui si rivelerà essere Nikola Tesla che scopre il modo di duplicare gli oggetti e le persone mediante una macchina da lui inventata ad energia elettromagnetica. Il dottore si renderà ben presto conto che le intenzioni di Tesla sono fondamentalmente quelle di un megalomane e la sua visita diviene l'occasione per mettere in pratica un piano di rivalsa nei confroti del Signore del tempo..
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Companion - Altro, Doctor - Altro, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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The big Apple:Tesla e l'esercito dei duplicati
in collaborazione con ELISA z.
prima parte
il tardis è splendente nel suo vivo candore e la sala comandi in ottimo stato ; il silenzio mi rende particolarmente rinfrancato dalle ricorrenti lamentele ridondanti di peri brown che starà sicuramente dormendo , ma non mi sorprenderei se sbucasse all'improvviso con la sua vivace , irritante, curiosità e iniziasse a fare domande e toccare la console in modo improprio senza cura.

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Il dottore pensava a ciò mentre si avvicinava alla console e la sfiorava con un dito . L’ultimo viaggio era stato destabilizzante e non aveva alcun dubbio sulla prossima meta, non avrebbe dovuto chiedere a Peri, era certo che avrebbe approvato . I suoi occhi fissarono  la tastiera e velocemente inserirono le coordinate, niente di più facile , pensò e uno scintillio gli attraversò le pupille , inchiodate ancora sui tasti . Non era esitazione, solo un momento di riflessione che lo indusse a lasciar cadere la mano sul bordo della console , accompagnato da un respiro profondo .

Dottore ! - disse Peri alzatasi da poco e precipitatasi nella sala comandi.Il dottore si voltò di scatto come disturbato dai suoi pensieri,sospirò e guardò la ragazza esasperato,come se già sapesse cosa avesse intenzione di chiedergli - Dove siamo diretti stavolta ?-Proferì lei stiracchiandosi con aria genuina- Cara Peri, faremo un tuffo nel passato in un secolo che non ci appartiene –rispose fiero dandole un’occhiataccia poiché sfiorava con le dita alcuni bottoni della console - Peri quante volte ti ho detto di non toccare la console?-ella non ci badò ,e continuò senza alcun problema il suo interrogatorio- Ah,e di preciso dove ci tufferemo?  La presenza di Peri lo disturbava e ancor più il suo armeggiare sulla console , ma era quasi del tutto abituato al suo comportamento e pertanto non badò al fiume di parole a cui lo sottoponeva anche quel giorno. Fu suo malgrado smanioso di rispondere ad una domanda in particolare, non per sentire il parere di lei , ma per un puro capriccio di ostentare le sue capacità , tra cui quella di individuare mete precise nel tempo di elevato interesse . Si voltò, dunque, verso Peri con un sorriso compiaciuto e le mani strette intorno ai lembi della giacca - Siamo diretti sull’unico pianeta che conosci , precisamente nell’anno 1891 -scandì lentamente la data e indicò il monitor puntando un dito , senza muovere il busto. Restò ancora qualche secondo accanto alla console ,continuando la sua spiegazione - Visiteremo gli Stati Uniti d’America -sospese l’esposizione del suo piano di viaggio , quando notò un’espressione di dissenso sul volto di Peri che sembrò quasi annoiata . Si spostò sul lato opposto della console e controllò le spie delle radiazioni e dei sensori ,alzando lo sguardo in direzione della compagna - Molti uomini hanno tentato di far progredire le tecnologie esistenti sul tuo pianeta , sebbene siano tutti tentativi inutili, dato che non raggiungerete mai i livelli di altre civiltà esistenti nell’universo. Tuttavia alcuni hanno idee che definirei brillanti- il volto del dottore si illuminò e mostrò un ampio sorriso - Ovviamente queste idee non porterebbero a nulla di buono se non accompagnate da strumenti adatti per metterle in pratica -tira su col naso e frenò bruscamente il TARDIS –Peri Brown lo ascoltò esibirsi come suo solito  con il suo  tono di superiorià e cadde all’unisono a terra ,quando il TARDIS si fermò bruscamente –Ecco Peri siamo arrivati- esclamò tentando di alzarsi. La compagna , agile e snella, si ricompose e allungò una mano al dottore che si lasciò aiutare – si , dottore, andiamo ! – aggiunse lei , contrariata ma allo stesso tempo curiosa di vedere cosa ci fosse lì fuori.
Mi aspetto grandi cose da quel luogo e di incontrare quella persona a cui avevo promesso tacitamente di ripresentarmi nuovamente . Non appena apro la porta centinaia di occhi si girano verso di noi e ci fissano sbalorditi con mio disappunto : ci sono umani seduti su valigie scure e rovinate, altri in fila a degli sportelli e altri ancora che entrano accalcati gli uni accanto agli altri e tendendo le mani verso altri stupidi umani con una sorta di divisa e un manganello . Il brusio di sottofondo mi irrita-Peri andiamo via , non è affatto il luogo che ricordavo e quella gente puzza - dico seccato mentre miss Brown viene importunata da uno uomo che di certo è un poliziotto -lei signorina vuole saltare la fila? Li conosciamo i furbi come voi - agita il manganello dinanzi al volto di peri-se non volete essere rimandati al vostro paese , portate i vostri c*** in fondo alla fila !-. Quel uomo ci mostra l’accoglienza riservata a tutta quella massa brulicante e sebbene il mio desiderio di andare via sia forte, quello di punire quello stupido accresce di secondo in secondo . Fermo il manganello stringendolo con una mano e portandolo verso di me , lo guardo negli occhi acquosi - Lei farebbe bene a stare fermo , voltarsi e andarsene - digrigno i denti . L’uomo spaventato chiama aiuto e in un attimo ci ritroviamo circondati da altri stupidi terrestri , lascio la presa e afferro il braccio di Peri che mi dice qualcosa -dottore non era meglio rientrare nel TARDIS , era proprio dietro di noi!- , ma non l’ascolto e proseguiamo tra la massa di persone,cercando di evitare il loro contatto, ma è tutto inutile. Giungiamo finalmente all’aria aperta dove possiamo respirare e ci rendiamo conto di trovarci su una sorta di isola e dinanzi a noi sul lato opposto vediamo una statua - la statua della libertà -aggiunge Peri . -Quella sarebbe la statua della liberta. Non m’interessa, ora dobbiamo attraversare il mare e guarda lì cosa c’è!- indico soddisfatto un lungo ponte che congiunge l’isola alla terraferma . -Ellis Island- è scritto su un cartello posto all'inizio del posto.

la moltitudine di gente era  impressionante,tutti guardavano con stupore i due con volti disgustati ,altri si chiedevano da dove venissero .Peri e il dottore si  fecero spazio tra la folla ,ma quest ultimo sembrò seccato , camminando velocemente . Peri perse le sue tracce e s’imbatté in una guardia abbastanza minacciosa che cominciò ad accusarla ingiustamente, alzando in aria il manganello per incuterle timore, ma ella non sapeva nemmeno perché vi fosse una fila. Prima di poter rispondere,il dottore intervenne,rispondendo in malo modo al poliziotto ,e prendendo peri per un braccio- Dottore aspetta ,aspetta- ma lui non le diede  retta ed attraversarono la folla con rapidità. -Ellis Island.-Dottore propongo di andare dritto e arrivare in terraferma,qui non abbiamo nulla da fare ,no? –Il dottore annuì e iniziarono ad attraversare il ponte quando di nuovo una guardia li bloccò .
‎La decisione era stata presa . Non c’erano altri ostacoli dinanzi a loro , quand’ecco apparire una guardia con non buone intenzioni . Il dottore la guardò dall’alto in basso , mostrando un sorriso beffardo .- cosa hai intenzione di fare , effimero , lurido essere ! -quello estrasse subitaneo una pistola assai antiquata e gliela puntò contro deciso , senza esitazioni - ritornate al vostro posto se non volete una pallottola in mezzo agli occhi - . Il dottore schioccò la lingua sul palato e guardò Peri al suo fianco la quale  era terrorizzata ,ma tentava  di non darlo a vedere - Ora capirai qual è il motivo della tua esistenza, Peri - . La compagna socchiuse gli occhi perplessa senza capire perché il dottore si esprimesse in quei termini proprio in quel momento ; poggiò le mani sui fianchi con un’espressione interrogativa, non ebbe il tempo di fiatare che il signore del tempo la spinse contro la guardia che istintivamente l’afferrò . Peri urlò credendo che l’uomo la sparasse e si coprì il volto mentre ricadeva tra le sue braccia . Il dottore aveva previsto tutto : la ragazza cadde sul uomo che distratto allentava la presa della pistola che gli sfilò con disinvoltura – novellino-  disse soddisfatto mentre giocherellava con l’arma. Peri si rialzò e compresa la situazione , si avvicinò al Signore del Tempo  , innervosita- Potevo morire , dottore!-; la guardia disarmata si rialzò timorosa. Il dottore scostò Peri , noncurante delle sue parole per lasciare libera la visuale e guardare la guardia ; puntò la pistola contro l’altro che impacciato agitò le mani- no..no..-balbettò , indietreggiando  pian piano . Il dottore alzò il mento mentre scuoteva la pistola in segno di minaccia , quello spalancò gli occhi terrorizzato e fuggì via dall’altra parte del ponte, verso la terraferma -ecco Peri , ora possiamo proseguire- disse infine osservando ancora l’uomo che correva e dandole la pistola.-E cosa ci devo far con questa?- gridò Peri Brown ancora scossa –Conservala, ci potrà servire –rispose pacato il dottore agitando la mano per farle capire che certe domande erano stupide , troppo stupide per essere poste . La ragazza sospirò e lo seguì senza fiatare  . Non appena giunsero sulla terraferma i due si guardarono intorno –Dottore dove siamo diretti di preciso?- aggiunse , avvicinandosi al Signore del Tempo che pose le mani sui fianchi in contemplazione di ciò che appariva ai suoi occhi .
Gli essere umani si sono sempre contraddistinti dagli altri nell’intero universo per le loro facoltà mentali pari a quelle di un’ameba . La loro stupidità non è nemmeno descrivibile e sono capitato nuovamente su questo pianeta , mio malgrado . Mi chiedo se riuscirò a trovare il signor Tesla tra tutto questo lerciume e gentaccia urlante , non ricordo affatto dove mi disse di ripresentarmi, semmai fossi tornato sulla terra . Difatti non diedi importanza alle sue parole in quanto non avevo nessuna intenzione di ritornare , ma il tardis indicava un segnale; presumo sia stato quel folle ad inviarmelo
Il dottore pensava a ciò mentre velocemente davano uno sguardo alla città- New York, Peri . Siamo nel periodo della rivoluzione industriale, delle prime grandi costruzioni - il dottore indicò un alto edificio in costruzione mentre camminavano per la strada ampia ed affollata .Osservò la compagna di viaggio -il tuo abbigliamento è carente di stoffa per l’epoca in cui ci troviamo, dovresti coprirti, non vedi come ti guardano? - si sfilò subitaneo il cappotto e glielo mise davanti agli occhi - indossalo prima che qualcuno si accorga della tua nudità e ci porti in prigione. Non credo sia una buona idea essere arrestati in questo periodo dell’anno - . Peri era reticente e incrociò le braccia imbronciata - no, non lo indosso ,voglio vestirmi come si deve - e rivolse il viso ad una vetrina , attirata dalle lunghe gonne e i cappelli signorili -questo, dottore , è un abito alla moda !-. Il dottore roteò gli occhi spazientito - non ci sono dubbi, Peri. Ma io non ho soldi e poi non siamo qui per fare shopping - ;egli distolse lo sguardo dalla compagna di viaggio e notò un gatto nero- eccoti -seguì il gatto in un vicolo stretto pieno dei vapori che salivano dai tombini circostanti. Peri lo rincorse e lo raggiunse , ritrovandolo con il gatto tra le braccia -Non siamo venuti qui per lo shopping, ma per i gatti , dottore ! - squittì portandosi le mani ai fianchi . Il signore del tempo accarezzava il gatto nero e si avvicinò a lei- Lui è un Newton, un amico - sorrise mostrandogli il collarino e il ciondolo su di esso-
-quindi questo micino è di qualcuno –sorrise Peri Brown accarezzando il gattino - Si forse so di chi è ,qualcuno di familiare e che conosco bene- si affrettò a dire il dottore. D’un tratto il gattino scese dalle sue braccia e lo guardò miagolando,correndo verso una precisa direzione, si fermò infine ,voltandosi -Peri ,sta aspettando noi ,forza seguiamolo!-
Inseguire un gatto non è un evento superfluo per un signore del tempo , ma mantenere la parola data è fondamentale. Sebbene mi secchi, avevo promesso a quel folle di ripresentarmi , se fossi passato di qui e ho promesso anche se non esplicitamente a Peri un incontro con costui.
-muovi quelle gambe, Peri!-esortò alla donna - il gatto non ci aspetterà se rimarremo indietro !-. Il dottore scostava la gente che si accalcava in strada e rincorse il gatto nero , seguito dalla compagna fino ad un cinema diroccato che sembrava abbandonato . Il felino si accovacciò all’entrata quasi in attesa di qualcosa o qualcuno. Il signore del tempo si avvicinò a Newton e si inclinò verso lo stesso per accarezzarlo -dobbiamo entrare, Peri. -Le rivolse uno sguardo deciso e lasciò andare il gatto . L’entrata era serrata da tavole di legno che il dottore tentava di levare spingendo con calci , senza alcun risultato ; il gatto inizò a miagolare forte seguito dallo scalpiccio di un uomo barbuto con un cappello a cilindro –seguitemi- disse con fare misterioso. L’uomo non proferì parola e li condusse in un vicolo da dove entrarono nell’edificio da una porta secondaria -troverete il signor Tesla nel sotterraneo, io non posso accedervi , è off limits eccetto per i suoi collaboratori e Newton - indicò il gatto che li aveva seguiti fin lì. Peri proruppe in una risata seguita dall’ammonizione del dottore che la fulminò con uno sguardo torvo , il quale la obbligò  a ritornare seria . -Il signor Tesla di cosa si occupa qui? - chiese la compagna mentre scendevano le scale scricchiolanti lungo le rampe buie e polverose - esperimenti vari mediante energia elettromagnetica , Peri -disse con aria d’insufficienza - certo, certo -continuò lei quando giunsero ad un ampia sala illuminata solo al centro da candele messe in cerchio . -benvenuti - annunciò una voce che venne seguita da un uomo - Signor Tesla , salve !- , -salve- rispose un'altra voce ; dall’altro lato sbucò un uomo identico a Tesla ed un altro ancora che armeggiava con bobine per esperimenti .Il dottore era perplesso, ricordava vi fosse solo un Tesla - cosa significa tutto ciò ?
- , uno degli uomini identici si avvicinò al dottore e poggiò una mano sulla sua spalla - vede quello che volevo dirle la volta in cui ci incontrammo , è che lei mi ha mostrato come ampliare gli orizzonti, guardare oltre e io l’ho fatto . Dottore sono lieto di presentarle la mia più importante invenzione - ,Tesla scoprì una cabina piramidale che fece aprire dai suoi collaboratori – non mi sembra fenomenale-  commentò seccato il dottore. Intanto Peri si posizionava al centro della struttura piramidale ed osservava i cristalli sulle pareti e senza che ella acconsentisse, Tesla azionò il congegno . La struttura tremò e creò un vapore intenso che s’intrecciò ai fulmini fitti -cosa sta facendo? Le ordino di smetterla- sbraitò  il dottore quando d’un tratto l’effetto terminò. Peri tossì e cercò di uscire dalla nube , stordita si aggrappò al dottore e svenne tra le sue braccia-Peri ! L’aiuti idiota di uno scienziato! - , - dottore sono qui- risponse una voce uguale a quella di Peri . Il dottore si voltò verso di lei che era ancora svenuta e allora si accorse che tale voce proveniva da un altro punto della stanza . Difatti apparve una figura da dietro il pannello cristallino , identica a Peri -dottore sono qui!- disse stizzita.

continua..
note :
1) L'invenzione di Nikola Tesla è tratta dal film "the prestige"
2 la collaborazione riguarda il profilo caratteriale di Peri Brown ;
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