La lama cadeva implacabile verso la sua tenera pelle di infante. La bloccai con la mia nuda mano, percepii ogni strato di carne squarciato senza dolore. La mia ragione di vita era salva. Quale oltraggio! La maschera saltata dopo un colpo deciso. Tu. Qualcosa si ruppe dentro di me quando vidi il tuo viso fugacemente illuminato da un breve bagliore. Ora sono in fuga. Non è la responsabilità troppo pesante tra le mie braccia, la ferita alle dita, il colpo mortale partito dal tuo pugno, l'infamia che hai gettato su di me. Sono i tuoi occhi a sconvolgermi. Insostituibile compagno, esempio per tutti, guida sicura. Perché proprio tu, Saga, perché?