Andrea e Annalisa guardavano il loro ultimo arcobaleno, insieme.
Perché sanno, con certezza, che domani mattina uno solo di loro si sveglierà.
Entrambi sanno che sarà ma non se lo vogliono dire, lo vogliono tenere per loro stessi, ancora per un po’.
Giusto per arrivare alla fine dell’arcobaleno, sorridendosi e raccontandosi sciocchezze su com’è stato bello il viaggio e di come sono stati felice, insieme, ancora una volta.
“Sei bellissima sta sera.” Andrea vuole ricordarla così, sorridente e accoccolata tra le sue braccia.
“Ti amo” sussurra appena Anastasia.
“Ti amo anch’io.”
Si scambiano un breve bacio che sa di tutte quelle parole che non si sono mai detti a alta voce, perché non ce n’era bisogno.
Si addormentato, così, guardando l’ultimo raggio di sole riscaldare quel letto, che condividono da poco più di un anno e mezzo.
Anastasia pronuncia una frase, la sua ultima, prima di addormentarsi:
“Siamo gli anagrammi di noi stessi.”
La stessa frase comparirà tre giorni dopo sulla lapide di Anastasia e quasi settant’anni dopo su quella di Andrea.
Come segno di un amore che va oltre il tempo.
[182 parole]
Angolo Autrice (?)
Due drammatiche in due giorni, merda.
Non va bene, per nulla.
Questa era già in programma da un pò.
Andrea/Anastasia è il mio OTP delle originali.
Aspetto commenti.