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Autore: someonelikecris    21/08/2012    2 recensioni
Uscì dalla casa tenendo i tacchi in mano e scossa dai brividi chiamò l'unica persona che l'avrebbe sempre salvata. Zayn.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, questo unico capitolo è uno spin off della mia fan fiction "Let me love you" che trovate qui ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1156613 ) e si riferisce completamente ai ricordi di Zayn e Sam nell'undicesimo capitolo della fic.
Per chi volesse leggere senza doversi ammorbare a leggere gli undici capitoli della mia FF questo è un piccolo riassunto : Zayn è il migliore amico della ragazza in questione e sono al penultimo anno di scuola. Leggete, fatemi sapere! Se volete potete scrivermi su twitter, sono @someonelikecris
 
I will always be your superhuman
 

2008
 
I capelli del ragazzo erano scossi da un vento freddo che gli frustava le guance.
Si avvolse meglio nella sciarpona e camminò più veloce verso la scuola.
Arrivato al grande edificio come sempre fu trasportato dal marasma che si creava ogni mattina, ma qualcosa in quei giorni era diverso, l'eccitazione la si avvertiva come fosse una scarica elettrica. 
Il ballo d'inverno si stava avvicinando. Le ragazze della sua scuola erano divise in due gruppi : le sfortunate, ovvero le ragazze senza accompagnatore che al ballo sarebbero andate con un'amica o che quella sera sarebbero rimaste davanti alla TV con una coppa di gelato e le fortunate, ovvero le ragazze che in quei giorni erano tutte chiacchiere e sorrisi, quelle con l'accompagnatore.
Anche i ragazzi erano divisi in due gruppi : quelli con la ragazza da accompagnare e quelli come Zayn, a cui non fregava proprio niente di un evento così frivolo come il ballo.
"Zayn!" la voce della migliore amica del moro interruppe i suoi pensieri.
La vide avvicinarsi e appena lei lo abbracciò lui le sorrise e la strinse. "Zayn, ho trovato un vestito stupendo!"
Sam era una delle ragazze fortunate della scuola, era il primo anno che lo lasciava da solo quella sera, finalmente il ragazzo per cui aveva una cotta da mesi l'aveva notata.
"Pensa un po', Logan mi passerà a prendere in macchina! In macchina!" disse l'amica con un sorriso a trentadue denti.
Il moro le sorrise senza proferire parola. "Zayn, sono dieci minuti che parlo solo io, dì qualcosa!"
"Oh, Sam, sai come la penso su Logan"
Quel ragazzo non lo convinceva molto. Il solito atleta campione di football che si era girato più di mezza scuola.
Lui e Sam erano così diversi che il pensiero di vederli insieme rivoltò lo stomaco del moro.
"Sono sicura che ti piacerebbe se solo ci provassi" disse la ragazza puntando gli occhi azzurri sul migliore amico.
"Senti" disse il moro prendendo la ragazza per le spalle "Sono il tuo migliore amico, giusto?"
Lei annuì attenta. "Vuol dire che nessun ragazzo sarà mai giusto per te ai miei occhi, è come se fossi mia sorella Sam"
Il viso della ragazza si aprì in un sorriso spontaneo e radioso che stava così dannatamente bene con quegli occhi azzurro cielo.
"Dimmi solo che sei contento per me, mi sento una merda ad averti piantato quest'anno, è solo che lui mi piace così tanto e da quello che mi scrive la cosa è reciproca"
Lo stomaco del moro si rivoltò. Naturalmente c'era rimasto male nel sapere che Sam non lo avrebbe accompagnato come tutti gli anni, ma da una parte Zayn era contento di non dover andare a quel ballo, ballare non gli era mai piaciuto, e infondo amava vedere la sua migliore amica con un sorriso così sincero, ma qualcosa continuava a tormentarlo.
"Certo che sono contento per te" disse il moro sorridendo.
"Grazie" disse la ragazza entrando nella sua classe. Il moro si bloccò sulla porta e la guardò prendere posto.
"Solo una cosa" disse mettendo meglio lo zaino in spalla. La ragazza lo guardò in modo interrogativo dal fondo della classe.
"Stai attenta Sammy" disse il moro alzando le spalle. La ragazza scoppiò a ridere e gli mandò un bacio.
 
L'ora di educazione fisica era sempre stata una tortura per il moro, non che avesse problemi con il suo corpo, ma semplicemente la trovava inutile.
Fortunatamente anche quel giorno la lezione era finita. 
Il ragazzo si diresse verso lo spogliatoio, prese il suo asciugamano e si avviò alla doccia.
"Ehi Logan!" esordì una voce nel bagno affollatissimo.
Il vapore era così denso che Zayn respirava e vedeva a fatica, trovò una doccia libera e ci si infilò aprendo l'acqua calda.
"Che vuoi Derek?" esclamò il famoso Logan dalla doccia accanto a quella del moro.
"Chi ti porti quest'anno al ballo?"
"Chi si scopa vorrai dire!" esordì un'altra voce facendo venire i brividi lungo tutta la schiena del moro.
Zayn tenne la testa bassa e cercò di ascoltare il più che poteva.
Accanto a lui Logan rise e si insaponò i capelli. "Samantha Dekker" disse.
I ragazzi risero tutti insieme "Quella ha un culo pazzesco, complimenti" disse Derek dalla sua doccia.
"Come fai a sapere che ci starà?" chiese un altro ragazzo dalla doccia davanti a quella di Zayn.
"Oh, dai" disse Logan "Mi guarda come si guarda un dolce, già mi ama praticamente, e poi sai una cosa Steve? Se ci sta, bene, altrimenti me ne trovo un'altra" disse ridendo. Tutto quanto lo spogliatoio rise con lui.
Il pugno di Zayn si strinse così tanto da far diventare le nocche della sua mano completamente bianche.
 
"Sam!"
La ragazza si voltò raggiante. "Ehi Zayn, dimmi, sono già in ritardo, devo passare a prendere il vestito e poi le.."
"No, Sam, aspetta" disse il moro facendola sedere su una delle panchine fuori dalla scuola.
"Oh, beh va bene, basta che ti sbrighi" disse impaziente.
"Non dovresti andare al ballo con Logan"
La ragazza scoppiò a ridergli in faccia e si alzò. "Dai Zayn, fai il serio che sono in ritardo, che c'è?"
"Sono serissimo" disse il moro parandosi davanti a lei "Non cerca altro che una cosa da te Sammy"
L'espressione di Sam si fece indecifrabile. "Che vuoi dire Zayn? Non sono una che si concede così facilmente, stai tranquillo" disse dura.
"No, no, ma che hai capito? So che non sei una di quelle"
"E allora?"
"Non capisci?" chiese il moro alzando le spalle "Sai quanto alcool gira al dopo ballo? Sai in quanto poco tempo può farti perdere il controllo?"
"Lui non farebbe mai una cosa del genere" disse Sam strabuzzando gli occhi.
"Non lo capisci? Ti sta prendendo in giro Sam!"
"No, non lo sto facendo" disse una voce alle spalle di Zayn. Il moro si voltò e venne fulminato dallo sguardo arrabbiato di un ragazzone con una giacca da football.
Lo stomaco di Zayn si rivoltò ma nonostante il panico si stesse impadronendo di lui ricambiò lo sguardo. "Beh, non è quello che hai detto a Derek" il moro non riconosse la sua voce.
"Logan, perdonalo, è solo in una stupida fase di gelosia" disse Sam congelando il sangue del moro.
"Tu non la porterai al ballo" disse Zayn freddo ignorando le parole della ragazza.
Fu un attimo. Il pugno di Logan si scontrò con lo zigomo del moro facendolo cadere a terra.
Il dolore fu allucinante e arrivò tutto insieme facendo lacrimare gli occhi color nocciola del moro. Il ragazzo sputò sangue e si massaggiò la mascella.
"Nessuno mi dice cosa posso o non posso fare" disse il ragazzone allontanandosi "Sam, ti passo a prendere alle otto" disse poggiando un bacio sulla fronte della ragazza. 
"Zayn, stai bene?" chiese lei avvicinandosi all'amico, tentò di afferrargli il braccio per aiutarlo a rimettersi in piedi ma lui la scansò.
"Vaffanculo Sam" il moro si alzò e la lasciò in mezzo al prato, da sola, con gli sguardi di tutto il corpo studentesco addosso.
 
 
"Oh, dai, Sam, vieni con me!" Logan afferrò la mano della ragazza costringendola a salire le scale di casa di un certo Derek.
"Ma dove mi stai portando?"
"Ci andiamo a riposare un po' in camera di Derek, scommetto che ti fanno male i piedi" disse lui aprendo una porta color panna.
Il ragazzo la fece entrare in camera e si richiuse la porta alle spalle, poi si gettò sul letto portando le mani dietro al collo. "Vieni?" la chiamò.
Sam se ne stava accanto alla porta incerta, non le piaceva il modo in cui la situazione stava cambiando. "Perchè non andiamo a ballare?" chiese lei.
"Oh basta ballare" disse lui avvicinandosi a lei. Il respiro caldo e alcolico confondeva Sam, lo sentiva dritto sulle guance, sul collo.
Il ragazzo cominciò a posare dei baci sul collo della ragazza poggiando le mani sui suoi fianchi e spingendola contro il muro.
In pochi minuti Sam lo sentì addosso, i baci sempre più insistenti, le mani sempre più curiose, fameliche, frenetiche.
La ragazza cercò di opporre resistenza ma il ragazzo non la lasciò andare. "Logan.." disse lei bloccando una mano del ragazzo che stava arrivando al suo seno destro.
"Dai, Sam, cosa pensavi che volessi fare?" disse il ragazzo sorridendole.
"Questo non è quello che voglio" disse la ragazza riuscendo finalmente a scollarselo di dosso.
"E allora vattene a casa ragazzina" le parole di Logan arrivarono dritte al cervello di Sam facendole bruciare gli occhi. Aveva finto per tutte quelle settimane?
"Sei uno stronzo" disse lei tra i denti sentendosi la ragazza più stupida del mondo. Aveva lasciato Zayn quella sera, aveva lasciato il suo porto sicuro, aveva lasciato che il suo migliore amico si prendesse un pugno da un coglione per lei.
"Mi hanno chiamato in modi peggiori!" urlò Logan alla ragazza mentre di corsa scendeva le scale per non farsi vedere in lacrime.
Uscì dalla casa tenendo i tacchi in mano e scossa dai brividi chiamò l'unica persona che l'avrebbe sempre salvata. Zayn.
 
 
Il ragazzo non impiegò nemmeno cinque minuti per raggiungerla.
Non appena Sam vide quei fari così familiari sospirò e cominciò a sentirsi meglio.
La macchina accostò, lei aprì lo sportello ed entrò.
La ragazza non ebbe il coraggio di guardare il migliore amico in faccia, riusciva a vedere solo il pugno del moro stringersi, rilassarsi e stringersi di nuovo sul volante.
"Stai bene?" esordì lui con una voce glaciale.
La ragazza annuì. Quelle furono le uniche parole che si scambiarono in macchina. Arrivati davanti alla porta di casa della ragazza Zayn accostò senza nemmeno spegnere il motore. Sam alzò finalmente lo sguardo verso il viso del moro e il respiro le si mozzò in gola. La guancia del moro era notevolmente gonfia e violacea anche al buio.
"Zayn, io.." cominciò lei.
"Scendi" disse lui amaro congelandola.
 
 
Il vento freddo scompigliava i capelli della ragazza e frustava le sue guance rendendole rosso fuoco.
I ricordi della sera prima la tormentavano e la sua testa non aveva ancora smesso di martellare.
Sam entrò nella cioccolateria dove il padre la portava quando era particolarmente di buon umore.
Si sedette ad un tavolino e lasciò che l'odore del cioccolato le addolcisse i nervi e poi guardò il bancone.
Un cartello arancione recitava "Ricetta del giorno, contro la rabbia"
Incuriosita la ragazza si avvicinò e osservò il cioccolato, semplici quadratini di cioccolato alle mandorle.
"Mi dica signorina" disse una signora avvicinandosi.
"Funziona davvero?" chiese Sam "Contro la rabbia intendo" aggiunse sorridendo.
"Oh si" disse la signora sorridendole "Dal dispiacere che vedo nei tuoi occhi funzionerà sicuramente, è per il tuo ragazzo?"
"No" disse Sam sorridendo ancora "Molto meglio di un qualsiasi ragazzo, è per il mio migliore amico"
"Oh, capisco" disse la signora stringendole una mano.
"Me ne dia una tavoletta"
 
 
Il vento continuava a soffiare su Bradford costringendo tutti dentro casa, tutti tranne un ragazzo dagli occhi nocciola e una guancia viola.
Zayn la vide avvicinarsi con il capo chino e il suo stomaco cominciò a rivoltarsi. La tentazione di lasciare il dondolo ed entrare dentro casa sarebbe stata forte se solo lei non fosse stata la sua piccola Sammy.
"Ho qualcosa per te" esordì lei sedendosi accanto al moro.
Il ragazzo rimase in silenzio e non la guardò, gli avrebbe fatto male.
La ragazza tese al moro una tavoletta di cioccolato alle mandorle. Zayn la prese e la guardò confuso.
"Dicono che aiuti contro la rabbia e la delusione" disse lasciando scendere delle piccole lacrime "Zayn, io, non so che fare, so solo che chiederti scusa sarebbe sempre troppo poco" si fermò per tirare su con il naso. Una risatina nervosa le interruppe il respiro "Scusa, vado a casa" disse lei alzandosi.
Il ragazzo afferrò il suo avambraccio e la fece ricadere sulle sue gambe abbracciandola.
"Mi sono preso un pugno per te, non ti lascio andare via così"
Sam rifugiò il viso nell'incavo del collo di Zayn e si lasciò cullare. "E' un peccato sai?" esordì lui.
"Cosa?" chiese lei sedendosi sul dondolo ma lasciando le gambe sul moro.
"Che il ballo sia finito così, ieri sera eri davvero bellissima, il verde ti è sempre stato bene"
Sam sorrise "Lo dici solo perchè mi hai vista al buio"
No, il buio non c'entrava niente, quella sera niente poteva nascondere la lucentezza di Sam e nonostante Zayn fosse incazzato nero con lei non aveva potuto fare a meno di notarlo. "Probabile" mentì lui sorridendo.
Sam le tirò un piccolo pugno sul braccio. "Ehi, di botte ne ho prese abbastanza, non credi?" disse il moro ridendo.
I due risero insieme e il suono di quelle due risate fece fermare il tempo per qualche secondo nelle loro menti.
Non avrebbero mai potuto lasciarsi.


N/A
So che Zayn non ha l'età per guidare in questa fic ma...pazienza, è pur sempre una storia di fantasia.
Vi aspetto!
  
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