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Autore: SaM    05/03/2007    4 recensioni
Seguito di " in una sera qualsiasi" (quindi vi consiglio di leggere prima quella se non la conoscete)... l'appuntemento di Lily e James... scritta per nischino11 e Lily Ginny Potter (sperando che vi piaccia!). grazie per chi legge e recensisce!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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" Questo è uno di quegli spettacoli che si vedono una sola volta nella vita. Il grande James Potter, malandrino per vocazione e dongiovanni per conseguenza, nervoso per un appuntamento!"
Sirius Black continuava a ridere alla visione che gli si presentava davanti: il suo migliore amico che camminava avanti ed indietro per tutta la Sala Comune, in attesa che arrivasse l'ora del fatidico appuntamento.
Erano passate due settimane dalla sera che gli aveva cambiato la vita, da quando quelle stesse poltrone, che ora lo guardavano torturarsi, lo avevano visto saltare di gioia quando Lily aveva finalmente acconsentito ad uscire con lui.
Durante quelle due settimane aveva cercato di convincersi che effettivamente non era stato un sogno.
E i suoi amici lo avevano aiutato come avevano potuto.
Peter gli aveva dato, di tanto in tanto, qualche pizzicotto sul braccio, per dimostrargli che era sveglio.
Sirius, invece, in modo molto meno delicato, gli dava dolorose pacche sulla spalla o sulla nuca, accompagnate spesso dalla frase " James Potter ha colpito ancora!"
Remus, da bravo razionale qual era, gli ripeteva semplicemente che se avesse seguito i suoi consigli e si fosse comportato da bravo ragazzo prima adesso probabilmente lui e Lily sarebbero già stati insieme.
E adesso che il grande giorno era arrivato, non era più l'incredulità a pervaderlo, ma la paura che qualcosa andasse storto.
" Nervoso per il tuo primo VERO appuntamento, giusto?"
James e Sirius si girarono verso la voce che aveva interrotto il tormento del primo ed il divertimento del secondo.
" Che vuol dire primo VERO appuntamento Frank?"
Frank Paciock si avvicinò ai due malandrini, cercando le parole adatte per spiegare il concetto al meglio.
" Il primo VERO appuntamento è quello più agognato, desiderato ed atteso di tutti. Quello con la ragazza che, anche se ti ha fatto sudare sette camicie, non potresti mai sostituire con un'altra."
James aveva spalancato gli occhi e Sirius aveva sorriso in modo amichevole in direzione dell'amico.
" Si, Frank. Questo è il primo VERO appuntamento per il nostro caro Potter!"
Erano rimasti a parlare ancora un po', riuscendo a sciogliere i nervi tesi del cercatore, quando quest'ultimo aveva sentito una delicata mano poggiarsi sul suo braccio.
Si era girato di scatto, mettendo a fuoco il proprietario dell'arto. Anzi, la proprietaria.
Lily Evans era appena scesa dal dormitorio ed ora stava davanti a lui.
" Ciao Potter."
" Ciao Evans."
" Salve Evans. Mi raccomando, non me lo trattare male e cerca di farmelo tornare indietro tutto intero. E soprattutto vedete di non fare troppo tardi."
Lily si era girata verso Sirius Black, lasciando cadere il contatto visivo con James, e aveva sorriso alle sue parole " materne".
" Certo... tranquillo, Black. Starò attenta!"
E ricambiato il sorriso al grifone, si era nuovamente voltata verso James, perdendosi nei suoi occhi.
" Andiamo?"
" Buona giornata, ragazzi!"
" Anche a te, felpato!"

Erano usciti da Hogwarts ed il silenzio non accennava a finire. Dire che erano imbarazzati era poco.
James aveva paura di dire qualcosa di sbagliato e Lily stava rimuginando sul fatto che questo silenzio non era per niente paragonabile a quello che c'era ogni estate fra lei e la sorella Petunia.
Un silenzio teso e pesante. Rotto nel modo più insolito.
" Non ci si sente soli ad essere figlio unico James?"
Avevano così iniziato a parlare della famiglia Potter della famiglia Evans, del legame fraterno fra Sirius e James e delle incomprensioni fra Petunia e Lily.
Da lì si erano susseguiti tanti altri argomenti: dal Quidditch all'avvicinarsi della fine della scuola. Dalle decisioni sul futuro ai ricordi del passato. Dai compagni di Casa ai nemici giurati, con particolare riferimento a Mocciosus.
" Spiegami perché ce l'hai tanto con Piton?!"
" Perché se lo merita!"
" Non è una spiegazione logica..."
" Senti, io sono un grifondoro e lui un serpeverde e da quando mondo e mondo, i grifoni e le serpi non si sono mai andati a genio. Chi sono io per cambiare una così onorevole tradizione?"
Si erano fermati davanti alla Stamberga Strillante senza neanche accorgersene.
James guardava sospettoso il volto della ragazza di fianco a lui: perché non urlava?
Perché non si indignava per la sua risposta immatura?
Perché sembrava che il suo dolcissimo viso si stesse formando un sorriso al posto della solita espressione contrariata?
La sua espressione confusa portò Lily a ridere ancora più forte, mentre cercava di riprender fiato.
James la guardava a dir poco estasiato: stava ridendo senza riserve ed era ancora più bella.
" Signorina Evans, un po' di contegno..."
La buffa imitazione che James stava facendo della McGrannit provocò l'aumento dell'ilarità nella rossa, ma stavolta anche il ragazzo iniziò a ridere.
" La sai una cosa, non ti facevo così alla mano.  Credevo che ti saresti innalzato su un piedistallo visto che avevo finalmente accettato di uscire con te... mi devo ricredere!"
" Beh, meglio tardi che mai! Muoviamoci o ci lasceranno fuori dalla scuola."

Stavano lentamente ( molto lentamente) attraversando il giardino di Hogwarts, diretti al portone della scuola.
James era felice per la buona riuscita dell'appuntamento e orgoglioso di aver fatto divertire Lily. D' altro canto, era anche triste perché la giornata era ormai finita e l'incertezza sul dopo-appuntamento non gli dava pace. Ma lo preoccupava  soprattutto la chiusura di quella fantastica giornata: doveva buttarsi e provare a baciarla oppure continuare a fare il bravo?
Lily, invece, aspettava una mossa del suo accompagnatore; diversamente dall'immagina che aveva dato di se', sperava sinceramente in un bacio...
" Allora Evans... posso sperare in una replica della giornata?"
Lily si volse e gli si mise di fronte, mentre il tramonto colorava la superficie del Lago Nero e colpiva i suoi capelli.
" Ed io posso sperare in una tregua, Potter?"
James aveva capito cosa lei gli stava implicitamente chiedendo: un corteggiamento normale, senza dichiarazioni urlate o incantesimi lanciati per attirare la sua attenzione.
" Seppellire l'ascia di guerra, insomma..."
Lily annuiva seria, mentre James fingeva di pensarci, tenendola sulla corda.
" Solo se mi chiami James!"
Le stava rivolgendo quel sorriso furbo e felice che la faceva impazzire. E Lily gli rispose con il più bel sorriso che il cercatore avesse mai visto sul suo volto.
" Solo se mi chiami Lily."
" Bene, LILY... hai qualche impegno per il prossimo fine-settimana ad Hogsmeade?"
Sicuro come non mai della sua risposta affermativa, la mente di James fantasticava già, immaginando scene da film, alquanto improbabili ed irreali.
" Veramente... si!"
Quelle due parole ebbero il poter di schiantare il ragazzo, riportandolo bruscamente alla realtà.
La stava guardando perso ed abbattuto.
Non sapeva che il prefetto si stava solo prendendo una piccola rivincita per poco prima.
Ma la sua espressione avvilita e i suoi occhi tristi la convinsero a mettere fine alla sua agonia.
Si avvicinò lentamente a lui e, dopo avergli dato un bacio sulla guancia, sussurrò le parole più belle che il grifondoro avesse mai sentito.
" Ho un impegno con te... James!"


  
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