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Autore: Resistance_    21/08/2012    5 recensioni
[Scritta da Miam e Alicchan] [MidoAi]
***
Ai era lì, con lui, in quel momento, ed era bellissima.
Ma non osò dirglielo. Aspettò solo che Touchi si avvicinasse a lui e borbottasse qualcosa come "Allora, verdino, usciamo o vuoi aspettare che cresca l'erba in casa?"
Così Midorikawa aprì la porta. Poco prima di richiuderla alle proprie spalle, Ai pensò che doveva -assolutamente- trovare un modo per disfarsi di quel pigiama.
Magari, l'avrebbe lasciato nelle mani di Nagumo e del suo accendino.
***
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Jordan/Ryuuji
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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[Questa fic non è a scopo di lucro.
Chiunque plagerà e/o prenderà indebitamente ispirazione da questa fic, sarà perseguito a termine di legge.]



Titolo: That's the sound of sunset.
Genere: Sentimentale, Comico.
Avvertimenti: OOC, OneShot, CrackPairing.
Pairing: Midorikawa Ryuuji / Ai Touchi
Autrici: Miam e Alicchan. O Alicchan e Miam. Però suona meglio "Miam e Alicchan". (?)



 



 

 

 

That's the sound of Sunset ~ 

 




Il sole splendeva.
Gli uccellini cinguettavano.
Non c'erano nuvole all'orizzonte.
Era tutto perfetto.
Poi si sentì qualcuno che sbuffava.
Ai Touchi se ne stava stravaccata -letteralmente- sul divano della sala, e spostava lo sguardo annoiato prima sul cursore della x-box, poi sullo schermo della tv, dove quell'idiota del suo avatar se ne stava lì, beato, ad aspettare che lei gli desse un comando.
Così Ai Touchi fece schiantare più volte il suo personaggio contro un muro.
In seguito, si alzò e gettando con molta poca eleganza il controller sul divano, andò a sdraiarsi sul pavimento, esattamente sotto il condizionatore sparato a manetta.
Rotolò un paio di volte sulla superficie liscia e fresca, poi scoppiò come una bomba ad orologeria.
"Che barba, che noia, che barba, che noia, che barba ." brontolò, mentre riprendeva a rotolare sul pavimento.
Chiunque l'avesse vista, in quel momento, persino suo fratello, l'avrebbe scambiata per pazza.
Ma non la persona che era appena entrata nella stanza.
Eh, no.
Perchè Ryuuji Midorikawa si stava annoiando almeno quanto la ragazza.
L'unico dettaglio era che quest'ultima era troppo impegnata a borbottare tra sè, per accorgersi della presenza dell'amico.
Midorikawa si avvicinò, lentamente e senza fare troppo rumore, poi si inghinocchiò accanto ad Ai.
Nel sentirla farfugliare, gli scappò una risata. Lei si fermò, lo fissò negli occhi quasi volesse ucciderlo, poi si mise seduta a gambe incrociate.
Nessuno impedì ad Ai Touchi di mollare uno schiaffo dritto sulla testa di Ryuuji.
"Che hai da ridere, verdino." sibilò, seccata, incorciando le braccia al petto.
"Nulla, nulla." si scusò in fretta quello. "Solo che eri buffa, mentre rotolavi sotto il condizionatore." e il ragazzo dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per non scoppiare di nuovo a ridere.
Touchi sbuffò, poi tornò a stendersi a pancia in giù sul parquet fresco.
"Non rompere, Ryuuji. Non è giornata." mormorò, poi riprese a mugugnare tra sé e sé.
Midorikawa sorrise "Se ti annoi tanto ..." disse "... potresti sempre uscire."
"No." sbottò lei, alzando il viso "In giro ci sono bambini stupidi che giocano a pallone."
"Perchè, tu da piccola non giocavi a pallone? " chiese l'amico, e lei non seppe come replicare.
"Ti va di fare un giro?" domandò di nuovo l'altro.
"Con te ?" fece Ai, scettica.
Ryuuji sorrise di nuovo "Sì, con me." ridacchiò "Suvvia, che ti costa? É sempre meglio che starsene tutto il giorno a rotolare sotto il condizionatore in pigiama."
Ai si rimise seduta e si guardò.
-Cazzo- pensò. Eh, sì. Era ancora in pigiama. E non un pigiama qualsiasi, ma un bel pigiama rosa con fiorellini e farfalle, di quelli che Maki le regalava ogni tanto.
Arrossì, fino alla punta delle orecchie, e iniziò a torturarsi le mani. Midorikawa rimase a fissarla.
Era adorabile.
Poi la ragazza si alzò e camminò fino alla porta.
"Tra cinque minuti." disse, ancora un po' imbarazzata per ciò che indossava "Tra cinque minuti ti voglio davanti alla porta, Ryuuji."
Lui annuì e appena Touchi ebbe varcato la porta e i suoi passi non si udirono più, Midorikawa scoppiò in una sonora risata.
Era adorabile. Davvero buffa ed adorabile, con quel pigiama.
Ed esattamente cinque minuti dopo, Ai stava scendendo le scale.
Questa volta però, nonostante fosse ancora rossa per l'imbarazzo, non indossava un pigiama rosa di Maki. Anzi.
Ryuuji credette di non averla mai vista così bella. O forse sì. Non lo ricordava, e poco importava.
Ai era lì, con lui, in quel momento, ed era bellissima; ma non osò dirglielo.
Aspettò solo che Touchi si avvicinasse a lui e borbottasse qualcosa come "Allora, verdino, usciamo o vuoi aspettare che cresca l'erba in casa?"
Così Midorikawa aprì la porta. Poco prima di richiuderla alle proprie spalle, Ai pensò che doveva -assolutamente- trovare un modo per disfarsi di quel pigiama.
Magari, l'avrebbe lasciato nelle mani di Nagumo e del suo accendino.

Midorikawa fissò il cielo.
"É una bella giornata, vero?" disse, sereno.
Ai sbuffò, in risposta, e Ryuuji ricordò. Touchi era meteropatica, , ma "al contrario", come Suzuno.
Quando c'era bel tempo e faceva molto calmo -come quella giornata- era sempre di pessimo umore.
La ragazza iniziò a frugare nervosamente in borsa, evidentemente senza trovare ciò che cercava. Imprecò sotto voce e poi fissò l'asfalto della strada, che sembrava bollire sotto il sole cocente.
Le venne il voltastomaco e fece una smorfia di disgusto "Senti, verdino, trova un altro argomento, per far decollare la conversazione con me." sibilò poi, guardandolo.
Quest'ultimo arrossì, imbarazzato. "Allora parliamo d'altro. C'è qualcosa che ti va di fare per sconfiggere la noia ed il cattivo umore?"
"Un gelato. Voglio un gelato." mormorò lei.
Ryuuji sorrise "E gelato sia."
Quando arrivarono al chioschetto, Ai rimase a contemplare i vari gusti per alcuni minuti, poi parlò "Menta." disse solo, e la donna dietro il bancone le porse il cono.
Poi, Ryuuji prese il suo, al pistacchio.
Camminarono in silenzio fino alla spiaggia. Ai continuava ad essere di cattivo umore, anche se il caldo non la infastidiva più così tanto e la noia stava passando poco a poco.
Stare con Midorikawa le faceva uno strano effetto, decisamente.
"Allora, verdino." esordì "Perchè sei voluto uscire proprio ... con me?" chiese, titubante.
"Nessun motivo in particolare." rispose, anche se il motivo c'era "Mi mancava solo passare un po' di tempo insieme."
Touchi lo fissò senza capire.
"Non abbiamo mai passato un intero pomeriggio insieme, da quando è iniziato il progetto Aliea." Midorikawa sorrise malinconico "Mi ricordo ancora quando al Sun Garden ti divertivi insieme a Suzuno ad annaffiare Haruya in estate, o quando ti mettevi a cantare nel pieno della notte insieme a Maki."
La ragazza arrossì "C-Come lo sai, questo?"
"Io, Hiroto e Diam eravamo nella stanza accanto, Ai." le ricordò "Lo facevate perchè vi piaceva vedere Miura arrabbiato." e si lasciò scappare una risata.
Si sedettero sulla sabbia, continuando a parlare dei "bei vecchi tempi", quasi avessero ben più di diciassette anni.
"E ti ricordi quando Reina prendeva in giro Hiroto, in estate, perchè si scottava in continuazione?" esclamò Ai, con un umore che riusciva a raggiungere solo quando fuori casa diluviava.
"Certo che lo ricordo!" rise Midorikawa "Odiava la crema solare, così fingeva di mettersela per fare contenta Hitomiko. Poi la notte si lamentava con me e Diam." spostò lo sguardo al cielo "E poi, ricordi quando Haruya, un giorno, si era messo a cercare una presa tra i capelli di Maki?"
Touchi scoppiò in una sonora risata "Ovvio! Credeva che i fermagli di Maquia fossero veri ventilatori, e voleva accenderli perchè faceva troppo caldo! Si rincorsero per mezz'ora buona, poi Maki riuscì a gettarlo nello stagno, alla fine."

Risero fino a quando il viso non iniziò a far male, e quando videro che il sole stava per tramontare, capirono che si era fatto abbastanza tardi.
Touchi ci pensò che in fondo era più che normale. Erano usciti di casa alle quattro di pomeriggio ...
Significava che lei era rimasta in pigiama fino alle quattro. Avvampò per la vergogna a quel pensiero, e pensò che la prima cosa che avrebbe fatto, quella sera, sarebbe stato consegnare il pigiama ad Haruya. Promettendogli di pagarlo profumatamente a lavoro terminato.
Per ora, in ogni caso, non c'era motivo di pensarci troppo.
"É la prima volta che guardo il tramonto da sola con qualcuno, Ryuuji." mormorò, e gli occhi si assottigliarono a due fessure, mentre seguivano quella sfera lucente, che sembrava immergersi nel mare.
Poi spostò lo sguardo verso Midorikawa. "Grazie." disse.
E in quel silenzio, Ryuuji si avvicinò al volto dell'amica, piano. Molto piano ...
Così ...
Senza capire come, l'ex-capitano della Gemini si ritrovò con le labbra premute sulla sabbia tiepida.
Si alzò e vide la ragazza, in piedi davanti a lui, che rideva.
"Non mi sono mai divertita così tanto." esclamò, felice "Per quello, però " disse, e arrossì appena "devi aspettare, verdino. Magari, e dico magari, la prossima volta protrebbe accadere." e gli fece l'occhiolino.
Midorikawa si avvicinò e prendendole una mano gliela baciò. "Aspetterò." sussurrò soltanto, e il colorito di Ai mutò e divenne da rosso tenue a paonazzo.
La ragazza si ritrasse, indietreggiò e, ridendo, si mise a correre verso il marciapiede.
Ryuuji la seguì, deciso a non farsela scappare due volte in così poco tempo.
C'era una strana brezza e il rumore di risate che si confondevano fino a diventare una sola.







 





Davanti ad un the freddo (??):
ci abbiamo messo un po', per scriverla. Insomma, tutto è nato perchè Miam continuava a dire di annoiarsi. Poi mi è venuta l'idea.
Miam l'ha sviluppata mi dava le direttive (?) ed io mi sono messa a scrivere tutto questo schifo. E dire che l'idea era così carina, per come la metteva giù l'Albicocca (??).
Non ho mai scritto una MidoAi, e questo è stata la prima volta. Spero di essere riuscita nell'impresa in modo più o meno decente :''
Il titolo è ispirato ad una canzone, che mi è venuta in mente mentre scrivevo e mentre Miam veniva picchiata da Angy, o viceversa, non so (?).
Sto parlando della canzone di Lorenzo Jovanotti e Michael Franti "The Sound of Sunshine".
Beh, se la fic vi è piaciuta, lasciate una recensione.
Se la fic non vi è piaciuta ... lasciate una recensione.
E ricordate di pompare il pugno!
Yay! °u°

Ok, è meglio che me ne vada.
Peace, Love and lots of MidoAi
Miam & Alicchan ~


 

  
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