Tonight
is the night
Dal
capitolo
precedente:
Si
erano quasi fatte le otto di
sera, andai giù e aiutai la mia mamma a cucinare, le
raccontai il fatto e prima
di metterci a mangiare
vidi che andò a parlare su in camera
ad Andrew…
Dopo
mangiato mi rimisi al computer a parlare con Carly in web per sentire i
suoi
tanto desiderati sogni fatti le sere prima.
Mi
chiese cosa fosse successo e risposi semplicemente
problemi di cuore di Andrew…
Scherzando con lei in webcam il tempo passa veramente in fretta e si
era fatta
mezzanotte, quindi era già Domenica, chiusi la chiamata e mi
buttai bel letto
con le mie cuffiette, la notte è il mio momento preferito di
ascoltare la
musica, mi aiuta a rilassarmi… mi addormentai dolcemente.
La mattina dopo mi svegliai con le cuffiette ancora intorno al collo,
quasi mi
strozzavo.
Scesi
giù in cucina e trovai il biglietto di mamma con
scritto che la colazione era nel forno a microonde e notai Andrew con
un’espressione triste sul volto, mi avvicinai a lui e lo
abbracciai semplicemente,
senza alcuna parola… dopo lui iniziò a parlare.
“Justin ha detto che
fra due giorni quando ci sarà il ponte a scuola mi vuole
portare in discoteca
per non farmi pensare, ma io non ci voglio andare” mi
spiegò andando a
prendere la colazione.
“Beh, Andrew tu devi
fare quello che ti senti, non ti costringo ad andarci”.
Daniel
ci interruppe entrando in cucino affamato, come un
lupo a digiuno da giorni. aveva sentito tutto quello che avevamo detto
e dopo
aver preso la sua colazione, uscì dicendo…
“secondo me, te la devi dimenticare
al
più presto”.
“allora
ci andrò, dopo domani la farò pentire per avermi
tradito”.
Allora
mi intromisi io questa volta e proposi di passare una giornata tra
fratelli a
divertirci come facevamo da piccoli…
“va bene sorellina
cara, dopo scuola ti coccoliamo come facevamo quando avevi otto
anni.”
Disse Daniel correndo verso di me e facendo versi buffi.
“Si dai coccoliamo la
nostra saggia e matura sorellina.”
“we belli, guardate che io sono diecimila volte
più matura di voi anche se sono
più piccola di due anni.” Scoppiammo a
ridere come ritardati ubriachi ma io
ero felice.
Io
vado in una scuola differente da quella di Daniel, Andrew
e Justin, io vado nella stessa classe di Carly.
Neanche
Andrew e Daniel sono nella stessa classe, ma lui e
Justin si.
Finite le ore scolastiche, passammo tutto il pomeriggio insieme, solo
noi
fratelli come avevamo detto la mattina… è stata
veramente una delle giornate
più belle della mia vita, e mi sono divertita un casino con
quei due pazzi dei
miei fratelli.
Passarono i due giorni, così che la sera Justin e Andrew
uscirono e andarono in
discoteca…
≈Justin’s
part≈
Ecco,
oggi è il giorno in cui devo non far pensare Andrew,
oggi deve essere felice e spensierato.
Sedici
anni, non possiedo ancora la macchina ma per poco,
presi la moto e andai a prendere Andrew sotto casa sua…
Suonai
il clacson e aspettai che il mio migliore amico
uscisse per poi partire e arrivare dopo neanche 10 minuti alla
“nostra”
discoteca…
incontrammo subito due ragazze, molto carine ma non troppo simpatiche,
ma lui
sembrava felice e così stetti con loro… arrivato
al limite della sopportazione
di quelle due oche in minigonna me ne andai a prendere un drink e
incominciai a
pensare ad una ragazza che mai avrei pensato di poter immaginare,
Alyssa questa
sera era molto bella, la vidi quando Andrew uscì dalla
porta, era in pigiama e
con i capelli scompigliati, ma non l’avevo mai vista
più carina di così,
ricordo che una volta a casa sua la vidi girare per i corridoi in
mutande e
canottiera, mentre cantava una canzone di Demi Lovato, una delle
esibizioni più
belle mai sentite, risi istintivamente quando la vidi ma non potevo
fargli
capire che la trovato carina conciata in quel modo, così la
guardai stranito e
la oltrepassai.
Ero già arrivato al secondo alcolico, dovevo smetterla
perché dovevo guidare
io, cercai Andrew ma non lo trovavo, così lo cercai nei
bagni, era proprio lì
mentre si baciava con un delle due oche, era appoggiato al mura e una
delle sue
mano era un po’ troppo curiosa… non volevo
interferire, ma si era fatto davvero
tardi così incominciai a fissarli costantemente fino a che
non si accorsero che
li osservavo, da Andrew proveniva una puzza di alcool insopportabile ed
era
anche sudato, era ubriaco fradicio da non reggersi in piedi.
Salutai
la ragazza che per quella sera non era riuscita ad
ottenere quello che voleva, vipera.
“sei ubriaco Andrew,
io per divertirsi non intendevo questo sai?”
“e alllora peeerchè… “
non riuscì nemmeno a finire la frase da tanto alcool
che c’era nel suo corpo.
Lo
aiutai a salire sulla moto e poi incominciai a dare gas,
Andrew da dietro faceva l’imbecille dando dei baci a tutte le
persone che
incontrava, anche ai maschi, col risultato che tutti ci hanno preso per
dei
gay, nulla in contrario con i gay, ma a me piacciono le ragazze e basta.
io guidavo e lui continuava darmi fastidio, facendomi il solletico ai
fianchi,
arrivammo ad un semaforo e mi fermai, ma lui continuava a dire di voler
sentire
il vento in faccia e così di colpo mise le braccia in avanti
e accelerò, una
luce bianca e poi? E poi il buio.
Note
d’aurore
non ricevo molte recensioni eh? Se non vi piace ditelo subito.
però c’è gente che mi ha messo tra i
preferiti e anche seguiti, quindi mi
dispiace eliminarla, però vorrei delle recensioni, che mi
incoraggino ad andare
avanti, non chiedo molto no?
sprecate due minuti della vostra vita per creare un sorriso a
me… vi va?
-Alexia