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Autore: f_naluST    22/08/2012    9 recensioni
L'oscurità s'impadronì del suo cuore, la sua mente venne offuscata, la sua anima aveva abbandonato il suo corpo.
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Leggende tramandate nel tempo, invogliano i nostri giovani maghi ad addentrarsi tra le mura fredde e spietate della città di Bardeon, la città delle anime perdute.
Si ritroveranno ad affrontare il destino della Luce, una Luce pura che spezzerà le catene dell'oscurità. Una Luce riflessa nelle fiamme dell'amore... e dell'odio.
Ambientata dopo il Time-Skip.
[Pairing: NaLu -principalmente- , Gruvia e GaLe]
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il breve attimo di quiete creatosi nella gilda in seguito all'assenza di Natsu, venne interrotto proprio da quest'ultimo. 
Tutti si voltarono verso di lui, confusi da quello che videro: portava Lucy, in spalla, apparentemente priva di sensi. Era nervoso, agitato. Soprattutto preoccupato. 
«Dov'è il Master?!» urlò contro Mira, spaventata da quel comportamento che, mai seriamente, aveva avuto.
«E'-è andato.. al Raduno Regolare, Natsu...» 
Serrò i denti, rafforzando la stretta su Lucy.
«Cos'è successo a Lucy?» chiese preoccupata, mentre gli altri si avvicinarono a loro.
«Non lo so! Ha cominciato a tremare, sembrava assente e... NON LO SO, MALEDIZIONE!» 
Sentì una mano poggiarglisi sulla spalla. 
«Calmati, Natsu. Per il momento portiamola all'infermeria della gilda.» disse Erza, cercando di assumere il controllo della situazione.
 
Poche ore più tardi, il Master fu di ritorno. Mira lo accolse e gli spiegò cos'era successo, almeno quel poco che fosse riuscita a capire. 
Lui si limitò ad assumere un'aria seria e pensierosa, annuendo a ciò che gli veniva detto. S'incamminò poi verso la stanza presso cui riposava Lucy, assorta in chissà quale stato di trance.
«C'è qualcuno dentro?» si fermò, notando che Natsu non era fuori con gli altri.
«C-c'è...» 
Il diretto interessato uscì immediatamente dopo aver sentito la voce del Master.
«Nonnetto! Lucy è...» 
«Ha detto qualcosa prima di perdere conoscenza?» lo interruppe.
«S-sì... non che si capisse granché, ma diceva qualcosa su una certa Bar...Bardi...»
«Bardeon?!» gli chiese, alzando il tono della voce, voltandosi di scatto verso di lui.
«Sì, ne parlavano degli uomini alla locanda in cui ci eravamo fermati.»
«Cosa dicevano?»
«Non... niente di buono.»
Il Master capì. 
«Chiamate Polyushka.» si affrettò a dire. 
«Sì!» rispose Mirajane, che insieme a Cana si stava incamminando. 
«N-Nonnetto, che sta succedendo?!»
Non rispondeva. Perché non voleva dirglielo? Aveva il diritto di sapere. Sì, Natsu aveva il diritto di sapere. Ma se le supposizioni del Master fossero state esatte, sapeva bene che la reazione del Dragon Slayer sarebbe stata tutt'altro che pacata. 
«Allora?!»
«CALMA I BOLLENTI SPIRITI, NATSU!» gli urlò contro la rossa.
«VOGLIO PRIMA SAPERE COS'E' SUCCESSO A LUCY!» 
Erza e i presenti non credettero alle loro orecchie. Natsu aveva risposto ad Erza, tremava, ma non per la paura di lei, era nervoso. Sembrò comprendere il suo stato d'animo, e lo incoraggiò.
«Lo so, Natsu. Lo vorremmo sapere tutti, ma in queste situazioni devi saper tirare fuori il lato più maturo che hai dentro. Credi forse che andare nel panico aiuti qualcuno? Sei forse convinto che urlando risolverai qualcosa?»
Aprì bocca, ma non seppe risponderle. Sapeva che aveva ragione. Doveva essere maturo, per una volta, e saper aspettare.
Insieme all'amica, si sedettero in terra, difronte la porta. Poi sentirono Levy avvicinarsi.
«Master! E' arrivata Polyushka-san!»
«Suppongo ci sia una ragione più che valida, se hai deciso di venirmi a disturbare.» disse secca.
Natsu strinse i pugni. Lucy non era una ragione più che valida? Quella donna sembrava essere più fredda del ghiaccio, priva di emozioni, non dava mai cenno a mostrarle.
Si avvicinò al Master.
«Riguarda Bardeon. Ho un brutto presentimento.» cercò di sussurrarle il più piano possibile. Non voleva che Natsu sentisse. 
«Ho capito.»
Entrò solo lei, si chiuse dietro la porta ed espresse, senza ammissione di repliche, che non sarebbe dovuto entrare nessun'altro.
 
Passarono pochi minuti da quando la maga medico stava visitando Lucy.
Erza non distoglieva gli occhi da Natsu nemmeno per un secondo, temendo che quest'ultimo potesse agire impulsivamente com'era solito fare e interrompere Polyushka. 
Era nervoso. I pugni stretti fino a farsi sbiancare le nocche, andava avanti e indietro, poi si fermava, si sedeva, accavallava le gambe e si alzava nuovamente. 
Era nervoso, perché si sentiva impotente.
Quando serviva ragionare, si sentiva inutile, perché non sapeva come aiutare i suoi amici. 
Al contrario di Lucy, lei era molto veloce nelle sue deduzioni, per esempio, aveva intuito prima degli altri come arrivare alla lapide del primo Master di Fairy Tail a Tenroujima, scoperto, nella loro prima missione, il segreto celato all'interno del libro "Daybreak" del duca Ebaloo. 
Come si dice, lei la mente, lui il braccio. 
Aveva bisogno di Lucy. Se ne rendeva sempre più conto ogni minuto che passava.
 
Mezz'ora dopo, finalmente la donna uscì.
Natsu si alzò di scatto, nuovamente seduto. Stava per chiederle le sue condizioni, quando lei anticipò ogni sua parola.
«Puoi entrare.» disse sempre con quel tono fermo e inespressivo, così com'era il suo volto. 
La guardò per un attimo, poi entrò. Erza, Mira e altri cercarono di entrare a loro volta, ma lei spiegò categoricamente.
«Uno per volta. Ha bisogno di riposo, e la magia che ho applicato a finché si svegliasse non è delle più semplici. Rifare tutto da capo sarebbe un contrattempo fastidioso.»
Il Master la guardò, facendole cenno di riconoscenza.
Una volta dentro, Natsu si avvicinò pian piano al letto su cui era stesa Lucy. Sembrava dormisse, quando sentì lo scricchiolio di una delle assi del pavimento, e si voltò verso la "causa" del rumore.
«Natsu...» lo chiamò flebile.
Prese una sedia e le si sedette accanto.
«Come ti senti?» le chiese, ancora preoccupato, seppure fosse coscente.
«Mh... ho un pò di mal di testa, ma Polyushka ha detto che è l'effetto collaterale della magia che ha utilizzato per... svegliarmi.»
Annuì.
La vedeva così debole, in quel letto. Sapeva che Lucy fosse abbastanza fragile, ma quello che le era successo quel giorno non era di certo accaduto per un calo di zuccheri. 
«Accidenti a te, mi hai fatto prendere un colpo!» disse girandosi, quasi con fare offeso, e arrossì.
«Mi dispiace...» Era preoccupato, e sebbene lui cercasse di non mostrarlo, Lucy se ne accorse e sorrise. 
Si voltò nuovamente e le sorrise di rimando.
«Non ti preoccupare, se non altro adesso stai meglio, no?»
«Sì, mi sento molto meglio!»
«Chissà cosa ti ha fatto, quella strega... ma devo esserle grato.» 
«Natsu...»
«B-beh, sì insomma..ti ha aiutato! Che divertimento sarebbe alla gilda, se tu...»
S'interruppe. Non osava immaginarlo, figuriamoci esprimerlo, quel pensiero. Il pensiero che Lucy non ci fosse più. Che la gilda sarebbe stata in qualche modo vuota, senza di lei. 
La ragazza allungò la mano e la posò su quella di Natsu, che sussultò, non aspettandosi quel gesto.
«Va tutto bene, sto bene adesso.» gli sorrise ancora. Sapeva che quello era l'unico modo per convincerlo. Le ricambiò la stretta, seppur sempre imbarazzato. Si creò un breve attimo di silenzio, e lui non era il tipo da sopportare simili situazioni.
«A-allora... forse faresti meglio a riposare!»
«Mh. Già, credo sia meglio.»
Si alzò, rimise a posto la sedia, e la salutò.
«Torno più tardi a portarti qualcosa da mangiare!» 
«Sempre che dai tavoli della gilda a qui ci arrivi, il mangiare!» 
«Che vorresti dire?»
Si guardarono un istante, per poi scoppiare a ridere. Sembravano seri, ma non lo erano. Cercavano di esserlo, ma non ci riuscivano. Persino lei si faceva contagiare sempre più dalla risata del suo migliore amico. 
«A dopo!» la salutò nuovamente.
«A dopo.» rispose lei, sorridendo lievemente.
Stava per chiudere la porta, ma una Levy impaziente di far visita all'amica lo sorpassò senza che se ne rendesse conto.
Confuso, guardò Erza.
«Uno alla volta, la legge di Polyushka.»
Già, Polyushka.
«Dov'è adesso?»
«Credo sia nell'ufficio del Master.»
 
Intanto, proprio nell'ufficio, Makarow e Polyushka discutevano di ciò che era appena successo alla maga degli Spiriti Stellari.
«Ho un brutto presentimento, Polyushka. E credo tu abbia capito il perché.»
«Alludi alla leggenda, non è così?»
Tacque, per un attimo. Non sapeva cosa rispondere. Anzi, non voleva. Cos'avrebbe fatto se quella che si presupponeva fosse solo una storia antica, si rivelasse essere l'unica realtà che poteva ancora salvare Bardeon e i suoi abitanti?  
«Sai che dovrai dirglielo, se così dovesse essere.»
«Esattamente, se così dovesse essere. Dopo le dovute ricerche, deciderò sul da farsi.»
«Hai parlato di Bardeon, Makarow.»
«Mh... è stato Natsu a dirmelo. Prima di perdere i sensi, è stata l'ultima cosa che Lucy ha pronunciato.»
«Come fa ad esserne a conoscenza??» chiese sorpresa la donna.
«Conoscenza, eh?» disse Makarow. La voce avvilita, la verità a cui non voleva aggrapparsi, si rendeva certa man mano che la conversazione proseguiva.
«Natsu ha detto che c'erano degli uomini che ne stavano parlando. L'ennesima strage di quegli assassini... e Lucy ha cominciato a comportarsi in modo strano.»
Polyushka indietreggiò e fece per andarsene. Posò la mano sulla maniglia, si fermò.
«E quindi sei ancora sicuro che sia necessario fare "dovute ricerche", Makarow?» chiese infine, una nota amara nella voce. 
"Rassegnati", sembrava volesse dire, nonostante fosse consapevole che non l'avrebbe mai fatto. Non si sarebbe arreso così presto. 
Sentì la porta schiudersi e richiudersi. Se n'era andata. 
«Portando con sé il pessimismo, magari.» disse ironico. Forse era il caso, vista la situazione. 
 
Polyushka era dinnanzi l'ingresso di Fairy Tail, stava per andarsene, quando si sentì chiamare.
«Ehi, vecchia, aspetta!» 
Dire che fosse furiosa è poco.
«Come ti permetti, impertinent-» placò la sua ira, sostituendola con lo stupore. 
Era stupita di ritrovarsi quel ragazzo dinnazi a lei, chinato in avanti. La stava ringraziando. 
«Grazie.» disse, infatti. 
Da lontano, Erza assistette alla scena. Sorrise, intenerita dalla maturità che persino Natsu era in grado di mostrare. Le era grato, lo era davvero. Non gli era stato detto di ringraziarla, l'aveva fatto di sua spontanea volontà. 
Tuttavia, Polyushka non era nota per il suo lato loquace, perciò se ne andò senza dire nulla, eccetto un consiglio. Un avvertimento, più che un consiglio, che lasciò Natsu confuso.
«Preparatevi a ciò che vi attende.»
A che si riferiva? 
Un'imminente battaglia, forse? Aveva qualcosa a che fare con la presunta Bardeon? E perché sembrava così preoccupata? Cos'aveva detto di così importante al Master? 
Per qualche motivo, si sentì come un peso allo stomaco. Non aveva capito nulla, non ne era in grado. Sentiva solo una spiacevole sensazione e un brutto presentimento, mentre tornò davanti la porta dell'infermeria della gilda. 
Decise di non pensarci, però. 
Non avrebbe dato peso alle parole di Polyushka, non adesso. 
Quindi tornò dall'amica con il pasto che le aveva promesso, ovviamente scroccandone la maggior parte. 
 
Poco dopo, il Master si avvicinò ad Erza.
«Ho bisogno di raccontarti una cosa...»
La rossa rimase in silenzio. Osservò Makarow rabbugliarsi. Il che coincideva con l'improvviso malore di Lucy e l'avvertimento di Polyushka che non mancò a sentire. 
«...riguardo la leggenda della Luce, di Bardeon.»
 
 
 
Bardeon, conosciuta come la città delle anime perdute.
Dannati sono coloro che ne varcheranno le mura. 
Benedetta sarà l'anima di chi incontrerà la luce. 


 
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C'est moi! (?) :D
Eheh... la frase finale non mi piace granché. Onestamente mi fa schifo, ma abituatevi a certe frasette, perché le metterò sempre, fino a che non sarà finita la storia nel dramma o nel sentimento fugace della speranza. :'D Sto parlando a sproposito, e non va bene... però, davvero.
Le metterò sempre. In un certo senso, servono ad incentivare la suspance (?) e la curiosità!
Il mio lato critico, nemmeno lo espongo, visto che qualsiasi cosa faccia, comunque, mi sembra uno scempio della natura. (eeeh, che esagerazione. ù.ù) 
Perciò lascio decidere a voi :3
Per caso qualcuno nota l'accenno NaLu? *fischia indifferente*
Ringrazio come sempre chiunque mi segua nella discesa della pazzia, in queste note d'autore e quelle amate ragazze che hanno inserito la storia tra le preferite. *^*

Ora, la parte fondamentale.

Che dirà il Master ad Erza? Cosa succederà a Lucy? Che voleva dire Polyushka? Quale destino funesto attende i nostri giovani protagonisti? *voce profonda*
Lo scoprirete nel prossimo capitolo  man mano che la storia si svolgerà!

Non sarei stata io, senza la frase da prewiev (non saprò mai se lo scrivo nel modo corretto). >:3



Un bacio ad ogni mio splendido lettore, ci vediamo -sperando di aggiornare in tempi decenti- al prossimo capitolo! <3

Come sempre, scusate se ci sono errori di battitura o altro. u.u
 
  
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