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Autore: _wallflower13    22/08/2012    5 recensioni
Inutile dire che le somiglianze con il primo di Hunger Games sono moltissime, sia a volte per situazioni, dialoghi, ecc.
La protagonista è Eloise, distretto 12 , che si trova a dover partecipare alla quarta edizione della memoria, sono passati 100 anni dai primi giochi.
Possa la buona sorte essere sempre a vostro favore. O almeno si spera.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gale Hawthorne, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5.

Il mattino dopo vengo svegliata da una ragazza dai capelli scuri e il viso trasandato. Mi alzo dal letto tutta assonnata, lei intanto va a prepararmi una doccia, esce dal bagno e solo per un secondo sfiora il mio sguardo. Non parla e non fa rumore.

-Come ti chiami?- le dico cercando di aprire un discorso, ma lei scuote la testa e va via. Dalla porta appare Effie.

-Buongiorno mia cara, vedo che ti hanno assegnato già una senza-voce.- dice lei

-Come?- chiedo io

-I senza voce, non sai chi sono?- mi chiede e io faccio di no con la testa. Mi spiega che i senza-voce sono ritenuti come dei traditori, e per questo fanno in modo che non possano più parlare e poi li portano qui a Capitol City, una delle tante cose meravigliose che fanno. Dopo aver fatto la doccia, mi vesto e raggiungo gli altri per la colazione. Mi ricordo della discussione con Peeta, ho toccato un tasto dolente per lui, quella di Katniss è ancora una ferita aperta, anche dopo tutto questo tempo. Entro e mi siedo al tavolo, sono decisa a scusarmi, anche se non so ancora come aprirò l’argomento senza causare altri danni. Peeta è già seduto insieme a Louis. Inizio a rosicchiare un cornetto con gli occhi bassi, e ogni tanto guardo verso Peeta, anzi, di continuo, cerco di trovare le parole per scusarmi, ma sembrano mancarmi.

-So che vuoi scusarti e non trovi le parole, ma non sforzarti, ok?- mi dice Peeta irritato

-Scusa è che non sono brava con le parole! Mi dispiace solo per quello che è successo ieri, per il mio atteggiamento!- dico io

-Non importa, cerca di capirti un po’ di più..- dice lui

-Per quanto riguarda l’addestramento? Da oggi cominciamo.- dice Louis

-Allora, vi farò usare la stessa strategia che usai io, non mostrate i vostri talenti agli altri tributi, tipo tu, sai fare a botte e usare l’arco Louis, non mostrarlo, e tu, hai una buona mira, non farlo vedere, tieniti qualcosa per gli strateghi, a loro piacciono le persone con carattere.- ci dice Peeta

-E se ci insegnassimo a vicenda le cose?- dico io

-Tipo?- dice Peeta

-Louis sa usare l’arco, magari potrei imparare, e lui potrebbe imparare da me nodi, trappole e roba varia.- dico io, a sentirla mi sembra una buona cosa

-Si, va bene, è un’ottima idea.- dice Peeta

-Ragazzi, hanno annunciato che ci sarà un messaggio in tv dal presidente!- dice Effie, cambiamo stanza e andiamo in una saletta con dei divani e una tv. Appare il sigillo di Capitol City e poi appare il presidente Snow.

-Questo messaggio è rivolto in particolare ai tributi. Quest’anno, ricorre la quarta edizione della memoria, e in questo messaggio enunceremo parte regole.- dice, prende una pergamena e la srotola leggendo il contenuto:

“Nella quarta edizione della memoria, l’arena subirà un cambiamento. I tributi dovranno cercare le loro provviste, ossia zaini e armi, che sono sparse nel territorio dell’arena. La cornucopia, sarà assente.”

-Questa è la prima parte, la seconda verrà svelata nell’arena a tempo debito.- dice infine il presidente, ha un’aria contrariata, come se le regole dell’edizione della memoria di quest’anno non piacessero neanche a lui. Ricompare il sigillo e lo schermo si oscura.

-Quindi?- dice un Louis confuso

-Quindi dovrete procurarvi armi e provviste da soli, sono sparse per l’arena.- dice Peeta, per poi dirci di andare a cominciare l’allenamento.

Ci danno due tute nere con il numero del distretto, quando entriamo al piano dove dovremmo allenarci per i prossimi giorni notiamo che gli altri tributi le hanno uguali alle nostre, l’unica differenza è il numero di distretto.  Una donna ci dice le regole del centro di addestramento, in pratica non possiamo fare a botte con gli altri tributi o saranno guai. Comincio a guardarmi intorno e a guardare i tributi degli altri distretti, ho buona memoria quindi riesco a imparare i loro nomi e collegarli alle loro facce. Noto quanto siano robusti i tributi favoriti, specialmente i due ragazzi del distretto 1, la ragazza Cissy, è alta e ha delle braccia muscolose, mentre il ragazzo Bart è enorme, non si direbbe che abbia solo 18 anni, ne dimostra 20-25. Una ragazzina dai capelli rossi si esercita nel combattimento, Louis ha guardato per bene tutte le mietiture, e mi dice che si chiama Juliet ed è del distretto 6, ha 12 anni. Un’altra ragazza del distretto 11 si esercita a tirare una lancia, colpendo in pieno il centro del tiro a segno, si chiama Roxanne e ha 17 anni. Louis mi chiede di insegnargli a fare nodi e trappole, il maestro ci aiuta e lui impara molto in fretta. Il giorno seguente invece mi chiede se voglio imparare a usare l’arco per bene, e mi insegna. All’inizio fatico un po’, è una nuova arma per me, cerco di prendere confidenza con l’arco e riesco comunque dopo qualche tiro a sfiorare il centro. Per farmi prendere meglio la mira, Louis mi poggia le mani sulle braccia, una per regolare l’altezza del gomito e l’altra per regolare l’altro braccio. Per un momento i nostri visi si sfiorano, provocandomi un brivido, starei per tirare, ma mi volto a guardare lui. Mi perdo nei suoi occhi azzurri, lui se ne accorge.

-Così perdi la concentrazione.- dice sorridendo, così sposto lo sguardo da lui alla freccia e tiro, un centro perfetto.

-Vedi? Riesco anche a riprendermela la concentrazione!- gli dico, mentre parliamo un ragazzo sbatte di schiena contro di me. Mi giro e vedo di fronte a me un ragazzo, avrà 17-18 anni, ha i capelli castano chiari e gli occhi scuri.

-Ops, scusa!- mi dice sorridendo

-Nulla..- dico io

-Tu devi essere Eloise del 12 giusto?- mi chiede

-Si, e tu?- dico

-Nathaniel, ma chiamami Nate. Sono del distretto 10!- dice sorridendo

-E io sono Louis!- si fa avanti lui

-Mica andate a fuoco di nuovo no?- dice lui ridendo

-Oh tranquillo, siamo a prova di fiamma.- dico io, parliamo ancora un po’ e poi ognuno torna ai suoi allenamenti. Louis mi aiuta a fortificare le braccia con la lotta, io gli insegno a riconoscere le piante e a piazzare delle trappole. Ogni tanto ci fermiamo a guardare gli  altri tributi. I favoriti sembrano essere abbastanza bravi con la lotta, la ragazzina del distretto 6 se la cava con coltelli e corde, a guardarla sembra possa avere una piccola speranza di arrivare fino alla fine, ma se si trovasse a faccia a faccia con un favorito non credo finisca bene per lei.

Peeta ed Effie ci comunicano che come ultimo giorno di allenamento, ci sarà la prova individuale davanti agli strateghi. Non so ancora cosa fare. Peeta ci parla delle due prove che fecero lui e Katniss ai loro giochi. Certo quelle di Katniss direi che sfiorano il limite, prima ha quasi ammazzato gli strateghi e poi ha impiccato un manichino con il nome di un capo stratega giustiziato l’anno prima. Inizia a piacermi di come parlano di Katniss, ogni gesto che ha fatto viene ricordato, con discrezione certo, è sempre stata un simbolo di ribellione. Inizio a far pace con l’immagine di lei che mi sono creata, l’immagine di una ragazza ribelle e irresponsabile, ora invece la vedo come qualcuno che ha lottato, involontariamente ha causato dei guai, comincio ad ammirarla. Intanto però devo escogitare qualcosa e cercare di ottenere un buon voto alla prova con gli strateghi, naturalmente qualunque cosa faccia resterà segreta, ma voglio fare impressione su di loro.

Io e Louis siamo davanti alla porta per aspettare, siamo gli ultimi, ho portato con me la spilla e l’ho attaccata al petto, la guardo a fondo, studio l’anello su cui è poggiata, studio la forma delle ali e del becco, ora è un po’ rovinata, dopotutto ha un sacco di anni. Louis entra e io gli auguro buona fortuna, speriamo almeno che per lui vada bene. Durante gli allenamenti Peeta ci ha detto di farci degli alleati, anche se non sappiamo ancora con chi. I minuti sembrano interminabili, finchè la porta si apre e Louis esce, mi fa l’occhiolino e mi augura buona fortuna.

Entro nella sala e guardo rapidamente gli strateghi, mi presento e mi guardo intorno. Ci sono moltissimi attrezzi. Ma sono certa che con un attrezzo prenderei un voto mediocre. No, voglio fare di più. Immediatamente vedo una corda e guardo la mia ghiandaia sul petto. Prendo la corda e comincio ad intrecciarla, è una cosa un po’ complessa, ma grazie alla mia esperienza con i nodi riesco in fretta. Quando ho finito e appendo la mia composizione con la corda sono insoddisfatta. Ho riprodotto la ghiandaia imitatrice intrecciando la corda, ma non è abbastanza. Mi guardo un po’ in giro e vedo che c’è della legna con delle pietre, in pochi secondi accendo un piccolo fuoco, metto della stoffa intorno alla punta di una freccia e la faccio accendere. Prendo l’arco e posiziono la freccia, la cui punta intanto brucia. Tiro, la freccia passa attraverso le corde intrecciate accendendo la corda. La ghiandaia imitatrice prende fuoco immediatamente.

Gli strateghi intanto si sono tutti voltati a guardarmi. Una di loro però mi colpisce, si alza dalla sedia e  guarda con ardore l’immagine della ghiandaia infiammata. Poi i suoi occhi si posano prima su di me e poi sulla mia spilla, si illuminano. Una ciocca di capelli scuri si scende dalla sua treccia, è identica alla foto. Mi sorride e io ricambio il sorriso.

Katniss Everdeen è ancora viva.

 

 

 

 

Tadaaan.

Si beh, non c'è niente da dire, 

è tutto scritto:)

Grazie a quelli che leggono e recensiscono *-*

xx -g

 

   
 
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