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Autore: __wannabefree    22/08/2012    7 recensioni
-Hikari e Helen non avevano mai discusso, erano sempre state unite, inseparabili. Nonostante fossero l’una l’opposto dell’altra.
Hikari aveva dei folti capelli castani, che le cadevano delicati sulle spalle, coprendola dal freddo che molto spesso avvolgeva il clima di Londra, gli occhi erano grigi, che, durante la notte, sembrava che si illuminassero. Era una ragazza semplice, non amava truccarsi eccessivamente, un filo di matita nera dentro l’occhio ed era apposto. Amava lo sport, adorava il vento che la oltrepassava mentre correva più veloce possibile. La sua migliore amica, era tutto il contrario, ma sarà per questo che erano sempre andate d’accordo.
Helen aveva dei lunghi capelli biondi, che alla luce del sole quasi brillavano, gli occhi erano del colore del cielo sereno, probabilmente Dio aveva staccato un pezzo di esso per dare vita ad i suoi occhi. Lei adorava truccarsi, le piaceva molto la matita nera dentro l’occhio, che le metteva in risalto il colore degli occhi. Odiavo tutto ciò che faceva sudare, odiava essere spettinata.
Loro non avevano mai litigato, fino al giorno in cui incontrarono l’amore, lo incontrarono nello stesso fottutissimo ragazzo.
________
Il raiting arancione è solo per alcuni capitoli.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Diamine se sono triste. Zayn si è tolto da Twitter per dei fottutissimi haters! :'c Sto pubblicando ugualmente, perché scrivendo mi sfogo, quindi il capitolo sarà bello, almeno.. Comunque, ho iniziato anche una nuova Fan Fiction, è su Niall Horan, magari datele un occhiata e recensite c: Waited for a boy like you.

STAY STRONG ZAYN


xx Giulia
RECENSIRE NON NUOCE ALLA SALUTE

*

Helen si strinse alla felpa di Zayn, che profumava ancora del suo odore, miele e tabacco. Il moro la prese per mano e le diede un bacio sulla fronte, sapeva che era tutto tranne che tranquilla. Non la preoccupava la madre del fidanzato, più che altro la sorella, si vedeva che non provava molta simpatia nei confronti della fidanzata del fratello.
-Andiamo.- Disse Zayn aprendo la porta.
-Andiamo.- Li fece eco Helen abbozzando un lieve sorriso. Scesero le scale, dove il giorno prima si baciavano appassionatamente. Entrambi sorrisero. Entrarono nella cucina, dove la madre era seduta al tavolo leggendo la rivista che poco prima aveva letto anche Helen, mentre la sorella guardava fuori dalla finestra, cercando qualcosa di interessasse che potesse rallegrarle la giornata. La signora Malik alzò lo sguardo verso la ragazza, sorridendole affettuosamente, si alzò e porse la mano alla ragazza.
-Piacere cara, io sono Tricia, la mamma di Zayn.- Le rivolse un sorriso sincero e si strinsero la mano.
-Io sono Helen, la fidanzata di Zayn.- Avvampò violentemente, non capendo il perché. Probabilmente si sentiva molto imbarazzata per aver conosciuto la suocera in questo modo. Avrebbe voluto conoscerla organizzando una cena di familia, intorno ad un tavolo, mangiando pollo e patatine, parlando del lavoro che avrebbe voluto svolgere la ragazza. La signora Tricia tossì voltandosi verso la figlia, che ancora stava ammirando il paesaggio che li circondava, stringendo i denti e mordendosi la lingua per la rabbia. Odiava quella ragazza, odiava quella ragazza che aveva rubato il cuore di suo fratello, odiava quella ragazza che le aveva tolto suo fratello, che aveva tolto suo fratello a.. Fu interrotta dai suoi pensieri dalla madre, che le aveva urtato il braccio.
-Ciao, io sono Helen.- Le disse la bionda gentilmente. A differenza della mora, lei trattava bene tutti, anche chi la trattava scortesemente, anche se non sapeva il motivo per cui Waliyha odiava la ragazza le sfuggiva. Forse era una di quelle ragazze gelose delle fidanzate del fratello o semplicemente doveva ancora abituarsi all'idea di avere un'altro membro in famiglia.
-Ciao, io sono la ragazza che ti rovinerà la vita.- Rispose acida con un sorriso maligno. Helen tolse la mano lentamente, Zayn la fulminò con lo sguardo e la prese in disparte.
-Che problemi hai, Waliyha?- Disse acido tenendo per le braccia la sorella, che aveva la schiena al muro. Lei aveva il cuore che le batteva a mille, che cosa li diceva ora? Che la sua migliore amica era follemente innamorata di suo fratello e soffriva giorno e notte perché lui la considerava solo 'l'amichetta stupida di sua sorella più piccola'? Che aveva una cotta per lui da più di cinque anni? Che non sopportava quella bionda perché la sua migliore amica avrebbe sofferto quando avrebbe saputo che l'amore della sua vita si era fidanzato con una barbie? No. -Waliyha, ti ho fatto una domanda.- Disse Zayn alzando il tono della voce. Era davvero arrabbiato, sua sorella aveva appena ferito la sua fidanzata, la ragazza che amava più di se stesso, la ragazza con cui aveva fatto per la prima volta l'amore. -Waliyha!- Urlò. La sorella lo guardava negli occhi, sembrava che il cioccolato al latte si stesse sciogliendo e diventasse veleno, aveva delle sfumature giallognole intorno alla pupilla.
-Non voglio che soffra, okay? Tu la farai solo soffrire!- Urlò lei sputando quelle parole in faccia al fratello, che la lasciò libera. Sapeva che la sorella non aveva detto la verità, non si era mai preoccupata di nessuna ragazza con cui lui usciva, perché si preoccupava di Helen? Certo, lei era la più bella tra tutte, la più simpatica, lui l'amava sul serio. Helen, nascosta dietro la porta, aveva ascoltato tutta la discussione dei due fratelli, con le lacrime agli occhi. Chi era Zayn sul serio? Perché avrebbe dovuto farla soffrire? Qual'era il passato del ragazzo che ama? Lui stava ancora immobile, che guardava i piedi con la testa bassa. Si avvicinò a lui e li mise una mano sulla spalla, facendolo girare. Aveva lo sguardo perso, pensieroso, quelle parole li avevano fatto male. Lei lo abbracciò senza pensarci due volte, piangendo silenziosamente sulla sua spalla.
-Tutto okay?- Chiese Zayn notando una lacrima scendere dagli occhi della ragazza. 'No Zayn. Non sto bene. Ho appena origliato alla discussione con tua sorella e l'ultima sua frase mi ha fatto venire dei grossi dubbi'.
-Si, tutto bene.- Rispose sorridendo e dandoli un bacio sulla guancia.
-Ed allora perché piangi?- Chiese. Bene, ora cosa li diceva. -E' colpa di Waliyha. Scusala, è che lei è sempre stata così.- Disse. Bè, in verità era colpa di Waliyha, ma non per quello che pensava lui.
-Su, torniamo da tua madre, o penserà male.- Disse maliziosa la ragazza. Zayn le cinse i fianchi con un braccio e sorrise. Si, la amava. E la avrebbe amata per sempre, anche a costo di andare contro tutto e tutti.

*

Harry si stava guardando davanti allo specchio e si aggiustava la giacca blu. In quel pomeriggio aveva avuto l'occasione di ragionare sui sentimenti che provava per la sua migliore amica. La amava, ma come un fratello ama una sorella, non sarebbe mai potuto nascere qualcosa di più profondo. La sua anima gemella doveva ancora arrivare. Erano le 19.30, così cominciò ad uscire di casa. Jesy li aveva spiegato per telefono dove abitava, non era molto lontano da lì. La strada era molto affollata, come sempre. Passò vicino al parco, dove c'erano molti ragazzi skater che si allenavano, ma la cosa che lo colpì di più fu una ragazza. Indossava un caschetto nero ed impugnava un skate rosso. Aveva una maglietta che le lasciava scoperto l'ombelico con un teschio rosa scuro, un pantaloncino che le copriva davvero poco e delle converse viola con dei pallini di diversi colori. I suoi capelli erano biondi, con qualche ciuffo rosa, era leggermente truccata. Gli occhi erano castani, ma erano ugualmente stupendo. Si era incantato a guardare quella ragazza, tanto da non accorgersi che le stava venendo incontro con lo skateboard, fino a che non si trovarono uno sopra l'altro.
-Hei stà attento!- Disse la ragazza acidamente. Incrociando gli occhi verdi smeraldo del ragazzo.
-In verità sei tu che mi sei venuta addosso.- Rispose gentilmente il riccio spolverandosi la maglia ed aiutando la ragazza ad alzarsi, che se ne andò scontrosa verso la rampa, senza degnare di una parola il riccio. 'Credo che verrò più spesso qui al parco'. Pensò il riccio guardando malizioso la ragazza che si allontanava. Si diresse verso la sua amica, che lo aspettava fuori casa, più bella che mai.
-Hei!- Disse dandoli un bacio sulla guancia.
-Hei.- Rispose il riccio sorridendo. La ragazza indossava un vestito violetto, con un tacco di 5 cm ed i capelli ricci che le cadevano delicati sulle spalle.
-Allora, andiamo?- Chiese lei prendendo a braccietto l'amico, che annuì. Si diressero verso Nando's, non era il massimo per loro, ma loro non volevano il massimo.
-Allora, com'è che hai fatto tardi?- Chiese la ragazza sedendosi sulla sedia.
-Ho avuto un imprevisto.- Rispose storcendo il labbro. L'amica alzò un sopracciglio. -Ho incontrato una ragazza.- Si confidò. -E' stupenda.- Aggiunse. Jesy abbassò lo sguardo. Lei pensava che poteva avere una possibilità con Harry, ma sembra che lui avesse occhi per tutte tranne che per lei, anche se era diventata una modella. E si sa che le modelle sono perfette. -Tutto okay?- Chiese Harry osservando la reazione dell'amica.
-Si, si, è tutto okay.- Rispose Jesy sfoderando un sorriso falso. Harry alzò un sopracciglio.
-Jesy, ti conosco troppo bene.- Disse Harry.
-Non è niente Harry, solo che.. bè.. io.. credevo che.. insomma.-
-Tu credevi che io e te potessimo diventare più che amici.- La interruppe Harry finendo la frase che la ragazza non riusciva a dire. La mora spalancò gli occhi ed annuì.
-Si.- Sussurrò. Harry le prese la mano.
-Jesy, io ti amo, ma come una sorella. Sei una ragazza stupenda, simpatica, intelligente.. ma me..-
-Ma meriti qualcuno meglio di me.- Questa volta fu Jesy a concludere la frase del riccio. -Voi ragazzi siete tutti uguali, ti credevo diverso, Harry.- Disse per poi alzarsi e lasciando Harry da solo al tavolo. Sapeva com'era l'amica, voleva stare da sola, quindi non perse tempo a seguirla, ma tornò a casa e si buttò sul letto.
Tin,tin,tin.
Il cellulare cominciò a suonare con la suoneria dei messaggi.
'Scusa, ho esagerato. Amici? xx J.' Harry sorrise e mise accanto a se il cellulare, per poi addormentarsi felice.

*

[Ora mettete Questa canzone di sottofondo c: E non mi scoppiate a piangere!lol]

Niall stava ancora correndo, ed anche se si sentiva male alla milza cercava sempre di aumentare. Hikari, la sua Hikari, l'unica ragazza che l'aveva fatto sentire speciale, l'unica che non l'avrebbe mai tradito, l'unica che lui avrebbe sempre amato, stava per togliersi la vita per colpa sua. Le lacrime li scivolavano veloci e calde sulle guancie, per poi volare via leggere dietro alle sue spalle. Il cuore li batteva veloce, troppo veloce, era quasi sicuro che a breve sarebbe svenuto. Tutti lo guardavano male, non sapevano che quel ragazzo biondo stava per perdere l'amore della sua vita. Hikari stava ancora salendo le scale del grande monumento [se non sapete qual'è il Monumento al marinaio di Brindisi, cercatelo su google, rende meglio l'idea c:], stanca. Era stanca di tutto. Prima aveva una ragione per vivere, il suo Niall. Ma ora che aveva? Nulla, non valeva più la pena restare sulla terra con tanti mostri, almeno in Paradiso avrebbe potuto proteggere il suo Niall da tutte le persone che lo criticavano, che lo facevano soffrire, sarebbe stata accanto a lui per sempre. Le venne i brividi a pensare a quella parola.
'Per sempre' Fino ai 10 anni ci aveva sempre creduto, aveva creduto al principe azzurro, che la vita fosse una favola. Ma poi aveva smesso di sperarci. Compiuto i 12 anni ha lasciato il 'per sempre' alle favole, ha capito che il principe azzurro è gay e che la vita è un film horror. Intanto era arrivata alla fine delle scale, ed aprì la porta. Perfetto, era vuoto, non c'era nessuno. Quindi, sul serio, stava mettendo fine alla sua vita? Lo stava facendo sul serio? Ma avrebbe avuto il coraggio? Bè, alla fine sarebbe stato come fare bungee jumping senza filo. Il vento che ti sfiora i capelli, la sensazione di libertà, si l'avrebbe fatto. Salì sul muro e guardò giù. Chiuse gli occhi e respirò profondamente. Niall era finalmente arrivato al monumento, aprì il grande portone nero ed entrò. Era buio e si intravedeva solamente la luce della lampadina del guardiano.
-Scusi, ha visto una ragazza perfetta con i capelli castani, gli occhi grigi ed una voce vellutata?- Disse Niall sperando in un 'no'.
-Si, è venuta 10 minuti fa.- Dieci minuti. Il cuore di Niall si fermò e si sentì mancare il respiro.
-Grazie.- Cominciò a correre su per le scale, saltando due gradini. Continuava a piangere. La stava perdendo. Il suo dolce viso era impresso nella sua mente e la sua voce che a lui sembrava una melodia li risuonava nella mente. Ricordò il giorno in cui si erano conosciuti. Lei era molto timida, non che lui non lo fosse. Le piacque sin da subito, dal primo sguardo, dalla prima volta che ha visto i suoi capelli ondeggiare. Sembrava un angelo, ma era il suo angelo. E Dio non poteva portarla con se, lui ne aveva bisogno. Arrivò alla porta, più piccola dell'altra, che era chiusa. La aprì velocemente ed entrando il suo cuore si fermò. Girò per tutto il piccolo spazio, ma non la vide. Era vuoto. Un vento gelido li passò per la schiena e per tutto il corpo. Cominciò a piangere ancora più forte, accasciandosi a terra con le mani sul volto per coprirsi gli occhi, che ormai erano diventati rossi. L'aveva persa.
Non l'avrebbe più rivista.
Non avrebbe mai più rivisto il suo sorriso.
Non avrebbe più sentito la sua voce.
Non avrebbe mai più riso insieme a lei per la più grande cavolata.
Non avrebbe mai più potuto sfiorare la sua pelle più morbida di quella di un bimbo appena nato.
Non avrebbe più potuto fare nulla con lei. NULLA. Ormai il sole aveva lasciato spazio alle stelle, che inondavano il cielo. Una di quelle stelle era la sua Hikari. Si distese e guardò il cielo, ancora singhiozzando, quando vide una stella cadente.
'Rivoglio la mia Hikari' Espresse quel desiderio. Anche se era un desiderio stupido. I morti non tornano in vita. Pianse più forte. I morti. Lei era morta.
-Perché piangi?- Quella voce. Quella terribile voce che l'aveva fatto sognare. Non poteva essere. Si alzò in piedi e si guardò intorno. Ma non c'era nessuno. L'aveva dovuta immaginare. E così è questo quello che si prova quando perdi una persona che ami. Senti la sua voce ovunque. -Qui su.- Disse ancora la voce. Niall alzò il viso e la vide. Era seduta sul punto più alto del Monumento e li sorrideva. Si stava sorridendo. Quel sorriso sincero che li mancava tantissimo.
-Hikari.- Sussurrò il biondo ridendo e piangendo insieme. La ragazza scese dal luogo che per tanti anni era stato importante per lei. Quando era triste, sconsolata, delusa, si stendeva lì sopra e guardava il cielo. Mentre era sul muretto che stava per buttarsi, decise che prima avrebbe voluto rivivere quei momenti di quando era più piccola, così era salita sulla punta del monumento e si era addormentata. Era stata svegliata dalle lacrime del suo Niall.
-Niall.- Rispose lei sorridendo mentre le lacrime cominciavano ad uscire. Senza pensarci due volte li corse incontro e lo baciò appassionatamente.
-Ho avuto paura di perderti.- Disse Niall soffiandoli sulle labbra.
-Ti amo.- Disse lei baciandolo ancora. Non voleva staccarsi, voleva godersi il momento, voleva ricordarsi tutto. Il bacio diventava sempre meno casto e, quando la lingua del ragazzo chiese il permesso di entrare, Hikari schiuse le labbra. Le loro lingue cominciarono a giocare ad acchiapparello, fino ad incontrarsi e cominciare una danza melodiosa. Niall prese in braccio la ragazza facendola sedere sui mattoni freddi, che le fecero salire dei brividi alla schiena, ma non aveva i brividi solo per quello, e Niall lo sapeva. Hikari sorrise sulle sue labbra, che sapevano di.. patatine? Mise le mani dietro al suo collo, toccandoli i soffici capelli biondi con qualche sfumatura più scura e cominciò a lasciargli qualche bacio dietro al collo. Questa volta i brividi li ebbe Niall, che inclinò la testa indietro per godersi il momento. Il biondo le alzò il viso e si fiondò sulle sue labbra, non potevano più stare divisi, ormai le sue labbra erano diventate droga per lui. Niall la stringeva a se, i loro corpi erano divisi dagli abiti, che in quella situazione erano di troppo. Hikari fece sparire la polo di Niall, sfiorandoli i pettorali con il dito in un modo sensuale, per poi lasciare delle scie umide, che fecero uscire dei gemiti dalle labbra del ragazzo, che le alzò il viso con una mano e la portò sul divanetto rosso, dove si sdraiarono uno sopra l'altro. Niall mise una mano dentro la maglia della ragazza, accarezzandole la schiena, per poi buttare all'aria la sua maglietta, facendola rimanere in reggiseno. Niall ribaltò la situazione, adesso era lui sopra di lei, che le lasciava dei baci sul collo, scendendo sempre più giù, fino ad arrivare al reggiseno di pizzo bianco. Dei gemiti uscirono dalle labbra di Hikari, facendo sorridere soddisfatto il biondo. Le loro labbra si incontrarono nuovamente e, dopo pochi minuti, tutti i loro indumenti erano a terra. Niall entrò dentro di lei, con spinte prima leggere per farla abituare, poi sempre più veloci. La ragazza inarcò la schiena per il dolore, che poi si trasformò in vera e propria passione. Hikari era sempre più convinta che stava facendo la cosa giusta, stava donando la sua verginità, una parte di se, a Niall, il ragazzo che ama e che amerà sempre. Si, perché lei a ventanni ancora era vergine, non se l'era mai sentita di donare una parte di se ad un ragazzo. Dopo varie spinte, il biondo uscì da lei, stendendosi accanto a lei ed abbracciandola.
-Niall.- Disse lei con una voce dolce.
-Dimmi amore.- Era la prima volta che Niall la chiamava amore, ma suonava bene.
-Tu mi amerai per sempre, vero?- Chiese lei. Lui la guardò e le sorrise.
-Per sempre.- Le diede un bacio sulla fronte, facendola sorridere.
-Forse è meglio vestirsi, sai potrebbe arrivare qualcuno.- Disse lei divertita. Presero tutti gli indumenti, indossandoli e si distero sulla punta più alta del monumento, guardando il cielo innamorati.

©

Okay, sto piangendo. Ho pianto per praticamente.. tutta la prima parte di Niall ed Hikari? Ci ho passato praticamente due ore, ma ne è valsa la pena! Sono soddisfatta! Che cicciiii *u* dhfbdhk*^* Recensite, miraccomando!
xx Giulia

   
 
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