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Autore: _Deina13    22/08/2012    5 recensioni
Johanna rimane in silenzio qualche attimo, finchè io non capisco che 'è qualcosa che non va.
«Allora.. rimani con me» sussurra.
«Te lo prometto.» [...]
«Sarebbe bello, no?»
«Sarebbe bello cosa?»
«Una vita. Con te, Peeta e il bambino.Tu non hai sempre voluto un fratello?» «...O una sorella. Si, ma ora..Beh, non credo sia il momento più adatto» «Non penso esisiti un momento per avere un bambino, io non ero pronta quando lo era Peeta, ad esempio. Ma, se vogliamo parlarne, sono io che devo fare tutto il lavoro, lui deve solo stare a guardare, no?»
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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All'eco crudo del suo urlo si aggiungono i pianti dei neonati formando un coro che spezza il cuore, e ancora più atroce è quando la voce le muore in gola e tutti noi, infermieri compresi, ci mettiamo a fissarla ad occhi sgranati.

Non c'è nulla al mondo, nemmeno in questo universo pieno di ingiustizie, che sia più struggente di sentire dei bambini che piangono, sopratutto se così piccoli. È una cosa brutta, tanto brutta.

Guardandoli mi chiedo se mia moglie sia mai stata così piccola. A lei non è mai importato sapere com'è nata, la faceva sentire diversa. Così quella notte in cui glielo chiesi lei scrollò le spalle e mi guardò come se fossi l'unica cosa di cui realmente le importasse nella vita, prima di baciarmi e finire a fare l'amore – nel letto di Katniss e Peeta che erano usciti per una cena d'innaugurazione di qualche nuova miniera con assicurazione sanitaria con Johanna sul passeggino.

Mi dispiace poterla amare solo la metà di quanto potrei, ma il mio cuore era diviso prima e lo è ora.

«Scusatemi» si passa una mano davanti alla bocca, e vedo che trema.

Heloise la prende per i polsi e le posa le mani in grembo, così lei si china per guardarla negli occhi. «Mamma, cosa c'è?»

Si morde il labbro inferiore, ma non risponde, vediamo che trema, trema davvero tanto. Qualcosa l'ha impaurita, gli occhi del piccolo? Di che colore potranno mai essere? Erano di un colore strano, erano degli occhi strani.

«Signori, vi prego di tornare nella vostra stanza» in giovane infermiere – che di sicuro non ha riconosciuto ne me ne Katniss – porge il nostro piccolo fra le braccia di Heloise prima di rimanere in silenzio a guardarci andarcene; cosa che non accade subito.

La mano che Katniss si era portata alla bocca, riprende il suo posto sulla mia spalla, e quando riincrocio i suoi occhi vedo che almeno un primo velo di preoccupazione se n'è andato.

«Vado a casa, torno subito J.» fa un passo indietro. «Devo farti vedere una cosa»

 

 

 

«Non è bellissimo?» mi chiede Heloise, per la quinta volta.

È stesa sul letto, con la schiena leggermente rialzata dai due cuscini di piume che Peeta ha riempito a casa direttamente per l'occasione.

Lui è stato fondamentale per la nostra vita insieme, dal nostro matrimonio mangiavamo tutti i giorni con loro, io e Kat andavamo a caccia ed Heloise e Peeta preparavano l'essenziale per cucinare. Poi quando Katniss scoprì di aspettare Johanna, io e mia moglie facevamo a turni ad andare a caccia ed aiutare Peeta.

Fino ad ora è stato un bel matrimonio, il nostro.

Poi quando la guardo, con fra le braccia mio figlio, e poi guardo come lo guarda, con così tanta dolcezza negli occhi, nello sguardo, con la sua bellezza in generale.. sento che non potrò amarla più di quanto faccio adesso.

Mi stendo sul letto con la testa sulla sua spalla e bacio un piedino del bambino, e gli solletico la pancia. È vero che è bellissimo, non credo ci sia un bambino più bello di lui in tutto l'universo.

Mi isso sui gomiti e bacio la fronte di Heloise con tutta la delicatezza che riesco a trovare in quest'attimo, e le sussurro: «Ti amo» e per la prima volta non è del tutto falso.

«Che carini che siete» esclama Katniss con un sorriso, mentre chiuse la porta dietro di lei.

«Mamma!» la chiama Heloise, mentre si mette seduta, ed io faccio lo stesso. Prende la manina del piccolo e la muove dolcemente verso la porta. «Saluta la nonna piccolo, fai ciao ciao»

Kat emette un sospiro divertito e io le faccio segno di avvicinarsi e di sedersi sulle mie gambe. Trema ancora un po', ma impercettibilmente.

«Andiamo non sono così vecchia» obietta.

«È vero!» esclamo. «Ma nemmeno così giovane»

Si volta verso di me e sorride.

«Vuoi tenerlo in braccio?» chiede Heloise, e glielo porge.

Lei esita. «E se apre gli occhi ed urlo?»

«Ma perchè hai urlato?» le chiedo e lei invece di rispondermi sia alza in piedi.

Questo è il suo momento da vera mamma, e da vera nonna. Fa una carezza a sua figlia e prende in braccio il piccolo. Mette un asciugamano e scosta il copriletto, da' un bacio sulla fronte del nipote e lo guarda muovere le manine. È bellissima, sua figlia è bellissima, il piccolo è bellissimo.

Alza lo sguardo verso di noi, e ci guarda entrambi, a turni. Sospira a fondo e fruga in tasca. Mi porge una foto, ma dalla mia posizione, pur alzando lo sguardo, vedo solo una macchia di colori. Così, la prendo in mano e la guardo.

«Me l'ha data Johanna» mi spiega, e sentendo quel nome sussulto; spero che Heloise non se ne sia accorta. «Il giorno del mio matrimonio, prima di fare il mio ingresso nella navata, per ricordarmi che anche lui era con noi»

Nella foto c'è un bambino, di più o meno tre anni. Dalla sua vicinanza, Heloise riesce a vederla e mi mette una mano sulla spalla. Non riesco a capire molto.

Capisco solo che è davvero un bel bambino, con dei riccioli cortissimi attaccati alla testa e un naso più piccolo del mio dito mignolo. La foto è a mezzobusto, in orizzontale, e sento mia moglie che mi fissa con un punto interrogativo disegnato sulla faccia.

È l'espressione che preferisco sul suo viso, perchè le toglie quella punta di arroganza che ha preso dal padre nel suo sguardo delicato. Davvero poche cose ha perso da Katniss, ed il carattere non è assolutamente una di queste cose.

Comunque, ben poco riesco a capire da quella foto, ma una cosa la noto: quel bambino ha gli occhi di mio figlio.


F.

Avete presente quando nei film, quando sembra tutto finito, e poi c'è un'altra scena del tipo 'due anni dopo'? essssatto, e questo è esattamente quello che ho fatto io! tadadadaaaaaaaan
Questo è il penultimo capitolo, del mio secondo finale nel tempo, ci sarà il prossimo capitolo, che verrà seguito da ben tre epiloghi diversi, raccolti in tre capitoli diversi.
Quidni anche questa storia è giunta alla fine, a quella vera!
xoxo

 

   
 
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