Autore: Ikari-kun
Genere: Comico generale
Gothic Lolita
A fare shopping con Atem non si può stare tranquilli
Mou hitori no Yuugi si guardò intorno, cercando in mezzo a tutte quelle borchie e cinture di pelle qualcosa di nuovo per il suo abbigliamento. Quello era uno dei suoi negozi preferiti in ambito gothic e di solito era ben fornito, ma quel giorno non c’era proprio nulla che suscitasse il suo interesse.
Scartò l’ennesima maglietta, piena di strappi e con scritte in stile rock, lasciandola penzolare tristemente dalla gruccetta –Non sarai un po’ troppo pretenzioso?- domandò il giovane Yuugi, galleggiandogli accanto in forma di anima. Il più grande fece spallucce, analizzando con occhio critico un paio di pantaloni con parecchie catene d’argento. –E un tantino egocentrico?- domandò ancora, chiaramente preoccupato per ciò che l’altro avrebbe potuto fargli indossare.
Il Namonaki Pharao scoppiò a ridere alla sua faccia, cercando di non farsi veder dal commesso. Meglio evitare di essere preso per pazzo in uno dei pochi posti che gli piacevano. -Se vuoi saperlo secondo me sei troppo anonimo nel vestire- disse facendogli un occhiolino. Al broncio dell’altro però sospirò, dandogli uno sguardo accondiscendente. –Allora dimmi cosa ti piacerebbe?- chiese, immaginandosi già come avrebbe potuto render parecchio più vistoso qualunque capo il suo adorato Aibou avrebbe scelto. Yuugi si portò una mano al mento, provocando nella testa dello spirito millenario un’eco paurosamente somigliante alla parola KAWAII!!!
Frequentare ragazze come Anzu e Rebecca non gli faceva bene.
–Uhm.. bhè qualcosa di semplice andrebbe bene, di comodo.. e soprattutto che mi stia bene..- Mentre il più piccolo parlava lo sguardo di entrambi spaziava per tutto il negozio alla ricerca di qualcosa che potesse corrisponder alla descrizione. L’occhio di Mou hitori no Yuugi fu catturato da qualcosa che faceva bella mostra di sé su un manichino. Vi si diresse sicuro, mentre Yuugi girava ancora lo sguardo intorno, tentato di optare per una sorta di tuta nera e rossa, che gli ricordava tanto gli occhi dell’Altro sé. Occhi color tramonto. –Secondo me questo andrebbe bene..- la voce del compagno lo attirò al suo fianco e quando gli occhi gli caddero sul manichino, la mascella minacciò di staccarsi. –Semplice e indubbiamente comodo. E Secondo me ti starebbe divinamente..- non finì di parlare che una luce lo avvolse, lasciando il posto a uno Yuugi rosso come un pomodoro e imbronciato più che mai.
Ignorando la voce dispiaciuta e indispettita dell’Altro sé, Mutou si impossessò della tuta adocchiata prima e una volta pagata uscì, lanciando al manichino uno sguardo accusatorio. Aveva sempre avuto il sospetto che lo spirito millenario avesse gusti insoliti, ma che gli proponesse un abitino nero con merletti bianchi e viola, con una gonna che arrivava alle ginocchia in perfetto stile gothic lolita pensava di non sarebbe mai accaduto.