Nota
dell’autrice: nuovo cadeau
(regalo ^^) per voi… anche se
state battendo la fiacca e lasciate pochi commenti ;-P guardate che,
anche se
non li chiedo, un po’ me li aspetto *Mel antipatica
perché stanca* XD
Con questa storiella torno in
carreggiata,
riproponendovi la mia coppia preferita… perché
c’è tanto bisogno di qualche
passo avanti, anche se solo via fanfic -_- chi è spoilerato
degli ultimi
capitolo sa.
Che altro? Il punto di vista
è quello di Zero. Mi ci
sto appassionando <3
Ah, e il pezzo si pone temporalmente
dopo “Rogo”. Dedicato a Shade, che aveva
implorato una pièce ZeKi di atmosfera "hot"
XD Alla nostra salute, cara!
Buona lettura.
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Straordinario
ed emozionante
“I give my heart for
you to break.
I give my final breath.
When nothing lasts forever see
what we can turn eternity into.
And I just want to get closer than close to you.”
Bee
Gees
Era venuta a lui con passo
tranquillo, quella notte,
mentre il grande incendio sferzava le terre boschive del collegio; e
gli aveva
rivolto le parole più belle che lui avesse mai udito.
Da quel giorno era iniziato un
sogno.
Zero Kiryu non voleva essere
spensierato ― portava
male e, comunque, non se ne credeva fisicamente capace ― ma poche cose
nella
sua vita gli erano parse difficili come resistere a
quell’euforia,
quell’esilarante completezza.
Scorgere i suoi rossori da lontano,
e sapere che erano
per lui; camminare al suo fianco o semplicemente avvicinarla, per
sentire
subito il tocco della sua mano sul braccio; stringerla e attirarla in
un bacio,
anche se di rado, un gesto tuttora straordinario ed
emozionante…
Poi, studiare insieme ad ogni
occasione. Andare in
città per il preside e trasformare le commissioni in uno
svago continuo,
sebbene lui cercasse di fare l’indifferente, di mantenere una
qualche specie di
decoro.
Un comportamento ridicolo.
Una sensazione legata al
“prima”, quando facevano cose
assai simili, ma con spirito diverso ― quanto diverso!
Oppure, ancora… dopo la
ronda notturna, finite le lezioni
della Night Class… quando ancora la sagoma di Kuran doveva
scomparire oltre i
cancelli del dormitorio, sollevarla da terra; porre fine a quella
normale
vicinanza, alle parole di tutti i giorni, e tenerla stretta contro di
sé.
Portarla senza fretta al loro posto segreto, ascoltando prima le sue
imbarazzate proteste, poi un respiro tremulo sul collo, infine la frase
che
cancellava qualsiasi senso di colpa: “ti voglio”.
Come adesso.
Chiudere entrambi a due passi dal
mondo.
Lasciarsi dietro una scia di
vestiti; inciampare,
rapiti, nelle loro stesse gambe e cadere sul letto.
E poi… le sue mani. Sul
viso, nei capelli, sulla
schiena, tremanti ma coraggiose.
La sua voce, dolcemente disperata.
«Zero.»
Tutto questo…
La baciò.
Ah― stava ricevendo troppo, la
stava amando troppo.
Non avrebbe dovuto amarla così.
Né avrebbe dovuto essere
amato così tanto.
Un gemito. Strinse i pugni,
cercando di non
soccombere.
Yuuki rispondeva, toccava i suoi
canini ― un’abitudine
che gli toglieva il fiato, l’orientamento, qualsiasi
controllo. E lei lo
sapeva. Le zanne che tante volte l’avevano morsa, adesso lei
le carezzava con
naturalezza un po’ ritrosa, ricambiando le sue attenzioni col
più intimo dei
gesti; emettendo quei suoni; strappandogli quei suoni.
E Zero era vinto.
Per quel poco che rimaneva, quel
purgatorio
improvvisamente depurato dagli orrori, non avrebbe più
taciuto, concedendosi di
desiderarla e di essere desiderato.
Di baciarla, sino a lasciarla senza
fiato.
Di toccarla.
Di farla gridare…
E di stringerla mentre si
addormentava esausta nel suo
letto, portandolo con sé.
Tutto questo ― più di
quanto avesse mai osato sognare,
in realtà. Tutto questo…
qualcosa che non poteva né voleva più
rifiutare.
E quando infine fosse giunto il
tempo del risarcimento,
del regolamento di conti, privo di una qualsiasi speranza cui
aggrapparsi,
l’avrebbe accettato senza rimpianti.
―
Finis ―
***
Disclaimer:
no, non possiedo Vampire Knight né i
suoi personaggi… anche perché, se
fosse, Yukkie non avrebbe intrapreso la strada della Mostruosa
Indecisione
Cronica XD e Zero sarebbe ancora più sexy!
Come? Dite che non è
possibile? Hehehe… mi sa… XD
Conteggio parole:
469.
Traduzione citazione: “Ti offro il mio cuore
da spezzare./Mando il mio ultimo
respiro./Quando nulla dura per sempre, vedi/cosa possiamo trasformare
in
eternità./ E voglio solo venirti vicino, più
vicino.” (Bee Gees, Closer than
close) Letteralmente “closer than close”
si dovrebbe tradurre “più vicino
di vicino” (aww <3), ma suona maluccio in
italiano… quindi l’ho reso in modo
libero.