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Autore: Cristie    23/08/2012    4 recensioni
Au ambientata nella terza stagione...ed anche molto tempo dopo.
A Nasir ed Agron non viene concessa una vita insieme ..e se avessero un'altra possibilità?
Genere: Angst, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Agron, Nasir
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un nuovo inizio
 

C’era una volta un uomo, a cui erano stati dati due nomi.
Il primo gli era stato dato dalla sua famiglia, di cui non ricordava nemmeno i volti, se non suo fratello che lo chiamava Nasir.
Il secondo nome che gli venne dato fu Tiberius, in nome del suo stato di schiavo pronto a soddisfare qualsiasi desiderio del suo Dominus.
Per anni, Tiberius aveva invocato gli dei per ridargli la libertà, ma questo non accadde mai.
Fino ad una sera quando un gruppo di gladiatori ribelli non irruppe nella casa dove viveva.
Un gruppo di ribelli guidati da Spartacus.
E con loro era arrivato lui, Agron.
 
 
La vita di Nasir poteva essere riassunta in quelle poche parole, era questo che stava pensando mentre osservava la distesa di morte e sangue che aveva davanti a sé.
Strascichi di una battaglia interrotta dal calare della notte.
Aveva paura anche solo ad avvicinarsi, per raccogliere i morti temendo di riconoscere un viso amico.
Temendo di vedere gli occhi azzurri di Agron resi vitrei e spenti dalla morte.
Temendo di non vedere più il suo viso illuminarsi ogni volta che si ritrovavano dopo una battaglia.
Di non sentire più il calore del suo abbraccio la notte prima di addormentarsi.
Semplicemente di perderlo per sempre.
Perché se Agron combatteva per vedere Roma cadere, lui combatteva solo per rimanere al suo fianco. Ogni singolo istante non aveva fatto altro che irrobustire il suo corpo allenandosi nel combattimento solo per non essergli di peso e per poter combattere accanto a lui.
Ma questo non lo avrebbe mai ammesso, il rapporto tra lui ed Agron era pieno di cose non dette eppure percepite l’uno da l’altro come se venissero urlate.
Con questi pensieri Nasir cominciò ad avanzare alla ricerca di un compagno a cui dare una degna sepoltura, camminava lentamente prestando attenzione ai corpi che aveva intorno ed allo stesso modo cercando di non muovere cadaveri.
Fu una schiena piena di sangue a attirare la sua attenzione, con una lancia conficcata in profondità.
Lugo.
Il germanico che inizialmente non aveva fatto altro che brontolare contro di lui.
Si avvicinò piano, osservando se ancora respirasse e il suo cuore stesse ancora battendo.
Ma nulla di tutto questo, la vita aveva ormai abbandonato il germanico. Non lasciando altro che un   corpo inerme.
Nasir estrasse la lancia, gettandola a terra. Voltò Lugo e prendendolo per le spalle lo trascinò verso il loro accampamento.
Fu allora che lo vide, Agron teneva una donna tra le braccia era ferita e piangeva per il dolore.
Ma almeno aveva ancora il dono della vita, Lugo non era stato così fortunato.
Continuarono a guardarsi, anche se per poco. Tuttavia sembravano dirsi sotto voce.

Anche oggi siamo ancora vivi.
 
 
 
Le fiamme che avvolgevano il corpo di Lugo cominciavano a farsi più alte. Crixus, Nevia e Saxa erano accanto a lui, nel rendere omaggio al guerriero.
-È morto con onore – disse semplicemente Spartacus, in quelle circostanze non c’erano molte parole da dire.
- Torna alla tua tenda Nasir, tu e Agron avete bisogno di riposare –
E così a passo stanco Nasir raggiunse la tenda che condivideva con Agron, anche se dell’uomo nemmeno l’ombra.
Non andò a cercarlo, si spogliò dei suoi vestiti per passarsi un panno bagnato, tentando di togliersi il sangue di dosso. Non era sicuro arrivare al fiume, era sorvegliato dai romani.
Dopodiché indosso altri vestiti suoi o di Agron non faceva una grande differenza.
- Eccoti piccoletto – la voce del germanico suonava stanca, mentre entrava nella tenda.
Nasir gli si avvicinò dandogli un bacio ed avvolgendogli le spalle – Io sono sempre stato qui, ad aspettarti –
Agron se lo strinse di più addosso – Sono andato da Lugo – e non ebbe bisogno di aggiungere altro.
Nasir annuì leggermente – La ragazza? – riferendosi alla ragazza ferita che l’altro stava portando.
- Se la caverà – aggiunse il germanico.
Nasir non attese oltre, era rimasta del’acqua pulita e con un panno incominciò a passarlo sul possente corpo del’altro.
Nasir poteva sentire i muscoli di Agron rilassarsi sotto il suo tocco. La fiducia che gli concedeva a mostrarsi così bisognoso ai suoi occhi era un privilegio che forse Agron aveva riservato solo al suo defunto fratello.
Una mano gli alzò il volto, facendo incontrare i loro volti in un bacio pieno di bisogno.
- Nasir..- 
Non furono necessarie altre parole, il più giovane si lascio spogliare velocemente ed adagiare sul giaciglio. Agron  fece lo stesso.
Si amarono a lungo e profondamente, incuranti della stanchezza della battaglia. Perché tutte quelle sensazioni erano la prova che in quel momento loro erano ancora lì su quella terra, ancora insieme.

 
 
 
 
- Combatteremo anche domani – parlò Nasir mentre accarezzava il petto di Agron.
- Domani spediremo nel’aldilà molti altri rimani –
- E se fosse uno di noi invece? –
Agron sapeva che quella domanda prima o poi sarebbe arrivata, era una possibilità più che tangibile.
- Se fossi tu a cadere domani ti raggiungerò il più in fretta possibile, a costo di combattere circondato dai romani. Staremo insieme nel’aldilà -
Nasir lo abbracciò – E se non ci incontrassimo neanche lì? –
- Invocherei gli dei di rispedirmi su questa terra polverosa, e attraverserei ogni era a venire pur di ritrovarti -
E ad avvalorare le sue parole Agron si mise sul fianco, trafiggendolo con quei suoi occhi azzurri.
- Ogni era a venire è un tempo molto lungo, sicuro di riuscire ad essere così paziente?- scherzò sorridendo il siriano.
Un piccolo sorriso si dipinse sul volto del germanico, prima di abbandonarsi ad un sonno privo si sogni.
 
 
 
 
 
Ed infine l’indomani giunse.
- Nevia presto!! – aveva urlato qualcuno, il tono era confuso ed Agron non riuscì a capire a chi appartenesse la voce.
- NEVIA! – urlarono di nuovo, era la voce di Crixus quella?. Tutto intorno a lui era così ovattato e confuso.
- N..Nasir.. – chiamò lui, ma la voce sembrava non volere uscire. Cosa era successo?
- Non  muoverti Agron – impose Spartacus, cercando di tenerlo fermo. Era dolore quello che il germanico leggeva nello sguardo del suo comandante?
- Dov’è ..? – provò ancora Agron.
- Sta arrivando Agron..non muoverti -  ripeté il trace,  mentre Nevia la compagna di Crixus stava arrivando di corsa.
Agron si guardava intorno, percependo a mala pena il suo stesso corpo. E poi le sentì le mani gentili di Nasir che gli incrociavano il volto.
- Sono qui, riesci a vedermi? – domandò il siriano con foga. Mentre Agron annuiva con un notevole sforzo con la testa.
- Sto morendo..Nasir? – trovò il coraggio di chiedere quando il piccoletto cominciò a piangere silenziosamente, poi si avvicinò al suo viso, baciandolo dolcemente e poi al suo orecchio gli sussurrò.
- Ci ritroveremo su questa terra –
Forse quella fu l’unica cosa da dire, perché infine Agron chiuse gli occhi. Non ci fu più dolore.

Solo pace, ed una promessa che avrebbe fatto di tutto per mantenere.
 
 
 
 
 
 

***

 
 
Anno 2012
 
 
 
 
Ore 14.00 di un soleggiato pomeriggio di maggio.
Agron e suo fratello se ne stavano appoggiati su l’unico muro d’ombra, in attesa che le lezioni alla facoltà avessero finalmente fine.
- La adorerai te lo assicuro – provò a rabbonirlo Duro, cercando di fargli capire che essere lì a cuocersi al sole ne valeva la pena.
Agron fece un piccolo sorriso – L’amore ti ha proprio fritto il cervello fratello – dandogli una sonora pacca sulla spalla.
- Sarò io a ridere quando arriverà qualcuno che ti farà girare la testa – intanto in lontananza, alcuni studenti cominciarono ad uscire in ordine sparso, chi fermandosi appena a l’uscita per accendersi una sigaretta, altri stavano arrancando e basta.
Quando ecco arrivare verso di loro una ragazza, castana con gli occhi verdi avvicinarsi con passo svelto, per poi saltare addosso a Duro dandogli un bacio che di casto aveva veramente poco. La ragazza non parve accorgersi di due occhi azzurri che la stavano fissando con divertimento.
- Sono Livia, piacere -
- Agron – e si strinsero la mano.
- Bene Agron, hai qualcosa di imbarazzante su tuo fratello da raccontare. Così potrò sfotterlo come si deve? – chiese la ragazza, facendo ridere i due fratelli
Intanto avevano cominciato ad avviarsi, si sarebbero fermati a mangiare da qualche parte. Poi Agron se ne sarebbe andato per la sua strada, fare il terzo incomodo a suo fratello in piena tempesta ormonale non era proprio nei suoi programmi.
Tuttavia dovette dare ragione a suo fratello, Livia era una ragazza alla mano sempre dalla battuta pronta.
Livia stava ancora ridendo, quando si sentì chiamare in lontananza.
Un ragazzo si stava avvicinando di corsa – Livia! –
- Nasir ciao! – salutò lei, il ragazzo tirò fuori. – Le dispense che mi hai prestato, tieni e grazie -
- Ma non dovevi ridermele subito. Lui è Agron il fratello di Duro – e i due stettero ad osservarsi. Agron osservava quel piccoletto più basso di lui di almeno una spanna, capelli scuri ne troppo lunghi ne troppo corti, pelle color ebano. Sembrava molto più giovane di quanto non fosse.
Ed il suo cuore aveva cominciato a battere ad un ritmo incredibile.
Ed il ragazzo che continuava a parlare con Livia, non si perdeva un suo movimento come quando ci si trovava davanti a qualcosa di straordinario per la prima volta.
Un sorriso spontaneo si dipinse sul volto di Agron, spinto dal suo stesso cuore che aveva inspiegabilmente riconosciuto quello del siriano davanti a se.
- Stiamo andando a pranzo, vuoi venire con noi? – aveva domandato Livia a Nasir, quest’ultimo assunse una espressione indecisa non sapendo cosa rispondere.
- Volentieri – rispose poi lui.
Si incamminarono così, con Duro e Livia che si tenevano per mano. E lui e Agron che procedevano in silenzio, non erano necessarie parole, erano i loro corpi a comunicare avvicinandosi come due magneti di poli opposti.
- Ti andrebbe di uscire insieme una sera di queste? – la butto lì il ragazzo più alto, con tono cauto.
Nasir lo osservò sorpreso per poi rispondere. – Quando vuoi –

 
 
Ed infine la promessa venne mantenuta.
 
 
 
 

Ciao a tutti voi che siete arrivati a fine lettura! ^^
Bene accoglienza a parte, ecco qui la mia prima Os su questo fandom e come protagonisti non potevano essere altro che Mr "F*cking Gauls" e Nasir. Che dire se non che sono troppo teneri?
Così non rassegnandomi alla loro ripartita (quando studiare Storia diventa spoiler...incredibile XD) ecco qui questa Reincarnation!Fic.
Spero che gli "attuali "Agron e Nasir non vi abbiano deluso, ma loro sono diversi da quelli passati quello che avete appena letto di sopra è il loro primo incontro. Dove assitiamo più ad un riconoscersi a pelle che altro, intanto Agron ha fatto una proposta colta al volo da Nasir, non ci è dato sapere quello che succederà dopo, a parte che se sono rose fioriranno (?)
E questo è quanto, ci si vede alla prossima!
   
 
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