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Autore: Sallivergron    23/08/2012    2 recensioni
Will Schuester si svegliò, erano le 7.30 del mattino. Guardò al suo fianco e sorrise guardando sua moglie. Aveva tutto quello che un uomo poteva desiderare, una bella casa, il portafogli bello pieno, due figli piccoli e un lavoro che adorava. Ignaro dell'incontro che avrebbe fatto quel giorno si diresse al liceo William McKinley di Lima Heights, un quartiere malfamato di Lima, Ohio.
Volevo avvisare i lettori che Kurt in questa FF non è gay, anzi, è il capobranco e al McKinley è uno dei più rispettati. Artie non è sulla sedia a rotelle.
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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26



Era passato un mese dalla nascita della piccola Evans e nel frattempo riguardo Noah non c’era alcun cambiamento. Come al solito Santana arrivò in ospedale. Attraversò il corridoio e portò il caffè al caporeparto. Salutò Mina e Rosa, le infermiere e si diresse nella stanza del suo amato.
-Buongiorno amore mio- disse e diede un bacio sulla fronte del ragazzo che tranquillo giaceva su quel letto d’ospedale da tanti, troppi mesi. -Sai oggi Ashley,  la bambina di Sam e Quinn compie un mese. È davvero bellissima- le lacrime cominciarono a scendere lente sulle guancia della latina -Noah mi manchi, mi manchi tantissimo. Ho bisogno di te. Ho bisogno di sentirti vicino- detto questo strinse la mano del suo uomo -Sai spero tanto che tu mi senta, voglio farti sapere che ci sono e che non ti lascio per nessuna ragione al mondo- sorrise e lo guardò asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
-Nemmeno io, ti ho perso troppe volte, non voglio che accada mai più- disse una voce rauca e a malapena udibile.
-Noah?- chiese Santana
-Cosa si dice in questi casi? Sorpresa?- chiese il ragazzo girando il volto verso la ragazza e aprendo gli occhi
-Noah, tu sei sveglio. Non me lo sto immaginando vero?- domandò lei mettendosi una mano davanti alla bocca
-Si, sono sveglio- rispose guardandola -Da quanto tempo sono qui?- domandò
-Ormai eri in coma da circa dieci mesi- rispose lei
-Dieci mesi? Sono stato in coma per così tanto tempo?- continuò a chiedere lui
-Si, ma l’importante è che adesso sei sveglio e che possiamo finalmente stare insieme- rispose lei guardandolo negli occhi
-Si, hai ragione. Il lato positivo è che finalmente possiamo stare insieme e questa volta non ti lascerò andar via per niente al mondo. Sarai mia e guai a chi oserà toccarti o anche solo guardarti. Mi appartieni Santana Lopez, non so cosa tu mi abbia fatto ma mi sei entrata nel cuore e lì ti sei insediata. Nessuno potrà mai prendere il tuo posto e nessuno lo prenderà mai. Sei il grande amore della mia vita e non voglio mai più perderti- disse e fissò i suoi occhi scuri ormai lucidi.
Vide finalmente un sorriso comparire su quelle bellissime labbra dopo tanto tempo. Velocemente lei si avvicinò a lui e lo baciò. Lo baciò come non aveva mai fatto prima. Un bacio che entrambi volevano e cercavano da tanto tempo, un bacio che finalmente  portava la gioia nei cuori tormentati di quei due ragazzi. Si erano persi, allontanati, ma alla fine si erano ritrovati perché questo era il loro destino, stare insieme e sapevano benissimo che da quel momento in poi non si sarebbero mai più lasciati.
Mentre erano impegnati a recuperare il tempo perduto il telefono di lei squillò. Controvoglia rispose.
-Pronto?-
-Santana sono Quinn, dove sei? Ho bisogno d’aiuto. Sam non c’è e la piccola non vuole stare nella culla. Dovrei preparare tutto per stasera ma non riuscirò a fare tutto in tempo se non vieni ad aiutarmi, me lo avevi promesso- disse dall’altro lato della cornetta la Fabray
-Quinn potresti chiedere alle altre di darti una mano, ho di meglio da fare- controbatté la latina
-Ho già chiesto, Rachel è con Finn e Artie a casa di Brittany, a quanto pare la nostra amica biondina ha cercato di riparare la macchina del padre ma è rimasta bloccata con la cintura di sicurezza. Non so come abbia fatto e non so cosa centra con l’aggiustare la macchina del padre, ma ti ricordo che è di Brittany che parliamo e non mi faccio domande. Tina e Mike sono fuori città da ieri sera, fuga d’amore di una sola notte e Mercedes e Kurt sono al centro commerciale. Alla Jones serviva qualcuno che le facesse da porta borse e lui si è proposto volontario. Vai a capire cosa passa per la mente di quegli e due. Scommetto che finiranno insieme. Ma cos’hai di meglio da fare? Non starai con un ragazzo? E Noah? Non pensi a quel povero ragazzo, ti amava e sicuramente ti amerà anche dopo essersi svegliato e- disse parlando velocemente
-Frena Q, frena! Si, sono con un ragazzo, con Noah. Quinn Noah si è svegliato ecco perché non posso venire- esclamò felice la mora
-Cosa? Si è svegliato? Non ci posso credere! Salutamelo. Fai venire anche lui alla festa. Gli faremo conoscere Ashley- disse la bionda
-Non credo che i medici gli permettano di uscire così presto, insomma è appena uscito da un coma di dieci mesi- commentò la Lopez
-E allora? Ora è fuori pericolo! Ricordi cosa ti disse il medico esattamente un mese fa mentre io stavo dando alla luce la mia bellissima bambina?- domandò Fabray
-Certo che me lo ricordo, ma quel dottore non c’è più. Se non sbaglio è in pensione- rispose Santana
-Vai dal medico che lo ha in cura adesso e diglielo, digli che quel dottore aveva detto che sarebbe stato fuori pericolo e cerca di convincerlo. Doppi festeggiamenti stasera- disse Quinn
-Non lo so Q, ho paura, non voglio che gli capiti qualcosa di male. Non voglio perderlo ancora- affermò Santana
-Sant sta tranquilla, non mi perderai. Voglio venire a questa festa, voglio conoscere la bambina di Sam e Quinn e soprattutto voglio passare una serata con le persone che amo- esclamò Noah mettendole una mano sulla guancia e accarezzandogliela
-Quinn cercherò di convincere il medico. A stasera- detto questo chiuse la telefonata e tornò da Noah. -Sei sicuro di voler venire?- domandò
-Si, sicurissimo- rispose e la baciò.
-Quanto mi sono mancate le tue labbra, il loro sapore. Mi sei mancato tantissimo- esclamò ed abbracciò il suo amato.
-Anche tu mi sei mancata.- disse lui. -Santana ho bisogno di dirti una cosa-
-Cosa?- domandò lei restando abbracciata
-Io ti amo- esclamò e la strinse di più a se
-Ti amo anche io-
 
Nel frattempo a casa Evans-Fabray, Quinn sola era in crisi
-Ashley tesoro della mamma, bevi il lattuccio- disse sorridendo alla piccola, ma questi non voleva saperne di bere. -Tesoro bello devi bere il latte, ti fa bene-
All’improvviso la porta si spalancò ed entrò Sam.
-Grazie a Dio. Sam la piccola non vuole mangiare e quando è con me piange sempre. Credo che nostra figlia mi odi- esclamò la biondina guardando il fidanzato con aria triste e afflitta
-Ma che dici, ti adora. È solo una bambina Quinn, una bambina neonata. È normale che pianga di continuo e che non voglia bere il latte. Devi stare tranquilla e devi avere pazienza- esclamò il ragazzo prendendo il braccio la piccola e facendola smettere di piangere.
-Dove sono i tuoi?- domandò il ragazzo
-Sono usciti “a comprare un regalo alla piccola”, così hanno detto e sono andati via- rispose lei
-Ok, non fa niente, adesso ci sono io- detto questo Sam baciò Quinn e continuò a cullare la loro bambina.
-Oh Sam devo dirti una cosa importantissima- esclamò la bionda
-Cosa?- domandò il ragazzo facendo facce buffe cercando di far ridere la piccola Evans
-Puck si è risvegliato e se Santana riesce ad essere convincente come credo che sia farà in modo che sia qui stasera- esclamò la bionda sorridendo
-Davvero? Non è uno scherzo?- chiese il ragazzo
-No, è la verità- rispose lei
-è una notizia fantastica. Sia ringraziato il cielo- detto questo sorrise
 
E mentre la sera si avvicinava, Noah andava a trovare i suoi cari per far loro una sorpresa.
-Santana perché stiamo andando nel viale di casa tua? Credevo che andassimo dalla mia famiglia- chiese Noah
-La tua famiglia è a casa mia. Tua madre e tua sorella stanno a casa nostra da un paio di mesi. Non volevamo lasciarle da sole e se ti fosse successo qualcosa tua sorella sarebbe rimasta a casa con qualcuno- rispose la latina
-Grazie- esclamò il ragazzo
-Per cosa?- domandò la mora
-Per tutto quello che hai fatto per la mia famiglia in questi mesi- rispose lui
-Non dirlo neanche per scherzo, la tua famiglia è anche la mia famiglia. Vi conosco da una vita!- esclamò
Santana parcheggiò la macchina nel vialetto e scese. Aiutò il suo ragazzo ed entrò in casa.
-Non c’è nessuno. Siediti in soggiorno. Eva ha portato tutti a fare shopping per distrarli un po’, saranno di ritorno fra un po’.- disse lei
-Dove vai?- domandò lui
-Di sopra, ho bisogno di una doccia- rispose la ragazza e salì in camera sua.
Entrò nel bagno. Gettò in terra i vestiti, entrò nella doccia e aprì il rubinetto. Chiuse gli occhi e si passò le mani tra i capelli. All’improvviso si sentì circondare la vita. Si voltò e vide Noah che serio la guardava negli occhi indossando soltanto i boxer. Nessuno dei due disse nulla. Quando anche lui fu completamente nudo i due si baciarono. Lui la strinse a se e le sussurrò nell’orecchio una frase.
-Ti voglio, ti voglio adesso- le baciò il collo e lei tirò indietro la testa, chiuse gli occhi mentre l’acqua le scivolava lungo il suo volto.
-Sono tua- rispose lei circondandogli la vita con le gambe e baciandogli a sua volta il collo.
Quando lui entrò dentro di lei, lei gemette e strinse il suo corpo a quello del ragazzo, godendosi ogni minuto come se fosse l’ultimo e lo stesso faceva lui.
-So di essere troppo affrettato ma voglio essere sicuro di non perderti mai più. Ti voglio sposare Santana Lopez- gli sussurrò lui nell’orecchio mentre lei si stringeva a lui.
-Cosa?- domandò la ragazza incredula
-Io voglio sposarti, e tu?- chiese lui
-Ma non siamo un po’ troppo piccoli?- domandò la ragazza staccandosi da lui e guardandolo.
-Abbiamo diciassette anni, quasi diciotto. Dato che sono passati dieci mesi credo che questo sia anche l’ultimo anno per la scuola. Abbiamo tutta una vita davanti e questa vita io non voglio viverla senza te. Voglio che tu sia mia moglie-
-Ed io voglio essere tua moglie, ma non voglio che la tua proposta sia frutto della tua paura di perdermi- esclamò lei
-Non lo è. Ci stavo pensando già prima di essere accoltellato. Ma avevo paura della tua risposta. Ho anche comprato un anello ma non ho mai avuto il coraggio di dartelo. Dopo sono stato accoltellato, tu ti eri messa con Sebastian e ormai la mia vita era uno schifo, poi sono entrato nella gang e… sono stato un idiota- disse lui facendo scendere la ragazza.
-Tu volevi chiedermi di sposarti?- domandò lei
-Si- rispose lui abbassando lo sguardo
-Ti amo e sarebbe un onore per me diventare tua moglie- esclamò lei alzandogli il viso e baciandolo
-Davvero?- domandò lui
-Davvero!- rispose lei sorridendo
-Non appena usciamo da questa doccia ti porto con me e ti do l’anello- disse lui
-Si si ok, adesso finiamo quello che abbiamo cominciato, non si lasciano mai le cose a metà- esclamò lei facendosi prendere di nuovo in braccio e circondando i fianchi di lui con le gambe
 
Tutto è bene quel che finisce bene o quasi. Non tutto era sistemato. Erano in arrivo nuovi guai, questa volta non per i nostri poveri ragazzi, ma per qualcuno che cercava di danneggiarli. Ricordate di quel messaggino davvero cattivo inviato a Quinn durante le prime settimane di gravidanza? Beh la persona che aveva inviato quel messaggio stava per tornare e questa volta i ragazzi avrebbero scoperto la sua identità e Quinn, beh lei avrebbe avuto la sua rivincita. Le cose stavano cambiando, a Lima Heights era l’alba di un nuovo giorno.



























(la posizione assunta nella doccia dovrebbe essere così solo con le gambe incrociate dietro




Scusate mi sono lasciata prendere da questa coppia che amo


 (Ashley Evans)
 (Eva Lopez)

  
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