take off

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“Harry. Harry, svegliati.” la voce squillante si faceva sempre più vicina. “Harry, dai, muoviti per favore.” Dopo neanche trenta secondi la camera dell'hotel si riempì di luce proveniente dalle grandi finestre sulla destra. “Sai che dobbiamo arrivare in tempo all'incontro, altrimenti ne paghiamo le conseguenze.” Il ragazzo si era posizionato davanti alla finestra scrutando il paesaggio circostante, voltandosi alcune volte per controllare l'amico che era ancora nel letto con la testa infilata sotto il cuscino.
“Louis, sei un rompipalle.” borbottò Harry ancora mezzo addormentato. Molto lentamente iniziò a rigirarsi nel letto e si stiracchiò per poi lanciare su Louis il cuscino color panna. Con abilità l'amico lo afferrò. “Dai, la colazione è pronta. Ti conviene lavarti, vestirti e scendere velocemente. Ti aspetto giù con gli altri. Ciao.” buttò nuovamente il cuscino sul letto e lasciò Harry assonnato alle sue spalle.
Dopo essersi messo in ordine, il riccio scese le scale ed entrò in un immensa sala da pranzo, in fondo alla quale si trovava un enorme bouffet con tutto il necessario per poter fare una colazione abbondante. Niall e Zayn erano intenti a riempire i loro piatti di cibo, mentre Liam e Louis erano seduti al tavolo sorseggiando un caffè. Harry afferrò velocemente un cornetto alla crema e si unì a loro. “Pronto per oggi?” gli sorrise Liam, poggiando la sua tazza. “Pronto per l'ennesimo pomeriggio per mandare la mia povera mano a quel paese firmando autografi?” ingoiò un pezzo di brioches “Sto morendo dalla voglia, non vedi?” concluse a bocca piena. Louis gli lanciò un occhiataccia. “Harry, sforzati almeno di apparire invogliato ed entusiasta. So che dopo un po' diventa snervante sorridere a tutti e firmare mille cartoline, ma dobbiamo. Fattene una ragione.” lo rimproverò. Harry si pulì con la manica i residui di zucchero a velo che gli erano rimasti attorno alla bocca. “Grazie per le raccomandazioni, mamma Louis.”
Nel frattempo, i tre vennero raggiunti da Niall e Zayn. “Qualcosa non va?” chiese il biondo intento a svuotare il piatto. Liam alzò le spalle. “Nulla di ecclatante. Harry non ha voglia di andare all'incontro oggi.” Zayn mise una mano sulla spalla a Harry, dandogli prima una pacca dietro la schiena. “Dai Styles, su con la vita. Magari incontri la donna dei tuoi sogni, proprio là.” Il ragazzo prese la mano dell'amico e la scansò. “Si certo, tutti i giorni. L'importante è crederci.”

Le urla delle fans rimbombavano nella mente di Harry da ormai un'ora. Era tutto un unico 'aaaaah, oddio, ti amo, vuoi sposarmi?'. Faceva scivolare distrattamente il pennarello indelebile sopra gli oggetti che gli passavano davanti e alzava lo sguardo automaticamente ogni dieci secondi per sorridere e chiedere alle ragazze urlanti come stessero, ringraziarle e qualche volta dirgli pure “ti amo anche io”. Di tanto in tanto il gomito di Louis colpiva lo stomaco di Harry per ricordargli il discorso di quella mattina. “Invogliato ed entusiasta” si ripeteva nella sua testa. Riteneva che quella parte del suo lavoro fosse la più noiosa. Le prime tre volte lo divertiva vedersi passare davanti dieci pazzoidi al secondo che urlavano il suo nome, ma dopo un po' la cosa divenne alquanto snervante.
Dopo un po' ai ragazzi venne concessa una breve pausa per potersi sgranchire le gambe e mangiare qualcosa, per poi concludere la signing con le ultime cinquanta fans. Niall raggiunse Harry. “Allora? È così terribile, Styles?” “Si, Horan. È così terribile.” rispose lui lanciandogli un'occhiataccia. Dopo poco era già il momento di riprendere con l'incontro.
Raggiunse il suo posto insieme agli altri e prese in mano nuovamente il pennarello nella mano ormai dolorante.
Ricominciò a scarabocchiare la sua firma senza essere nemmeno consapevole di quello che stava facendo quando una voce davanti a se catturò la sua attenzione. “Harry! Guardami, ti prego.” Harry alzò lo sguardo e si ritrovò di fronte alla ragazza più bella che avesse mai visto prima. “Dio, come sei bello.” pensò lei ad alta voce. I suoi occhi erano meravigliosi. Verdi scuri sul contorno dell'iride, più chiari all'interno, fino a diventare giallo ocra vicino alla pupilla. In quel momento traboccavano di lacrime a più non posso. Harry era quasi ipnotizzato, era come se avesse perso la capacità di parlare. Non si era mai sentito così in vita sua prima d'ora. Lei gli prese la mano e gli poggiò sopra un bigliettino azzurro stropicciato. “Ti amo Harry. Te lo giuro.” gli disse fra un singhiozzo e l'altro. Quelle due parole a Harry sembrarono così maledettamente sincere. Lui rimase lì come pietrificato, senza dire niente e, prima che se ne rendesse realmente conto, la ragazza misteriosa gli scomparve dalla vista lasciandolo lì in compagnia delle farfalle che gli avevano sovrastato lo stomaco.


 

ciao.
questa è la mia nuova storia. (nuova non molto)
questa ff era stata già scritta, ma ho deciso di riscriverla completamente
dato che non mi soddisfaceva affatto.
per qualunque cosa su twitter sono @applenight_
se mi lasciate il nick nella recensione poi vi aggiorno su twitter quando pubblico il secondo capitolo.
YOLO