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Autore: Raffa Kiryu    23/08/2012    2 recensioni
Lockville; Naomi, la sua migliore amica, il suo migliore amico ed i Dirty Flames, un gruppo emergente e promettente. Una storia tormentata da vari sentimenti.
Capitolo nove; - Ciao, Miku. – Disse Lyam, alzando una mano. Miku ricambiò il saluto col cenno del capo. I due si scambiarono uno sguardo intenso. Uno sguardo del tutto simile, uno sguardo ostile. Entrambi volevano la stessa cosa, entrambi lottavano per la stessa cosa. Naomi si sentì mortificata.
Questa è la mia prima storia, mi auguro vi piaccia. Recensite, per dare consigli, non mi farebbe altro che piacere. :)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15.
Nel giro di pochi minuti, il campanello suonò di nuovo; convinta che fosse di nuovo Miku, aprì la porta sbuffando.
-          Devi sapere una cosa, Naomi. Ho cercato di starti lontano, ma non ci sono riuscito. Ho provato a non pensarti per un solo istante, ma tu eri sempre lì, al centro della mia mente, ogni secondo. Di notte ho sognato questo momento, di giorno ho immaginato questo momento. – Disse tutto d’un fiato, senza spostare lo sguardo dagli occhi di Naomi. Erano così sinceri, così profondi; quegli occhi di ghiaccio brillavano più del sole. Lyam strinse il viso di Naomi fra le mani, e le diede un bacio tenero.
 Appoggiò la sua fronte a quella piccola e candida della ragazza: lei teneva ancora gli occhi chiusi. All’improvviso li spalancò, fissò Lyam per dei secondi, incapace di capire se tutto quello che le stava succedendo fosse reale o fosse solo frutto della sua immaginazione. Poi di nuovo, tornò a baciarla. Le loro lingue si accarezzavano dolcemente. Pian piano, cominciarono a muoverle sempre più velocemente, fino a trasformare quel tenero bacio, in un bacio appassionato. Naomi cacciava felicità da tutti i pori, sentiva dell’elettricità attraversargli le vene, nello stomaco gironzolavano centomila farfalle e sentiva il cuore che le rimbombava nelle orecchie.
-          Non ti sei fatto sentire per nove giorni, Lyam. Nove. E mi sei mancato così tanto. – Disse Naomi, con le lacrime agli occhi, quasi per rimproverarlo.
-          Piccola, lo so. Lo so. – Sussurrò Lyam. Il viso piccolo e triste di Naomi gli fece tenerezza, e lo fece sentire profondamente in colpa per esserle stato lontano per così tanto tempo. La strinse fra le braccia. – Ma ora sono qui, sono con te, siamo solo io e te, e nient’altro. – Concluse, accarezzandole delicatamente la chioma nera.
-          Oh, Lyam. Quanto ti amo. Non osi immaginare. – La sua voce era dolce, fine. E Lyam amava quella voce più del suono del suo basso. Naomi le rivolse un sorriso. Il ragazzo ne rimase incantato.
-          Questo sorriso… quanto mi è mancato. E’ il sorriso più bello che abbia mai visto.
-          Io ne ho visto uno migliore. Uno che ti toglie il fiato. – Replicò Naomi.
-          Ah, sì? E di chi, sentiamo? – Lyam alzò il mento e rivolse lo sguardo verso l’alto.
-          Il tuo. –
Lyam la sollevò la de terra e la fece volteggiare nell’aria.
-          Eppure, non credevo a tutto questo. – Disse Naomi, dopo aver rimesso i piedi a terra.
-          Non credevi a cosa, Naomi? – Chiese Lyam.
-          A noi. Pensavo che mai saresti riuscito ad innamorarti di me. Una ragazza qualunque. Tu sei… diverso. – Odiava quella parola.
-          Diverso? Mi pare di avere due occhi, un naso, una bocca. Delle braccia e delle gambe. Siamo due persone, Naomi. Non sono mica un Ufo.
-          Anche un Ufo ha due occhi, un naso, una bocca, delle braccia e delle gambe. – Mormorò Naomi, facendo una smorfia. Risero entrambi. Poi Naomi tornò seria. – Diventerai un uomo famoso, e in parte lo sei già. Potevi avere di meglio, potevi innamorarti di una ragazza ‘’ come te. ‘’ Di una Vip, così per dire.
-          Naomi, non siamo noi a scegliere. E’ l’amore che ci sceglie. E l’amore ha scelto noi. Io ti amo più di qualsiasi cosa al mondo. – Disse Lyam. Naomi lo guardò stupita, non si aspettava tutto questo, e Lyam seppe leggere nei suoi occhi. – Sì, Naomi. Io ti amo più di qualsiasi cosa al mondo. Ed ho potuto realizzare ciò in questo periodo di assenza. Ho capito che potevo rinunciare al basso, ai miei amici, alla pizza, alla birra. Ma a te proprio no. – Naomi cercò di dire qualcosa, ma Lyam le pose il pollice sulle labbra. – Shhh. Ora basta. Basta pensare al su ‘’ ciò che poteva essere ‘’ . Ora stiamo insieme, e nulla è più importante di questo.
Lyam le tolse ogni dubbio. L’amava, l’amava veramente. Si trattava di un amore incondizionato, un amore a cui non si poteva dar confini. Ora aveva tutto quello che voleva, tutto quello di cui aveva bisogno. Il suo piccolo sogno si era avverato. Era felice, dopo tanti giorni finalmente tornò a sentirsi felice. Aveva completato il suo Puzzle. Quel pezzo che mancava era un pezzo importante che non poteva essere sostituito da nessun altro pezzo al mondo. Lui era il pezzo raro.
  
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