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Autore: Vik21    23/08/2012    0 recensioni
Ciao a tutti,
sono una ragazza e ho sedicianni, non sono molto brava, ho deciso di mettere questa storia qua appunto per ricevere critiche che mi possano aiutare a migliorare.
Spero sia di vostro gradimento.. :)
«Credette di essere pazza, ma vedeva la sua dolcezza dentro, il suo essere semplice e pura. Le sembrò anche di vedere un fuoco, come se fosse il segno di un dolore che aveva provato, ma le sembrò anche di vedere un pezzo ghiaccio, in segno della persona che lo avrebbe scolpito formando il proprio viso, quello che sarebbe rimasto li per sempre.»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Quando l'angelo aprì gli occhi Odette sentì qualcosa alla bocca dello stomaco, fece finta di niente e disse «Benvenuta sulla terra meraviglia della natura». Audrey sorrise dicendo alla ragazza di sdraiarsi accanto a lei. Imbarazzata e felice lo fece ricevendo un tenero abbraccio. Dopo qualche secondo però, amareggiata, Odette le chiese se voleva restare a mangiare e disse che doveva andare in cucina per vedere che non si fosse bruciato niente. La ragazza accettò e disse che l'avrebbe raggiunta subito. Odette scese e si mise ai fornelli, pensando però a quell'essere divino che aveva appena abbracciato. Avrebbe voluto buttarsi, anche se sapeva che non avrebbe mai ricambiato, ma avrebbe dato qualsiasi cosa pur di sentire la morbidezza delle sue labbra per pochissimi secondi. I suoi pensieri si fermarono quando sentì due mani calde posarsi sui suoi fianchi, si girò e l'angelo era lì a pochi centimetri dal suo viso. La guardava negli occhi con i suoi profondi azzurri. Era difficile per Odette sostenere il suo sguardo, cedeva subito chiudendo gli occhi, per poi fissare un punto lontano. Invece in quel momento, con i loro corpi che si toccavano, i loro respiri che si univano, la ragazza guardò l'angelo senza staccare lo sguardo. Le fecero paura, le sembrava fossero infiniti; credette di essere pazza ma vedeva la sua dolcezza dentro, il suo essere semplice e pura, le sembrò anche di vedere un fuoco, come se fosse il segno di un dolore che aveva provato, ma le sembrò anche di vedere un pezzo ghiaccio, in segno della persona che lo avrebbe scolpito formando il proprio viso, quello che sarebbe rimasto li per sempre. Audrey strinse con una mano la maglietta della ragazza e scossa le chiese cosa avesse fatto. Non rispose, si limitò a invertire le posizioni, facendo sbattere dolcemente la ragazza contro il piano della cucina. La guardò estasiata e scorse ogni più piccolo particolare del suo viso avvicinandosi lentamente; iniziava a sentire l'odore della sua pelle, finché le loro labbra erano quasi attaccate, i loro nasi si toccarono appena, «Sei bellissima» le sussurrò Odette appoggiando le mani sui fianchi della ragazza. Le passò un dito dalla fronte alle labbra cercando di trattenere la voglia irrefrenabile di fare quel gesto tanto semplice quanto difficile. Sentiva il coperchio della pentola sbattere segno che l'acqua stava bollendo, ma poco le importava, avrebbe lasciato davvero prendere fuoco la casa, ma non avrebbe tolto lo sguardo da quel viso. L'angelo aveva gli occhi semichiusi e guardava Odette senza capire cosa volesse fare. Audrey rimase sorpresa sentendo i denti decisi della ragazza afferrarle il lobo dell'orecchio facendola rabbrividire. La ragazza tornò a guardare l'angelo, ora decisa a farlo; si avvicinò lentamente al suo viso e cercò con lo sguardo di farle capire cosa stava per fare. Le posò dolcemente una mano sulla guancia e unì le loro labbra. Audrey non si staccò, anzi sembrava piacerle, ma per sicurezza la ragazza si allontanò sussurrandole «scusa». L'angelo aveva le guance rosse e si spostò andando a sedersi al tavolo. Odette cercò di fingere come stava in realtà dentro e controllò la cottura della pasta, per poi scolarla, non era pentita di ciò che aveva fatto, anzi era felicissima; la ragazza seduta invece, fissava il piatto vuoto davanti a se pensando a cos'era appena successo. «Ecco qua!», disse Odette appoggiando la pentola sul tavolo. Dopo aver impiattato si sedette, versò dell'acqua a entrambe e si portò il bicchiere alle labbra, riappoggiandolo subito dopo senza bere e disse «Scusami tanto per prima, non so perché l'ho fatto...». Audrey la guardò e disse «Non ti preoccupare..» Continuarono a mangiare, una più imbarazzata dell'altra, Odette sarebbe voluta scappare e Audrey voleva tanto nascondersi sotto il tavolo. Appena finirono la padrona di casa chiese all'ospite se le avrebbe fatto piacere mangiare un gelato in mezzo al bosco, la ragazza dagli occhi di ghiaccio rispose sorridente di si. Andarono nell'unica gelateria del paese e presero lo stesso gelato scoprendo di avere ancora qualcosa in comune.
  
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