Parlami di te.
Pov
Louis.
-Sei solo una
puttana, e io non ti amerò mai.- Questo avevo detto ad Emily
il giorno prima mentre una lacrima solitaria le sfiorava una guancia.
Lei non disse assolutamente niente e tornò indietro da
Tsunade, subito seguita da me. Forse diglielo aveva fatto
più male a me che a lei.
Non so cosa fosse l’amore, non mi ero mai innamorata di
nessuna e l’unica persona che si avvicinava a farmi provare
emozioni forti era Harry; per cui per quasi tutto il periodo della mia
adolescenza avevo fortemente creduto di essere omosessuale,
finché non incontrai Eleanor che con le sue belle gambe era
assolutamente sexy; e tutto andava bene il primo mese. Quando non
facevamo altro che scopare ed andare alle feste, poi però
l’interesse sciamò ed infine fui costretti a
vendermi a lei per la mia famiglia. All’inizio pensavo che se
la mia punizione era dover scopare per il resto della mia vita con
Eleanor, be’ non mi dispiaceva affatto.
Poi però, ho incontrato lei, che con i suoi occhi da
cerbiatta e il sorriso furbo mi ha fatto innamorare.
E sono certo di essere innamorato, perché quando sono con
lei il mio cuore non smette di fermarsi neanche un attimo,
perché ho sempre voglia di starle vicino, perché
quando lei piange il mio cuore inizia a farmi male.
Ma dovevo farlo, Eleanor iniziava ad avere dei sospetti, forse non era
così stupida. Se non avrei subito chiuso quella strana
situazione di amore-odio con Emily, El sarebbe entrata in scena; e
non volevo che la mia Emily soffrisse. Sapevo quanto Eleanor possa
essere cattiva, la lingua tagliente, molte amiche, e tanti soldi a
disposizione; per di più ora che sarebbe diventata la nostra
compagna di classe sarebbe stato tutto ancor più difficile;
ma non avrei mai permesso che El facesse del male ad Emily.
“ Hei, Lou!” Liam mi diete un pugno sulla spalla
appena varcai il cancello di scuola, io ricambiai con una pacca e
infine vidi un Zayn timido che ci raggiungeva; salutai anche lui e poi
vidi entrambi arrossire.
“ Zay perché hai la sciarpa? Non fa
così caldo.” Dissi al moro che esibiva una canotta
blu ed una sciarpa arancione, che forse era anche da donna. Non aveva
proprio gusto nel vestirsi quel ragazzo.
“ E’ la sciarpa della mamma di Liam.”
Bofonchiò lui guardando male quest’ultimo che
arrossì, sorrisi ipotizzando un succhiotto.
“ Non l’ho fatto a posta! Ero preso
dall’atmosfera.” Si giustificò il
castano visibilmente imbarazzato, scoppiai in una fragorosa risata
subito seguito dagli altri due.
“ Hey Zayn! Liam!” Niall interruppe le nostre risa
saltando su i due piccioncini che ricambiarono l’abbraccio,
ero sicuro che entrambi fossero molto gelosi per questo dissi a Niall
di prende un po’ le distanze, lui mi guardò male e
si girò da un’altra parte. Sapevo che non mi
odiava, ma sicuramente Emily gli aveva riferito la nostra chiacchierata
e ora avrei sudato per ricevere di nuovo una sua dolce parola. Poco
dopo nel cortile arrivarono Emily ed Harry, quest’ultimo
circondava la sua vita con un braccio e lei sembrava felice. Felice
senza me. Sentivo il cuore scoppiarmi, e il mio stomaco contorcersi. Io
volevo la sua felicità, e sapevo che io non dovevo far parte
della sua vita, e lei ed Harry erano bene ,
mentre io ero male. Sbuffai,
se non fossi stato un ragazzo, orgoglioso, e vicino a me non ci fossero
state tutte quelle persone, probabilmente sarei scoppiato in un pianto
convulsivo, magari solo una lacrima per liberarmi un po’ di
quel dolore che mi opprimeva da settimane.
“ Ciao ragazzi!” Harold ci salutò
entusiasta non rivolgendomi neanche uno sguardo, non ero certamente il
favorito, ma era giusto così.
“ Heilà!” Commentò Emily
dandomi le spalle, sbuffai, ma continuavo a ripetermi che era giusto
così.
“ Amoruccio-uccio-uccio.” No. La voce squillante di
Eleanor fece girare tutti verso di noi, lei come da copione mi
buttò le braccia al collo, e per poco non mi
scansai quando una tanfa di Chanel si impadronì dei miei
polmoni.
“ Hei, baby.” Le sussurrai all’orecchio
cercando d’allontanarmi, ma lei si avvinghiò a me
stretta, dandomi un lungo, sbavoso, schifoso, bacio fin troppo volgare
per i miei gusti. Era risaputo che il mio sogno era un bacio sotto la
pioggia, proprio da gay.
Harry sussurrò qualcosa e tutti iniziarono a ridere, non
sapevo di cosa parlassero ma non ci voleva il genio per capire che era
una battutina su di noi; che strano, ero sempre stato io a fare le
battute divertenti.
El mi prese la mano e mi accompagnò in classe, prima ora
latino, c’erano tutti.
Harry ed Emily seduti vicino, ovviamente. E Zayn e Liam
all’ultimo banco. E come di copione Eleanor si sedette vicino
a me; per tutta la lezione non fece altro che mettersi in mostra, e
mostrare le tette al professore. Dio, salvatemi.
“ Hei Tomlinson, è vero che hai tradito tutti i
tuoi amici per una zoccola?” Urlò Andrea, un
ragazzo idiota della nostra classe; mi aveva sempre odiato, non sapevo
la ragione, ma quel ragazzo proprio non poteva vedermi. Eleanor
aprì la bocca, sembrando ancor di più una bambola
gonfiabile, poi la richiuse. Voleva solo mostrare le sue labbra; Emily
rise di gusto, Harry le faceva il solletico, e il prof correggeva
alcuni compiti.
“ Tomlinson non rispondi?” Continuò,
vidi Liam alzarsi, ma Zayn gli sussurrò qualcosa che
costrinse l’altro a sedersi, Emily ed Har continuavo a
solleticarsi mentre Niall era interessato al suo panino; non servivo
più a nessuno. Il prof ci disse di star zitti, ed ebbi la
scusa per non rispondere.
“ Come mai oggi il signor Tomlinson non fa casino?”
Chiese la professoressa di latino, quella vecchia, entrando in classe;
feci spallucce e agli sgoccioli me ne andai, correndo per il corridoio.
Passo dopo passo mi ritrovai in giardino, mi sedetti per terra
sconfitto.
A nessuno gli importava di me. Per i miei genitori ero solo un mezzo
per far soldi, Emily ed Harry erano sul punto di sposarsi, Niall mi
odiava, e Liam aveva
il suo Zayn. Loro, i miei amici, erano le persone a cui io tenevo di
più, ed erano anche persone che ero stato costretto a
lasciare..
“ Eccoti.” Una figura alta e muscolosa venne verso
di me, un paio di jeans Levi’s aderenti, e un ciuffo alto
circa sei centimetri. Zayn si sedette vicino a me, guardandomi curioso.
Sentivo altre lacrime voler uscire, sorrisi, stavo facendo il
bambino, era solo colpa mia se mi trovavo in questa situazione.
“ Soffri molto?” Il moro si avvicinò a
me, ghignai.
No, sono veramente felice. La ragazza che amo mi odia, e
così anche tutti i miei amici, ma è bene!
Perché se sto con loro la mia ragazza psicopatica super
ricca fa andare tutti a dormire sotto i ponti, ma tranquillo
è una questione veramente divertente. Lo sentii ridere, era
in ginocchio davanti a me. Mi strinse a lui, sorpreso rimasi impietrito.
“ Hai degli occhi bellissimi, non mi piace vederli
tristi.” Alle sue parole sorrisi, quando eravamo piccoli non
faceva altro che complimentarmi gli occhi e il culo. Annui stresso al
suo petto muscoloso, circondandogli la vita con le mie braccia; lui
sorrise.
“A nessuno importa di me Zay.” Sussurrai sconfitto
sentendo le sue braccia stringermi più forte, presi la sua
maglia tra le mani e inizia ad appendermi a lui, che sapevo fosse
pronto a sostenermi.
“ Emily ha Harry.” Continuavo nascondendomi
nell’incavo del suo collo, mi diete un leggero colpo sulla
testa.
“ Sei tu che l’hai fatta andare da lei.”
Le sue parole erano dure, e stonavano con l’amore che mi
trasmetteva il suo abbraccio.
“ Vero. – Presi fiato, era strano confidarmi con
lui.- Ma solo perché Eleanor ha dei sospetti, ieri
l’ho sentita parlare con delle sue amiche, dicevano di
volerla picchiare.” Rabbrividii all’idea della mia
Emily star male, lui se ne accorse e continuò a stringermi.
“ Tu mi stai dicendo che hai contro di te l’odio di
tutte le persone che ami solo per proteggere una ragazza?”
Era sorpreso, e delle lacrime silenziose iniziarono a sfiorarmi le
guance, le mie mani si stringevano contro la sua maglia.
“ Ci sono proprio dentro eh.” Affermai ghignando.
“ Ma l’ho fatto anche per Harry.” Subito
dopo averlo detto altre lacrime più dolorose mi graffiarono
il viso.
“ Cosa? Raccontami.” Mi sussurrò
all’orecchio, dandomi un lieve bacio sul lobo; ma non
bastò a farmi
alzare lo sguardo, non volevo che mi vedesse piangere.
“ Io ed Harry eravamo molto legati, e i miei mi avevano
appena venduto, nelle condizioni del ‘patto’
c’era il non vedere più il mio mocciosetto. Mi
dissero che sembravamo gay, ed Eleanor non voleva avere un ragazzo che
sembrasse gay. Se non gli avessi dato ascolto, dissero che avrebbero
fatto in modo di liberarmi da Harry, avevo paura, ero stupido.
” Rivelai sotto voce, era la prima persona a cui lo dicevo.
Singhiozzavo fortemente, piangendo in modo convulsivo liberandomi in
parte dei miei tormenti, mentre con le mani quasi gli strappavo la
maglia. Lui era sbalordito, ma non lasciava la presa su di me; il suo
profumo era una goduria per i miei polmoni.
“ Tu hai rinunciato alla persona di cui eri innamorato solo
perché avevi paura che qualcuno gli potesse far del
male?” Chiese lui scandendo ogni parola sorpreso, io risi, ma
non osai contraddirlo. Non sapevo cosa ci fosse stato tra me e Harry,
forse amore, forse una grande amicizia, ma sapevo che non
l’avrei mai scoperto.
“ Ed ora farai lo stesso con Emily.” Dedusse lui
staccandosi con forza da me, appena si allontanò mi sentii
perso, solo, avevo bisogno di un suo contatto. Abbassai lo sguardo, ma
lui quasi con forza fece per alzarmi il viso facendomi incontrare i
suoi occhioni scuri; adoravo la forma dei suoi occhi.
“ Non sapevo fossi così forte.” Mi
sussurrò sulle labbra, mi sentii dannatamente fragile a
quelle parole.
“ Neanche io.” Ammisi cadendo in ginocchio, lui
sospirò, immaginava quanto soffrissi.
“ Conta su di me, io e Liam saremo felici di darti una
mano.”
“ No. Liam non deve sapere nulla, nessun altro deve sapere
nulla. Non voglio la tua pietà Malik.”
Finì acido alzandomi, non potevo portare anche Zayn nella
mia merda; ma lui mi prese il polso attirandomi di nuovo a se, il suo
petto largo sembrava sempre più invitante e nei suoi occhi
alloggiava la dolcezza.
“ Sei sicuro di voler restare solo con un cane a
soffrire?” Mi chiese calmo, come se fosse pronto ad
andarsene. Che brutta visione di me, ma in fin dei conti era giusto
così.
“ Fin troppo sicuro.” Risposi amaro passandomi una
mano fra i capelli, lui rise dandomi una spinta pesante che mi
buttò per terra; poco dopo si stese su di me tenendomi i
polsi, mi sentii avvampare.
“ Non ti lascerò abbattere tanto facilmente
Tomlinson.” Mi sussurrò all’orecchio sfiorandomi
con le labbra la guancia sinistra, sorrisi involontariamente, in un
attimo ricordai quanto Zayn fosse leale, e sexy.
“ Grazie.” Era l’unica parola che riuscii
a dire facendolo sorridere, lui mi fece spallucce.
“ Così fanno gli amici, o scopa amici se
vuoi.” Scherzò lui in modo malizioso, gli diedi un
pugno sul braccio.
“ Non se ne parla, io e il mio culo siamo troppo belli per
te.” Risposi a tono facendolo ridere.
“ Già il tuo
culo è proprio bello.” Finì lui senza
traccia di malizia nella sua voce, era solo un commento tra amici.
Quando entrammo in classe era già la quinta ora, e avevamo
storia insieme, ci sedemmo vicino e lui appoggiò il suo viso
sulla mia spalla per addormentarsi. La prof non ci diceva mai niente,
era inutile, sapeva che eravamo casi persi; ed io mi ricordai di dover
scrivere una canzone. Sbuffai, stupida Tsunade.
“ Zay?” Eravamo in cortile, stavamo per tornare a
casa.
“ Dimmi idiota.” Sorrisi al suo soprannome
affettuoso.
“ Puoi farmi un favore?” Domandai dubbioso, avevo
paura che scappasse da me, e non avrei sopportato l’ennesimo
abbandono.
“ Certo, dimmi.” Mi sorprese la sua prontezza nel
rispondermi, sorrisi gioioso.
“ Oggi pomeriggio Eleanor vuole fare un giro in paese con
me.. E be’, mi salveresti?” Lui ricambiò
il sorriso, e annuì convinto.
“ Sarò da te alle quattro.” Perfetto,
pensai mentre tornai a casa mano per mano con El; mi sentivo
più leggero, quasi meglio; Emily aveva sempre Harry, Liam il
suo ragazzo e Niall mi odiava ancora, ma ad affrontare tutto questo,
per la prima volta, c’era un amico.
“ Tesoruccio-uccio-uccio, che ne dici di uscire
oggi?” El si stese sul mio letto completamente nuda, sbuffai,
non aveva una casa? Feci segno di no sperando che non si arrabbiasse.
“ Oggi io e Zayn dobbiamo uscire, mi deve consigliare cosa
regalare ad una certa persona..” Ovviamente non era vero, e
non sapevo cosa dicevo, ma erano le tre e cinquanta e dal tono feci
intuire di star parlando di lei, che saltò in piedi e
vestendosi se ne andò di corsa.
“ NON VEDO L’ORA DI VEDERE LA TUA
SORPRESA!” Urlò entusiasta in strada; alla fine
era abbastanza facile liberarsi di lei.
Mi infilai nella doccia e lasciai che l’acqua tiepida mi
liberasse dalle mie preoccupazioni, adoravo farmi la doccia, ero sempre
così.. rilassato. Ma il
campanello suonò, e fui costretto ad uscir dalla doccia
ancora bagnato, probabilmente era il postino; mi legai un asciugamano
– fin troppo piccola- in vita ed andai ad aprire. Mi diedi un
colpo in testa, mi ero completamente scordato
dell’appuntamento con Zayn,
ed io che ero già pronto per passare un pomeriggio a dormire.
“ Che accoglienza, Tomlinson.” Mi
punzecchiò facendomi ridere.
“ Mi ero scodato beota.” Risposi a rime, prendendo
due birre, per poi lanciargliene una.
“ E quando mai.” Finì acido stendendosi
sul divano.
“ Vado a vestirmi.” Annunciai prima di andare in
camera mia.
“ Per me puoi benissimo restare così.”
Lo avrei ammonito, ma non ne avevo voglia, ero quasi stanco. Ci
vestimmo, e siccome dovevo un regalo alla mia
‘ragazza’, uscimmo. Andammo nel corso
più trafficato di Londra, e iniziammo a girare per negozi,
sempre vicini.
“ Cosa le devi regalare?” Chiese il moro prendendo
un vestito di Cavalli, gli avrei potuto comprare anche una Porche tanto
i soldi erano i suoi.
“ Qualcosa di costoso e bello.” Finì
guardando delle scarpe col tacco esagerato, non sapevo che numero
portasse.
“ Un ciondolo?” Azzardò lui prendendo la
lettera ‘Z’ dal bancone, per poi porgermela.
“ Se incastonato di diamanti potrebbe andare.”
Scherzai io dandogli la L, lui sorrise sorpreso dal gesto.
Non comprammo i ciondoli, ma un vestito di Cavalli nero che faceva
tanto zoccola, perfetto per lei.
“ Ci fermiamo da starbucks?” Mi pregò il
moro indicando un enorme muffin al cioccolato, feci segno di si e ci
sedemmo ad un tavolino circolare. Mentre andavamo alla cassa trovai
Harry ed Emily.
Harry le accarezzava i capelli, lei sorrideva.
Poi lui le cinse i fianchi portandosela vicinissimo a se, lei non
oppose nessuna resistenza.
Infine lui l’abbracciò, in un abbraccio che a me
sarebbe stato sempre negato.
Mi sentii morire, non ce la facevo, sentivo Malik stringermi la mano,
mano, non sarebbe bastato; mi avviai verso Harold e gli diedi un sonoro
pugno sul naso che lo fece sanguinare, subito me ne pentii, non volevo
procurargli altro dolore, ma lui non faceva altro che farmi del male.
“ MOSTRO, TI ODIO!” Urlò Emily in preda
alla rabbia inginocchiandosi vicino al riccio che posò la
testa sulle sue cosce nude, mi veniva solo da ridere.
“ TU. – Emily puntò il dito contro di
me.- Sei
entrato nella mia vita facendo finta di essermi amico, mi hai fatto
innamorare della tua risata cristallina, mi hai quasi fatto una
dichiarazione, e poi non hai fatto altro che ferirmi, con le tue parole
taglienti e i tuoi sguardi di ghiaccio mi fai stare male. Ma la
verità è che sei solo un povero stronzo fallito,
che si diverte a far soffrire gli altri. Be’, allora ora
posso dirti che sarò io a non amarti mai, anzi
più che altro ti odio. Ora ho capito che non ho bisogno di
te, un povero stronzetto che si comporta come un ragazzino di due
anni.” Mi urlò contro tutta la sua rabbia e mentre
lo faceva piangeva, ma non erano lacrime di tristezza, bensì
lacrime di consapevolezza. Le sue parole sembravano tanti piccoli aghi
che si abbattevano contro la mia pelle, avrei tanto voluto accasciarmi
dal dolore, piangere, e chiedere perdono; ma tutto quel che feci era
ghignare. Un ghigno pieno di dolore, una smorfia che mascherava la mia
tristezza. Lei era la ragazza che amavo, la stessa ragazza in intimo a
bordo piscina che mi chiedeva quale fosse il mio colore preferito,
già quella ragazza mi stava facendo capire quanto lei
soffrisse ad ogni mio rifiuto. Ma io l’amavo, mentre lei
aveva il suo amatissimo Harry, ed io non avevo nessuno, non ero
nessuno, forse se fossi morto avrei liberato molte persone da un peso,
forse ero solo uno sbaglio.
“ Emily cosa cazzo ti urli eh?!” Zayn mi venne
vicino sbraitando contro quella ragazza che tanto amavo.
“ Zayn.. Sai quanto lui è stato..” Le
parole le morirono in gola, ma lui fece finta di nulla e prendendomi
per mano corremmo via; a quel contatto vidi Harold rattristarsi, forse
era solo un impressione.
“ Come stai?” Mi chiese premuroso il pachistano
cingendomi la vita con le sue forti braccia, eravamo fuori un
negozietto.
“ Oh, Zayn.” Farfugliai stringendomi a lui, lo
sentii sussultare e poi rafforzò la stretta. Forse non ero
così forte come mi aspettavo, ma ci dovevo riuscire per il
bene di tutti. Zayn mi accarezzò i capelli, e poi sorrise.
Sentimmo chiamarci a squarcia gola, era Harry che ci chiamava
arrabbiato, quando venne ci separò con forza quasi gli
dessimo fastidio; mi girai verso di lui e mi ritrovai un bel pugno in
piena faccia.
“ Questo è per prima stronzo. E tu Zayn, cheti
spacciavi tanto come mio migliore amico, be’
fottiti.” Finì freddo il riccio, ed ecco fatto
avevo trascinato anche Zayn nella mia merda; entrambi sbuffammo e ci
preparammo per andare alle solite prove, che stavolta si svolgevano di
sera.
Erano le 19.00 precise ed eravamo tutti a casa della nostra preside,
appena Liam vide Zayn gli lanciò le braccia al collo e il
moro lo strinse a sé, ma non forte come faceva con me, era
un altro tipo di abbraccio, capii che quello era un abbraccio pieno
d’amore. Sospirai sapendo che io non avrei mai potuto avere
un abbraccio del genere.
Harry era seduto sul divanetto rosso, ed Emily su di lui che giocava
con i suoi ricci e nel frattempo parlavano con Nialler che mangiava un
cono gelato, ed infine Liam e Zayn seduti accanto a loro mentre si
lanciavano occhiate furtive. Sorrisi, come li invidiavo.
“ Buonasera ragazzuoli.- Prese un respiro.- Siccome non siete
affatto inventivi, e tra di voi la
guerra non cessa, ho per voi, anzi per noi, sette biglietti per un
bellissimo viaggio in una casa sul lungo mare. Non accetto no, e
partiremo domani mattina alle otto in punto. Be’, spero ci
divertiremo, e toccherà alla sorte scegliere le
stanze..”
--
Angolo me:
Attenzione dico stronzate e spoilero, hahaha.
Be’ oggi siete arrivati alle dieci recensioni, ed
io oggi ho finito il capitolo.
Ma posterò domani perché ora è
mezzanotte e nessuna di voi sarà connessa. :’)
Be’ questo è il capitolo di – fine prima
stagione- siccome tra qualche giorno partirò per la grande
mela, e mi sarà possibile aggiornare solo al mio ritorno
cioè tra quindici giorni, voi contateli e in men che non si
dica sarò di nuovo fra voi; anche se dubito vi
mancherò, hahaha.
Vi posterò innumerevoli foto della grande mela, promesso.
Ora possiamo anche parlare del capitolozzo:
In questo capitolo c’è un accenno chiaro alla Zouis,
ma tranquille Louis è etero, ma Zayn? Pensateci.
Liam poi che fine farebbe? Di certo non si farebbe mettere i piedi in
testa da Lou. Pensate anche a questo.
La smetto di dire stronzate. (?)
Louis è un po’ un eroe incompreso che tutte voi
hanno giudicato male, stronze, lui lo faceva solo per proteggere tutti.
Munch love. <3
Però in questo modo Louis soffre veramente come un cane, ed
è arrivato a considerarsi uno sbaglio quando fa di tutto per
gli altri, oh amor mio.
E Zayn sembra l’unico capace di capirlo, oh. <3
Zayn e le sue battute..
Quanto scherza?
E poi la sfuriata di Emily, certo dal punto di vista di Lou lui non se
lo meriterebbe,
ma di quello di Emily che non sa nulla di tutto ciò, se lo
merita eccome.
Harry è il solito stupido innamorato.
Ma soprattutto
cosa succederà in quei cinque giorni sul lungo mare?
Se volete scoprirlo non dovete
far altro che seguirmi,
ah..
Grazie mille per tutto
il vostro sostegno, siete meravigliose, davvero.
-
E’ vero che
quando torno da NY questo capitolo ha dieci recensioni?
Fatemi felice.
---
Ho scritto una storia su glee, a qualcuno può interessare?
Sarei molto felice se qualcuna
di voi la leggesse C:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1019136
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Tornerò presto.
<3