La pelle di Satana, lucida come madreperla.
Il sorriso crudo e beffardo.
Dillo, Hannah, qual è il motivo che ti ha
spinto tra le sue braccia.
Dillo a Sateriajis Venomania!
Non
ha mai
visto la ragazza che ha socchiuso la porta del suo castello.
Il Duca l’attende
nell’ingresso smisurato, socchiudendo gli occhi come un gatto
nel porgerle la
mano.
- Benvenuta,
benvenuta al castello del Duca! Qual è il nome di questa
bambola?
- Hannah –
che cinguettio, che infantile nasino all’insù, che
occhio blu sbuca tra le
ciocche scure!
Il Duca si
lecca lentamente le labbra, nel fissare quella carne tenera e bianca.
- Sarai la
mia nuova moglie – le dice e, presala per mano, si accinge a
condurla nell’harem.
- No
–
L’occhio di Satana, rosso e viola come la
tua pozione immonda.
La linea dura dei fianchi.
Dillo, Sateriajis, qual è il motivo per cui
lei non viene incantata.
Dillo a Hannah d’Autriche!
Sotto
la
benda, la sua concubina nasconde l’occhio destro: rosso come
sangue, gli ha
detto quando le ha strappato di dosso la stoffa scura,
finché non ha incontrato
lui… da allora, dice, è viola come i suoi capelli.
- Scendiamo
in un nuovo girone, Hannah – le ha ansimato nelle orecchie.
-
Sì –
Le vostre maledizioni, i vostri Patti.
Il tuo occhio bramoso uccide, Hannah.
Il tuo veleno lussurioso incanta, Sateriajis.
Renderete mai conto dei vostri peccati a Dio
o a Satana?
[La rovescia sul letto come una bambola di pezza, le strattona le braccia magre.
Le lascia impronte e lividi sulla pelle bianca, gode nel vederla tentare di mordergli le mani.]
The blood and sweat that blends together will before long change to purple drops
By throwing off our clothes and embracing each other, they can never again return to reality
[Punta i piedi contro il materasso, spinge su di lei.
E lei ride, si fa beffe dei suoi sforzi e dei suoi ansiti per graffiargli la schiena.]
Hannah
sa
quando una donna non compiace più il Duca: quando si
presentano, avvizzite e
tremanti nelle vesti cucite per loro, scivola su di loro come la Morte
e,
sibilando, taglia loro la gola con una lama sottile.
- La mia
luciferina amante, la mia Hannah deve venire qui e giocare con il suo
signore…
non è forse quello che la mia Hannah desidera?
-
Sì –
Bambole,
donnicciole svanite: le conosce tutte, la rosea Lukana e la dolce
Mikulia che
succhiano e baciano e leccano i suoi piedi e le sue mani, la fragile
Gumina
Glassred e la prosperosa Meilis Belzenia, che si lasciano baciare
l’una tra le
morbide scapole, l’altra sui seni pallidi, e tutte, tutte,
tutte hanno lo
stesso sguardo scintillante e lo stesso perduto tra le pieghe della sua
pelle e
i suoi capelli e allora ride, il Duca, servito dalle donne
più belle di Asmodin
e guarda Hannah, il corpo celato da una nuvola di tulle trasparente.
- Allora,
vuoi condividere questo momento con me?
E il suo
sguardo è gelido, astioso.
- No
–
Spogli Hannah dai suoi veli e gemi.
Le tue pupille blandiscono i suoi occhi
infernali.
Il tuo naso inspira il suo profumo pungente.
La tua bocca cala con un gemito sul suo
ventre piatto.
Le tue mani stritolano i suoi polsi
macchiati di rosso.
Disobeying God with depravity, this is the night of madness I had hoped for
Scopri la nudità di Sateriajis e sorridi.
I tuoi occhi brucianti scorrono sulle linee
del viso.
Le tue dita s’intrecciano ai suoi capelli
lunghi.
Le tue labbra scivolano sul suo ventre.
Il tuo bacino preme contro il suo e ti bei:
tu sola giaci con il Duca come una donna libera.
La
porta si
apre di nuovo; di nuovo!
Hannah inghiotte
la propria bile e si nasconde nell’ombra, mentre il Duca
attende la sua nuova
donna.
È strana,
questa nuova accolita: una bellezza fin troppo spigolosa, che mal si
accompagna
ai boccoli biondi che le scendono lungo la schiena. Tiene le mani
giunte sul
petto, non parla. Sorride.
- Come sei
bella – afferma il Duca e si fa avanti, le braccia aperte e
pronte ad
accogliere la donna, ma saranno poi le gambe di lei a schiudersi e
accogliere
la maledizione di Venomania, pensa Hannah.
- No!
–
La
parrucca
bionda cade sul pavimento, la lama avvelenata si ritira sporca di
sangue.
Il ragazzo
dagli occhi blu e il viso spigoloso annaspa, il sorriso comincia a
dissolversi.
Cade in
ginocchio, stringendosi la gola tra le mani, il sangue esce a fiotti e
dipinge
fiori cremisi sulla veste di Hannah; il Duca digrigna i denti, fa un
passo
indietro, è furioso. Il ragazzo si affloscia indietro, tra
le premurose braccia
della donna.
- Sei venuto
ad uccidere il nostro grandissimo Duca, non è vero?
Be’, lascia che ti dica una
cosa: tra le gambe della tua donna non godrà nessuno tranne
il Duca di
Venomania… buona notte, mio caro.
Gli occhi
sbiadiscono, le labbra bluastre sillabano un “No”
soffocato.
Muore.
Godete tra voi, urne di veleno.
Hannah, bacia Sateriajis.
Sateriajis, bacia Hannah.
Avete la benedizione del Demonio!
Il portone si schiude ancora; i corpi delle donne e delle bambine, delle vergini e delle mogli, delle figlie e delle madri appartengono ancora al lussurioso Duca di Venomania, ma l’anima appartiene alla melliflua Hannah, che siede sul suo trono di umori e gemiti come la regina del castello.
Note dell’Autrice:
Come è nata
questa cosa, mi chiederete.
Non ho una
risposta, ma alcuni chiarimenti sono d’obbligo.
Kamui Gakupo
rimane il Duca di Venomania, mentre Hannah è Yokune Ruko (foto), perché
non sapendo quale nome darle ho scelto quello che ha nella saga di
Synchronicity. Il cognome, invece, è parte del titolo della
“Principessa del
Male”, la protagonista di Aku no Musume.