Siamo quattro ragazze con un'unica passione: la danza.
Gabriella è una ballerina classica, i tutù le vanno sempre a pennello, e’ sempre la perfettina e la saputella del gruppo.
Giovanna e Sabrina sono due gemelle che fanno ginnastica ritmica. Con i capelli color miele, perfettamente coordinate fra di loro sembrano due cyborg.
In quanto a me, io sono Christina, la trasgressiva del gruppo, faccio hip hop, e quando inizio a ballare neanche Chuck Norris mi può fermare.
Dopo numerosissime selezioni e provini sul territorio Italico, siamo state scelte tutte e quattro per andare all’accademia delle arti di Londra, una delle massime scuole per imparare questa disciplia.
Quella citta’ era il mostro sogno, lo desideravamo da tanto tempo, e avevamo sempre a mente la formula di un noto filosofo I = S , impegno uguale successo.
Eccoci scese, dall’aereoporto di Getwich. Il viaggio era durato tre ore. Era come se avessimo oltrepassato la linea spazio – tempo che ci divideva dall’universo reale per trasportarci in una dimensione parallela. Ce lo sentivamo nelle arterie: il nostro futuro partiva da qui.
Dopo aver preso un taxi, eccoci nel centro della città. 
Noi alloggiavamo nel quartiere Di Chelsea, dalla signora Jeremy, che aveva deciso di ospitarci, a patto di svolgere qualche lavoretto per lei.
C’erano due stanze, non proprio piccole che la signora aveva riservato per noi. 
S: Gabri, noi ci mettiamo nella stanza vicino al bagno.
Io: Sabri, vedi che sono tutte e due vicino al bagno. Il bagno è al centro…
Ga: vabbe allora noi andiamo nella stanza a destra del bagno. Per voi va bene?
Gio: occhei, allora io e Chri andiamo in quella a destra. No problem.
Entrate nelle rispettive stanze, iniziammo a mettere i nostri attrezzi tecnici ai rispettivi posti.
Gio: Chri ma quanti capelli hai portato??
C: sono cappelli da hip hop.. Uno della Nike, uno della Iton, uno di McCkenzie e uno dell’adidas. Matters?
Gio: Si, dove metto tutti i miei nastri?
Io: Chiedi alla jeremy un altro posto…
Gio: devo essere sempre io a cambiare locazione…
S: ragazze, si è fatto tardi, spegnete le luci, che ho sonno.
Io: No, sabruc, non ho ancora sonno io.
S: e dai Chrii, non farmi usare i sedativi!
Io: Hai i sedativi?
Ga: Lo sta dicendo per dire…
Gio: sedativi e non sedativi spegnete quelle cavolo di luci che voglio dormire.
Ga: autoritaria la ragazza eh?
Gio: …
S: Si ok, buona notte ragà. Domani vi vengo a svegliare. Se non vi svegliate lo farò con la forza. Dobbiamo andare all’accademia…
Tutti: …
Nessuno le rispose, eravamo già cadute tutte nelle braccia di Morfeo…

Come sarebbe andato il primo giorno all’accademia e chi avremmo incontrato??
Tutto nel prossimo capitolo!!!