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Autore: Gialla_90    24/08/2012    0 recensioni
Penso in molti siamo rimasti poco soddisfatti da Season finale della terza stagione di Glee 'Goodbye' perciò ho voluto provare ad approfondire le reazione dei diplomandi visto che i RIB non ci hanno fatto vedere nulla. In generale la trama rimane la stessa dell'episodio ma da punti di vista diversi. Spoiler per chi non avesse visto il Season finale...Have fun Klainers!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Mercedes/Sam
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao a tutti!

Eccomi di ritorno miei cari Gleeks, Klainers e chiunque abbia il coraggio di leggere questa FF. Come sta andando l'estate? IO non stò più nella pelle per la quarta stagione!

Anche dopo i tragici spoiler sulla nuova serie io continuo a scrivere … spero sempre di incuriosire almeno uno di voi a continuare la lettura nonostante le recensioni scarseggino! SO SAD! Enjoy it… Giada XO XO




Coffee - Blaine

Mentre preparavo la terza tazza di caffè seduto allo stesso tavolo della sera prima realizzai quanto fosse stata stupida l’idea di permettere a Sam di prendere il controllo della situazione. Non solo Sam aveva organizzato un agguato e poi un’invasione, si era anche autoproclamato grande mente criminale del gruppo montandosi non poco la testa. Così lui e Brittany se n’erano andati da casa mia alle 4.30 della mattina e solo perché la povera Brit si era addormentata sul tavolo.

Grazie a dio mi ero svegliato al suono della sveglia di mia madre ed ero riuscito a mandare un fresco messaggio di buon giorno a Kurt dando l’impressione di essermi alzato di buon ora dopo una notte di sonno profondo, invece avevo le borse sotto gli occhi e un malditesta  non indifferente.  Tra il primo e il secondo caffè avevo anche riflettuto sui motivi del suddetto malditesta: avevo dormito poco, il suono della voce di Sam ascoltata per un tempo eccessivo aveva sù di me questo effetto collaterale, la cose che mi aveva incaricato di fare in meno di due giorni erano troppe – da fare e da ricordare –  e non sapevo come tenere nascosto tutto questo a Kurt. Non male.

 Tra il secondo e il terzo caffè invece mi ero occupato di rileggere la lista scritta con la penna colorata e profumata da Brittany: la mansioni di Sam in azzurro, quelle di Brit in verde, le mie in rosa e le restanti da suddividere con il resto del gruppo in blu e rosso. Ovviamente i colori li aveva scelti Brit.

‘Catering, complicità dei genitori, trasporto di una delle vittime’ citava la mia parte. Ripensandoci bene  mi era andata di lusso perché da assiduo frequentatore del Brasticks mi avrebbero anche fatto uno sconto per un rinfresco, avevo il numero di cellulare di Carole e Burt e prendermi cura del mio ragazzo inventando cose da fare mentre la gente tramava alle sue spalle non era affatto un lavoraccio.

Visto che oramai Burt era di sicuro andato in officina decisi che una parte dei miei compiti l’avrei assolta subito. Cercai il numero di Burt nella rubrica e dopo pochi squilli rispose ansimando.

‘Blaine?’ chiese molto sorpreso.

‘Sign. Hummel scusi il disturbo , se ha da fare la richiamo dopo!’ oramai avevamo un buon rapporto ma tutte le volte mi sentivo un po’ in soggezione.

‘No tranquillo ho il fiatone perché avevo il telefono ad un kilometro da me, dimmi pure e smettila di darmi del lei, perché te lo devo ripetere tutte le volte che iniziamo una conversazione?’ aveva un tono burbero ma era palese che le sue intenzioni fossero buone.

‘Ehm mi servirebbe la sua… la TUA  complicità per una cosa.’ feci una pausa cercando il modo più sintetico di dirgli tutto ‘Penso tu sia a conoscenza della partenza forzata di Rachel…’ un verso dall’altra parte del telefono mi fece capire che la risposta era sì ‘…bhe vista la situazione di Kurt pensavamo di fare una cosa del genere con lui e farlo partire con Santana…per loro ovviamente abbiamo dei piani alternativi alla Nyada e progettiamo una festa a sorpresa prima della partenza, mi segui? Forse è tutto un po’ confuso!’non ero sicuro di essermi spiegato bene.

‘Sto ascoltando dimmi di più…’  disse con tono neutro.

‘Per Kurt ci sarebbe la possibilità di fare uno stage in qualche rivista di moda – Mercedes si stà informando – e visto che Santana vuole andare a New York ma non sa cosa fare lì intanto accompagnerebbe Kurt, entrambi anche se non trovano subito qualcosa da fare si farebbero compagnia e male cha vada sarebbe un viaggio preliminare per poi ripartire definitivamente a settembre. A livello economico so che la madre di San le ha messo a disposizione un bel budget e parte dei soldi che dovevano andare per la retta della Nyada di Kurt potrebbero essere utilizzati per il viaggio. Cosa ne pensi?’ chiesi sperando di aver esito positivo.

Burt sispirò ‘Non è una brutta idea…’ finalmente mi rilassai un po’ ‘…ci sono molto dettagli tecnici da definire per il viaggio ma mi pare che per quanto riguarda il denaro già ci avete pensao …mi dovrai anche spiegare come e dove si svolgerà la vostra festa, ma ti confido che sarei molto contento se convincessi Kurt a partire…’ Burt fece una pausa quasi avesse paura di continuare ‘…se sei tu ad insistere ti darà retta. Stai facendo una bella cosa per lui, grazie.’ .

Le sue parole mi fecero uno strano effetto perché era già capitato che mi dicesse cose simili ma ogni volta mi rallegrava sapere quanto ci tenesse a Kurt e che avesse capito quanto anche io ci tenevo.

‘Grazie a te per averlo messo al mondo…’ non potevo credere di averlo detto, non era proprio la risposta adeguata. Ma sentii Burt ridere, forse il mio essere schifosamente sentimentale quando si trattava di suo figlio non gli dispiaceva.

‘Avete già contattato la madre di Santana?’ esordì cambiando discorso. E in effetti anche lei doveva essere informata.

‘No’ risposi ‘Devo cercare il suo numero e…’.

‘Tranquillo…’ m’interruppe Burt ‘…ho il numero di suo marito, li avverto io:tu pensa ad organizzare una festa degna di Kurt!Okay?’ Burt ero davvero gentile ad aiutarci in quel modo.

‘Davvero non è necessario se hai da fare…’ provai a controbattere ma non ci furono scuse e dopo avermi chiesto di tenerlo aggiornato sui preparativi Burt borbottò che avrebbe subito contattato i Lopez e mi salutò velocemente. Perfetto una parte era sistemata.

Il caffè si era freddato oramai ma ripresi a berlo e continuai distrattamente a giocherellare con la lista di Brit. Fu solo dopo aver deglutito l’ultimo goccio rimasto nella tazza che mi resi conto di un fatto molto tragico. Rilessi la lista più volte per essere sicuro di non scatenare un allarme rosso invano ma non mi ero affatto sbagliato. Ecco cosa succedeva a lasciare le redini a Sam. Guardai l’orologio, erano le dieci. Sam di sicuro dormiva ancora ma digitai il suo numero senza batter ciglio. La bolletta del telefono sarebbe stata cara questo mese.

‘Mjksdjs …’ mi rispose una voce sofferente solo dopo una decina di squilli.

‘Sammy, vecchio mio!’ urlai il più forte possibile ‘Buongiorno principessa!’. Sentii un fruscio che attribuii a Sam che si stava rotolando tra le coperte portando il cellulare con sé.

‘Blaine…’ disse con voce roca ‘…mi ami così tanto che non puoi stare più di sei ore senza sentirmi?’ chissà come faceva ad avere quel sarcasmo appena sveglio?

‘Sono un uomo occupato Sam lo sai, smettila di provarci spudoratamente!’  gli dissi sulla scia della sua battuta ‘Ma sai abbiamo un grosso problema col nostro supermegasgeniale piano malefico…’ ovviamente la dicitura attribuita al piano era opera mia.

‘Ma perché non dormi a quest’ora…aspetta cosa!?’ Sam sembrò svegliarsi all’improvviso, teneva al suo piano come ad un figlio, si allarmò esattamente come un genitore apprensivo.

‘Vedi Sam stavo leggendo la lista e…’ sospirai per fargli capire quanto lo odiassi in quel momento ‘...penso tu ti sia dimenticato un particolare molto importante tipo il luogo dove organizzare la festa per Kurt e San!’ il tono della mia voce era aumentato mentre costruivo la frase e alla fine stavo praticamente urlando.

‘Bhe faremo come alla festa alcolica dell’anno scorso, a casa di…’ poi Sam si bloccò ‘…. Merda!Rachel sarà partita non possiamo fare la festa da lei!Cavolo!!!’.

‘Ecco appunto…’ sottolineai stizzito.

‘Blaine dove piazziamo i palloncini, il cibo, il plastico e la gente?Dove?!’ Sam stava avendo un attacco isterico e sinceramente non mi andava di consolarlo perché era stata una sua idea e ancora prima di iniziare i preparativi c’era un intoppo.

Mentre Sam sbraitava al telefono e, a giudicare dai rumori in sottofondo, cercava di vestirsi per andare non si sa dove continuai in tutta tranquillità la mia routine mettendo la tazza nel lavello e riprendendo la lista di Brit in mano. Aveva evidenziato le cose più importanti con i pastelli e quando riconobbi due colori che già avevo visto abbi nati da qualche altra parte ebbi un idea.

‘SAM!’ urlai per zittirlo e funzionò ‘Sam ho un idea: lascia fare a me!’.

‘Blaine ma che dici? Che idea? Oddio sarà un disastro ….’ Pensai che Sam stesse per mettersi a piangere.

‘Sammy fidati di me!’ sentenziai ‘ La mia idea comporterà qualche invitato in più e molto più chiasso ma alla fine Kurt ne sarà felice e infondo anche Santana!Fidati!Ti chiamo più tardi!’. Non diedi il tempo a Sam di rispondere in nessun modo e chiusi il telefono. Scorsi nella rubrica cercando un nome che ignoravo da tempo, presi un bel respiro e misi in atto la mia supermegageniale idea.

  
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