Le
mancavano davvero molto i compleanni passati con i genitori.
Camminava per strada Temari, da sola il giorno del suo
compleanno, tornava a casa.
23
Agosto, che data strana per nascere pensava ogni anno e ogni anno
immaginava sua madre in piena estate col pancione che aspettava che la
sua bambina nascesse e le scappava sempre un sorriso un po’
triste.
Guardava
le famiglie felici camminare per le strade affollate per il caldo e
sorrideva tristemente, voleva anche lei essere felice insieme alla sua
famiglia.
Tornò a casa dove viveva
con i suoi fratelli e si infilò direttamente in camera sua
senza
controllare che fossero in casa, si sedette sul letto, prese in mano la
foto dei suoi genitori che teneva sul comodino e la fissò a
lungo.
Per
quanto ricordasse Temari la madre era bravissima a preparare i
compleanni, ricorda le torte che preparava e i pupazzi che il
padre le regalava anche se aveva sempre quell’espressione
burbera sul
viso, ma lei era felice lo stesso.
Da quando i genitori erano morti non aveva mai festeggiato un
compleanno nemmeno lontanamente simile a quello con loro.
Le
lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi verdi, ma subito se le
asciugò quando sentì dei rumori di piatti dalla
cucina, Kankuro e Gaara
erano in casa.
Uscì dalla sua stanza e si diresse verso la cucina.
-Hai pianto Tem?- Kankuro la guardava strana mentre
apparecchiava la tavola
-No
Kankuro come ti viene in mente?- disse lei cercando di darsi un
contegno. Notò che invece dei soliti tre piatti stavolta ce
n’erano ben
sei –Sei piatti? Che succede?- domandò, proprio in
quel momento
qualcuno bussò alla porta –Chi è?-
domandò lei
-Apri no?- la guardò Gaara mentre posava gli
ultimi piatti
La bionda un po’ stizzita andò ad
aprire e si ritrovò davanti le ultime persone che
aspettava di trovare.
-Ciao seccatura-
Shikamaru
Nara era li davanti alla porta e alle sue spalle Shikaku e Yoshino che
sorrideva –Shikamaru non essere scortese, possiamo cara?-
disse la
donna senza curarsi della risposta ed entrando in casa seguita dal
marito che la salutò con solo un sorriso
-S-Shikamaru
che cosa ci fate qui?- Temari trattenne il ragazzo sulla porta ancora
sorpresa –Mia madre si è ricordata che era il tuo
compleanno, ha
chiamato i tuoi fratelli immediatamente e ci ha trascinato qui-
-Quindi tu e tuo padre siete qui contro la vostra
volontà crybaby?-
-Non
proprio seccatura, buon compleanno- Shikamaru la guardò per
un po’,
prima che la sua attenzione ricadesse sulla madre che
“torturava” i
fratelli di Temari
-Temari,
Shikamaru! Che cosa ci fate ancora lì? Venite dentro avanti
abbiamo
portato la cena!- strillò Yoshino mentre dava un
buffetto
sulla testa di Gaara che però manteneva il suo sguardo freddo
-Dice
che sei una di famiglia- disse Shikamaru dandole un pacchetto, Temari
lo aprì ancora un po’ confusa e dentro,
c’era un orsetto di peluche.
Le scappò un sorriso.
Era una di famiglia e anche loro erano la sua famiglia, tutti
loro.
Ho finito finalmente!
Bene
ci tengo molto a questa storia scritta per il compleanno di Temari
anche se in ritardo di un giorno è la mia prima ShikaTema
per così dire
e sono molto contenta di com’è venuta. Spero che
apprezziate l’impegno
che ci ho messo!