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Autore: PerfectlyImperfect    24/08/2012    4 recensioni
Ti verrò a prendere con le mie mani,
e sarò quello che non ti aspettavi...
e sarò il vento che ti porti dentro
e quel destino che nessuno ha mai scelto...
e poi...
l'amore è una cosa semplice!
E adesso, e adesso, e adesso
te lo dimostresrò...
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe
Note: AU, Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

Il primo amore non si arrugginisce.



– Hai deciso di andare in Italia? – chiese leggermente sorpresa la Pillsbury mentre, con molta pazienza, passava lo spazzolino sulla cornetta del telefono – Mi aspettavo una meta diversa –
– Anch’io a essere sincero sono sorpreso. Però sembra davvero un’ottima possibilità. Ne ho perfino parlato con mio padre che, strano ma vero, era d’accordo – spiegò con un sorriso.
- Bene, quindi direi che siamo pronti per firmare tutte le carte! – disse allegramente Emma, - e fortunatamente per te è rimasto ancora un posto libero per Firenze, per tutto il mese di luglio e tutto quello di agosto, corretto? –
- Esatto signorina Pillsbury – disse Kurt, un po’ meno convinto rispetto all’inizio di quella conversazione, dopo essersi sentito dire a chiare lettere le conseguenze della sua scelta. Due interi mesi in Italia, non era cosa da tutti!
- Tutto ok? So che può spaventare andar via per così tanto tempo in un Paese in cui non conosci nessuno e di cui non conosci nemmeno la lingua – continuò la professoressa non rendendosi conto di rincarare dei pensieri che già terrorizzavano Kurt – però insomma, vai in Italia! Pizza, spaghetti… e poi la gente è molto ospitale! Vedrai andrà bene e sarà una nota molto positiva sul tuo curriculum, verrà sicuramente notata – disse la professoressa concludendo con un occhiolino.
Dopo aver compilato il necessario e alcune raccomandazioni di rito, la professoressa lo salutò e, Kurt, si affrettò ad uscire dal suo ufficio. Si era mostrato tranquillo e deciso, ma la realtà era diversa.
Doveva ancora trovare il coraggio di dire ogni cosa a Sebastian.  Quando, la sera prima, si erano visti, aveva cercato in tutti i modi di sembrare meno colpevole di come in realtà si sentiva. E ci era riuscito, almeno finché Sebastian non gli aveva detto che, quel pomeriggio, gli aveva comprato una tuta di pelle nera con tutte le protezioni necessarie.
– Kurt, dovresti vederla, è bellissima – gli aveva detto entusiasta – E’ la tuta migliore sul mercato –
– Sei stato così dolce amore – rispose il ragazzo tentando di sorridere.
– Pensa che viene dall’Italia! – aveva poi esclamato Sebastian ancora più contento.
E, in quel momento, Kurt pensò che il karma aveva ovviamente deciso di dargli un bel calcio sul sedere. Quello era davvero sicuro. E pensare che quel giorno, dopo i festeggiamenti di fine scuola, avrebbero dovuto decidere tutto il percorso che avrebbero fatto in moto.
Provò a tornare alla realtà mentre cercava Rachel per chiedere consiglio sul da farsi. Doveva assolutamente trovare un modo per dirlo a Sebastian senza rovinare tutto quello che aveva costruito.
– Kurt! Dove stai andando? – chiese Mercedes uscendo dall’aula di canto.
– ‘Cedes ciao! Sto cercando Rachel, l’hai vista? – chiese il ragazzo abbracciandola.
– Credo sia in qualche aula vuota insieme a Finn, quei due non si staccano più –
– Ho bisogno di parlare con qualcuno – si lamentò Kurt con voce alta – Sto per impazzire –
– Ehi, stai tranquillo. Io ho un’ora libera, dimmi cosa ti preoccupa così tanto – lo rassicurò la ragazza mentre lo trascinava dentro un’aula deserta per avere più tranquillità.
Dopo qualche tentennamento Kurt vuotò il sacco, spiegò ogni particolare dei suoi progetti per l’estate, precisò di nuovo quanto fosse importante la NYADA per lui e, quanto, nonostante tutto non volesse deludere Sebastian.
Mercedes lo ascoltò in silenzio, senza interromperlo, voleva dargli modo di potersi sfogare. Quando, alla fine del monologo Kurt sospirò forte cercando di calmarsi, la ragazza gli prese la mano fra le sue.
– Sebastian è un ragazzo fantastico, e ci tiene davvero a te – iniziò con tono dolce – Quindi, invece di stare qui a preoccuparti, dovresti semplicemente spiegargli come stanno le cose. Sono sicura che capirà che, anche se non potrete fare il viaggio in moto, questa possibilità del viaggio in Italia, non è un capriccio –.
- Sì ma era il viaggio per festeggiare il suo diploma, abbiamo lottato molto per poterlo realizzare. ‘Cedes, mi ha comprato una tuta di pelle!!! – esclamò il ragazzo
- Hai ragione, hai tutte le ragioni, ma lui conosce il tuo sogno e come ho già detto e ridetto ti ama, non penso proprio che si metterebbe in mezzo e ti porrebbe davanti una scelta così drastica –
-Oh mio Dio, non ci avevo neanche pensato!! E se veramente mi dicesse di scegliere tra lui o l’Italia?! – disse il ragazzo, ancora più preoccupato di prima, con una voce talmente acuta che avrebbe persino rotto un bicchiere.
- In quel caso caro Kurt – disse semplicemente Mercedes, - sarebbe proprio un cretino! Uno stupido egoista! Ti può rimproverare solo di non avergliene parlato subito, ma se facesse una cosa del genere sarebbe fin troppo drastico! –
- Speriamo allora non dica veramente queste cose…- disse il ragazzo quasi in lacrime.
- Conosciamo il nostro Sebastian, secondo me stiamo solo correndo con la fantasia facendo i drammatici come al solito. Vedrai che capirà e andrà tutto bene – concluse la ragazza con un sorriso.
Kurt gettò le braccia al collo dell’amica e la strinse in un abbraccio – Come farei senza di te? Spero davvero che anche Sebastian vedrà le cose così semplicemente come le vedi tu–
– Sono sicura che lo farà – rispose la ragazza mentre uscivano dall’aula –Ora devo correre, ho spagnolo la prossima ora, ma ricorda che se hai bisogno di qualcosa, io ci sono sempre –
– Grazie, davvero – disse sincero Kurt, guardandola mentre si allontanava.
E così termino il penultimo anno di scuola tra canzoni, dediche e qualche lacrima. Ora rimaneva solo l’estate, un momento per rilassarsi e divertirsi. Sì, forse per tutti i comuni studenti, ma non per Kurt. Intanto gli sarebbe piaciuto capire se avesse passato quell’estate ancora fidanzato col suo bel Sebastian oppure se l’avesse iniziata già solo, single e abbandonato, tanto in America quanto in Italia.
 
Burt era nel giardino sul retro, intento a cuocere degli hamburger, Carole in cucina preparava i vari contorni mentre Finn e Rachel si erano rinchiusi nella stanza del ragazzo.
– Finalmente soli – mormorò Sebastian avvicinandosi a Kurt con un sorriso deliziato – Ti ho pensato tutto il giorno. Ho pensato a te, con addosso la tuta di pelle –
Il ragazzo dovette appellarsi a tutta la forza di volontà che possedeva per non cedere alle sue languide parole. Era così difficile, quegli occhi verdi erano una calamita per lui, forse comunque poteva ancora concedersi qualche momento di passione prima di…no no no!! Doveva tener duro e sputare quella patata bollente prima che diventasse rovente – Seb, io ti devo parlare – riuscì a dire sciogliendo l’abbraccio che li legava.
– Ti ascolto – disse il ragazzo a dir poco perplesso.
– Fra pochi giorni parto – disse con voce bassa, appena udibile.
– Lo so dolcezza, quello che guida sarò io – scherzò il più alto avvicinandosi di nuovo a lui.
– No..Io vado in Italia –.
Silenzio. L’unica cosa che Kurt percepiva era il pesante silenzio che era caduto dopo le sue parole. Si sentivano solo gli altri membri della famiglia scherzare in giardino, però erano un lontanissimo eco.
Sebastian lo guardò come se lo vedesse per la prima volta. Le labbra aperte formavano una piccola “O” e lo stupore nei suoi occhi era evidente.
Nessuno dei due riusciva a parlare, uno per paura di dire qualcosa di sbagliato, l’altro perché ancora indeciso sulle emozioni che doveva provare dopo aver sentito quella notizia.
– Credo..Credo di non aver afferrato il concetto – balbettò dopo la lunga pausa Sebastian – Noi dobbiamo partire..abbiamo convinto Burt. I-io ti ho preso la tuta ed è tutto o-organizzato –
– Lo so amore, lo so – disse con tono accondiscendete Kurt – Ma è per la NYADA, capisci? Mi servono dei crediti extra e non posso rinunciare a questa opportunità –
– Però, a quanto ho capito, rinunci al nostro viaggio – gli fece notare secco il ragazzo, Kurt non aveva mai visto un’espressione tanto delusa quanto arrabbiata come quella del suo ragazzo in quel momento – Mi sta bene, ti ho sempre detto che eri liberissimo di fare le tue scelte, vedo che mi hai davvero preso alla lettera – e detto questo, Sebastian si avviò con passo deciso verso la porta.
- Amore aspetta, parliamone, tr-troviamo una soluzione…- ma Sebastian, dopo uno sguardo di ghiaccio che non lasciava spazio ad ulteriori parole, scese le scale di corsa e, dopo aver mormorato un educato saluto ai genitori, uscì in fretta da quella casa, senza neppure voltarsi indietro.
Kurt, dal canto suo, si sentiva diviso fra due sentimenti.
Il rimorso per aver deluso Sebastian e aver mandato all’aria i loro piani e un pizzico di rabbia per la reazione dell’altro. Insomma, stavano parlando della NYADA, del futuro di Kurt, non di strane congetture o capricci.
La realtà gli fu più chiara quando una vocina nella sua testa lo informò che anche Sebastian era parte del suo futuro e prendere una decisione senza consultarlo non era di certo un modo per rafforzare la loro relazione. Assolutamente no, probabilmente aveva appena rotto l’unica cosa che era sempre stata perfetta nella sua vita.
 
Fu difficile spiegare ai genitori la fuga di Sebastian, ma in qualche modo riuscì a cavarsela. Più ore passavano, più si sentiva colpevole. Gli aveva lasciato almeno 10 messaggi nella segretaria telefonica e aveva perso il conto di quanti sms gli aveva mandato.
Com’era prevedibile, Sebastian non aveva risposto a nessuno di quei messaggi, si era limitato a spegnere il cellulare senza troppe cerimonie.
Kurt inizià ad essere irrequieto e scontroso, aveva bisogno di parlare con lui, di cercare, almeno in parte di spiegarsi e magari scusarsi per quello che gli aveva detto.
Sebastian gli aveva sempre detto che c’era una soluzione ad ogni problema anche se, a volte, ci si metteva un po’ di tempo per trovarla.
Quando, alle 11, decise di andare a dormire, mandò un ultimo sms al ragazzo, nella speranza che rispondesse almeno l’indomani.
 
Kurt non aveva più sentito Seb da quella fatidica sera e intanto doveva trovare le forze per organizzare tutte le cose necessarie per l’Italia. Il più nervoso però era sicuramente Burt.
- Allora il passaporto c’è quindi sicuramente in Italia ci arriverai – diceva con il fiatone, ogni volta che si parlava del viaggio del figlio, si agitava così tanto che sembrava dovesse correre la maratona di New York – Poi di che altro avrai bisogno? Oddio una valigia enorme! Per due mesi dovrai portarti un sacco di vestiti, da mangiare, shampoo, bagnoschiuma… -
- Ahahahahah papà vado in Italia e per di più in una città molto famosa e frequentata, io penso che avranno dei negozi lì in caso dovesse finire uno shampoo! – disse divertito Kurt, quelle reazioni spropositate del padre erano l’unica cosa che lo facevano ridere.
- Sì sì bravo prendimi in giro, io mi preoccupo solo per te, non voglio che tu ti faccia trovare impreparato! –
Nonostante sembrassero lenti e pesanti, i giorni trascorsero fino alla sera prima della partenza di Kurt.
Quella sera il ragazzo decise di organizzare una serata in casa sua (non se la sentiva di tralasciare qualcuno in quella nottata di addii quindi decise di passare la serata sia con la famiglia che con gli amici). Aveva provato a contattare Seb, però riuscì solo a parlare con la madre che promise di comunicare tutti i messaggi al figlio.
Fu una serata speciale, tra carne cotta alla brace, canti e racconti. Nessuno si era fatto risparmiare nulla, nemmeno Burt che prese addirittura l’album delle foto del figlio da piccolo per rimarcare il concetto di quanto fosse cresciuto. Ad un certo punto bussarono alla porta e, quando Kurt l’aprì, rimase senza fiato. Davanti a lui c’era Sebastian, vestito con una camicia bianca e dei pantaloni così stretti che Kurt diventò rosso come un peperone solo per i pensieri che sfiorarono la sua mente e inoltre, come se questo non fosse abbastanza, stringeva tra le mani un enorme mazzo di rose rosse.
- Non potevo lasciarti andare senza averti parlato, io so che non dovevo andare via così, non dovevo sparire in questi giorni io…- Kurt gli chiuse la bocca con un bacio carico di sentimento.
- Non voglio parlare ora, non c’è nulla da chiarire, io so solo che stasera voglio stare con tutte le persone che amo, e finalmente è arrivata la persona che amo di più –.
Sebastian abbracciò con trasporto il ragazzo e poi andarono nel giardino, sotto gli applausi di tutti gli invitati, felici di vedere che le cose tra di loro si fossero aggiustate.
Quando la serata terminò si sciolsero tutti in mille lacrime.
 – Kurt ti prego portati il portatile e cerca di trovare una connessone da utilizzare. I-i-io ti devo sentire TUTTI I GIORNI! – disse Rachel rimarcando per bene le ultime parole – Ahahah certo tranquilla, anche tu mi raccomando! Divertiti e non umiliare troppo le altre ragazze – disse Kurt ammiccando all’amica.
- Ehi tesoro anche tu comportati bene in Italia e fai attenzione agli italiani, si dice che siano molto espansivi – disse ridendo Mercedes, però a Seb non piacque questa affermazione - Se sono così espansivi poi vedi come li faccio tornare a posto io!-
- Ahahahahah dai basta, tranquilla ‘Cedes, sono bravo e fedele io! – rispose Kurt, felice di quella frase gelosa del suo ragazzo, voleva dire che sicuramente non era finita la loro storia.
- Kurt, sono sicuro che quanto tornerai l’anno prossimo avrai molto da insegnarci e mi raccomando non dimenticarti di noi! –
- Tranquillo professor Schuester, non potrei mai dimenticarmi di voi! E grazie anche a lei signorina Pillsbury per l’occasione che mi ha offerto e il modo in cui mi ha aiutato, sempre –.
- Non devi ringraziarmi, io ho fatto il mio lavoro – rispose Emma leggermente rossa in viso quasi quanto i suoi capelli, e poi continuò dicendo – Comunque sicuramente noi dovremo sentirci, ricordati di inviare un resoconto settimanale alla scuola, fai attenzione mi raccomando e… -
- Sì mi mancherà anche lei professoressa, stia tranquilla – rispose Kurt abbracciando la coppia di professori.
Dopo che tutti andarono rimase solo Sebastian che chiese se poteva restare a dormire lì. – Se Kurt non partisse domani te lo scorderesti ragazzo! – disse Burt, fingendosi arrabbiato.
- Grazie papà, grazie di tutto!! Sei il padre migliore del mondo, non fosse stato per te… -
- Ora smettila che non voglio cominciare a piangere stasera! Queste scene le riserviamo solo per l’aeroporto – concluse Burt e si augurarono la buonanotte.
– Andiamo in camera? – chiese il più alto con un sorrisino.
Appena si trovarono in camera da soli, Kurt si avvicinò al ragazzo con fare provocante – Sbaglio o eri leggermente geloso prima? –
– Io? Per nulla – rispose fingendosi disinteressato – Io mi fid..che stai facendo? –
– Ti mostro quello che gli italiani non avranno – rispose maliziosamente Kurt mentre gli ricopriva il collo di baci umidi – Di certo non avranno questo – gli assicurò mentre gli mordicchiava il lobo dell’orecchio – E mmmh, neppure questo – continuò facendo scivolare la mano sotto la camicia per accarezzare il petto liscio e muscoloso.
– Kurt.. – sussurrò Sebastian cercando di non farsi trascinare da quei baci – Non possiamo –
– Ah no? – chiese lui, continuando comunque a baciarlo e stuzzicarlo – E perché? –
- Perché di là c’è tuo padre, ancora più vicino tuo fratello e secondo loro questa è la prima notte che dormiamo i-insieme, ricordi? – disse Sebastian lasciandosi sfuggire un piccolo gemito.
Il ragazzo rise contro il suo collo, senza però smettere di mordicchiarlo – E in che modo questo dovrebbe fermarmi? – chiese Kurt – Il mio programma, a dire il vero, è proprio quello di ricreare quella notte –
- Vu-vuoi dire.. – iniziò Sebastian, interrotto dalle labbra dell’altro che, senza preavviso, intrappolarono le sue in un lungo bacio.
– Sì, voglio dire che questa notte voglio fare l’amore con te – mormorò piano Kurt slacciandogli la camicia  con studiata lentezza – Nell’esatto modo in cui l’abbiamo fatto quella notte –
– La nostra prima notte – mugugnò Sebastian concentrandosi finalmente sul collo perfettamente liscio del ragazzo, strappandogli, di tanto in tanto, gemiti soffocati.
Il ragazzo più basso si staccò di qualche centimetro per sfilarsi la maglia, ma l’altro gli blocco i polsi – Voglio farlo io, se non ti dispiace –
– Non potrei chiedere di meglio –
Sebastian lo spogliò con lentezza esasperante, coprendo ogni piccola porzione di pelle con baci e morsi – Kurt, tu sei mio. Di nessun’altro – disse alzando appena la testa per incrociare i suoi occhi azzurri.
– Ti amo – rispose semplicemente Kurt stringendosi più forte al ragazzo – Questo non cambierà –
Quando baci, carezze e sfregamenti divennero superflui come i loro vestiti, si abbandonarono l’uno all’altro.
Fecero l’amore, illuminati dalla luce della luna che filtrava dalla finestra accanto a loro. Mentre Sebastian si perdeva in Kurt, continuava a guardare la sua pelle così bianca risplendere sotto quella luce.
– Dio, sei così bello – gli sussurrò baciandogli il collo – Potrei continuare a fare tutto questo all’infinito –.
Cullato da quelle dolci parole, Kurt, toccò l’apice quasi nello stesso istante in cui lo fece Sebastian.
– Mi mancherai tantissimo – disse dolcemente Kurt accoccolandosi fra le braccia del ragazzo – Però questo viaggio non cambierà di una virgola quello che provo per te –
– Ti ho già detto che sei la cosa più bella che mi sia mai capitata? –
– Forse – rispose Kurt con un sorriso – Però ripetimelo perché adoro quando lo dici –
– Caro mondo, Kurt Hummel è la cosa migliore che mi sia mai capitata – ripeté il ragazzo – Ora faremo meglio a dormire, altrimenti potresti dare a me la colpa del tuo eventuale ritardo all’aeroporto, anzi per addormentarci propongo di ascoltare qualcosa –
Kurt si stupì, era stanco e aveva provato una miriade di emozioni quella sera, cos’altro aveva in mente il suo Seb?
- Questa compilation te l’ho fatta io. Mi sono un po’ ingegnato, ho cercato su internet i cantanti italiani più famosi qui e poi quelli che sono più popolari lì, di questi ho cercato le canzoni d’amore più belle e le ho raccolte in un cd per te –
- A-a-amore…sono senza parole! – disse Kurt sentitamente emozionato.
- Così sono sicuro che non ti dimenticherai di me e del nostro amore anche quando sarai completamente immerso nella lingua italiana – disse sorridendo Sebastian. Era la cosa più dolce che ci si potesse aspettare, anzi, Kurt non avrebbe mai pensato che il suo ragazzo potesse fare una cosa del genere, soprattutto dopo lo screzio che era nato da quella decisione.
- Come potrei dimenticarmi di te, di noi, di tutto questo. Ora metto il cd così ci addormenteremo con quelle canzoni che so già ascolterò tutto il giorno e tutti i giorni, pensando di averti lì, con me –
Misero così il cd nello stereo di Kurt e questo partì. Risuonavano queste parole:
 
A volte mi domando se
vivrei lo stesso senza te
se ti saprei dimenticare…
Ma passa un attimo e tu sei
sei tutto quello che vorrei
incancellabile oramai…

 
- Chissà cosa starà dicendo – disse sorridendo Kurt, sapendo che doveva voler dire qualcosa di specifico se il suo ragazzo l’aveva inserita in quella compilation.
- Questa canzone dice esattamente quello che ti ho detto e ripetuto prima. Che sei la cosa più bella che ho e che non ti scorderò mai –
 
Sembrava un’altra storia che il tempo porta via con sé
tu non lasciarmi mai, tu non lasciarmi…
E più mi manchi più tu stai
al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai…
Perché oramai sarai, incancellabile…

 
- Ti amo, punto, non posso aggiungere altro – disse Kurt con le lacrime che gli solcavano il viso.
- Anche io amore – e così Seb diede un bacio sulla fronte del suo tesoro e, stretti insieme, si fecero cullare dal suono dei loro respiri, scivolando lentamente in un sonno tranquillo.





Nota Autrici:
Buonasera :)
Ed ecco qua il secondo capitolo della nostra storia!
Ed ecco anche il link della canzone:
http://www.youtube.com/watch?v=euPkapq-ors
Speriamo che vi sia piaciuto il primo capitolo e che, quindi
vogliate accompagnarci in quest'avventura :)
Se vi fa piacere, fateci sapere cosa ne pensate
perchè di certo, farà piacere a noi saperlo:)


PerfectlyImperfect

  
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