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Autore: CauchemarDelirant    24/08/2012    1 recensioni
Inizia come una favola, finisce come una favola..
La principessa Lea non è una principessa come le altre. E neanche la sua storia d'amore lo è. Mentre tutti si aspettano da lei che sposi il principe azzurro, cosa succederà se a conquistarla sarà la misteriosa strega del bosco?
Una storia romantica in cui l'amore supera le forme prestabilite della fiaba.
E si trasforma.
Quando non fu più visibile alla vista della guardia, si concesse di correre. Amava correre, veloce come il vento: la sferzante sensazione dell'aria sul volto la faceva sentire, anche se solo per qualche minuto, davvero libera.
GRADITISSIME le recensioni!
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte, la principessa dormì serena, dimentica di ogni preoccupazione e con un sorriso (diciamocelo, vagamente ebete) stampato sul viso delicato.
La strega non riuscì ad addormentarsi.


Il giorno seguente, Lea si svegliò col canto dei fringuelli (poco originale, quale principessa si sveglia altrimenti?), ma il ritrovarsi nella stanza degli ospiti della strega,
piuttosto che nella propria camera al castello, le diede più buonumore di qualsiasi canto mattutino.

Scese le scale trotterellando giù per i gradini, e con un balzo si affacciò alla porta della cucina.
-Buongiorno!- esclamò con voce allegra.
Selene, intenta a versare del tè bollente in due tazze, sollevò la testa e le sorrise calorosamente, come mai aveva fatto finora.
-Buongiorno- disse poi, con la sua voce morbida ed avvolgente.
Fecero colazione insieme, silenziosamente ma senza imbarazzo, mentre i raggi del sole entravano dalle finestre a illuminare gli occhi ghiacciati della strega,
e i sorrisi timidi di Lea quando coglieva lo sguardo indecifrabile e benevolo che Selene le dedicava.

Divorato il pasto, Lea si pulì la bocca con un tovagliolo, poi disse, con un tono giocosamente perentorio: -Raccontami di te. Le sai fare le magie?-
Selene rise della domanda tanto ingenua: era chiaro che le sapeva fare, le spiegò, e le ci erano voluti anni per affinarle;
e mentre rispondeva a tutte le domande curiose e incalzanti della principessa, che pendeva letteralmente dalle sue labbra,
faceva sbocciare piccoli, delicati fiorellini blu sul tavolo.
Quando se ne accorse, Lea fece un verso di meraviglia -Ma sono bellissimi!-
Il suo entusiasmo le dava un'aria di innocente delicatezza e Selene tacque,
guardandola con lo stesso sguardo indecifrabile del mattino.

D'un tratto, il suo sguardo cambiò, e pareva essersi tracciata una sfumatura di tristezza.
Lea colse subito il cambiamento, e comprese anche il perché.
Il sorriso scomparve anche a lei, insieme ai fiorellini sul tavolo.

-Ti staranno cercando- si limitò a dire Selene, senza alcuna inflessione della voce.
Lea ripiombò tragicamente nella realtà. Lei era una principessa, e le principesse vivono al castello.
E sposano i principi.

Lea era consapevole che qualora fosse stata ritrovata insieme alla strega, non ci sarebbe stato scampo per Selene.
Sicuramente avrebbero pensato che la malvagia strega del bosco l'avesse rapita, o ammaliata con i suoi perversi incantesimi;
le guardie non si sarebbero fatte scrupolo alcuno nell'ucciderla all'istante, anzi si sarebbero forse meritati una medaglia per aver salvato la principessa.
Figuriamoci se poi avesse cercato di "salvarla" un principe:
Lea sarebbe stata costretta a sposarlo, secondo le leggi dei regni di fiaba...

Lea si alzò, senza dire una parola, e camminò, meditabonda, verso la finestra.
Il bosco aveva un'aria protettiva, e il vento cantava una canzone mainconica tra le fronde degli alberi.

-Il bosco è grande, no?.. Ci metteranno almeno uno, due giorni per trovarmi...- si sentì dire senza convinzione.
Andava contro ogni logica, e Lea se ne rendeva conto.
Abbassò lo sguardo, cercando di reprimere la delusione.

Selene le si avvicinò, e, sfiorandole la spalla con una mano, le disse che,
dopotutto, una giornata di ricerca in più non avrebbe fatto male a nessuno.


Quel pomeriggio Lea vide il bosco come mai, nelle sue varie escursioni, l'aveva visto.
Selene l'accompagnava e le mostrava le bellezze nascoste che il bosco sapeva offrire, e la dolcezza dei frutti misteriosi che solo un'esperta strega sapeva trovare.
Gli alberi parevano vivi, e le creature non temevano le due donne che s'addentravano per i più introvabili anfratti, ma si avvicinavano mansuete.
Il vento sussurrava, nella sua lingua misteriosa, che la principessa e la strega potevano stare tranquille, ché coloro che cercavano Lea erano ben lontani dal trovarle, e pareva vegliare su di loro.
La principessa, per quanto avesse sempre avuto un rapporto quasi d'amicizia con il bosco e le sue entità, per la prima volta viveva la loro presenza appieno, grazie alla strega;
e la cosa la riempiva di gioia e ammirazione.

Fu una giornata stupenda per Lea, forse la più bella che avesse mai vissuto: ma nel suo cuore combattevano sentimenti contrastanti.
La ragione le diceva di andarsene, che quello non era e non poteva essere il suo posto, e la sua presenza non era che un inutile pericolo per Selene;
qualcos'altro le faceva desiderare di non dover andarsene mai, e di poter stare con Selene per sempre,
carezzandole i capelli come faceva il vento.
  
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