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Autore: Frency94    25/08/2012    4 recensioni
Dal primo capitolo: Rimangono abbracciate per un tempo indefinito, fino a quando Brittany, guardando negli occhi la ragazza distesa sopra di se chiede “Hey San, avevi bisogno di qualcosa?”
A quelle parole la mora sembra ridestarsi “Guarda cosa ho trovato!” dice mostrandole un album tutto impolverato “è il nostro album! Quello che abbiamo iniziato il primo giorno che ci siamo incontrate, ricordi?”
Brittany fa un cenno d’assenso, incantata dal sorriso di Santana, che dopo tanti anni le fa ancora quell’effetto.
“Ti va di guardarlo?” chiede una Santana euforica come una bambina che ritrova un giocattolo che pensava di aver perso.
Viaggio fra i ricordi di Santana e Brittany, il loro primo incontro, il primo bacio, il matrimonio...
Spero vi piaccia :)
Buona lettura
Frency94
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell'autrice: ecco qui il secondo capitolo! Aspetto le vostre recensioni per capire se vale la pena o meno continuare :)
Buona lettura!
Frency94






The First Time Ever I Saw Your Face

 
 
 
Le due ragazze aprono l’album sulla prima pagina. 
In alto, a destra, con una scrittura infantile è segnata una data: 11 Settembre 2000.
Al centro la foto di due bambine, una bionda con due occhioni azzurri e i capelli raccolti in due lunghe trecce, l’altra più bassa, mora con la carnagione e i tratti tipicamente latini e i capelli sciolti, tirati indietro da un cerchietto rosso. 
Sotto, scritto con più colori: The Firs Time Ever I Saw Your Face.
 
Santana sorride “Ti ricordi quel giorno? Il primo giorno di elementari”
Brittany sorride a sua volta “E come potrei dimenticarlo?! È stata la prima volta che ci siamo incontrate…”
 

 
Era l' 11 Settermbre del 2000, un lunedì. In tutti gli Stati Uniti era il giorno di inizio delle scuole, purtroppo per gli studenti.
 
In una scuola elementare di Lima, in Ohio, l’edificio era gremito di bambini che non vedevano l’ora di raccontare ai loro compagni delle loro vacanze. 
Tra la folla c’erano anche i bambini impauriti che dovevano cominciare il loro primo anno, accompagnati dalle madri.
Fra questi si distingueva una bambina, più bassa rispetto ai nuovi compagni e con un viso decisamente particolare; al contrario degli altri non era accompagnata dalla madre, che dovendo lavorare l’aveva lasciata a scuola da sola, raccomandandole di fare la brava. 
Aveva un’espressione impaurita sul volto, non era abituata a stare in mezzo a così tanta gente. Gli occhi le si riempirono di lacrime che subito scivolarono silenziose sul suo volto.
Una delle mamme, vedendola così impaurita e sola le si avvicinò “Piccola, cosa succede?” chiese dolcemente prendendola per le spalle.
“I-io n-non lo so” disse la bambina calmandosi lievemente.
La donna si abbassò per riuscire a guardarla meglio “Dov’è la tua mamma?”
La piccola tirò su col naso e poi rispose “È andata al lavoro…”
“Quindi sei qui da sola?” chiese apprensiva e la bambina annuì “Devi andare in prima giusto?” annuì nuovamente. “Bene, anche la mia Brittany.”
Da dietro la donna comparve una bambina con dei capelli biondissimi raccolti in due lunghe trecce e gli occhi talmente azzurri da sembrare due zaffiri “Piacere, io sono Brittany Susan Pierce” disse con enfasi porgendole la mano.
Santana gliela strinse esitante “Ciao, io sono Santana Lopez.”
“Che bel nome Santana, mi piace!” disse cingendole le spalle con un braccio “Ci sediamo vicine in classe? Sai, non conosco nessuno… Vuoi essere mia amica?”
Santana ascoltava incredula il fiume di parole che continuava a scorrere dalla bocca della piccola Brittany “Ok” fu l’unica cosa che riuscì a dire.
“Yuppiii, ci divertiremo un mondo San, posso chiamarti San?” chiese la bambina tutto di un fiato.
“Va bene” rispose nuovamente la piccola latina, questa volta però le si aprì un sorriso sul volto, trovava divertente quella bambina.
 
Entrarono in classe dove trovarono la maestra ad accoglierle calorosamente e individuarono immediatamente due posti vicini in cui sedersi.
Dopo aver preso posto iniziarono a tirare fuori dalla cartella il materiale necessario e immediatamente Brittany prese i due astucci e li mise uno attaccato all’altro, sotto lo sguardo incuriosito di Santana “Così fanno amicizia anche loro!” disse come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
“Non ci avevo pensato…” ammise la latina, per poi prendere la sua cartella e posizionarla al fianco di quella della nuova amica “Così fanno amicizia anche loro, va bene?” chiese rivolta a Brittany.
“Brava San!” disse sorridente la biondina “Sai, tu sei la mia prima amica, tutti gli altri bambini non vogliono essere miei amici perché dicono che sono strana.” continuò avvilita.
Santana alzò lo sguardo per incontrare quello di Brittany “Io non ti trovo strana, anzi sei simpatica!” disse facendo sorridere l’amica “Sai che anche tu sei la mia prima amica?”
La biondina sgranò gli occhi “Davvero?” l’altra annuì “Perché?”
“Perché gli altri bambini dicono che sono cattiva” rispose incupendosi a sua volta.
Brittany si stupì da quella risposta “Ma non è vero! Sei l’unica che non pensa che io sia strana, sono gli altri bambini che sono cattivi, tu sei mia amica e sei simpatica!” disse facendo sorridere la piccola Lopez.
“Grazie Britt! Posso chiamarti Britt?” chiese guardandola.
“Britt… mi piace! Ciao, sono Britt! Suona bene, grazie San! Non avevo mai avuto un soprannome!” rispose estasiata abbracciando la nuova amica.
 
Le prime ore di lezione passarono velocemente per le due bambine che non avevano smesso un attimo di parlare, raccontandosi dei loro interessi, delle loro famiglie.
 
Quando uscirono trovarono immediatamente al cancello la mamma di Brittany mentre quella di Santana era in ritardo.
“Hey piccole, com’è andata la giornata?” chiese felice di vederle insieme.
“Bene!“ risposero in coro per poi mettersi a ridere.
“Dov’è la tua mamma?” chiese poi la donna rivolta a Santana.
La piccola si guardò in giro e poi rispose “Non lo so, mi sa che è in ritardo.”
“Ti va se la aspettiamo qui con te?” chiese con il consenso della figlia che prese a saltellare intorno a Santana.
La piccola Lopez annuii e si sedette con Brittany su un muretto li vicino in attesa che arrivasse sua madre. Questa arrivò qualche minuto dopo, scusandosi per l’attesa.
“Scusatemi per avervi fatto aspettare, mi hanno trattenuto al lavoro. Sono Maribel, la mamma di Santana” disse stringendo la mano alla mamma di Brittany che si presentò a sua volta.
“Io sono Grace, la mamma di Brittany” disse indicando la figlia che stava parlando con Santana.
Brittany scese agilmente dal muretto e si affiancò alla madre “Mami, andiamo a prendere il gelato?” chiese facendo uno sguardo da cucciolo a cui la madre non seppe dire di no.
“Certo! Chiedi anche a Santana se vuole venire.” rivolgendosi poi a Maribel “Volete accompagnarci?”
“Certo, se Santana è d’accordo…” non fece in tempo a concludere che le due bambine arrivarono mano nella mano saltellando, intimando alle madri di sbrigarsi.
 
Andarono alla gelateria vicino al parchetto di Lima “Che gusti prendi?” chiese la biondina all’amica.
Quest’ ultima guardava ammirata tutti i gusti che aveva davanti, incapace di prendere una decisione “Non lo so, ce ne sono troppi… prendo quello che prendi tu!” disse infine sorridendo.
“Perfetto, allora due coni al cioccolato bianco e… ai frutti di bosco” finì ringraziando educatamente il gelataio.
 
Dopo aver finito i gelati ed essersi macchiate per bene i vestiti andarono nel parchetto a giocare, lasciando le madri sedute su una panchina a chiaccherare del più e del meno.
Giocarono per più di un’ora senza stancarsi e quando le madri le chiamarono per tornare a casa si misero entrambe a piangere, tenendosi per mano.
“Ma mamma io voglio giocare ancora con San!” disse Brittany fra le lacrime.
E anche Santana si oppose “Anche io, ti prego non andiamo via!” disse piangendo, se possibile, ancora più forte.
Le madri non sapevano che fare, era la prima volta che le figlie si opponevano di tornare a casa, solitamente ne erano più che felici, dato che al parco non riuscivano a farsi degli amici.
Fu Grace a trovare una soluzione “Potremmo fare una cosa, se non è un problema per lei, Maribel, mio marito è fuori città per lavoro, potreste venire a cenare da noi e a passare una serata fra donne!”
Alle bambine si illuminarono gli occhi e Maribel non potè fare altro che accettare.
 
Appena arrivate a casa le due donne si misero ai fornelli, mentre Brittany fece visitare la casa a Santana e poi la portò in camera sua “Cavolo Britt, hai una casa bellissima!” esclamò la latina guardandosi intorno ammirata.
La cameretta di Britany era una specie di paradiso per una bambina: le pareti erano rosa, riempite di poster raffiguranti personaggi della Disney. I mobili erano tutti colorai con colori pastello. Il letto ad una piazza e mezza occupava il centro della stanza ed era sovrastato quasi completamente da tantissimi pupazzi, per la maggior parte di papere. Restò a fissare la camera ancora per qualche secondo per poi esclamare “Wow!”
“Hey San, ci facciamo una foto?” chiese la piccola Pierce tirando fuori da un cassetto una vecchia polaroid.
Santana annuii e si misero l’una al fianco all’altra, sorridendo “Tre, due, uno… Cheeesee!” esclamarono in coro le due bambine.
Pochi secondi dopo uscì la fotografia, erano entrambe bellissime. Brittany si avvicinò ad uno scaffale e ne tirò fuori un album blu e azzurro.
Lo porse a Santana “È nuovo! Possiamo cominciarlo oggi!” disse sorridente prendendo dello scotch dalla scrivania per attaccare la foto.
“Potremmo scrivere la data!” disse la latina guardando Brittany.
“Giusto… che giorno è oggi?” chiese, cercando di ricordare.
“È l' 11 settembre!” rispose Santana.
“L'11 settembre, giusto! L'11 settembre ho incontrato la mia migliore amica!” disse Brittany, abbracciando calorosamente Santana che, arrossendo, rispose all’abbraccio.

 
 
“Eravamo tenerissime!” dice Santana, stringendosi di più a Brittany.
“Già, due cucciole! Me lo ricordo come se fosse ieri… ti ho voluto subito bene!” risponde Brittany sorridendo e baciando dolcemente la sua fidanzata. “Pronta a voltare pagina?”
“Io sono nata pronta!” esclama Santana sorridendo e fingendo uno sguardo altezzoso alla vista del quale Brittany non può fare a meno di ridere.
 
 
 

 
Continua…
  
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