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Autore: Kim_HyunA    25/08/2012    2 recensioni
Kibum voleva un amore come quello dei film, in cui le coppie si incontrano per caso in un bar o in un parco e si innamorano perdutamente l’uno dell’altra. Voleva credere che qualcosa del genere potesse esistere veramente
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Kibum si sentì un groppo alla gola trovandosi faccia a faccia con quell’appartamento ancora una volta. Non voleva più averne nulla a che fare.
 
La presenza di Jonghyun al suo fianco l’aiutava a stare un po’ più tranquillo, ma non cancellava comunque i ricordi che si affollavano nella mente mentre saliva le scale, sentendosi il cuore battere sempre più forte ad ogni gradino mentre si avvicinava alla porta di ingresso.
 
Quando entrarono, le luci erano spente. Buon segno. Significava che Minho non era in casa. Kibum emise un sospiro di sollievo.
 
-Aiutami a cercare quella foto, dovrebbe essere da qualche parte in camera- gli disse, mentre percorrevano il corridoio ed entravano nella stanza.
 
Il letto era ancora sfatto e c’erano alcuni vestiti per terra. Erano di Minho, li riconosceva. Riconosceva anche una delle magliette che gli aveva regalato per lo scorso compleanno. Si sentì stringere il cuore.
 
-Va tutto bene?- gli chiese Jonghyun guardandolo preoccupato e Kibum non rispose perché sarebbe stato inutile; la risposta era nota ad entrambi.
 
Iniziò a cercare su alcuni ripiani dello scaffale che avevano di fronte al letto, prendendo tra le mani oggetti che gli erano stati famigliari fino a poco tempo prima. Con la coda dell’occhio vide che Jonghyun era rimasto immobile e si guardava semplicemente intorno senza toccare nulla. Capì che forse si sentiva un po’ impacciato a cercare tra gli averi personali di un’altra persona, anche perché la camera non era solo di Kibum, c’erano anche gli oggetti di Minho là dentro.
 
-Non farti problemi, cerca pure dove vuoi- lo rassicurò interrompendo per un attimo la ricerca.
 
Mentre controllavano ogni angolo della stanza, sentirono aprirsi la porta di casa e Kibum avrebbe voluto scappare via, perché non voleva vederlo. Per nessun motivo.
 
-Ho visto le luci accese, ho pensato ci fosse qualcuno- la voce di Minho sorprese Kibum, non si aspettava di trovarselo lì subito e il suo cuore perse un battito.
 
-Ci sono io infatti- rispose freddo, mentre guardava nei cassetti del comodino e senza alzare lo sguardo verso il ragazzo.
 
-E questo chi è? È il tuo nuovo fidanzato?- chiese con una punta di disgusto, alludendo a Jonghyun che, sentendosi tirato in causa, si interruppe, non sapendo bene cosa fare. Se presentarsi, se salutarlo, se stare semplicemente fermo e odiarlo perché era la persona che aveva fatto stare male Kibum.
 
-Queste non sono cose che ti riguardano- sentenziò duro il biondo.
 
Non aveva alcun diritto di fargli quella domanda, non quando la colpa di tutto quello che era successo era stata sua. Non era per causa di Kibum se ora si ritrova in questa situazione, alla ricerca delle ultime cose che si era dimenticato nella loro casa per portarle via al più presto e non dover più vedere la sua faccia.
 
Minho rimase lì in silenzio, appoggiato allo stipite della porta e con le braccia incrociate, senza alcuna intenzione di lasciarli lì da soli. Kibum avrebbe voluto picchiarlo.
 
Già stare in quella camera era troppo per lui, figuriamoci se doveva anche sopportare la sua presenza. Pensava che sarebbe impazzito se fosse rimasto lì ancora per altro tempo.
 
-Sono queste Kibum?- chiese Jonghyun porgendogli una pila di foto legate da un elastico che aveva trovato in una scatola in un ripiano dell’armadio.
 
Kibum si avvicinò a lui.
 
-Sì, sono queste. Grazie- gli sorrise -Andiamo ora, non ho più niente da fare qui- disse passando davanti a Minho mentre Jonghyun lo seguiva fuori dalla stanza.
 
Stavano percorrendo il corridoio e andando verso la porta di casa, quando Minho parlò di nuovo.
-Non mi saluti nemmeno?-
 
Kibum si girò, guardandolo con l’espressione più seria e fredda che potesse.
 
-Mi stai prendendo in giro? Ti aspetti anche che ti saluti? Non ti meriti proprio niente-
 
-Perché non cerchiamo di sistemare le cose invece?-
 
Kibum sbuffò, non credendo alle proprie orecchie.
 
-Non sono io quello che si è scopato una troia il giorno del nostro anniversario. Potevi pensarci prima se davvero ci tenevi. Non ho altro da aggiungere- Prese per mano Jonghyun -Andiamo-
 
-Ti sei già ripreso, vedo- commentò acido, guardando le loro mani strette.
 
-Non ho intenzione di rovinare la mia vita per colpa tua-
 
Con queste ultime parole Kibum chiuse la porta dell’appartamento alle spalle con un rumore secco che risuonò forte per l’androne del palazzo e con l’intenzione di non tornarci mai più.
 
Era talmente nervoso in quel momento che stava stritolando la mano di Jonghyun che era stretta alla sua ed era dispiaciuto per questo, ma non poteva farci niente. Jonghyun era adulto e muscoloso, sarebbe sopravvissuto ad una presa un po’ troppo forte.
 
Quando furono di nuovo in strada e Kibum poté finalmente tornare a respirare aria fresca, Jonghyun guardò le loro mani ancora unite.
 
-Scusa… era solo per… lui e…- si giustificò imbarazzato Kibum, lasciandolo subito andare e guardando da un’altra parte.
 
-Non c’è bisogno di scusarti, non mi dispiaceva per niente - gli sorrise caldamente, facendolo imbarazzare una volta di più.
 
Gli sembrò che anche Jonghyun fosse arrossito, ma forse era solo la sua immaginazione.
 
Mise le foto al sicuro nella borsa, incerto di quello che avrebbero fatto ora.
 
-Vuoi fare quattro passi?- gli chiese Jonghyun nonostante la paura di una risposta negativa. Non poteva sapere come si sentiva Kibum in quel momento; se volesse stare da solo, se volesse tornare a casa, se volesse correre via o prendere a pugni qualcuno per sfogarsi.
 
Kibum si voltò verso di lui e annuì, aveva bisogno di stare con qualcuno.
 
 
 
Qualche minuto più tardi si sedettero ad un tavolino esterno del bar in cui si erano conosciuti tempo prima. A Kibum sembrava passata un’infinità di tempo da quel giorno.
 
Mentre bevevano i loro sorbetti al limone, Kibum prese le foto che aveva riposto in borsa e si mise a guardarle con un sorriso.
 
Amava le foto perché gli facevano ricordare il passato, gli riportavano alla mente degli episodi che altrimenti sarebbero stati dimenticati e offuscati dal presente. Gli facevano ricordare la sua infanzia, i suoi giochi, i suoi affetti, tutta la sua vita.
 
-Ecco, questa è mia sorella- gli disse orgoglioso, mostrandogli la foto di quella ragazza di qualche anno più grande di lui.
 
-Vi somigliate molto- commentò Jonghyun guardando attentamente la foto e notando quanto i tratti del loro volto fossero simili.
 
Prese in mano la pila di foto che Kibum aveva poggiato sul tavolo e si mise a guardarle con interesse.
 
-Aaaw, è questo bambino così carino chi è?- chiese euforico Jonghyun.
 
Nella foto che teneva tra le mani, era ritratto un bambino piccolo seduto sul pavimento, con una graziosa maglietta blu, dei pantaloni neri ed un fiocco bordeaux in testa. Aveva un’espressione adorabile.
 
-Sono io- rispose, in un misto di imbarazzo ed orgoglio, guardando la foto con un sorriso.
 
-E quel fiocco?- domandò ridendo.
 
-Quel giorno continuavo a piangere e mia mamma per farmi smettere mi ha messo quel fiocco in testa- gli spiegò, ricordando con piacere quel momento che sua mamma gli aveva raccontato un’infinità di volte.
 
-Eri adorabile anche da bambino- gli disse, mentre continuava ad ammirare la foto, un sorriso timido sul volto.
 
Anche.
 
-Quindi mi trovi adorabile anche adesso?- lo provocò scherzosamente Kibum.
 
-Ovviamente- replicò, alzando per un attimo la testa, per poi riprendere a guardare le altre polaroid con il sorriso sul volto.
 
 
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A/N: I’m baaaaaaaaaack! Lo so che vi sono mancata (?)
 
Avrei potuto mettere il nuovo capitolo ieri pomeriggio solo che dovevo recuperare le notizie che mi ero persa mentre ero via e soprattutto, ero troppo presa dal nuovo video di GD <3
 
Meglio tardi che mai però XD
 
Btw, vi prometto che ora non vi abbonderò più fino alla fine della storia a meno che non muoia prima.
 
Ultima cosa, in totale sono 11 capitoli (+1, ma non voglio anticipare niente =P) quindi mi dovrete sopportare ancora per un po’ di settimane =D
 
A martedì!!

ps. se qualcuno si sta chiedendo quale sia la foto di Key con il fiocco in testa, è questa: click!

  
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