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Autore: martygleek    25/08/2012    2 recensioni
Ecco un perfetto mix tra Lost e Glee. Un disastro aereo. Dieci sopravvissuti tutti con un proprio passato e dei segreti. Tra un mistero e l'altro nascerà anche l'amore. Storia soprattutto Brittana ma ci saranno anche delle sorprese.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 4 Salve a tutti come state Gleeks/Lostiers?
Ecco un capitoletto molto interessante che questa volta sarà vissuto da Brittany contemporaneamente al capitolo precedente.
Buona lettura :)
***************

CAPITOLO 4 (Brittany POV)

Era passata solo un’ora da quando Santana era partita con il gruppo alla ricerca di un segnale della ricetrasmittente. Quanto avrei voluto andare anch’io con loro, non molto per il fatto di trovare il segnale ma per assicurarmi che la latina stesse bene e fosse al sicuro. Non so perché ma non voglio che le succeda niente sento il bisogno di essere protettiva verso di lei anche se ci conosciamo da pochi giorni.
Ma non potevo andarci. Dovevo rimanere a medicare e guarire l’uomo con la scheggia conficcata nel petto.
Chiedo a Kurt di farmi da assistente e lui accetta.
-E’ svenuto?- mi chiede
-Si Kurt - rispondo gentilmente sorridendo mentre ci inginocchiamo io davanti al petto dell’uomo e lui di fronte.
- E se si sveglia mentre estrai la scheggia?- mi domanda
- E’ un rischio ed è per questo che mi servi te - dico mentre sterilizzo degli arnesi – si potrebbe svegliare dal dolore mentre la estraggo perciò lo devi bloccare tenendogli le braccia-
La sua faccia si fa sempre più preoccupata – Ecco, l’unico problema è che non sopporto la vista del sangue-
-Non guardare!- gli dico sorridendo – Pronto?- Kurt mi fa cenno con la testa
Con un colpo secco estraggo la scheggia e il sangue comincia a fuoriuscire dal corpo dell’uomo che fortunatamente non si sveglia
- Kurt passami le bende!.... Kurt? …. Kurt non provare a svenire- niente da fare cade a terra privo di sensi a fianco all’uomo –Fantastico!- dico
Tutto stava precedendo bene, comincio a ricucire la ferita con quel poco che avevo quando sento che l’uomo cominciava a muoversi.
Vengo presa dal colletto della mia camicia senza un motivo – Dov’è lei? – mi dice
-Chi?- ma l’uomo sviene un'altra volta
Di chi stava parlando?  E chi era quell’uomo? La mia esperienza medica mi diceva che un uomo sotto shock poteva dire cose insensate e quindi non dovrei fare molta caso a quello che diceva ma dentro di me un senso di curiosità prendeva il sopravvento.
L’uomo si risveglia una buona mezz’ora dopo ripetendo continuamente la parola “Pericolosa” e “Lei è pericolosa!”
Mi avvicino all’uomo – Chi è pericolosa?- lui mi guarda e mi fa cenno di prendere la sua giacca
Guardo nelle tasche; scopro che lui era un poliziotto dalla carta d’identità poi trovo un foglio piegato. Lo apro e la vedo. Lei in una foto segnaletica. Santana! Era lei la prigioniera che stava riportando negli Stati Uniti.
L’uomo, “Cooter”, riprese a cantilenare le parole “Pericolosa”, “è pericolosa”.
Kurt finalmente si è ripreso e viene aiutato da Mike a portare l’uomo dentro una tenda costruita apposta per tenere all’ombra e al fresco l’uomo che detto da me “stava delirando” dato che non volevo che tutti sapessero di Santana. Non potevano sapere. Magari era innocente. Dentro di me speravo che lei fosse innocente. I suoi occhi, il suo sorriso non dava il minimo sospetto che lei fosse pericolosa.
Verso sera finalmente il gruppo torna alla base .
Santana mi vede e mi viene incontro
– Ciao – le dico – stai bene?- lei mi annuisce e mi racconta tutto che era successo nel pomeriggio.
-Devi dirmi qualcos’altro? – le chiedo
Sorridendomi scote la testa poi si gira verso la capanna dove stava Cooter.
- Come sta?...Si è svegliato?- mi chiede senza problemi. Quella ragazza sapeva recitare la sua parte benissimo. “Bene Santana vuoi giocare, allora starò al tuo gioco!
-Si, si è svegliato un attimo durante l’operazione- ed è lì che vedo un po’ di preoccupazione nei suoi occhi.
-Ha detto qualcosa?- mi chiede
-No!- le dico “Non mi hai detto che sei te la prigioniera se è questo che vuoi sapere
Il giorno dopo le condizioni di Cooter erano peggiorate drasticamente così vado a cercare tra le valigie nella cambusa dell’aereo se c’era qualche medicina che poteva alleviarli il dolore. Ed è lì che trovo Quinn.
- Buh! Che ci fai qui dottore?- mi dice mentre rovistava anche lei tra le macerie
- Cerco delle medicine. Te invece? Trovato qualcosa di interessante?- le chiedo
- Qualche sigaretta, un paio di accendini, qualche Playboy!-
- Capisco, ti saluto Quinn è troppo caldo qui- invento una scusa per andarmene da li, non mi piaceva quella ragazza.
-A proposito di “caldo” quella “Chica Caliente” non è niente male… non mi dispiacerebbe… lo sai cosa intendo..- riferendosi a Santana
Io non feci trasparire niente ma dentro di me volevo picchiarla.
Cammino pensierosa fino alla tenda dove sento delle piccole grida e li vedo Santana presa per il collo da Cooter che la stava strozzando.
Subito corro a staccarli. Faccio ristendere Cooter e guardo Santana. – Cos’è successo?-
-Stavo… - mentre riprendeva fiato – Stavo controllando se stesse bene, e mi ha preso per il collo-
Non la guardo. M’inginocchio davanti a Cooter. – Ha la febbre e l’addome è rigido. Non va bene.. gli serve acqua – mi alzo senza guardarla e mi dirigo fuori a prendere una bottiglietta. Lei si alza e mi segue. Fuori aveva iniziato anche a piovere.
- Quanto gli resta?- mi grida Santana. Io mi giro e lei venendomi incontro continua – Sarà una morte veloce o soffrirà?-
- Non sarà veloce forse due/ tre giorni- le dico
-Non potresti fare in modo che non soffra. Alleviarli questa sofferenza?- e lì tutte le mie emozioni esplodono. Mi avvicino a lei con aria arrabbiata e ferita.
- Ho visto la foto segnaletica, Santana! Io non sono un’assassina- dico allontanandomi mentre lei sgrana gli occhi dalla sorpresa.
L’avevo ferita come lei aveva ferito me.
Arriva la sera e i lamenti strazianti di Cooter si facevano più insistenti. Niente ormai poteva più salvarlo.
Ogni tanto gli passo sulla testa una pezza bagnata per inumidirlo. Santana ed io non ci eravamo parlate più da allora.
Cooter alza gli occhi su di me – Ascoltami bene biondina, qualunque cosa fa, qualunque cosa ti dice non devi ascoltarla. Hai capito?-
- Che cosa ha fatto?- le chiedo
Lui mi sorride – Oh no, ha incantato anche te non è vero?- inizia a ridere
Un'altra giornata era quasi passata, finalmente era ora di cena. Mi accomodo vicino a Tina e Puck, Santana non c’era e anche se ci fosse stata non le avrei parlato. Ero ancora molto arrabbiata con lei.
-Come sta? – mi chiede Tina facendo un cenno con la testa alla capanna
-Molto male- ammetto mentre le urla di dolore di Cooter si diffondevano per tutta l’isola.
-Grazie a Dio non ho io la pistola. Se no non avrei resistito.. – dice Puck con naturalezza ricevendo comunque uno schiaffo da Rachel
- Che pistola?- dico perplessa a Puck
-Quella che Quinn a preso dal poliziotto e che adesso ha Santana.-
- Santana ha una pistola? – grido alzandomi in piedi e correndo verso la capanna
Arrivo proprio di fianco e la vedo uscire dalla capanna –San..- non faccio a tempo a finire che uno sparo squarcia il silenzio della sera.
Santana non dice niente e continua per la sua direzione.
Dalla tenda esce Quinn con la pistola in mano.
-Che cosa hai fatto?- le urlo andandole incontro e prendendola per la camicia
-Quello che non hai avuto il coraggio di fare te! – mi risponde staccandosi dalla presa – Me lo ha chiesto lui!-
Osservo l’orizzonte. Finché non sentiamo entrambi un piccolo lamento provenire dalla tenda.
-C.. Cosa? – dice Quinn mentre io la guardo e la spingo via entrando nella tenda e inginocchiandomi di nuovo verso Cooter che sputava sangue.
- Gli hai perforato un polmone!! –
-Io avevo puntato al cuore!- si giustifica Quinn
-Vai fuori… adesso!! – grido non mi rimaneva nient’altro che reprimergli il dolore soffocandolo
Avevo ucciso un uomo.
Rimasi tutta la notte seduta sulla spiaggia a contemplare le onde. Osservo il sole sorgere dal mare. Sento alle mie spalle dei passi
- Posso?- sento dire da una voce adesso molto famigliare che mi scalda il cuore ogni volta.
Non dico niente. Lei si avvicina e si siede accanto a me. Sento i suoi occhi scuri scrutarmi.
-Voglio dirti cosa ho fatto, perché ero ammanettata- mi dice sincera
-Non lo voglio sapere… quello che eravamo, quello che abbiamo fatto, ce lo dobbiamo lasciare alle spalle. Cinque giorni fa siamo tutti morti quindi; è il momento di ricominciare da capo, Ok??-
-Ok- mi dice sorridendomi
Stiamo tutto il giorno così a scrutare il mare. Insieme.


*********


Wow quindi Brittany prova qualcosa per Santana? Questo sentimento sarà corrisposto?
Spero che la FFcontinui a piacervi  e ringrazio chi segue, preferisce e ricorda la mia storia!! siete tantissimi e io non me lo aspettavo!! Grazieeeeee :')
Fatevi sentire però mi piacerebbe sapere cosa ne pensate... a presto!!! :)
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