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Autore: perfectbjeber    25/08/2012    9 recensioni
una ragazza che non riesce a dimenticare il proprio ragazzo,partito senza lasciare neanche un misero messaggio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 7. Verso l'infinito ed oltre.


Il campanello suonò un paio di volte,così salutai il biondo e chiudendo la chiamata prima che potesse rispondere, lanciai il cellulare sul letto che rimbalzò a terra. Uscii di corsa dalla mia camera e cercando di non scivolare a terra mi aggrappai allo stipite della porta,sembravo un’esaurita ma dovevo aprire io per prima la porta. Dopo di che mi precipitai per le scale,inciampando di nuovo sull’ultimo gradino e cadendo con il sedere a terra,provocando un tonfo assordante. Non avrei corso mai più per le scale con dei calzini ai piedi,questa è una promessa.
‘’Ferma lì dove sei.’’ Gridai a zia,che intanto stava per aprire la porta,ridendo sotto i baffi e scuotendo la testa a destra e sinistra in segno di rassegnazione. Già,chi l’avrebbe mai desiderata una nipote esaurita come me? Lei.
Spettava a me accogliere i miei genitori e il mio fratellone,spettava a me rivederli per prima e saltargli addosso.
Così mi rialzai con un salto,continuando a massaggiarmi il fondoschiena ancora dolorante e girai la maniglia della porta con un sorriso a trentadue denti stampato in viso. Mi ritrovai davanti un paio di occhioni lucidi color cioccolato che mi fissavano e una chioma color caramello tutta arruffata,eccolo lì il mio principe.
‘’Liaaaaaam’’ gli urlai contro,facendolo sussultare e provocando la sua risata fragorosa. Gli saltai addosso e mi aggrappai a lui come se fossi un koala incinto,il suo profumo dolciastro mi invase le narici,e cominciai a baciarlo ripetutamente sulla guancia. ‘’Ciao scimmietta’’ mi disse accarezzandomi i capelli e stringendomi forte contro il suo petto. Riuscivo ancora a sentire il suo respiro sui miei capelli,e il suo alito fresco al gusto di menta,avevo quasi dimenticato il suo profumo. Quanto mi era mancato,quanto mi erano mancati i suoi abbracci,i suoi consigli,la sua voce,la sua risata,le sere che mi rifugiavo nel suo letto per colpa del temporale,mi era mancato il mio dolce fratellone.
Poco dopo lo scansai con la mia delicatezza di un dugongo incinto scaraventandolo contro la porta e corsi verso mio padre e mia madre che stavano ancora scaricando le valigie dalla macchina. Quando li vidi scoppiai in lacrime e affondai nelle braccia di mio padre che intanto mi stringeva cercando di consolarmi. ‘’E’ tutto okay Ellie,siamo qui.’’ alzai la testa dal suo petto e gli sorrisi,mentre mi asciugava una lacrima con le dita. Poi corsi verso mia madre,la donna grazie alla quale ero al mondo,grazie alla quale non avevo mai preso la strada sbagliata,grazie alla quale ero diventata la persona che ero.
Cominciai di nuovo a piangere come una fontana e mi ci volle un quarto d’ora per riprendermi.
Intanto aiutai i miei a sistemare le valigie nella loro camera,mentre Liam avrebbe dovuto dormire con me,almeno fin quando i miei non se ne sarebbero andati. In casa non c’erano molte camere e alcune erano impegnate da scatoloni con i preparativi per il matrimonio.
Dopo di che mi diressi in camera mia,per recuperare un leggins e una maglia da indossare quella sera,girai piano la maniglia cercando di non svegliare Liam,che intanto si era appisolato. Entrai in punta di piedi e mi voltai lentamente per poi richiudermi la porta alle spalle,senza far rumore.
Però lo trovai seduto sul letto,che guardava le mie,le nostre foto appese alla parete,mentre giocherellava con il pupazzetto di Toy Story che mi aveva regalato prima che partissi.
‘’Posso?’’ sussurrai a voce bassa,probabilmente non mi aveva neanche sentito. Ma lo vidi voltarsi verso di me,accennando un mezzo sorriso e annuendo con il capo.
Non ci pensai due volte e mi lanciai addosso a lui,sedendomi tra le sue gambe,mentre mi avvolgeva con le sue braccia muscolose e poggiava il suo mento nell’incavo del mio collo. Sembravamo due fidanzati,infatti quando ci vedevano insieme per strada ci dicevano sempre che eravamo una bella coppia,senza sapere che eravamo fratelli. Probabilmente,se non lo fosse stato,me lo sarei sposato subito. Era un ragazzo meraviglioso,dolce e molto protettivo,era raro trovarne uno così. Solo allora mi accorsi di quanto era cambiato,di quanto era diventato un uomo. Ormai erano tre anni che non lo vedevo,perché non amava l’idea di rivedermi per poi andarsene di nuovo,lasciandomi qui da sola,secondo lui indifesa.
‘’Mi sei mancata.’’ Mi sussurrò all’orecchio mentre fissava una foto di noi due da piccoli,mentre giocavamo con i pupazzetti di Toy Story,purtroppo aveva influenzato anche me.
‘’anche tu,Liam,anche tu.’’ Gli risposi arruffandogli ancora di più i capelli.
Continuò a guardare le foto,quando ne vide una di me e Justin. ‘’E lui chi è?’’ mi chiese con una nota di rabbia nella voce. ‘’Ehm..lui è Justin Bieber’’ gli risposi,cercando di sviare la conversazione,ma continuò con le domande. ‘’So come si chiama,ma perché vi state baciando?’’
‘’Ehm..lui è..il mio ragazzo.’’ Gli risposi balbettando.
‘’Sapevo che non avrei dovuto lasciarti qui da sola.’’ mi disse serio.
‘’Liam ho diciassette anni,cazzo’’ gli risposi alzando un po’ la voce.
‘’Ellie,è un cantante. Cosa ti dice che non ti farà soffrire? Chi ti dice che non ti tradirà alla prima occasione? Chi ti dice che..che..’’ intanto una lacrima mi rigò il viso,scendendo fino al collo. Chinò il capo,consapevole di avermi ferita.
‘’Scusa,non volevo. Ma..tu mi manchi e non riesco ad accettare che nel tuo cuore ci sia un ragazzo che non sono io. Lui può vederti quando vuole,stringerti quando ne ha voglia,consolarti quando ne hai bisogno,proteggerti quando sei indifesa e hai bisogno di aiuto.’’ Scoppiò anche lui in lacrime ma si voltò dall’altro lato,forse per vergogna,forse perché non voleva mostrarsi inferiore davanti alla sua sorellina. Così gli gettai le braccia al collo,stringendolo sul mio petto e cominciai ad accarezzargli i capelli.
‘’Liam,nessuno prenderà mai il tuo posto. Nel mio cuore ci sarà sempre uno spazio per te,anzi posso giurarti che è più grande di tutti gli altri. Non sai quante volte ho odiato le tue ragazze perché ti volevo soltanto per me,avevo paura che stando con  loro non mi avresti più calcolata,abbracciata,difesa. Avevo paura che una volta che ti saresti fidanzato,avresti pensato soltanto alla tua ragazza e non avresti più giocato con me,non mi avresti più chiamato ‘’scimmietta’’,non mi avresti più salvata dai pericoli e dalle milioni di cazzate che faccio. Avevo paura di non avere più importanza per te,specialmente quando a quindici anni portasti la tua ragazza a casa nostra. Liam tu sei unico e non voglio perderti. In tutti questi anni ho conosciuto milioni di ragazzi,ma nessuno è mai stato come te,nessuno dà abbracci migliori dei tuoi,nessuno dà consigli più saggi dei tuoi.’’ Poi mi misi in ginocchio di fronte a lui,gli asciugai una lacrima con il pollice e afferrai le sue braccia. ‘’Vedi queste? Queste sono state il mio rifugio per diciassette anni. Non ricordi quando avevo paura dei temporali e venivo a rifugiarmi nel tuo letto? Tu mi abbracciavi e io mi sentivo al sicuro. Oppure quando arrivavano i tuoi amici il giorno di Halloween ed io avevo paura dei loro costumi e delle loro maschere e cominciavo a piangere. Tu mi prendevi in braccio e mi rassicuravi che non dovevo avere paura,perché erano soltanto pezzi di plastica.’’  Poi gli afferrai le mani. ‘’E queste? Ti ricordi quando scappai sul tetto di casa nostra perché a scuola mi avevano presa in giro e cominciai a piangere? Quando tu venisti a parlarmi,mi convincesti che ero bella e che non dovevo dare ascolto a chi parlava male di me,perché ero unica e speciale e loro erano soltanto invidiose?. Poi ci alzammo insieme per ritornare in casa,ma io inciampai e scivolai giù,aggrappandomi ad una tegola del tetto. Ero sospesa in aria e da un momento all’altro sarei precipitata giù dal secondo piano,probabilmente sarei morta. Ma tu dicesti ‘afferra la mia mano,non avere paura’ e mi salvasti la vita. Liam tu sei speciale,tu sei unico’’. Gli sussurrai all’orecchio mentre aveva ricominciato a piangere,probabilmente dalla gioia,per le parole che avevo detto. E,stranamente,non capii come ebbi il coraggio di dire tutte quelle parole,ma lo feci.
Poco dopo tornammo ad abbracciarci ancora più forte di prima. ‘’Ti voglio bene Ellie.’’ Mi disse. ‘’anche io Liam’’ gli risposi con gli occhi lucidi.
 
Verso le sette lasciai mio fratello a dormire e andai a farmi una doccia,per rinfrescarmi un po’.
Restai con il getto d’acqua addosso per circa quaranta minuti,continuando a ripensare a come avrei potuto dire ai miei che ero fidanzata. Secondo Liam,se amavo davvero Justin,dovevo dirglielo tranquillamente,perché ormai ero maggiorenne e inoltre non stavo facendo nulla di male. Amare una persona non è un reato,se non sbaglio.
Uscita dalla doccia,mi improfumai e indossai un paio di leggins,una canotta bianca e una camicia aperta blu,piastrai i capelli e scesi in cucina per aiutare a preparare la cena.
Intanto il campanello squillò,così avvisai che sarei andata io ad aprire e mi diressi verso la porta d’entrata. Cominciai a ridere appena vidi il moro e il biondo che facevano a gara a chi fosse entrato per primo in casa e mi avesse salutata,così si fermarono entrambi a guardarmi con un sopracciglio inarcato.
‘’Aspettate,adesso lancio una monetina e chi uscirà entrerà per primo. Jake testa o croce?’’ domandai ironica e i due si scambiarono un’occhiataccia,ma il moro riuscì a dare una gomitata a Justin e ad entrare per primo. Si diresse verso di me e sorridente mi scoccò un bacio sulla guancia,prendendomi in braccio e facendomi fare una giravolta.
‘’Ciao principessa,come siamo belle stasera,eh?’’ mi disse quando mi rimise a terra,sotto gli occhi infuriati del mio ragazzo. (mi sento figa chiamandolo così). Gli sorrisi,dopo di che mi chiese dove fosse Liam e gli indicai la cucina.
Una volta varcata la soglia,Justin sospirò e venne verso di me. Mi prese il viso tra le mani per poi posare le sue morbide labbra sulle mie.
Continuavamo a baciarci e lui posò le sue mani sui miei fianchi,per poi farmi fare una giravolta su me stessa,come se stessimo ballando.
‘’Sono geloso quando quel cazzone ti abbraccia,tu sei soltanto mia.’’ Mi disse per poi sfiorarmi il naso con delicatezza e tornare a baciarmi,quando qualcuno dietro di noi si scandì la voce,Liam e Jake stavano osservando la scena,uno più innervosito dell’altro. Fummo costretti a staccarci,ma Justin mi prese per mano ed intrecciò le sue dita con le mie e insieme ci dirigemmo in cucina. Intanto tutti gli altri avevano preso posto,così mi feci coraggio,dopo che Justin mi rassicurò ed entrai. Mia madre spalancò gli occhi,mentre a mio padre andò un pezzo di pizza di traverso. Come al solito,sbuffai.
‘’ehm..’’ Justin mi strinse ancora di più la mano e mi guardò negli occhi per incoraggiarmi e dirmi di parlare. ‘’mamma,papà..lui è Justin..il mio..ehm’’
‘’sono il suo ragazzo’’ continuò lui e i miei occhi si illuminarono,aveva detto di essere il mio ragazzo. Anche se non era la prima volta,ero felicissima,perché lo aveva detto davanti ai miei genitori.
Mia madre si alzò e ci venne incontro,per poi presentarsi a Justin. ‘’Ciao Justin,io sono la madre di Elizabeth,piacere di conoscerti.’’ Spalancai gli occhi e subito sentii che un peso dallo stomaco era scomparso,ora non restava che mio padre. La mamma l’aveva presa piuttosto bene,ora speravo in qualcosa di positivo da parte di mio padre. Intanto lanciai un’occhiataccia ai due coglioni seduti al tavolo che ridevano sotto i baffi e continuavano a chiacchierare allegramente. Alla faccia del fratello e del migliore amico,che cazzo di supporto è questo?
‘’Il piacere è tutto mio signora Brown.’’ Rispose Justin con educazione.
Poi la donna di fronte a me,lanciò un’occhiataccia a mio padre che intanto non aveva tolto gli occhi di dosso al biondo e continuava a squadrarlo da capo a piedi. Lui sbuffò come un bambino e si alzò dal tavolo,facendo traballare piatti e bicchieri.
‘’Ciao giovanotto..io sono il padre di Ellie. Prova a torcergli un capello e ti prendo a calci in culo.’’
Scoppiai a ridere,mentre il resto dei presenti urlò il nome di mio padre,facendolo echeggiare in tutta la casa. ‘Sempre il solito.’ Pensai.
 
La cena andò per il meglio,tranne qualche occhiataccia da parte di mio padre,Jacob e Liam,rivolta a Justin che intanto mi teneva la mano sotto il tavolo.
Verso le undici i miei decisero di andare a fare una passeggiata assieme a zia Julie e Derek,così ci lasciarono da soli a vedere un ‘film’ scelto da Liam.
Secondo lui affascinante,pieno di azione,di messaggi significativi.
‘’Liam è Toy Story,che cazzo.’’ Gli dissi acida,ma lui non mi degnò di uno sguardo e continuò a guardare il ‘film’ assieme a Jacob,mentre sibilava tutte le santissime battute dei pupazzetti.
Io intanto mi distesi tra le gambe di Justin che avevo convinto per restare con me a farmi compagnia. Mentre lui continuava ad accarezzarmi i capelli e a lasciarmi baci su tutto il collo,fino ad arrivare alle labbra.
‘’VERSO L’INFINITO ED OLTRE.’’ Ma che cazz? Io e Justin sussultammo da sopra il divano e guardammo male Liam spalancando gli occhi.
‘’Fratello,prima o poi ti porterò a calci in culo da uno psicologo,stanne certo.’’ Risposi acida per poi tornare a baciare il mio uomo.
Dopo un quarto d’ora di pianti isterici da parte di mio fratello decisi,rassegnata,di andare a dormire,anche perché Justin,l’indomani avrebbe avuto un’intervista alle sette del mattino.
Così lo accompagnai alla porta e mi scoccò un altro bacio,augurandomi la buonanotte.
Poi si voltò e scese le scale,aggiustandosi la giacca di pelle con il suo fare da figo,e mi lanciò un bacio con la mano,mentre con l’altra entrava nell’auto. Mise in moto e,dopo avermi rivolto un ultimo sorriso,partì ed accelerò. Pregai che non si facesse male e rientrai in casa sorridendo.
Era evidente che era figo,e sarei collassata da un momento all’altro. Come faceva,uno come lui,a stare con un cesso come me? Mi ripetevo sempre la stessa domanda,ma lui continuava a rispondermi che ero perfetta nelle mie imperfezioni e non aveva bisogno di una modella per fidanzata,che voleva soltanto me.
Oh,il mio ragazzo.


Per tutti i dudonghi incinti spiaggiati (?)
Hola ragazze (?)
Bene,ecco l'attesissimo settimo capitolo.
Spero tanto che vi piaccia,perchè sinceramente non ne ero molto convinta.
Beh che dolce Liam,eh? Vorrei avere un fratello maggiore,ma purtroppo mi ritrovo una sorella scassapalle di undici anni çwç
Cos'altro dire?
Un bacione dugongoso (?) a tutte e grazie per aver recensito i capitoli precedenti.
Ci vediamo al prossimo capitolo.



  
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