- Kate, dai, ti prego, apri la porta. Sentì il suo lamento che mi tagliò molto più di quanto la lametta stesse facendo. Presi bene con la mano destra la lama che ''affondai'' nella mia pelle come fosse di burro. Vidi cadere le minuscole gocce di sangue sul pavimento bianco del bagno di casa. Chiusi gli occhi per lasciarmi andare, ma una mano, la SUA mano si intrecciò alla mia.
- Kate perchè lo stai facendo di nuovo?
-Erika, mi hai chiamato Erika.