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Autore: _World_    26/08/2012    1 recensioni
Si trovava nel mezzo del nulla, anzi, nel mezzo del caos più totale. Un cielo così nero da non distinguere nessuna profondità, quasi fosse una massa omogenea e piatta. Il terreno fin troppo arido era rosso, con strane strisce irregolari più scure. Rumori distorti fendevano l’aria, creando come dei fischi sinistri, e urla lontane completavano il quadro. Tutto era desolato, non vi era nulla. Le uniche vegetazioni erano morte e incendiate da fiamme verdi che, a occhio, non avrebbero mai smesso di bruciare. L’agonia più totale aveva assediato quel luogo maledetto, ma sembrava non sortire effetto a quella ragazza che guardava disinteressata ciò che la circondava.
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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CAP 1


Si trovava nel mezzo del nulla, anzi, nel mezzo del caos più totale. Un cielo così nero da non distinguere nessuna profondità, quasi fosse una massa omogenea e piatta. Il terreno fin troppo arido e rosso, con strane strisce irregolari più scure. Rumori distorti fendevano l’aria, creando come dei fischi sinistri, e urla lontane completavano il quadro. Tutto era desolato, non vi era nulla. Le uniche vegetazioni erano morte e incendiate da fiamme verdi che, a occhio, non avrebbero mai smesso di bruciare. L’agonia più totale aveva assediato quel luogo maledetto, ma sembrava non sortire effetto a quella ragazza che guardava disinteressata ciò che la circondava.
“Che strano luogo” pensò tranquilla. Ai suoi occhi verdi tutto risultava così surreale da non crederci. Ma chiudendoli la sua realtà sembrava peggiore. “Potrei anche abituarmi a vivere qui per sempre” rifletté ancora.
<< Non è così semplice, sai? Se sei qui significa che devi compiere la tua missione >>
Senza fare caso che chi aveva parlato, - un gatto - lo guardò. Attingendo a quegli occhi gialli. << Tu sai dirmi di che missione si tratta? >>
<< E’ la tua missione, non la mia >> rispose prontamente l’animale dal manto grigio.
<< Beh, grazie dell’aiuto >> la liquidò, per girarsi e andarsene. Il gatto senza dire una parola continuò a seguirla a vuoto, dato che ogni percorso che imboccava la riportava punto e a capo. Si guardò ancora a torno. Tutto era un’accozzaglia di colori di solito vivaci, ma spenti, accostati in modo da risultare cupi.
<< Sembra di trovarsi dentro un quadro di qualche pittore schizzato con la mania dell’arcobaleno >>
Il gatto rise << Beh, ti sei appena data della schizzata >>
<< Cosa intenderesti dire? >>
<< Ci troviamo dentro la tua testa. Nel tuo animo. Tutto ciò che vedi è una deformazione di ciò che senti interiormente, di ciò che provi, e di come stai vivendo questi anni >>
<< Una confusione totale? >>
<< Praticamente. >>
<< Fantastico >> disse lasciandosi cadere a terra mettendosi seduta.
<< Ma che fai? Devi trovare il tuo demone!!! >>
Lei lo guardò di sbieco. << Come se non avessi capito che sei tu >> disse con non curanza.
Il micio la guardò sorpreso << Ma come… >>
<< Semplice, siamo dentro la mia testa e oltre me tu sei l’unico presente. E se il demone non sono io, andando per esclusione…. >> fece cadere la frase alzandosi << Pronto a combattere micetto? >>
L’animale si fece serio. << Bene >> la voce iniziò a mutare, facendosi più cupa e sinistra. Cambiò anche il suo aspetto, che alzandosi si tinse del colore della rabbia. Un rosso intenso con sfumature gialle, quasi fosse ricoperto di lava.
Lilian comprese che era da evitare gli attacchi fuoco, così optò immediatamente per la scarica di fulmini che sortì scarsi risultati. Evitò all’ultimo una sfera incandescente finendo a terra.
<< Tutto qua? Misera mortale? >>
La ragazza ringhiò congelando parte del suo corpo, anche se temporaneamente. Liberandosi quasi subito il demone la prese per la gola sollevandola.
<< Sei una tipa così intelligente, come fai a cadermi su queste cose. >>
<< N-non…capisco. >>
<< Io sono reale, nella nostra dimensione, qui sono solo un illusione ergo i tuoi stupidi attacchi fisici non mi scalfiscono. E ora impegnati di più se vuoi sconfiggermi. O soccomberai >> detto questo la scagliò violentemente contro uno di quegli alberi incendiati. Le fiamme versi l’avvolsero. Ma non la bruciarono, le portarono alla mente solo ricordi di altre persone.
<< Li riconosci? >> chiese ghignando. << Sono tutti quelli che hai ucciso >>.
Nella mente di Lilian vorticavano le urla di quella gente. << Loro…loro era dei nemici, non potevo fare altrimenti. O me, o loro >> biascicò.
<< Eppure hai il rimorso delle loro anime sulla coscienza >> rise sarcastico.
<< Stai zitto. >> quando alzò la testa non si rese conto che lui era proprio davanti a lei. Le fermò il mento con la mano.
<< Incredibile come il tuo spirito combattivo sia in contrasto con il tuo animo. Ma non temere, a quello c’è rimedio. Alleati con me. Ti darò potere, e non avrai più il rimorso di tutta questa gente. >>
<< SPARISCI >> gridò allontanandosi velocemente per poi usufruire del legame vitale per curarsi la ferita alla schiena. << Perché mi hai consigliato come combatterti? Così ti sconfiggerò. >>
<< So che non lo farai. Ecco perché te l’ho detto. >>
<< E cosa te lo fa credere? >>
Il suo corpo mutò ancora.
<< Cullen? >>
E ancora.
<< Alistair? >>
E ancora.
<< Wynnie. Basta rivelati per chi sei davvero. >>
Le sue sembianze assunsero l’aspetto della stessa Lilian. << Io sono te, sono tutta la rabbia, il rancore, il rimorso dei tuoi anni. Sono il demone dell’ira che sin da quand’eri piccola si è nutrito delle tue debolezze, e ora sono qui per reclamare la tua anima. >>
<< E poi che ci faresti di bello? La collezione? >> sputò sarcastica.
<< Beh, modestamente ho raccolto parecchie anime, e avere anche la tua sarebbe il colpo del secolo. Un custode grigio, non che ex maga del circolo dei maghi, e discepola di Andraste. >>
Liliana gli sputò in faccia. << Hai scelto la persona sbagliata sporco demone! >>
<< Non negare. Il tuo odio è partito dalla morte dei tuoi genitori, uccisi con le tue stesse mani >>
<< Non potevo fare altro!!! >> ribatté
<< Continuando da quando sei entrata nel circolo dei maghi. >>
<< Zitto!!! >> le tremava la voce, e il demone capì che aveva centrato il punto. Trasformò nuovamente il suo aspetto. I capelli lunghi e mori, gli occhi ametista. << Figlia mia, perché l’hai fatto. >>
Lilian sgranò gli occhi. << No >> sussurrò. Alzò lo sguardo. << Tu sei solo un illusione! Lasciami in pace!!!! >>
<< Noi ti amavamo. Perché ci hai ucciso. >>
<< Basta!!! Basta!!! >> gridò in preda alla disperazione. Aveva bisogno di un appiglio. Un qualcosa a cui fare leva per uscirne, ma qui tutto sembrava essere contro di lei.
<< Ora basta demone. >> una voce femminile e sicura spuntò dal nulla, come quel piccolo barlume di speranza che nacque dentro Lilian.
<< Morrigan. >> la ragazza la guardò.
<< Il gioco è finito. >> Con un movimento della mano prese la ragazza dai capelli rossi e lunghi, facendola uscire da quell’incubo.
Si alzò di scatto. Morrigan la sosteneva.
<< Grazie >> sussurrò.
Alistair la alzò. << Che è successo? >>
<< Un demone perseguita i miei sogni. >>
<< Vuole qualcosa da te. >>
<< Grazie dell’informazione, ma ne sono già al corrente. Solo che non so come sconfiggerlo. >>
<< Devi levare tutti i tuoi scheletri nell’armadio, è l’unico modo. Così lui non avrà più armi per farti cedere. >>
Lilian sospirò. << Già. Beh ora non pensiamoci e continuiamo il nostro viaggio. Al momento il flagello ha la priorità >>
  
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