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Autore: ScarlettIvyCH    26/08/2012    1 recensioni
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” cit. Dante - Divina Commedia, Canto XXVI. I pensieri di una giovane donna con una passione per la conoscenza tanto forte da portarla a voler superare le sue colonne d’Ercole.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! :D

Appena ho letto la frase citata nella Divina Commedia che Dante fa pronunciare a Ulisse mi sono sentita ispirata e ho scritto tutto di getto, spero non risulti troppo superficiale pur essendo consapevole che, volendo, avrei potuto approfondire. Ho cercato di rendere il più possibile il desiderio della protagonista come di Ulisse di arrivare ai confini della propria conoscenza e oltrepassarli, idea che Dante come i genitori e gli amici della ragazza non condividono e contraddicono.

Lasciate pure una critica, un commento o anche più semplicemente il vostro parere se ne avete la voglia e il tempo! :D

Buona lettura!

 

 

“Fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e canoscenza.”

(dalla Divina Commedia, Inferno, Canto XXVI, 119 – 120)

 

Ti ritrovi in viaggio, su un autobus diretto chissà dove. Meno di un’ora fa eri nella tua camera, ormai troppo piccola e soffocante, e leggevi un libro di testo scolastico cercando di concentrarti il più possibile in vista del prossimo ed imminente esame di letteratura, ma la tua mente non è mai stata fatta per rimanere rinchiusa tra le mura di un solo noiosissimo pensiero. Hai raggruppato l’essenziale in un borsone e te ne sei andata. Ti è sembrato semplicemente il gesto più fedele a te stessa, non l’hai fatto per codardia, ma per qualcosa di più profondo, per quella sensazione di libertà e pace che adori,  per godere di quella sensazione che si prova quando segui il tuo sogno. Ora osservi con espressione rapita il paesaggio verdeggiante in movimento ripensando inevitabilmente a ciò che diranno i tuoi genitori e i tuoi amici appena capiranno che l’hai rifatto, sei partita di nuovo e senza nemmeno salutarli. Tempesteranno di chiamate il tuo cellulare spento anche se hai lasciato loro un appunto per tranquillizzarli e non saranno contenti e soddisfatti finché non ti avranno comunicato tutto il loro disappunto e tutti i consigli, avvertimenti e sgridate previste per l’occasione . Certo, loro non capiscono il tuo bisogno di superare i limiti ed oltrepassare quelle colonne d’Ercole che la piccola cittadina in cui sei nata e cresciuta ti imponeva. Non avresti resistito un secondo di più nella tua vecchia casa. Sapevi fin dall’inizio che un giorno quei piccoli viaggi con la famiglia non ti sarebbero più bastati, tu hai sempre desiderato superarti, superare le tue conoscenze, vedere il mondo, anche senza l’appoggio di nessuno, l’unico che ti sia mai servito è il tuo. Era stato chiaro fin dai tuoi primi passi quale sarebbe stato il tuo destino: hai mosso le tue piccole e fragili gambe una avanti all’altra, tua madre ha contato cinque passi prima che cadessi impacciata al suolo, ma subito dopo eccoti di nuovo in piedi, alla ricerca di un nuovo traguardo, di un luogo ancora più lontano, ancora inesplorato.

Ed ora eccoti lì, seduta, ma ancora alla ricerca di quel luogo, di quel traguardo. Non temi nessun Dio, non vedi la ragione per farlo, l’unica cosa che realmente ti spaventa è l’idea di rimanere ferma in un luogo per troppo tempo senza poter andartene ed esplorare il mondo. È questo ciò che vuoi: superare ogni barriera, ogni limite che sia mai stato posto alla tua conoscenza e non sarà certo l’idea dell’esistenza di una qualsiasi divinità o genitore contrario a fermarti, non adesso che sei finalmente partita.

Ovviamente a volte ti è capitato di pensare che saresti potuta rimanere ferma in un luogo trovando comunque nuovi obbiettivi; ti saresti potuta innamorare, quella si che sarebbe stata una bella sfida! Ma in un paesino così nessun ragazzo e nessuna ragazza sembrava la persona giusta con la quale impegnarsi a raggiungere obbiettivi e poi cos’avresti fatto quando il tuo amore si sarebbe trasformato in una sopportazione forzata? L’avevi visto accadere troppe volte: matrimoni d’amore che si trasformavano in una lotta alla convivenza forzata e tu non sei decisamente fatta per questo stile di vita, ami troppo evadere dalle routine quotidiane e accrescere le tue conoscenze per adeguarti ad una vita da moglie, ami troppo i tuoi obbiettivi da permetterti perfino di legarti veramente a qualcuno, non per tutta la vita almeno.

Non sei sicura che riuscirai a resistere alle tentazioni lungo la strada, speri solo di non innamorarti, di non fermarti e di raggiungere presto il tuo obbiettivo così da trovarne uno ancor più grande da realizzare.

Perché l’hai sempre saputo: tu sei fatta per seguire “virtù e conoscenza”.

  
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